Fiera Letteraria - Anno I - n. 14 - 11 luglio 1946

6_________________________________ F_IE_,1_i_.1_1_,E_T_TE_R_A_H_I_A _ _ __ ______________________ _ (~E 11BJBLLE ARTI ) Visita a Finalmente Dc Pisi<- è c111rato ncll:1 1,u:1 nuovn ro.::1 veneziana a duo p:t~i d:1 San Sch116tia110 e a quattro dclln J\ladouna del Curminc. L'ha ~uhito ailornnta, al di foo– ri di é.mblcmi chc ne clcnuneino. ,cnz:1 Jl◄:~~ibilil:'.1 di cqunnci, e ,·lii l"ahi1., e chi In po~,,icdc. Sui davnnz:.Ji va-i d, (H:lur– goni, di ,•iolaciocche, di a<ruilcgic 11 Ò'cno– turc il ho1:111ieo e il rit1ra11i,1:i il('i fiori, frammezzo :1d '--'!:siunn grande g:ihliia , uo– t:I a fornin di 1c111pio n denotare d1è qucll.1 è nnchc la ca.;a dcll'al1ro socio <!• .. Ila 1w– linoma -.i111l1iosi, Cn('.\. E, aturncato con due chiodi alln foccinrn un cnr1011c .1cc:w1occit1to su t·ui i· dipinto un nudo di gnrzOJI() ormai M nnito d:dla lrrunonlnna, a dcnot:ire molte fìlo-'ofi,·he cose, e, tutt'inturno ai l'iqundri df'llc due 1•orte d"ing:rcs,,.o. una lcoria tli cmhll"mi traccinti dircll:uncnte t,UI legno e chi; v:111· no pur essi rnpitl:1111c111c i.\ltncndo. E 50· prn In porta 1>rinci1>alc, ,-111\olln dipi111a ,li. retlnmonlc '.,,ull'i1ttonnco. nientemeno cJ1e l'im1>rcsn i;:cnlilizia dei Tiher1elli eh<• si lnsc:ia 1:,ucdUare dal 6lll:,o o dnl.r:aria. Il maestro mi ha cinto convcg.110 1•er 1~ 110\e ,lcl m:ittino o alle nove del 111alli110. punlu:1lme111c. hu"o 11lln J>Orla e mi In• &eio guidnre ,ral biondo gondolier.! ado. lesccnte 1m lo rarcti cnri,·hci di pn1101>lic e fiocchi e kimoni c. vcu1n~li, e fo11.111~ e lll)lnmti e lcllcrc e tdcgramnri. e 01>erc d1c l'o:,1lilc si inlcslnrdi--<•e u voler ncder<) 1li ~uoi lontani c·ollcghi solo perchè us:ivnno po~i tfov:mti :i una lela fOn qunldu· p,•11 4 nello in mnno e \IIHI 1avoloz7,n ngi;uanlal:t dnl pollice. Il biondo gouci'olicre adole!,l<'CJHe :-1lnri– sce in una swnzn nncor buia ~ dnll;1 <111:1• le conleiuporancamcnle nu sorlt un !>u1·– coso grugnito. Il maestro, ahimè, è :-Iulo 6orprcso nel $Onno. ma non lardn II N•tn· 1 ~nri.re , sorrjdentc e oo.ritcsc,, avvobo in unu vosle ,In cnmer:, gialfo :i 1H1n1oli11i bruni che. p;t1 che diderc. nc,:ompagna o meUc in risalto lo sovrahhondan;,,t tlclli, sua fìgurn. Mi si 1>ianta li da,•nnli con una rosa bianca tra le muni, <1unsi avesse tinwn· che si spegnesse. e non so se più mi die– t.k l'im])rcssionc di u 11 Wildc 1·011 la c:n- 01eli.a e il girasole O di un Bulzae in ae• capp.atoio 1lron10 :i 1ufTaN-i nei gorghi del.