Fine secolo - 26-27 ottobre 1985

FINE SECOLO * SABATO 26 / DOMENICA 27 OTTOBRE I I Versideltestamento La solitudine:bisognaesseremoltoforti per amare la solitudine;bisognaaverebuonegambe e una resistenza fuori del comune;non si deverischiare raffeddore, · influenza e mal di gola; non.si devonotemere rapinatori o assassini;se toccacamminare . per tutto il pomeriggioo magariper tutta la sera· JJisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersinon c'é; sp.ecie d'inverno;col ventochetira sul 'erba bagnata, e coipietroni trq l'immondizia umidi efangosi; . · non c é proprio nessunconforto,su ciò non c'é dubbio, · oltre a quel~o di_av_e~e, qavant~ .tu_tto un giornoe una notte sènza doverzo lzmztzdt .quals1as1 genere. · . Il sessoé unpretesto. Per quanti sianogli .incontri - e anched'inverno,per le strade abbandonate .al vento, tra le distesed'immondizia controi palazzi lontani, essi sonomolti - non sonochemomenti della solitudine; più caldoe vivq é il corpogentile · cheungedi·seme e se ne va, più freddo e mortale è intornoil diletto·deserto,; · · é esso·cheriempie di gioia; comeun ventomiracoloso, - non il sorrisoinnocente,o /ti torbidaprepotenza di chipoi se né va; egli si porta dietro unagiovinezza enormemente giovane;e in questo è disumano, perchénon_lascia traccie,o meglio,lasciauna sola traccia che é ·semprela stessain tutte.le stagioni. Un ragazzo ai suoiprimi amori altro non é chelafecondità del mondo. E' il mondorhe cosìarriva conlui; appare e scompare, comeunaforma chemuta. Restano intatte tutte le cose, e tu potrai percorreremezza città, non lo ritroveraipiù; l'atto _éci1:11p~uto, la su~_ripetizione.é un rito._.Dunque · - la solztudzne ancorapzu grandese unafolla zntera attendeil suo turno: cresce infatti il numerodellesparizioni - I' andarsene è fuggire - e il seguente incombesul presente comeun dovere,un sacrificioda compierealla vogliadi morte. Invecchiando, però, la stanchezza cominciaa/arsi sentire, specienel momentoin èui é appenapassata I ora di cena, . e per te non è mutato niente:alloraper un soffio non urli o piangi; e ciò sarebbeenormese nonfosse appunto solostanchezza, e forse un po' difame. Enorme, perchévorrebbedire . cheil tuo desideriodi solitudinenonpotrebbeesserepiù soddisfatto e allora cosati aspetta, se ciò chenon é considerato solitudine é la solitudinevera, quellachenonp'uoiaccettare? Non c'é cenaopranzo o soddisfazionedel mondo, chevalgauna camminatasenzafine per le stradepovere dovebisognaesseredisgraziati eforti, fratelli dei cani. 11

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