Fine secolo - 7-8 settembre 1985

S.I.M.A. n.3 Nella lussuosa sede invernale del Casinò, già di– n:iora veneziana di Richard Wagner (vi compose, s1dice, il Tristano), si inaugura la terza edizione del Salone Internazionale dei Mercanti d'Arte. Edizione "fuori sede" (la ospita, in genere, Pa– lazzo Grassi) ma di altissimo livello. Per confer– mare a Venezia, come ci informa il comunicato stampa, "il ruolo di crocevia degli affari e di tap– pa ineludibile p_er gli appuntamenti culturali", arrivano sul Canal Grande nientepopodimeno che tele della collezione Kahnweiler-Lerris e poi Balla, Modigliani, Fontana, Burri, Arman, Ko– koshka, Masson ... Le numerose gallerie presenti, . molte delle quali straniere, sembrano puntare su un mercato "sicuro", di artisti storicizzati e di quotazioni consolidate. Pochissime le presenze di artisti giovani, anche della trionfante neo-pittu– ra, più rappresentati in altre mostre-mercato. Pa– rallelamente alle gallerie, una sezione è dedicata ad artisti invitati direttamente dal 'SIMA: fra loro, Afro, Gino De Dominicis, Luigi Mainolfi; e un'altra, curata da Crispolti (chi si rivede, in la– guna ...) sulla Nuova Pittura a Venezia. Organizzatrice della rassegna è la galleria roma– na Sprovieri. I "giochi", a Ca' Vendramin, si prevedono alti, come al solito. Venezia, Ca· Vendramin 10-19, fino al 16 sett. l.eoncillo Verona, Galleria d'Arte Moderna, fino al 30 set– tembre Andrea Lilli e la pittura marchigiana tra '500 e '600 Ancona, Pinacoteca. Civica, fino a ottobre Arie Aurea Aretillo attraverso i secoli Arezzo, Centro Affari di Arezzo, via Fleming I, tel. 381333 fmo al 15 sett. Max BeclaQann Città di Castello, Pinacoteca Comunale dal 21 agosto al 23 settembre Modem Masters dalla collezione Thysseo-Bome– mis-za Firenz.e, Palazzo Pitti - Sala Bianca, fino a] 29 settembre · Fugar l'ombredel Tempo Cultura e stampa nella Foligno del '600. Nel– l'ambito del Festival "Segni Barocchi 6". Foligno, Palazzo Trinci da domani alle 11 fino al 5 ott. .Scipione Macerata, Palazzo Ricci 10-13 17-20 chiuso lunedì, fino al 15 settembre FAlouard Bignon Montecatini, Galleria La Barcaccia fino al 15 sett. I Penso che tutle le opere d'arte hanno una parte vi– sibile che ne nasconde una invisibile. Forse que– st'aspetto è più evidente nelle mie perché lavoro specificamente su questo. Per me, visibile e invisi– bile sono Lastessa cosa. Lo scopo tuo è di risvegliare i meccanismi della percezione? Esiste un'indagine, chiamiamola erotica, con l'og– getto, non solo d'arte, in qualunque tipo di rappor– to che hai con l'immagine. Tanto più in arte è ero– tica. Comunque. non parlo di metodo, è tutto a li– vello inconscio. Cè qualcosa di utopistico in questo tentativo di rendere da una parte percepibile l'impercettibile (una freccia che scocca e colpisce un obiettivo) e al contempo, di rarefare il visibile? Certo. C'è una grossa componente di utopia. 1 Perché ti interessa la scienza e la tecnologia? . lo non ho nessun interesse per la scienza e la tec– nologia più di quanto ne avessero Paolo Uccetlo o Piero della Fra.ncesca... Loro ne avevano molto, mi pare... , Sì. Ma vorrei sfatare questa idea. M'interesso a tutti i mezzi che ritengo si possano usare in arte. Qualunque mezzo si può usarr: questa è la più grande lezione di Duchamp. E ancora da dimo– strare che l'arte si può fare con un laser. Però, mi sembra che più che usare il laser per di– mostrare che l'arte si può fare con tutto, tu lo usi perché è un mezzo che ti avvicina un po' di più di altri alla realizzazione di un•«utopia» dove visi– bile e invisibile coincidono. Certo. È più vicino a quello che voglio dire io. Quindi non c'è vera "utopia". Lo scopo che ti prefiggi è comunque realizzabile, questa nuova immagine può esistere. Cef'lo che può. Intendo utopia come qualcosa in proiezione. Tutto quello che tu puoi pensare è rea– liz::abile. Non si sa come o quando. L'utopia è al limite della realizzazione. Non puoi "immaginare" qualcosa se non è realizzabile. E come il fatto che n<!"credo ·che esista differenza fra natura e artifi– cw. E tutto naturale, ancf:. la plastica. Non c'è differenza tra virtuale e reah È tutto reale. Arri– vare sempre ai limiti della peri:ezione è un po· alla base di tutto il mio lavoro. Josepb Beuys: Olivestooe Pescara, Lucrezia De Domizio, via delle Caserme 44, tel. 085/8880154, fino al 31 settembre La tessitura del Baubaus Nel 1919 Waper Gropius fonda il Bauhaus a Weimar: architettura, funzionalità dell'arte, con– fluenza di arte e artigianato. ritorno della produ– zione'industriale alla creatività del manufatto ar– tigianale, design e sperimentalismo. Ci insegnano Lyonel Feininger, Johannes Itten, Paul Klee, Kandinsky, Schlemmer, Moholy-Nagy e Josef Albers, fra altri: La destra lo attacca e deve chiu– dere nel 1924 per mancanza di fondi. Viene rile- . vato l'anno dopo dal comune di Dessau. Nel·'30 lo dirige Vail der Rohe. È "sciolto" a forza nel. I 933. Fra gli altri corsi, ci fu anche quello più specificatamente femminile della tessitura. "Il cammino del Bauhaus porta quindi al pezzo uni– co e, allo stesso tempo, alla produzione di massa "( da "Junge Menschen", nov. 1924, ristampato in catalogo). Pesaro, Palazzo Ducale fino al 15 sett. "Un aereo-viperatenta di volare. Non ci riesce mai. Ne restano lo scheletro,la pelle e l'idea", 1979. · Consideri il tuo lavoro "ossessivo" nella ripeti– zione di certi temi fondamentali come il movi– mento oscillante, o il collegamento spaziale o temporale di due punti (reali o virtuali)? Indubbiamente. Non credo che un artista lavori se non ha wia sua ossessione. Quale è la funzione dell'arte per te e quale quella dell'artista nella società? · È un grosso problema. Da un punto di vista stori– co, l'artista ha avuto soltanto la funzione di rap– presentar~ e di essere porta-bandiera ad un potere. E chiaro che la società ha bisogno dell'arte (non c'è altro che possa rappresentare l'immagine del potere) anche se la combatte (perché è un fauo creativo). Per quanto riguarda la sua funzione per me, invece, è l'unico gesto vitale in un mondo mor– to che mi propone la fine delle cose e dei significa- ti. . L'arte ha la funzione di creare nuove "cose"? 1935 - Gli artisti nell'Universitàe la questionedel– la pitturamurale Roma, Rettorato del'Università di Roma, P.le Moro 5 fino al 31 ottobre ·Paesaggio con figura Roma, Palazzo Venezia, fino al 30 settembre AndreaAnsaldo (1584-1638) Roma, Palazzo Barberini, via Quattro Fontane 9-19,30, chiuso lunedì Lorenzo Guerrini Roma, Galleria Nazionale d'arte moderna, via delle Belle Arti 131, tel.802751 9-14, dom. 9-13, chiuso lunedì 1985:nuove·trame dell'arte Roma, Castello Colonna - Genazzano (Roma) Tutti i giorni 10-13, 15-20, fino al 31 ottobre. Michele Cascella Roma, Castel Sant'Angglo fer. 9-13, fest. 9-12, chiuso lunedì Cagli Siena, Palazzo Pubblico, fino al 15 settembre Delle nuove possibilità. Non c'è altro che le possa creare. E la scienza? La scienza scopre, conosce soltanto quello che c'è. Indaga su quello che esiste. Questa è la differenza fra arte e scie11za.Non ha la capacità immaginati– va di proporre un nuovo modo di vedere e di vivere. Ma quando un matematico fa un'ipotesi, senz'a– verla ancora verificata, non crea delle nuove pos- sibilità? . Ci sono scienziati e scienziati. Ci sono coloro che non indagano soltanto sulla conoscenza dell'atomo ma che fanno anc_heteorie su nuove organizzazio– ni, per esempio. E chiaro che a quel livello, la dif– ferenza fra scienziato e artista diventa più sottile. Diventa difficile distinguere. L'unica distinzione è che lo scienziato non fa immagini. A meno di non dire che la formula è un'immagine. In realtà, lo può essere. Diciamo allora che non c'è una volontà di fare una cosa d'arte. Quello che fai è anche quello che tu decidi di fare. In definitiva, tu credi che sia possibile una nuova "immagine" in arte, a differenza di chi sostiene la fine