· l'unmnitì1. De Pisis cono due co~c i,rorvndamcnle diffcrcJtli, \/011 comlJaciru10. non si complct:1110. runr, nun pre.;uppone l'altra. E ~e io dipingo ron f:u-ililà, \ Mmi dire co 11 gioia, ... cri\ 1 0 111, t:cc con .-.olferenza. \elh1 mia poe-..ia r·;. 1111 111:aggi()rt.•::-forzo nentivo. E' mm p111-•,,.i:i \ i~ul:i. :-ofTerl:1, porhlln lungamen• le ron mc. ;\nehe ln 1ccni.-:1 che mi è pro 4 i,ri;i dcnOl:t que~to eon:110 di dire co:5,1.,· ', j J , I I t L. ( De Pis1s nel 1928 nu0\e in 111:1111ere nUO\C, di ;,:rcare in..om• nm. Qu:utÒ'o l"idea ha a\ ulo il 1:1uo necet=· ~ario periodo di g~1nzione lÌ'Cnlro J.i mc, la rcnlizzo rapid:11nen1c .-,ulla caria. Hapi 4 clnmcnlc e ((Wl.lli invi.sibilmciue. a urnLiu, J>erchè l"inchio~tro. la \ iolcn1.a dc.I :-cgno 111nteri.tle le int'ulc paur:t. fo, in nello con· lrado con il proc.-,-.o creativo dcll:1 pillu• ra. çlileguare lu vi-.ione. \tlra\e~o <JIIC· sia tecnjca e <1ue:-to nmore urrivo n delle olteue estre111e ncll'e•prr, .. -.ionc lirie:1 1110- derna. E pcrdu"· lei 11011 rbt·n:, maggiore nm1 e 11111;.:gior te.1111>0 alla pou:.ia'( ~ Per mc il dipingere è 1111 bisogno. E' un bisogno nnche lo "crivcre, 11111 1)0i. tl1è \ i p::1rtecipo con tutto il mio os:,ere. l:1 i:,0ddisfozioJ1e di flUOEIObi~ogno è dolo– ro•:1. t.· foticos:1 e spc-..:.o 111i 111:mt:1 la \O• lonlÙ di ufTrontarc il dolore e di supe– rure la foticn. M:1 non creda che io 11011 ~.-ri\a mollo, -.olo d1c i miei :ip1>tmli. J}Cr la loro ahbondanz.:t e per e-...~crc ,i,Opr,1f 4 fo1ti tifa <1uelli d1c ine:ilza,no, \t11mo. 11101!0 SJ>t.'~O. perduti. O-.,ervi •• 1d c,~mpio, <111c sto piallo :azzurro ◄1i..,,;;e111i11a10 di fiori bituwhi ('he 1:,cnil,r:1 u110 ,.,malto pèr:-i:1110. Sulla tcln io po1rei ,·ipctcrlo ,·011 i ,11vi terni, co11 i suoi riAe.-.i!>i, con l'uni111n del– l"nl'tigiano che lo ha crento. Dalla (•nrrn imecc, !lur :tVl.'11do 111ol1c piì1 ('O'-C da <'· •J)rimcrc. ~01110 d1u I:, ,olft ·r.nz: i e l'i11- t:ontcn1:1bili1:'i nel dirle mi tengono lon• la110, come per u 11 religioso limorc. L.1 ste....sn cosa snr.chl,c tu~l quc~tu Sliwowitz doralo nel bic('hiere. 1\l:1 1111:1\ oha cho ril·~co n ~111wrare il 1i111on,• c. l:i ,t,OfTcrcn✓,:i, oh allor:i ... Lei nma 11wgi;iormc111,e la :-un poclOin o 1.:i :,un pittura? F(lrsc non mi ~0110 :,1>iega10 bene. Amo la mia po&ia nl 1>nri clelln mia pit 4 tura, ma è e\ idcntc che se una tlist>tinzio– J,\t' di 1,r.emincn.z:1 i.; po~ibilc. ques1:1 non può nndnre che ,:1 vanl:tgg;io J.clla mia po1.