Fine secolo - 30 marzo 1985
I pri pregiudizi, lo fa. Appena Israele si com- porta male, si attaccano gli ebrei in genere. Appena arriva I'Aids, 'si attaccano gli omo– sessuali in genere. Sono i sentimenti profon-, di che vengono alla lucij". Chi è Martin Sherman? , "Un commediografo. La prima c_ommedia l'ho scritta a dodici anni, venne rappresenta– ta a scuola. Per tutta la vita sono stato osses– sionato dal teatro. Ho provato a fare l'attore ma non ero bravo. É strano , perchè so tan– tissime cose sulla recitazione. Gli attori sono entusiasti dei miei .lavori perchè sono fatti per essere recitati". Quante commedie ha scritto? "Tante, ma ho messo un embargo su quelle scritte prima dèl 1973. Non voglio più che' siano rappresentate perché sono troppo im– mature. Delle altre, si possono citare Pas– sing by, Cracks, Rio Grande. Adesso ho scritto When she danced, sulla vita di lsado– ra Duncan. Verrà rappresentato in prima mondiale a Londra il prossimo autunno". Anche Bent fu battezzato a Londra, non è vero? "Si, nel 1979, al Royal Court Theather, con lan McKellen. Poi si trasferì al West End. Nel dicembre ci fu la prima a Broadway, con Ri– chard Gere. Tutti sconsigliavano Richard, la sua carriera stava allora decollando, tutti gli dicevano di fare cinema. Ma lui volle fare Bent a tutti i costi. É molto coraggioso, molto bravo, Richard. Bent ha tenuto quasi un anno..,quando Gere non poté più continuare gli subentrò Michael York. É stato rappre– sentato in trentacinque paesi". Tranne che in Italia. (ride) "Si, purtroppo".• -~!~~: .. ,• •' :-~- .:'•·.••:)\►;(:i /\:?/:::\ :'.:"-=:/ j:;rl 1 iii::{:::':: "L'abbiamo fRtto, l'abbiamo fatto·! Non ci a~ina~zano più.'' Horst: Pensa un po' ... (Silenzio). Max: Cosa? (Silenzio). I Horst: Pensa se dopo tutto questo ... (Silenzio) Non abbiamo nulla da dirci (La sirena suona. Max e Horst posano le pietre e si mettono su/l'attenti fissando in alto e dritto davanti a se). Merda! Preferisco spostare pi~tre piuttosto che starmene impalato al sole. Che razza di riposo! Max: Fa parte del loro piano. · ,-. Horst: Quale piano? Max: Per farci impazzire. V (Silenzio). Sono stato tremendo a farti venire qui? Horst: No. Max: Sì invece, sì. Vero? Horst: No. Max: Non avevo nessun diritto ... Horst: Piantala. Piantala di pensare a quanto sei tremendo. Dài, non essere depresso. Sorri– di. (Silenzio) Non stai sorridendo. Max: Non mi vedi... Horst: Ma ti sento ... Max: Vorrei che potessimo guardarci. Horst: lo ti sento. Max: Loro odiano se èi si guarda. Horst: Io ti ho guardato tutta la mattina. Max: Sì? "' Horst: Sei proprio sexy. Max: Io? Horst: Senza la camicia. Max: No. Horst: Ma dài! Lo sai che sei sexy. Max: No. Horst: Bugiardo. (Max sorride). Max: Certo, che sono bugiardo. Horst: Certo. Max: Sono sempre stato sexy. Horst: Hu ... Hu... _ Max: Da quando ero bamoino. Horst: Sì? Max: Dodici anni. Mi sono messo subito nei guai quando avevo... Horst: Dodici? Max: Dodici. Horst: Hai un bel corpo. _ Max: Lo curo molto. Faccio esercizio. Horst: Come? Max: Di notte alla baracca faccio le flessioni. Horst: Dopo dodici ore che spostiamo pietre? Max: Sì, ci. ho pensato bene. Bisogna mante– nersi forti in tutto il corpo. Da soli. É il solo modo di sopravvivere qua dentro. Dovresti farlo anche tu. Horst: Non mi piace fare ginnastica. Max: Eppure sei un infermiere. Horst: Per gli altri, non per me. Max: Ma devi pensare a sopravvivere. Horst: A dormire. Io penso a dormire. Questo è il mio modo di sopravvivere. Altrimenti pen– so a nulla. (Silenzio) E mi spaventa quando non penso a nulla. (Silenzio). Max: Anche il tuo corpo