del nuovo e la circolarità del tempo? Certo. Ed i germi di questa sono nel lavoro di al– cuni artisti di oggi. Chi? Vuoi dei nomi? Sì. Uno. Di un artista. Te ne faccio uno soltanto. Walter de Maria. A livello di storia personale, il fatto.che il siste– ma dell'arte e la produzione artistica degli ultimi dieci anni, diciamo, sembrano - secondo te - es– sersi allontanati da tale scopo, ti turba? Storicamente, è successo tante volte. Nell'ouocen– to facevano le copie. Ma sono momenti che capita– no. Nell'ottocento c'era anche Van Gogh. Però, dieci anni fa sembrava che fosse possibile. Perché non era vero? È il risultato di una mancata rivoluzione. Paralle– lamente ad un cambiamento verso u11'immagine nuova, doveva avvenire un cambiamento di struttu– ra. Non è avvenuto, e sono rimaste immagini vuo– te. Grete Reichardt,centrotavola, 1930 ca. SUD Mario Schifano 33 Opere dell'inizio degli arini '60 (due monocromi ed il trittico ABC); paesaggi anemici del '65; Fu– turismo rivisitato a colori; collages dal I 970 all' 81 e lavori più recenti (Orto Botanico, Ballerini, Biplano) di un "maestro" della scuola pop roma– na (Tano Festa, Titina Maselli, Sergio Lombar– do, Franco Angèli, Giosetta Fioroni, ecc.). Note– v.ole la sede dell'esposizione, un ex-setificio sette– centesco. San Leucio di Caserta, Centro Culturale Belvede– re fino al 30 ottobre Vittorio Orsenigo San Leucio di Caserta, Cent~o·Cultura/e Belvede– re fino al 30 sett. Fotografie: "Venezia" Caserta Vecchia, Circolo del Forestiero, P.zza Duomo fino al 30 sett. RicognizioneAnni 1980-1985 Erice, La Salerniana, fino al 6 ottobre Andy Warhol:"Vesuvius" Napoli, Museo di Capodimonte 9-20, domenica 9-13, chiuso lunedì, fino al 20 settembre GiovanePittura Italiana Termoli, Castello Svevo fino al 14 settembre Achille Pace• Termoli, Galleria Civica d'Apice, sala consigliare fino al 14 settembre Leghi quindi le avanguardie ad un pensiero so– ciale? Per forza. lo però, non ho detto che le avanguar– die lottavano per la rivoluzione. Era un contributo involontario di immagine nuova. Oggi c'è u11'invo– luzione terrificante. Anche se la vedo in senso posi– tivo e l'accetto perché per superare una situazione bisogna anche viverla. Non c'è nulla di peggio di una cosa che doveva succedere ma che non è suc– cessa. Poi c'è anche stata_ una mancata guerra e 11essunose n'è accorto ... E tutto pieno di cadaveri in giro. E tu cosa fai'"contro" questa involuzione? Assolutamente niente. Non è la funzione dell'arte andare comro qualcuno o qualcosa. çi sono giovani artisti validi in giro? E difficile parlare di continuità storica. C'è indub– biamente stato uno scollamento e gli artisti della mia generazione hanno una loro responsabilità in• questo. Non- siamo stati un modello ai giovani come Fontana lo era stato per noi. Oggi è tu{to 'mercato. · Ma le avanguardie storiche non ti paiono; a po– steriori, un po' ingenue nella loro fiducia storici– stica nel progresso e nel cambiamento? Certo. Sono molto ingenue. Quali sono i tuoi progetti? Di lavorare molto sul visibile e l'invisibile, come tu . hai accennato. Sulla percezione. Dovrei raccontar– ti dèi lavori nuovi ma preferisco non parlare di opere in corso. Un lavoro recente, già realizzato, invece, è costituito da un laser ed una sfera di cri– stallo. li laser batte in questa sfera che è fatta in modo che il raggio rimbalzi in continuazione al– l'interno, senza mai uscirne fuori. Diventa una §/e– ra illuminata di rosso. Sembra incandescente. E un po· .maturare il laser la cui natura è quella• di en– trare ed uscire. di passare tutto, di essere omoge– neo e di andare in linea retta .. La sfera, piena, è trattata dentro come se ci fossero tanti cristalli sfaccettati . Questo lavoro mi sembra uno sviluppo del te!T\a che hai già trattato tante volte del moto che è tal– mente "moto" da diventare stasi. Sì. Se spegni quell'affare, ti racconto due...

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