Fine secolo - 11-12 gennaio 1986

FINE SECOLO* SABATO 11 / _DOMENICA12 GENNAIO ·3 Classifiche internazionali dei consumiculturali a cura di Marino SINIBALDI ITALIA Narrativa italiana 1 DE CRESCENZO,01 dialogo! (Mondadori) (Eh sì, la morte della filosofia, troppe volte evocata, qui perviene a realizzazione, con Socrati partenopei che ragionano di parafanghi, tra immancabili Ufo e im– mancabili Maradona) 2 BELLONCI, Rinascimento privato (Mondadori) (La vita di Isabella d'Este, duchessa di Mantova: amo– re, intrighi, guerre e tradimenti; artisti, diplomatici, poeti e soldati di ventura) 3 BIONDI; Gli occhi di una donna (Longanesi) ("Gli piace la storia, ma non sa raccontarla. Leggibile solo da signore con predilezione per Zucconi o Pitigril– li o'per un D'Annunzio versione rotocalco", Il Sabato, n.42, 19.10.1985) 4FESTA CAMPANILE, La strega innamorata (Bompiani) (Nella Roma del '700 -centomila abitanti, diecimila put– tane- e.osa può fare Isidora, povera strega sfuggita al- 1 'Inquisizione? Poi però si pente e si innamora del papa, cosa che succede frequentemente anche nella Roma alle porte del duemila) 5 DEL GIUDICE; Atlante occidentale (Einaudi) («Qui troviamo aerei, paesaggi che rimandano a pla– stici e fotografie aeree, un trenino elettrico contempla– to a poche pagine dalla fine; e un'aspirazione calvinia– na -quanto Calvino rifatto c'è in questo libro!» Domeni– co Starnone, L'Indice; n.10) Varie 1 FORATTINI, Nudi alla meta (Mondàdori) (L'ultimo Forattini; diciamolo: più volgare e meno di- vertente del solito) • 2 FRASSICA, Il libro di Sani Gesualdl (Longanesi) .(Dal più simpatico tra quelli della notte nanetti, non sense, calembours e cotillons. E un linguaggio conta– minato, curioso, da studiare) 3 PAZZAGLIA, Partenopeo In eslllo (Rizzoli) (Babà, suonatori ambulanti, tarallucci e gassose. «Gesù, che bel terremoto, che terremoto allegro fu il mio primo terremoto del 1930!») 4GOLDONI, Colgo l'occasione (Mondadori) (Tredici libri in tredici anni: pubblicare logora chi non lo fa. Piccole storie umoristiche e umorali; e una perla: l'aberrante "Due o tre cose sul Sudafrica") 5 GARRANO, Baciami stupido (Rizzoli) (Ovvia fortuna, in tempo di feste, per il più accessibile dei manuali di seduzione -che ne direste però della . "Certosa di Parma", o le· '.'Amicizie pericolose"? Ba- ciatevi, stupidi) · Film 1 G:COSMATOS, Rambo 2 2 NÀNNI LOY, Amici miei 3 · 3 W.DISNEY, La carica dei 101 4 A,CELENTANO, Joan Lui 5 F.NUTI, Tutta colpa del paradiso 6 RICHÀRD DONNER, I Goonles 7 CASTELLANO/PIPOLO, E' arrivato mio fratello 8 L.DE CRESCENZO, Il mistero di Bella– vista 9 A.ATTENBOROUGH, Chorus Llne 10 P.ZEMECKIS, Ritorno al futuro Inutile dirlo: da qualche anno, siamo invasi, percorsi, soverchiati da testi che indagano la sabbia e le tracce del deserto. Da libri che scavano nelle zone d'ombra della ragione oc– cidentale, per decretarne continuamente il tramonto, /'impallidimento: il tonfo sordo. Di rado, muto. Sia chiaro, non ho nulla contro questo tipo di indagine sulla nostra vita e le nostre malin– conie. Al contrario. li fatto è però che a un certo punto l'omogeneità delle proposte edi• toria/i finisce col diventare asfissiante. Odo– ra troppo di moda. Annoia. Allora, per evità- . re l'asfissia e uscire dagli "immani fumi" di tanta saggistica recente, ecco tre fibri molto diversi tra loro, che segnano in qualche modo il ritorno di un vecchio, e oggi un po' desue– to, genere: il libro di moralità. Anche se, in questo caso, di tre moralità centrifughe si tratta. · I testo in questione sono: L'ospite ingrato di -~ forge Amado ITALIA Narrativa straniera 1 FOLLET, Un letto di leoni (Bompiani) (Thriller di spionaggio sullo sfondo dell'Afghanistan occupato; protagonisti: un medico francese, una donna inglese, un avventuriero americano, un colonnello rus– so. Salvo il pizzettaro italiano ci sono tutti) 2 BORGES, Tutte le opere, 2 (Mondadori) («In una miniera ricca di pochi motivi profondi qual è quella di Borges il rischio del ritorno sui propri passi è sempre in agguato», Mario Lunetta, Il Messaggero, 8 gennaio) 3 DURAS, Il dolore (Feltrinelli) (Un manoscritto ritrovato con un testo dimenticato, in una dramm;itica _occasione;e dentro storie strazianti: ahi,che eccessi! che dolori!) 