Fiera Letteraria - Anno VI - n. 37 - 30 settembre 1951

l'ag. 4 LA FIERA LETTERARIA Domenica 30 Settembre I9§1 NELMONDO DI WILLIAM.SANSOM: TUTTE LE CONVENZ[ONIVENGO O RISPETTATE MAPOCO DISCUS~E Poesia della tensione IL\ 1 0LTO DELL'INNOCE La vita, nell'opera di questo romanziere, non e' qualcosa cui tutti i personaggi partecipino, alterando e riformando i suoi schemi. E' piuttosto una serie di versioni diverse esercitate su di loro, alcune piacevoli, altre minacciose Non e' e non vuol essere, quanto ai personaggi e agli eventi, una storia straordinaria, ma l'interesse del ro– manzo sta nel modo ,n cui la vicenda e' raccontata D A QUANDO, nel 194.4.,comparve la primo. raccolta. del suoi rnccont.l, Wllllam S1maom ha scritto ot.t.o libri, ma un nnno prima nll'inclrcn, quando egli nvcva trcnt.'nnnl, alcuni suol r11cc0ut1 pubbllcnt.l In rlvtste come T-lori– zon t New Writh1u a·vcvnn gli\ comlnclnt.o ad attirare l'ntt.cnzlonc. Ernno pezzi dc– scrlttlvl. clnborntl e Intensi. circonfusi dl un alone osscs.,ivo d'Incubo che Il faceva. somigliare nlqunnlo n Kn[kn, e vennero tutti riuniti nel volume: Fircman Flotocr \Il flore del vhi:Ue>. Due nnnl dopo np– parve Tl1rcc <Tre> consistente di due ro– man zi brevi e d'un racconto Inserito trn ts.sl a gu!M d'Interludio. Nel 1948 uscl una nuova nmuln raccolta di racconU: Somctl1h1g Tcrrible, Somctlilng Lovcl11 (Co– se terribili e amabllO che venne ben pre– sto gegulta da South <Sud). un llbro di \"lanl esposti In forma nnrratlvn, e The BodJI lll COrJ>Ol, che è stato Il suo primo roman7,o. Frat.trrnto aveva anche prodoL– to dietro ordhmzlone una st-Orla del cen– tro di Londra sott.o li bombard!lmento In– titolata Westmlnster ht War (Westmin– ster sotto ln ~uerra) e una novelle Intito– lata Tlle Equllfbrlad. Nel 1050 pubblicò uno scrltt.o com1>agno a S011t11, consisten– te d'un certo numero dl racconti rica– nti dR. unA vlsltA nlln Scnndlnavla e In– titolati Th6 Passlo11ate North (L'appas– sionato Nord); e quest'Anno hn pubblicato un secondo r-0mnnzo: The Face o/ llmo– ce11ce <Il volto dell'Innocenza,. Una tal somma di lavoro. più d'un libro per 11nno, è notevole. Ma è bene ricordare che Sansom non hn pubblicato assolut-a– mente nulla prima del trcnl'annl ,aveva lavorRto come regista alla radio, pl,mlstn di Jau, e nella pubbllcltà> e che <in quan– do ha lasciato Il Firc Scrvlce, CJ!l è st.'lto uno dc:_IJ>OChlscrlt.t-Orl lnc;ll's1 che si sono lntuamcnte dedicati allo scrivere. E. seb– bt -ne la s ua rcputa7.lon'! si s!a affermata p uttoi.to recentemente, r,~t! è tuttavia. n r, 1-os."\•o repiù cospicuo della sua gcnera– z1c~,. che, dopo la 5::uer:-:1.abb!a. com– r:uto J'~Irischiata C\'O JUd NlC dal suc.::csso t! a 011,::.t1dla. a una r.il nmp1a µ·•µola– rltà. P. H. Ncwby. De nton Wclch, Angus Wllson e Jocclyn Brooke ne sono altn esempi, mR di tutti loro Sansom è Insieme l'autore più difficile e Il più at.tcnto :il t'lroblema 1clla llncun, Il che fa In sua 1nri.a r la SUA drbolc1.ui . La ricerca di uno stllc person ale lm1> lica cccli rischi: nel caso di Sansom ne ha spesso ostaco– lato lit leia:lb!lltà. e Il dctta1dlo faticosa– mente elabornto dclln. sua prosa a volte nI ALAN ROSS egli lo dedica n soggetti e lnLrecci lnndc– guaU a un tnl peso. Ma In sun ron.n di scrittore è t:ilc che della dcflcemm di con• tenuto sociale nella sua opcrn e dell'ns• senza di qu:ilcosa di molto personale di\ dire egli ha fatto una virtù. Le parole, l'osservazione, l'acuta sensibilità dell'at– mosfera, han dovuto nver ragione delle deflcenzo di tema e d·lntrccclo. C'è chi perde la pazienza. con quello. sua partico– lare prolissità, quella sua cura eccessiva delln trlvlal!tà, quel suo accumulare J det– tagli per evocare con esnttezza un am– biente, ma è un fatto che due almeno del suol libri più recenti: South e The Bod11. son cosl ricchi nc.lln te.,slturn. cosi flnc.ml 'nte evocativi di cose viste e sen– tite. d i paesaggi e d'emozioni. da rnpprc– scnt-nrc un trionfo del mestiere sul ma– teriale. Probabilmente più di oi:nl n!Lro autore contemp0rnnco Sansom possiede la percezione della parlloolnre POCsln del luoghi. li suo non è un occJilo co1wcn– zlonale e se cercn di continuo luoghi lm- ~~o~l~~~l~ :n d:~~=IG~~~;l.