è bello. Horst: E' a posto. Nulla di speciale. Max: No. E' proprio bello. Horst: Non come il tuo. Max: No, ma va proprio bene ... Horst: E come lo sai? 1 Max: Ti ho guardato. Horst: Davvero? Max; Davvero. (Silenzio). Horst: Senti, ma tu ... Max: Cosa? '- Horst: ... a te manca ...? Max: Cosa? Horst: Lo sai. / RicharclGere Max: No, no. _ Horst: A tutti manca. Max: No. Horst: Nel campo manca a tutti. Max: No. Horst: Divent~no matti da quando gli manca. Max: No. Horst: Dài. Non ci sente nessuno. Con me non sei una stella gialla, ricordi? Ti manca? Max: Non voglio... Horst: Cosa? Max: Che mi manchi. Horst: Ma.:. (Silenzio). Max: Sì. Horst: Anche a me. (Silenzio) Non dobbiamo, però. Max:·Come? Horst: Non ci deve ·mancare. (Silenzio) Siamo insieme. Non ci deve mancare. Max: Non possiamo guardarci, non possiamo toccarci. Horst: Possiamo sentirci... Max: Sentire che? Horst: Sentirci. Senza guardare, senza toccare. Io ti posso sentire, ora. Vicino qui. Mi senti tu ... ? Max: No. ,/ Horst: Dài. Non aver paura. Non ci sente nes– suno. Tu mi senti? Max: Forse. Horst: Non lo saprà nessuno. Stà tranquillo. Sentimi... Max: Forse. Horst: Sentimi . ·Max: Fa così caldo ... Horst: Ora ti tocco. Max: No. Horst: Ti tocco. Max: Brucia. Horst: Ti bacio. Max: Brucia. Horst: Ti sto baciando gli occhi. Max: Caldo.· · Horst: Ti sto baciando le labbra. Max: Sì. Horst: La bocca. Max: Sì. Horst: Dentro la bocca. Max: Sì. Horst: Il collo. Max: Sì. Horst: Più giù. Max: Sì. Horst: Il petto. La lingua ... Max: Brucia. Horst: Il tuo petto. Max: La tua bocca: Horst: Sto baciando il tuo petto. Max: Sì. Horst: Forte. FINE SECOLO * SABATO 30 MARZO \ Max: Sì. Horst: Più giù. Max: Sì. Horst: Più giù. Max: Sì. Horst: Il tuo cazzo. Max: Sì. Horst: La senti la mia bocca? Max: Sì. Senti il mio cazzo? Horst: Sì. La senti...? Max: Lo senti ...? Horst: Bocca. Max: Cazzo. Horst: Cazzo. Max: Bocca. Horst: Lo senti il mio cazzo? Max: La senti la mia bocca? Horst: Sì. Max: Ma lo sai cosa sto facendo? .. Horst: Sì. Puoi provare quello che sto facendo? Max: Sì. • Horst: Provalo. · Max: Sentimi. Horst: Insieme... Max: Insieme... Horst: Mi senti? Max: Ti sento. Horst: Ti vedo. Max: Ti sento. Horst: Sei mio. Max: Ti voglio. Horst: Mi senti dentro di te? Max: Ti voglio dentro di me. Horst: Senti... Max: Sei dentro di me... Horst: Dentro. Max: Forte. Horst: Mi senti spingere dentro di te? Max: Ti stringo. · Horst: Spinto. Max: Oh.· Max: Forte. Horst: Oh. Max: Forte. Horst: Sto per... ' Max: Forte. Horst: Lo senti...? Sto per. .. Max: Ci siamo tutti e due. Horst: E tu ... E tu ...?, Max: Oh sì. Horst: Tu ... ? Max: Sì. Sì. Horst: Senti... Max: Sì. Forte. Horst: Senti... Max: Ancora ... Horst: Ohhh ... Max: Ora! Horst: Sì... Max: Ora! ( Ansiman.flo) Oh! Oh! Dio! (Ha un orgasmo). Horst: Ohh ...! Ora! Ohhh! (Ha un orgasmo. Silenzio). Oh. (Silenzio) Tu? Max: Sì. E tu? Horst: Sì. ( Stlenzio). Max: Scopi divinamente. Horst: Anche tu. (Silenzio) Max? Max: Come? Horst: L'abbiamo fatto, -in culo alle guardie, in culo al campo- l'abbiamo fatto! Non ci am- .mazzano più. Abbiamo fatto l'amore. Erava– mo veri. Eravamo umani. Abbiamo fatto l'a– more. Non ci ammazzano più. (Silenzio). :Max: Non avrè ... Horst: Come? Max: Non avrei mai pensato.:. Horst: Cosa? Max: ... di poterlo fare in tre minuti. (I due ridono. La sirena suona. Raccolgono le pietre e riCominciano a spostarle da una parte all'altra). (Buio). Martin Sherman. Bent. Presentazione di Gui– do Davico Bonino. Traduzione di Marco Mat– tolini. Edizìoni Gruppo Abele. Pp. 121. Lire 10.000.
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