4 AMADO, Tocala grande (Garzanti) (La storia di un bel paese abitato da vagabondi, prosti– tute, simpatici mascalzoni, gente libera; e della sua conquista da biechi blu multinazionali. Sì, è una meta– fora del Brasile) 5 KUNDERA, L'Insostenibile leggerezza dell'essere (Ritorno natalizio in classifica dell'unico grande Milan rimastoci e del suo Casanova praghese, dentro e fuori la Storia, tra amore ed emigrazione, ragazze e terre infelici, politica e filosofia. Edito da Adelphi) Saggistica 1 BIAGI, Senza dire arrivederci (Mondadori) (Dall'indice dei nomi: Harlem, Jean; Krupskaja, Nade– zda; tollobrigida, Gina; Mambro, Francesca; Masina, Giulietta; Miranda Isa; eccetera eccetera) 2 OTTONE, Il gioco del potenti (Longanesi) (Dall'indice dei nomi: Agnelli, famiglia; Agnelli, Edoar– do; Agnelli, Gianni; Agnelli, Giovanni; Agnelli, Marghe– rita; Agnelli, Susanna eccetera eccetera) 3 SPINOSA, Tiberio (Mondadori) (-la vera storia dell'imperatore che non amava Roma e ·gli preferiva Capri - come dargli torto? -. "Il biografo, nel tracciarne qui la storia, è inorridito non per le ge– sta del principe, ma per l'ostinazione dei suoi detratto– ri") 4 MONTANELLI-CERVI,· L'Italia della repubblica (Edita da Rizzoli, la verità, tutta la verità sulla nostra storia recente. Secondo Indro) 5 ECO, Sugli specchi (Bompiani) ("La rinegoziazione dei rapporti tra semiotica e pra– gmatica attraverso i concetti essenziali di interpreta– zione -ricevuto dall'ermeneutica- e dì.enciclopedia -ri– cevuto dalla storia della cultura". R.Ceserani, "il ma– nifesto", 1 novembre) · Franco Fortini (edito da Marietti), Scribilli di Edoardo Sanguineti (Feltrinelli) e Il libro da nascondere di Edoarda Masi (anche que– sto uscito da Marietti). Tutti e tre in libreria da poco. Tutti e tre di autori notissimi, pro– tagonisti in passato del dibattito politico e culturale della sinistra italiana. Tre intellet– tuali impegnati, come si diceva allora. tezza le diverse sonorità. E poi defmire gli accordi, appunto, comuni. Ciò cheforse potrebbe spiegare queste tre in– tonazioni è _un rigo della Premessa che la Masi ha scritto per il suo libro: "lottare con– tro questa coazione della menzogna mi sem– bra il primo elementare dovere". Al rigo suc– cessivo, /'autrice aggiunge: "per il momen– to". Sarà allora per "questo momento" che i tre libri hanno in comune llllche l'essere mol– to frammentari, sparsi, eccentrici. E si tratti di epigrammi' o di articoli o di brevi saggi o di pagine di diario, che differenza fa? La ten– sione morale, il da/ore intellettuale, lo smar– rimento difronte al caos dei nostri anni sono in qualche modo gli stessi. Come consangui– nei sono /'appello ai valori dell'intelligenza e dell'impegno civile, e la critica violenta alla degenerazione delle grandi istituzioni cultu– rali e politiche nazionali. Ma coi'hanno in comune queste tre operette morq/i? In fondo, poco o nulla. Anche se la loro materia non l- troppo dissimile: una ri– cognizione, sferzante o struggente o cupissi– ma. sul nostro recentissimo passato. Con i suoi segni più banali e più orribili: il te"ori– smo, la crisi della sinistra, la droga, la moda della moda o i[ calcio come unico mito collet– tivo nazionale. La sostanza, insomma, di questi tre _librisi incrocia, si intreccia, o diverge. Ma non è questo il punto. Non è questo che fa dei tre testi tre piccoli capi d'opera. Ciò che li uni– sce, e li fa amare, è la voce singolarissima dei tre autori. Ma un momento: sono tré voci diverse. Hanno toni, sonorità differenti (quella di Sanguineti è come stridula, acre, çarcastica; Fortini è invece rauco, qualche volta barocco, cattivo; mentre la Masi è stu– pita, o incredula) eppure ha!lno un tratto co– mune. Difficile spiegare di cosa si tratti, con precisione: bisognerebbe disporre di un qual– che strumento in grado di misurare con esat- Ma non si tratta, per fortuna, di una qualche strana richiamata alle armi del vecchio impe– gno. Non è, credo, un tentativo di resuscitare il tormento ideologico degli anni scorsi. La Masi, Fortini e Sanguineti appaiono, caso– mai, riflettendo sulla politica e la società, nel loro lato più intimo, privato. Passionale. (mf.)

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