~cm~:i.;~ii:he I primi racconti di Sansom erano so– stanzlnlmente nllcgorlcl e mostravnno le persone alla mercO di clementi che e.sse non lntcndcvRno o non avevano nrml da contraPJ)Ol'rc ad essi. 011 schemi nol'mnll della rcnltà venivano seppur lievemente deformati e. sebbene le cose contlnuns– sero ad apparire pili o meno le medesi– me. si producevn In esse una terrlftcn dif– ferenza. nssumevnno un aspetto rnsclnoso e orrendo Ingrandito a nuove dimensioni dall'lmmaglnnzlonc di chl vi si lrovnvn impllcClto. In tnli racconti si trovavnno strettamente lntrecclnti gli clementi dclln fantasia e del realismo, del simbolismo e del nnturnllsmo. Essi offrivano Insieme n mondo che si conosce e Il mondo di cui, nell'infanzia. nella guerra o nelle tcn– slonl nervose. s'hn paurn. Il merlt.o dl Sansom conslstevn nel renderne viva– mente evidenti e partlcolnrcgi;latl I con– torni evocando al temPo stes.w unn Ine– splicata Irrealtà, una tensione carica. da cui si generava e Il cllmnx e ranllcllmax. Inda~avn, In altre parole, I sottintesi straordlnnrl di ordinarle sltunzlonl. I suol pcrsonai:;.gl non crnno esseri cccczlonaU lmpegnat: ncn·avventurn romantica e ri– schiosa. ma esseri normnil le cui esistenze quotidiane vcnlvnno sottoposte ad !mprov– \'1SO prcs..111lonl.Dlv~nhnno coscienti d1 oscure! forze In azione. di unA società piena di segrete vibrazioni, di misteri, di azioni lmpulslve; 11 simbolismo di co- lii 1'1!10 1'11.\ IPOf:l'I DI mo1,1 com: 11,MISTILII, 1,1 PIIO\ 'I.NZ .\ desti racconti, In un periodo dl guerra In cui l'Individuo ern scmp1·e più alla merc6 dello stato, è ovvio. I racconti di Fircman hower di Some– thh1g Tcrriblc. Somctlllnfl Lovely eram .. dunque carattcrlzzntl dAI terrore dellt\ condizione umaua. e un tnle terrore cui i personaggi di Sansom soggiacevano co– me lpnotlzzntl. veniva cdlrlcato dnllo scrlt.– tore Attrnverso centinala d'lmmaglni me– lodiche e concorrenti. Non eran mal rac– conti di molto Intreccio, net senso u.suale delln parola: vale a. dire che contempla– vnno un solo stato mentale o un solo mo– mento particolare In una dal.a connl'sslo– ne o atmosfera. che venivano Investigati, come col eannocchlnle, sinché acquista– vano una lnlensltà d'agonia. Finivano In atti di subitanea \•lolenzn o rimanevano In sospeso. ma le sensazioni che condu– cevano al climax. fosse una rngn7..t.a che abbrnccia lnconsapc\'Ole un a55.'\SSlnopns– .s!onnle, una monaca murata vh•n. un uomo Jnpldato da quegli stessi che egli cerca di soccorrere pcrchè non lo cnplscono, ve– nivano create con Identici procedimenti. Recentemente, tuttavia. s'è verificato nel suo stile un cnmbinmcnto che ogni suo nuovo libro hn messo In maggiore evi– denza, un passaggio dnl simbolismo esn– spcrnto dell'incubo a un edonismo più di– steso e naturalistico. Un tnl 1,assag,:rto apparve evidente dapprima In So11th, una vin di me7,ZQtrn un libro di vlA81lle una. rnccolta di racconti, sullo sfondo dell'It.a– lln. la Corsica e la Francia merldlonale, un apl)Orto della sua singolare sen.slbllltà nll'atl1\QSCera e al dettaglio. di tuU.c te arti della sua prosa aggettivata e cumu– ltrlce. che conferiscono una vitale magia. a codesti pezzi. Cl sono Il sole, 11vino e la passione d'amore in luogo della vio– lenza. del terrore e della neurosi. South rappresentava Insomma una riuscita fu• slone del due generi distinti, ed era soci· dlsraccntlsslmo In entrambi. Thc Passio- 11ate North, sullo sfondo della Scozia e della Scandinavia. fu meno felice. C'era la medesima vivacità di superficie. la. fine rievocazi one di luoghi e di umori, ma I 50gget.tl apparivano alquanto triti, !orzati e privi d i naturalezza; forse ern stato u n en ore di provarsi aUa mcde.slmn co.sa due Yoltc, e questa volta !I racconto cr n .sch lt\c– clnto dt\l peso del diario di viaggio. Ern clononpertant-0 un libro che si distingue– va: tale è l'Intensità della scrittura di Sansom che, quando cg·H cade, cade tut– tavia ~u un plano elcvnto, e le sue cadute son Sl'mprc 1>lùche compensate dnllc ac– cldcntnll bellezze delln sun proAA. Restano ora n vrocre I suol due ro– manzi: The Bod11 e The Facc o/ /1111occ11cc. Il primo O uno studio della gelosln In un I WILLIAM SASSO:\I diffuso, present.a. unn più vasta serie di personaggi del precedeÒtl e Sansom ap– pare non ancora abbastanza sicuro nel trattnrll. La. tensione di codesti due ro• manzi è naturalmente e lo~lcamente plù bn.ssa di quella del racconti: Sansom V':l limando Il suo sllle. lo semplifica e dedica un ma11:1=lorc