Fine secolo - 4-5 gennaio 1986

FINESECOLO* SABATO4 / DOMENICA5 GENNAIO stro abbastanza definito nella mitologia locale, ma non mi sembrava adatto il tema per un tea– tro. Meglio erano le Sirene, queste figure di in– cantatrici, queste ammaliatrici che procurava– no il naufragio dei marinai ... le ho .disseminate sulle due coste e ho animato il mare con i pesci .dello Stretto, i tonni, j delfini. Poi c'è un mito messinese, quello cii'Colapesce. E' una leggen– da·che ha varie versioni, tre o quattro si trova– no nella raccolta dell'etnologo siciliano Giu– seppe Pitré, ma ne esiste una molto bella rièla– borata da Italo Calvino nel suo libro sulle fia– be italiane. E' ancora incerto il regno.a cui va riferita la storia di Cola, è probabile che sia quello di Ruggero Il. Il fondamento di-verità è nel fatto che questo Nicola Pesce era un pesca– tore particolarmente abile, dotato di una gran– de resistenza sott'acqua. Tra le avventure che gli sono accreditate c'è quella- di una esplora– zione sottomarina per ordine del re e del suo racconto dopo l'immersione: secondo quanto dice Cola nel ·suo racconto, la Sicilia reggereb– be su tre pilastri, uno molto-solido soto Trapa– ni, l'altro più fragile all'altezza di Agrigento e il terzo, il più precario, sotto Messina. Comun– que, la figura di Colapesce l'ho realizzata nel- Anche se è una fantasia da tutti i punti di vi– sta, della prospettiva, dei contenuti, dei signifi– cati, tuttavia c'è un racconto che circola. Un racconto che si svolge tra le due rive con que– sta figura centrale del tuffatore che noi sappia– mo scomparirà tra i flutti, non si sa per quale destinazione. I pesci sono molto importanti, fanno una specie di tessuto, una trama che col- . lega tutto. Hai detto una cosa molto importan– te: ho cercato di riprodurre questo effetto ar– genteo delle acque, della spuma del mare, della vitalità del mare. Ho. vi~suto due anni a Scilla ed era molto bello il fatto che mi portavano il pesce appena pescato a casa, e prima di andare in cucina io potevo dipingerlo. In questo modo potevo vederlo morire di colore davanti ai miei occhi. Arri'!'ava nel suo colore argentato, poi poco alla volta, diventava sempre più di piom– bo, vedevi 1 scomparire la vita nel colore delle squame. E poi, certo, lo Stretto è \,In luogo straordinario di ricognizione della cultura me- . diterranea. Taglia la Sicilia dal resto dell'Italia e adesso speriamo che nasca questo ponte, au– gurandoci- che sia un ponte e non una soluzio– ne più pericolosa. Non bisogna aver paura di perdere l'insularità, e iri fondo io non ho mai Si inauguraa Messina, al Teatro Vittorio Emanuele,·ilpiù vasto di,pintodi,Renato Guttu_so, cheguida qui alla lettura del racconto di, Colapesce, dellepericolose sirene, e di,un mare coperto di,ponti ( ma il mare, per gli antichi, era · . proprio unponte d'acqua): con una di,chiarata vocazionemedi,terranea, piuttosto che alpina. l'atto di tuffarsi, anzi già quasi in acqua con la testa. La forma del soffitto ti ha condizionato nell'un– postazione delle figure? Il (eatro fu distrutto nel terremoto del 1908. Rimase in piedi solo la facciata, una facciata borbonica. L'interno è stato interamente rico- , struito con criteri moderni. Ho avuto un pla– stico del soffitto prima di mettermi al lavoro. La parte che è stata ricoperta con la mia pittu– ~ è a forma di ferro di cavallo, con la parte pìù larga verso il loggione. Sarebbe stato pro– blematico per me dipingerlo _inloco_e così con l'aiuto di Amedeo Brogli, uno scenografo che mi ha assistito in .altre occasioni, abbiamo fat– to un bozzetto in cui sono già previsti i tagli, le partizioni della figurazione nei vari pannelli. Per esempio la figura di Colapesce che è per– pendicolare al centro di questo ferro di caval– lo, una specie. di punto· esclamativo, si .svolge su tre pannelli. Torniamo un attimo alle sirene. E' un'immagine che nel tempo ha ricevuto rappresentazioni di– verse. Le mie sirene sono delle belle donne con la parte inferiore che si fonde con un pesce. Sono delle incantatrici. Io sono un po' attratto da questa seduzione pericolosa, è una situazione abbastanza congeniale ai miei sentimenti. Per me la strega non è quella col naso adunco a ca– vallo di una scopa, semmai è una bella donna,. malvagia. Un essere che ti può fare del male, ma ti deve prima sedurre. Mi sembra che la suggestione di questa tua ope– ra stia soprattutto nello speciale sapore mediter– raneo che vi circola: lo scintillio mitologico, sto-– rico, ma anche quella speciale trasparenza ar– gentata delle spume marine. pensato che la Sicilia fosse un'isola, come non lo penso della Gran Bretagna. L'idea che qta– lia si prolunghi e che il piede umano possa per– correre la penisola fino ad Agrigento, a Capo Passero è molto eccitante. E poi io -non penso che bisogna contentarsi di andare a scalare le Alpi come qualcuno raccomanda, credo· che bisogna pensare al Mediterraneo come luogo di proiezione di una cultura, .di una civiltà straordinaria. Vorrei che ci fosse un ponte ad– dirittura con Malta, un ponte che ·vada a Diser– ta, vorrei •che si continuasse questa logica dei ponti. Per tornare allo stretto, non dimenti– chiamo che è urt luogo che troviamo nell'Odis– sea: in un primo momento avevo anche pensa– to ad Ulisse per il soffitto di Messina ..Poi ho ritenuto meglio semplificare le cose, togliere di mezzo i naufragi, i morti e lasciare vedere que– sto grandioso ridere delle acque. Colapesce nel tuo dipinto è un uomo che si tuffa, un nudo maschile. Io preferisco il nudo femminile, contrariamen– te a quello che pensavano i Greci. Del resto per mia natura io non sono un neoclassico. Con tutto il rispetto per Policleto per me non esistono canoni di bellezza. Quello che mi inte– ressa sono i significati del corpo umano, e, di– rei qu~si naturalmente, trovo più significante il .corpo femminile. Anche. nella scelta delle mie modelle io non utilizzo mai donne da Playmen che sono tutte uguali, come caramelle. Per il - Colapesce ti rivelo un segreto: ho telefonato al Coni, al mio amico Carrai-o, chiedendogli se poteva mandarmi delle fotografie di tuffatori. Mi ha mandato un pacco di fotografie che mi sono servite per costruire questa figura che mi pare sia venuta molto bene. Ha un significato anche la sua perpendicolarit~, il fatto che piombi come la Giustizia: ~o questo è il mio ponte. 5 I_

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