Interesse alla forma narra– tivi\ e A.lln creazione del personaggi. va studiando In effetti Il problema della narrativi\ c. al bisogno, sacrl!!ca a esso Rii ceceni del suo stile particolare, anche I più rimunerativi. In entrambi I libri Il mondo di Sansom O quello privato dell'lnctt.vlduo. E' un mondo In cui le convenzioni son rispet– tate 11ebbene,rarnmente discusse. La vita. non vi è qualcosa cui tutti I suol perso– nag11:lpartecipino, alterando e riforman– do I suol schemi. E' plut.tost.o una serie di tensioni diverse esercitate su di loro, al– cune piacevoli, a!Lre semplicemente ml– nRcclose. Ciò si rl!lettc nello stile, elastico, un tRntlno gonfiato per assorbire le scos– se. A volle troppo pedantesco. le parole valutando.si un po· troppo autoconsapc– volmentc n el contesto delle frasi. Ma non ha lmportt\nUL. Cl trovl11mo di fronte a. quella rarità che è uno stilista che pos– siede anche una visione della vltn. E 0 Corse unn visione svlncolatn, non politica n6 sociale, ma tuttavia acuta. altamente person ale, sdegnosa, ricca. Non c'è nella pro.sa di Snnsom ln scintilla Improvvisa della p ocsln pura, mn qualcosn di quasi nltrettnnto raro: 1 ritmi sostenuti cd cla– borntl, l'esnlte7.7.f\ dell'epiteto natn da un rlrluto nd ncccttnre la parola di non pri– mt.sslma QUAiità, cosa ottenuta, in ogni l<'mpo, da PoChlsslml scrltLOrl. Ln sua arte non ti tipica di tcnd<'n7.C cont.eml)Ornncr, nrllo stile o nel contenuto, ma p~r chiun– que ))rovi Interesse alla suggestività e alla rl<'!SiblllLh delln lln.iruA Inglese, non c'è scrittore moderno che meglio PDW• · rh>A{:'fll'llC lo ~tudlo. ,li GIACOilfO Aì\''J.'Oì\'l,~l U N ROMANZIERE sf pu6 e per gli altri. Il tuo vocabo- con u n contegno alquanto va/iltarc, co111e è uoto, 1ano e r icerca to e motto ,tra.no td. en,mmattco. Quan.- 1olta1tto al 1ccondo ro• esteso, i 1u.oi periodi so110 do PO Ch, glornt dopo Eve vlt– ma,t-to. Troppo Jrcquc11tc t meditati. il val.ore d'ogni !le a chtederolJ con.staUo r~– il caso di un primo romanzo csi,resslo11e è pesato. Artista contandogli d, non e11ere, alqua11to ri1uclto e promct- 11ato proced.e come un J)rt- come crede Harr11, una /an– tc11te al quale 11ulla J>Oifa tare h1tcnto a dosare sapie11- clulla ingenua ma cU atere più seguito. L'autore Ila vuo- tmcnte i P1'00P1"1 colori per • un PG,f&ato >, ,i sente in t<Uo il .sacco clabora11do I otte,u:re esattamente l'el/et- una PO.Slzlone /alJa. verso t'a– proprl r&COrdt ct'mJan:,ia. le to desiderato, sc11.?amai in- mlco non rhuce11do ad in.– cspcrlcn..u della prima giovi- dulgre alla Jacilitit, ,enza htir e per q uaU raotom tue 11cua, esprimendo qua11to accordare la minima con- ha neooca.to Ptr lut un p,u– di 1uo aveva da dire, libe- ccufo11e al gusto pubblico. sato avventur oso e conve-n:!o– ra,1dosl attraverso Il racco11- U11 ro,,tanz:o nori è e non pu6 11ale al temJ)O 1tc1&0, ,cen.– to di idee os,c1Jlve. D01>0, rs,ere per WU1iam Sa111om dcndo in inutiU pa.rlfcolarl 1Tta11ca11dogli la. Janta,ia, un u11a storia racconta.La in qua.si volene non 1tparo.rse– vcro hl{leg110 creativo, un fretta con maggiore o mino- ne e r Jma11endo 1mprecua. , mondo proprio da esprimere re /cltcltà ma un'opera d.'ar- con/tua su certi punti cuen– tf e vLfto c0$tretto a ripe- te ,ncditata a lungo in tutti zfall. Ma 1ubendo tl /asc,no tersi, a ricorrere ad artf/izl, f suol particolari, la cui ste- di Eve accetta la propo&ta !U ad appoggiarsi unlcamcnt" .r1ua richiede poi fl ma.uimo /larr11 di pa.rtire aJlleme a. sulle parole. Alle prime spc- impegno. Wro per un vtaggio ,u tre ran.:e s i t sos tituita la delu- Cosi li presentava ieri e Th,. settimane rulla Co1ta Auurra. Jlor1e e spc.uo a11c1te l'ama- Bod11 >. cosi si presenta oggi Il viaggio 11011 .!'i /ara pcr– rct:a. Volc11 do /are degli cThe Face o/ h111oce11ce>. ot- ché Eve lo impedirà aU'ultl– csc,npi di ca.,i simili in Ita- tr11c11doa &ua volta la pie1ta mo momento raccontando Ila, fn Fra,tcia, fn rnghlltcrra, adcslo11edel critici i11-Dle11 pill u11'imbrog/iata ,toria di pa,– h, ogn'! letteratura co11tempo- eslgc11tl. Fra i due romanzi saparto ritirato dalla. J)Olltia. ranea, /e pagt,1c di un glor- vi è ,ma parentela costituita 11, seguito ad uno CUI nume– nale 1to11 basterebbero. dalla forte pcrsonalltci del- rosi via"gl a Parigi. Il nor– Con Wllliam sa111ont,scrit- l'autore, dallo stile Ticco e ratorc seccato partirà. 1010 tore quanto mal consapevole colorito eppur se,npre co,i- per Arle&, dove tl caso lo al~ artista &lcuro di ,e. 110" ave: trollato, dal di&tacco mautc- ter~ ad flltu.irc una prima. ve– vamo certo da temere 11ulla ,iulo In ambo i pcrso11aggl rita intorno ad Eve, e poi per di simile Quando d è dcci.fo osservati e valutati con oc- circa un a,rno perderà. I due ad a}Jr~ntarc u ro manzo C hio cNnlco, senza ci1dsml ma. di vi.sta. Rttrovandoll 1posaU aveva via una sicura /ama se1i.::a indulgenze. La forte llarr11 glt co n/castr a. di eue• come autore di racconti e d1 impro11ta dello scrittore San- re in u110 1ta.to d'estrema novelle e libri come e somct- som è sc,i.sfbfle 11el ,ccondo tc,i.sione ner vosa a vendo ,co– hb1g Tcrriblc somcthing Lo- come lo era nel primo. Tut- verto la e malattia> dell4 velli>. e niree > e e .S outh > tavia i due libri 10110a.nai moglie. Eua è una delle nu– gH avevano procura.tb u11 diversi, a11cltc come lm,xnta- 11u:rose donne Incapaci d.'ac• posto d'onore Jra. 1 gl ova 11 1 zlo11ee tcc,rica. Non meravi- cettare la mcdfocrlta del narratori inglesi. Ma. Il gtlcrcbbe affatto &e San.!om proprio duti110 e tempre ln– .tucceuo ,tesso di e The BO• doucsse m11tarla ancora In 1111 tet1te ad abbellirlo e dram.- ~g >,~~::at1~1t1.cur':~n aef{!,:;:: ~~::t~r~~n~:ii,::"n~"::eosgu:~'~ ~~;:~:;1~ ,;;ea~e~~!~;!~ dc~cl se \Villiam San'tOm lo di di"?ottrar~ a se de,so pr~c11ta un ccuo ~tremo tU :rr~~~lO "::t."Ji~to,::,:~~Cn:rl$~ ~:~a:;;uJ:1 ~r~ec::::::,ra pa- ;i:;:::a:~ie C.t!~e"l~~IV~~i;~: di codesto primo roman:o, e Thc Bod11 > era il roman- elle tiella realtd t<f. Il marito 0 se hivecc In un'opera 11011 zo ddl'uomo geloso. Nel pro• dl!perato non ,a. plu cosa ere- per quc,to arti.ttlcomeutl' tt1gonista He11r11Bisliop rau- ,tcre df qua11to racconta del mc 110 valida di no!H'll'icre tore oHervnva obiettivamente ,,a.uato, del presente o del- • 'l'flc JJoctJI > .!arl'bbt runa- il lento ma inesorabile ivi- l'avvc11ire lmmed;ato. Ma pof, sto come 1111 •eccc:=lo,rc. l111modell~ passione devasta- rn 11 amorato com'è, si ra..ue- 1 Ora e The Face o/ Inno- ~~1~:.• r':':~~~;:,~fatnj~ :~~m;: ~' ,~~ ;ns~l~h~:;r: :c~;o:tt sobborgo londinese. rallro, contro phì so- Solvotore Di ti·mnonto della G : ft CO JJI O ftstlcatl retroscenn che Includono Il Nor– ., dnfrlca e In RlvterA francese. nnall:>.7.nI rapl)Ortl coniugali di un m1ulto posato e 0 <l" I tt I decente e di una moglie mcrcurlnle che O Incapace di dire In vcrlt:\. 11ocs1a 1a e a e Entrnmbl l llbrl cstrng•ono un maxi- Come rornnnzlcre è ancora nella fAsc spcrhnl'ntale, ~bbcne ciò sia In essen1..n. vrro di oi:i:nl scrlt.torc serio e orlglnnle. Ma In. sua serietà e dedizione, quali si mostrnno soprattutto In Thc Dod11. cl fanno certi che In sun statura di roman- 7lt're tram\ svlhlPJ)() dnl re.sulU\ti già con– siderevoli che C'~II ha ottenuto nel rnc-· conto. cc1.1ce> (TIit IIO{Jarth 'Preu cura maestria le varie Ja.!l contrarlo. E' i11/a11ti1etcl in– l'd1t, LondonJ vte11e a dbil- del dramma int.imo del suo ac,111a.Ed a parte ogni altra 1,arc l'11ltlmo d,11hblo.111 \Vll• per3011aggfo. e The Face oJ con.!ldcra~lonc ml trovo nella 11am Sa11som l Inollf lterra Ila 1n11ocence > è fnvece u ro- PO!falone d; dovermi la9,u:re trovato 1111111ovo rom.an :lerc ma11zo della donna mitoma- della s11a inoe11uità >. d~ sicuro l11gl'g110 e d'i ~ ran- 11e,ma questa volta l'autore Quando phi lardi I tre d1 1>0nlbi/ltà, uno Srrittore 110n t auente bensi porleci- complra11110 aulcmc Il vlag• il ciii nome, u tllltl I seani pa come 11arrotore e come Dio 111lla Co,ta Azzurra ed 110" l11ga1wa110.rlmarrd a11- uno dei protagoni&ti. della Eve mettcrd per la prim a che 11ell'avvc11lrc a testlmo- trl.tte vfcendn secondo una volta piede 1111 e continen.te > E ' tramontato Il tempo In cui l'opera di Sal– \'atore DI Giacomo potette avere un'lmmcn"a riso– nanza nnzlonale, evocata spl'– clalmente dalla critica attenta e perspicua di Croce, RtLUO, Tilgher, Flom e Pancrazi. Ora gli scrittori che si etprnsero Jn dialetto sono accantonati, costituiscono un f:i~e l~d 1 :~~:,ov1~llr nfl~~~ ~i~.x::1r:-n!~ ~r:l~~elOV~~,I~~ Glacomo, a rlchlfunare l'Inte– resse del pubblico e delln cri– tica Intorno ad Assunta Spina ;~~;~r~ge a~ 0 ~1;~1e 0 \: 1~~1eh~ pregcelto con gusto cd ncuml' \'eramente rari? l!e~ 0 ~ 1N)~ra~ 1 i"t~lgri~~~r e~~ stentano nnch'e$SI a fnrst leg– J,1:ere. tralasciamo gli autori di 1erl, avvolti come sono da un alone fttto di gloria conquista– ta Invero In un tempo assai più prop!tlo cli quello attuale alle afl'ermulone letLCrarle. E Sah,alore DI Olacomo, con la sua mlq:llore commedia, con le novelle e I versi scelti, conti– nua a rappre,entare una sta– tua. che va riverita and che dl5CU~II. Olà Lulp:t Rus~. In un IUO \·ecchlo sai;u;lo. avvertiva che difficilmente. clo1>0la i::-rande rlvelarlont Ol~lacomlana. RI poteva continuare su quella ,11, e perchè .si imrcbbe finito per colth·arc 11011più l'arte, ma 11 genere leltcrarlo: cioè l.a poe,la ,•ern11cola•· A gUfl'rlli,:-Rre que.~ta te!-I, tn– ternnnero frattanto altri crl– tlcl: primi, rr11 tutti. croce e Tl.liher. csci,:-ctl,;crupolo1'Jdel– la poc~la dlalcltRle na1>0leta– n1. Croce. In un i\ngglo sulln l,tteratura dlalcttalc rl/fena. la sua origine nel Seicento e il ,uo u/flclo 1torico. consta– tando Il decnclcrc dl'i::11anti– chi centri rc1tlonnll, \ 1 lslblle 1'~eclalmente do1>0 li 1880, si ~ i!d~~\a a~1~feW~1e lì~:r\ 1 :-é'~ 0 ~ cantare con animo commosso e a favellare con parola ari;u– ta? Sarà di nuovo Amata e fe~ri~tl:t;ltpcrentorlo e CA- ~~~o!~C:11~':o t:r!!;:~ia ~:::~~~ tait napoletana (1880-1930>: ~o1: 1:ur::: :ra 1 ~dr°A~~~l~1~i politiche. con la dftru!'ilone dello ,port e del clnemi\to;;;-ra– fo, hanno uccbo l'amore e l'lnterent Rlle piccole partlco• larltà pro,•lnl'lall e locali, hanno abitualo l'occhio a f~~~~a~t~ !~~ut! ~~n~ 0 ~; torrente plil cop~a e la ~In– ta più forte alla letteratura dialettale». La poe11lanapoletana AVC\'a 11vuto Il suo periodo aureo tra Ili ftne deu·ottocento e I prln• clpl del No,·ecento. Es."Aattln– ,;:-e,•~l'hum11.t dellR JtUAe"l– rtenta dftl re11.!L,mo, che aveva lt.plrato non solo l'opera del nuratorl. ma pure quella del poeti post-carducchml, non etclusl Paticoll e .D'Annunzio. I poeti dblitltall si rACCO• ~llevano di proposito Intorno alle trAdlz!onl rei::tonall e quelle ccrcavnno di r.c11,ltare attuver1'4 un rRnlO M:lollo e dl,te.!.O.I dialetti. come è noto, avevano rapprc~entnto, nei periodi di dominazione. la re– El~tenza mA<:2lore alle lnftl– trazlonl culturali ,tranlere Ioolandosl In '° medesimi, ce– •~brando I CO!lUml e l 1entl– mentl popolari, I poeti dlalet- SALVATOltE DI GIACOi\10 tali afferm.wano la loro ra– gione di e~cre e dura.re . Essi si pal~A\·ano lnt.imam cntc Italiani. proprio dUcndc11do, con la let.teratun. In loro re– gione aJla merce degli oppres– sori. SI sviluppava allora quel• l'aniore per li suolo natio che. negli scr ittori ap punto, assu– meva un a.spct.to i;r:md~ di epopct\ a ntica. Il nnLuralbmo dei pocU provinciali si deter– minava come senso di ntt.nc – camento alla terra, al paese . che un awerso destino pollt!– co llmltuva e circoscriveva nel suol angusti confini geografici. La letteratura dlalettnlc si glwtificava !n quanto UMO· cinta al falli e Alle circostanze del secolo diciannovesimo. Soprasglunta la prima guer– ra europea (1915·18). le pro– spettive si ampllavuno e mu– tavnno. li dopo~uerra affreL- ~~~~ 1 ~nf~\j~us1~'!fon~~~ 1 i~1't: zfato dal Risorgimento. Di– spersi I detriti dcllA coscienza regionale. affievolito prima e consunto poi Il sentimento tenace dei colore locale, ven– nero nu tomntlcamente a p!c– trlncnr.sl I motivi unici. Indi~ i:;pcnsabl ll della poesia dialet– tale. Salvatore Di Giacomo è l'ul– l!mo lirico dell'anima cAnora partenopea, c0l5lcome Federi– co Mistral fu l'ultimo aedo della Provenza. Poeti mcdl– terrnncl entrambi. questi due cnntoti si splegano ~lamente ln rapporto alln loro tcrrn calda e Infocala. Il loro l!n– guniglo. scarno ed essenziale, Ya~~~Cfn~~,~~d~f1~c~C1~ 1 s~i: rito re~lonale. che essi glori• ftcano nel loro canti genuini e .spontanei. Non si potrebbe concepire un DI Giacomo lndl1>endcnt.e dal pretto idioma napoletano, nè un Mistral lontano dal Felibrbmo provenzale, Atteggiamenti fanta~tlcl, R- !1~~~fhde:l~~c~;• t~~t~r~~ i:;;:; unlca Intuizione della vita e dl'I mondo: chè D! GIRcomo e l'uomo di fine Ottocento. Il ~~t 1 ! h1d:;f::e~~ePr:fi~ia ~\~~! città italiane e l11a celebrata ~:e aC1~!:~fntTis~~ttate~e~~ nelle sue passioni fondamen- tali. Egli era de.1tlnato a far .sua l'eredità di un periodo storico dl'finlto: e Napoli ac• qulsta. nel .suol scritti, l'Im– portanza che la Slctlla usume per VCf'J[Re la Sardegna per Grnt.la Delcdda. Tirando le somme, non ~ difficile concludere che la poesia dialettale napolctanb si esaurlo;ce con Salv11.tore DI 0111,como.a cui si cOBegano Ferdinando Rugso e Rocco Oaldlerl. Oli ultimi epigoni non hanno potuto ravvivare una llnCA,che ~I era Inaridita con Il tramontare dell'Otto• ~~\ll~;,~t~c1:1 d~cd~Y'1e':;;/~u~11~ nVl'VAnollevlt.nt.o le opere sin– golari degli anzldet.U poeti J>11rtenopcl. Era, quello di Salvatore DI Giacomo, un rc.Allsmo sano e schietto, anche se facesse trop1>0pc1N\rc nl nAturallsmo rrnncese in F1aubcrt e ZOia, nlla fine dell'Ottocento pro– prio venuti In onore In lt.RII&, per merito di Ver;a, Capuana fct~e R~~~~~e Lc.!sr!i~1n:~~ tC!-plro e lmportaru:a un!. \'ersale. Ml\ ora chi potrebbe assu– mersi l'lmpeeno. più che ar– duo. dlspcrAto Addlrlllura, di riabilitare le rorme e gli !ipl- ~~~~!tt~•i~:1 Jì8~~~:e:~~~ de~rltth·o, che è fuori delle condizioni storiche e morali della noi,tra epoca? Non bRstn vcrnlclt\re a nuovo gli uten• sili U!-ntle lo~rall, La proAA ste,,a di Matilde Scrao, carica e dcma, è dh'c• nuta un ricordo, che cerchia• mo di 11tlmolare In omaggio alla \•lt.alltà cli alcuni suol rac. conti e roman1.I Rncora lnte• ~e:;~nt~on.~ftffr~~~l. 1 ~oi:crb~ e:~~ 1 d°eu!:nfr~ùa fe~ :tc~~~a~ Nel suol con(rontl. Roberto Bracco è già uno scrlttort M:lalbo e scaduto. O! Giacomo e la Scrao ave• ~:~~atro°~;•~u lndlpoi:ii• p!a~~ mn.ionsle: le avevano lmpoa,te fln dal tempi della Cronaca Bl:antlna, quando Carducci f"RANCESCO BRUNO (Contfnua a pag. 7 J teca Gino Bianco mum di poesia \'lslva dal color locale, massimamente 11 primo. che è stato scrltlo di getto cd evoca tncnncellablll scene In diverse zone di Londra. Il secondo, più 11iarc dcll'h1c1w11rlbilc rie- rccmca tltlt.srrata a più. n- le ftlve11:io11i, i s ogni, le Ja n- cllc::a dcll'l11ghlltcrra ntl prese non 1e11za succeno da ta,lc cedera11110 pc;, 1m certo AI.AN noss (Trad1L::io11c di Augusto GuidlJ campo narrativo. Sa,uom t 1 Som~set l'tfa11gham. Con \Vll- periodo al contatto con un.a. un prosatore d(J/icilc, per ,e llam SomcrJet Maugham la rcalla più forte di quella. d4 J,--------------------------------------,lf,~'J,:i'o~" s';:fa -,a~;~r,~do e::: ~~:a Imi~::~~:· -~:n~dhep~ R IT .RA. '.I' TO D'UN A S CR. l T T .R I CE ~~~:•.,:;7•Ji,,; ,:~f~'.:i";;: :~:.":~; 0 ,;''(;•;,::· 11 ~,,Z'~~ VOLOFUORIDl SESTESSL4 Alla Manzini, per spiccarsi, non occorre che un pretesto realistico, talvolta evade attraverso una screpolatura della realta'- E' un tenero distacco, con un'occhiata rapida gia' distolta che v'induce a seguirla. ,. 0 potete L A prima volta eh.e la vidi (e non fu Il vederla d'un momento, 11ta &tarle davanti a lungo, guardarla e riguardarla da qualche breve di-1tanza di un salotto) me '" rimase dentro una strana immagine che perdur6 tale - e dirci che anche adesso ml tocchi }are uno 1/orzo per modf/icarla - altra.verso u11palo d'anni. La. vedevo, al ricordo, cosl: due occhi: due occhi d'un dolce, eppur focoso, lucore scuro. indicibilmente .spirituale nell'aureola leggeriuima del biondo dei capelli. Era, tn,omma, tutta la corpo.!ltd che riuscivo a dare a una persona va9he9- glata per molli anni solo attraver,o i libri: quella forma Irreale 1onnontata d'occhi. Tanto che oggi ml ,1 fa dli/I• elle persino attribuirle la 1ua stc,sa frase: • una donna dai capelli che biancicano ». bcnchè m'abbia, a leggerla nel suo ultimo libro, intenerita: come d'un tratto ina.Uuo inccro,tmilc, ma quanto umano, in u11 e,scre conslduato - per quelle idolatrie g,ovanih che .sempre la1ciano tracce pro/onde e i ncanccllab fll su9gc.rtlonl - oh no, non dl1u~ mano, ma. ,ottracn.te& i chluacome a certe leggi. Bene, comunque, s e c'è un b iondo che per me non pu6 .stingere, i quello aurcolantc gli oc.chi di Gianna Maru:lnl. Se11,preho avuto, a ognf 1uo libro, una curlo,itd: farlo leggere ad alcune doun e e asc ollarne lncftar·ne le lmpre1- 11onl. Questo per una preci.sa idea: che certe rlachlo,tltd: estreme, certe esplora.zl oni inau dite, fossero occcss1bfli /fno in fondo a qr1alche bm dotato spirito femminile piuttosto che a quello maschile In genere. Inte,1do, h1 un certo ,cn,o. Per i&tmto ed emotività: uno ,vcrfco/ar,1, in,omma, In regioni verso cui la don11a t talvolta portata dalla sua ste&s:t natura. E pu6, certe cose, 1entirle. Non tanto ca• plrle lcttera.riamente o crWcame11te, ma ,entirle: quell'e,– stre attravcr,atl dalla. lllumlnauone come da un lampo, quel provarne fulmineo trasalimento Interiore, che non concreta la comprc11.fione,no quasi l'nnnulla lncarnand0-1e– la. Le donne in genere non sanno parlare, una volta letti, del libri della Man.:.h1i. Per6 talune ,anno leggerli Jupu– latfvamente be11e. Invito certe lettrici a provore: ,orli una prova di se ,t esse. Alla Manzini, ,u:r spiccar.si , non occorre che un prete,to rcall&tico. talvolta evade e at.traverio una 1crepolatura della realtà•· E' con un tenero distacco. con un'oechiaca. rapida già di.,tolta, che v'ipduc.e a seguirla, .e potete. Sa di condurre troppo lontano. non vi so/lecita. E' davvero In regioni della scn.sibìl!ta ancora lne,plOTate, che vi pOT– terebbe. E.r,a vi 1'h1oltra e muove con una ,icureuo li• 11uosa, con un'audacia assaporata, .sconcertante. Talora capita, dietro a lei, di a,•er le certlgh,i. Ne ha lei .ste.r,a? For,e no, io direi che no. Piuttosto, a starle irufem~. vien fatto di domandarsi ,e quuta donna temeraria debba, nella vita, .sentire d'ogni nonnulla 1pa.,imo.same11te, /remerc ct'u11'ombra, trabalzare d'un fiato, o se ella ,ra andata prOdlgando la ,ua 1teua ,ostanza umana in talf temerarieta. Ci 11domanda. ,e in lei Il sentimento - quello inteso In un 1en&o co,nune - ,1f sia rare/otto fino a/l'inco,1su1cnza, o ,e abbia via via acquistato $empre maggior travolgente /orza. (Ma del re- 1to i l SU() scri11cre è anche un tale abbandono, cosi di//1- cile /or.se per non consegnarsi troppo). Comunque, a starle tn&f cme, e cco. ci si ,ente corpose e gol/i ma ldestri: Ja, per un certo verso, sinanche paura. Intanto è d 'u11agentile.ua e,drcma e inalterabile - lmpenetrob1le - vi sfiora, v , cfrcufscc, vi tocca a volo come una farfalla notturna: andrà ad avvamparsi lontano da voi. a 1tna lampo:da ln– vi1lbtle. Nella quale non t escltlJO vi abbia messo prima a bruciare. Fa 1cnso, a un tratto, questo sentirsi, in un modo ,tran.amenle disinteressato eppur divorante, in. mano a q11a.lcuno: sentirsi materia combu.,tibile d'un. tale Juoco. Con ogni probabil1td, più che 1mpre.ulon.l, ,1ugge.1tion.t.Un IJtante, e quella. gentflctza vi ha. riportato alla più caft.• dld.a abbandonata confidenza.. DolZ'uUimo lfbro ( •Ho wlsto fl tuo cuore• - un tUofo GIANNA MANZINI che sa di magherie, proprio fl .suo ge,u:re di magherie) ho avuto certe particolari lmprusloni, /or,e da ricollegarsi a/l'aov~nuta conoacemza perianale. Oppure anche a un chiariment o, ormai eff ettuato, di me ,1te11a ,crittrlce, ,crittrlee euentialmen.te reall1Uco, portata, per /orza. di contra.tto, ma9ori i;er reazione, a Incuriosire ammirando d'un genere dd tutto opJJO$to, e insieme indotta a conii• dtrar con particolare acuito interc..r,e, nell'opera altrui, certi tratti. Voglio insomma dire che mi ha colpilo que1ta volta, nello Man.zinl, un 1uo modo di dare risalto, ,p,cco, vitalità vibrante. al raro particolare rcallstfco dl cui ac• cetta la presenza, /orse l'impulso, 11ellasua arte spcrico- latfuima in alto. · Per esempio, in qucll'• lnco11trl ,, dove certi 1c11tlmcntl, pur Jiltrati all'estremo, sono rhncscolo11tl, addirittura 1co11- volgenti d'immediata tenere.::a, di trepido carnale a/Jetto. C't dentro 1ua madre. (e E ,11sa q1icl che le Jrntt6 ,cmpre fl ricordare commemorare la mamma,, dice Dc ltobcrtls). Qui - mi 11po:ssi la notazione /orse /utile, c.crt.o illade– guota, - e't quel ~hettino caldo di paste: che è caldo perfino In un modo• conturbante, caldo pro/umato come overlo In mono: riportato glU, con Intatta la 1ua ,empllce JrogranUJ.,sulla rove,cla del lenzuolo del lettino di Gianna bimba, a rìtr~o attraverso quella &crepolatura della realtà, reami, per cui la Mcuufol se n'era andata /uor di ,e &ttua. (O, quel pacchetto, 1ta librato eon Inaudita natu– raleuc?) LAUDOMIA BONAlli'l'•n $/'i e dibattiti 1111iver.,ahne11tc caJ)Oce di &0$pctlarc la tre– rico11oscl1tta. WUliam San.1'0m sca volgare della moglie con 11a hl comu11e una ricca fan- u11 gtova11c meccanico Jra.n• tMla. e la PO.!Sibiltti di os&cr• cc,e. mentre il mrrratora 1iare col distacco d'u11 clhllco scoprendo I due am anti In . quanti htco11tra ed avvlci'11a, flagrante delitto 1ulla 1pl.ag - 111a1v1a11a,ur.o11c t movc,ita e gia, fu una scena d f /OrM 11ota11do11c le reazioni. Ma piu oncssiva, 11cdiventerà l'lnvo– csfgcntc di Maugham conte lontano complice: Jor,e tn– •Wl.sta, hnprcufo11ato dall'au- co11Jenata gclo&la, /or&e per stero ese,n.pio di E. M. Fors- pietà verso l'amico, certo per tcr. e 111aggiormc11.tedotato evitare .!piacevoli complica– come 1>0cta egll sa dare al zloni. Il de&tlno df Eve 11 .!1101 vcrso11aggi 1m più pro- compierà cosi Inesorabile /f– /ondo rilievo. 110 al .!ulcidlo, mancato 1tr!• e Thc Facc o/ l1111oce11cc > cidlo, elle portandola per oor-t è la storia di Evc Camberlc11, giorni al con/lnl della morte do1111aglova11c, bella, cleoa.n- la renderà per qualche tem– te. 11iolto attrac11te. ma sco11- PO avida di scnsa:loni vere certantc, $fuggente, ecces.!'i- f]uarc11dola dall'attrattiva. dtl rana. Questa ,toria soguo. racco,1tata da Sa11so111 f,i Eve pur e11endo un ca..so prima pcrso1ta. come un a vi- patologico non è una donn.a. cc11da occorsa ad a.miei 1u.oi cccrziomrle. Willlam san• e di cui egli stesso è 1tato 1 011, lo sottoUnea a. più rt- 11no dei protago11Lst1, è rap- prue. La vteenda tta lui present ata & u tre piani, te- raccontata In e Th.e Fa.ce o/ 11~11d o con.to cioè delle rea- hmocc,tcc > non. è n~ uuol z.1on1 d t tre /iflllrc centrali: «sere quanto a.i pertonaoot Il 11arratorc, Eve, /orza mo- cd agli eventi ltraordlnaria · t:ice dell'Intreccio, ed HarrJI anzi, pur &pinta all'estremo·, Cambcrlc11. 1uo marito cd POtrcbbe cuere la ,torla. df amico d'm/anzia aeu·autorc. tante coppie ;n, cui un ma.– Il co,1/Utto t in fondo quello rito un. po' per gencr0$lld: un d; llarr11 ed E11e, Il narratore J>O' per vanUà ma.,ch..Ue di– lo 0$Scrva e lo espane con vcnta lo zimbello della. Jo.n– Jrcad.o dutacco. ma lungt tasia e del capricci della mo– dall'ess ere solta.11to tm testi- glie. Ma l'lnt erc,se c d U 1l– mo111 0 ca.li , suo malgrado lra- gnl/tcato del roman.zo stanno l.'Olto dai s entimenti Ispirati- nel modo ;,i cui la vic enda. tt gli da Eve cd al lato opJJO$toracco11tata. Come già i,, dall'obbligo di lealtà verso il e Tllc Body> Willlam san. ve~chlo amico, si tra$}orma som di capitolo In capi tolo 11c1 ·momenti cruciali In u,i venctra phi a Jond.o neU 'a.nl – protagonLfta la cuJ parte t mo della protagonista Ulu– dctcrmiuanlo. ScvorQ tiella. mtr1a,1do co,i una luc~ cru– valutazlone degli altri non lo delc le varie fasi. sempre phì I meno vcr.!o se steuo. hU:cnsc e pericolose del suo Harr11 Cambcrlc11 t cstc• morbo.so abbandon.arsl alla rlormcptc cd interlorme11tc il Ja11tasra , al 1ogno cd In (Ujf. 11:ototi110 del giovane uomo 11itlva alla me11.:ogn.a..Salvo d affari, scrio 11ellavoro. /or- 11cl breve momento di un.a tu,1ato 11cllc Imprese, di li- brutale pa.ssfo11e aenauale la ~1ilata cultura e di ancor piu rea.Ud e la verità per Eve no"' lunitatl lnterc.ui . ogiato e gc- osi.ttono. Ed a.11.clle in qud ncroso, piuttosto gaudente e mome 11 to J>(!r difendere la. &impaHco 11cgliapprocci. Egli 1ua conquista essa 11 trova. ha l'a.!petto del bel olova11c cwtrctta a mentire e conti– di.tcg11ato per la pubblicità 1iua ad e.uerc di u~'a&.!ohta. ma.Jchile ed é destinato ad amoralità. eucrc e u~o:::;,acc:!m~e;~~ Eoe pur dflcgnata crudel- r~ all/11~uori. degli ~~~/~fos!~~~:. ": a:":. ~i:auc~a ~ias';;;;s;':~!: 11a ~mr>cuslone malgrado Il che d't 11 telligctiza Legato a /asc mo da lei rsercitato an– lul da ragauo e ·da glova,ic elle s.ul 1!arra.tore, t un'lndl• J'a".torc 10 lia quasi perso di 111 e11tic ab1le /1~ura di dor.na ., vista 110n avendo più alcun Jrcmc11te di mta in og ni par– inlcrcuc , 11 com ime. quando tlcolarc. Accanto a lei. Harr11 1111giorno incontrandolo ca- cd U narratore hnpallldl.tco– s1wlmente 1ullo Stra,id Uarru 110 ,m po', pure anch'eui so– gH a,w,wcla il prossimo ma- ~ 10 resi. con cvid~11:a.. Men.t re trimo 11 io mani/estando fl dc- 1n casi analoghi, &I pcn.sl a ~~ 1~;!~/i presentarlo alla JI• g 01 :~!~~~tto~~au:i:::i~e e~e:::!~~ Ffo dal primo inco,itro Il suJio s/011do, figura neutra, narratore si sente a disagio· naturalmrnte &hnpottca, qui certo Evc, abile ed ilitelligen~ non soltanto partecipa. a1 te ,ion gll 1>0ne le domande dram.,11a ma vi a,.sume a vol– ozke troppo speuo di pram.- te la part~ più ingrata. Nel ,natlcu per chi s'imbatte In contempo l autore lo anlmfla uno 8Crlttcre, 1n4- U) turba GlACOMO ANTONl1-1'1 ,1..,____________________________________ _,,con. un /aJdno provocante e (C~a;. 7)

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