-sin, ('OIUe ddla figlia piÌI -..fortunata r 11e~lelln. Le t·ause? lcj \'UOle 6.'llM!rc le cause di q11c:-1n negligenza? ma gliele ho giò dcuc: 1-0110 l::, mia 1><:r1to1i.:tli1!1 di i1>it101-o ,·hc mcllc in 0111Lr:1 oJ:,ni altrn mia per~on:ali1i1. sono la critica elio si lascia abbagliare da.i nomi e non sn di<11ingucre una luce in un 110111.e che giì1 ne ~prigioni un'altr~•. sono l:i ,leficic;tw.:1 dell'organizwzionc conuner– ci.ilc dcll:i 110;-:,tra industria cditori:1le. E ()OÌ, c'è for:,e da mera\'igliarsi se la ))Oc· !li:t. SJ)ecinlmcnlè in hnlia, venga ricono– :-1'.Ìuta l'On riwrclo? poLrei cilarlo ~empi a dozzine. 11111 mi Limiterò al nome di Hilkc. Dei poe1i ilnliani vi,•c111i qunli am- mira di più? , Ccrt.unc,ntc Ung:irclli. Ac1•anlo a U11- g:1retli melto im111etlin1a111cn1.. Monl:i\c. Trn tulli Mo111ale è il 1>il1 , ic.ino a me •· nel modo di scnLi're e nel modo di e,;.pri– mcrsi. ma io ,::-0no pili dir.el1o e più cnn- 1:inte. Fra i gio\·nni mi pince Sa.udro Pt"nn:1, che è dotato t~, nolcvoli v-irtll :m• che come 1>ro~~11ore. - Non c'è ne:.suna ,:,u:1 opera lcllcl'ari.a in canLiere? - Tnlle le rivi<1te e lulli i f!ÌOrnali lei• ter.ari \Cechi e rtUO\i continuano ad nSSè– diarmi per ave1·c <1ua.lche mi.a J)ot.:.i:1, 1h! io :,0 ri:,pmulero di no nuche :-e .-.i traiti <li Lut.'t grande e inu.tiJe d.ispc.r~OJIO di rori;e e di \nlori, m:a tuttavia e'è qu:dcot1a di pili concrclo all'orizzonte. Dopo la mc· ra,,igLio~a edizione di mie 1>ocsic edilo e inedite falla d:i Co\ (Hl('. e che mi ha dato 1111.1g~1nde ... odÒ'i:-fozione :-i:1 come J)Oèl..l ~i.1 COlllt· pillorc, pcrd1è, come le.i sa, il \Olumc ~· ill11 ... 1rato con mie lilo~rafic cO· !ora.Le che de\ o dire. l)()Jl0 , eramente del– le bc.Lli&imu cose, c'è, come 1c ho già detto, Valle(.'('hi che sia preparando ~ nuo,•a cd'itiono dcllu m.ie liriche. Ho 1>01 già att.ribuilo un 1>0eme.110. Gli. Angeli, a Domiuni l) ho prome~~ un volume di me– morio a C:irz.1111i. lntere._~1.nti, davvero i.a- 1ercssanti c.: i.m1>0r1:a11ti le memorie di De Ch.irico ma io tendo a un·esvro:s6lone più lette.r:iria. E' il mio male scgre10, IJer 6U· pcrnre il qu~le vagheggio :111che u.na. rac• coltn di pro~ brevi. C:S:,CJ1z.i:ali. ('Onte- mol• li ingiustrunenle evit:ino e 1>:0d1i sanno fare. Lei mi capi-:-cc. Baudeln1re ... - ... e for)oe aba ... Mi accorgo di m•e1· 1,rocu.ra10 un leL ore a Saba, mu mi ac<:or,go :incbe di aver già allungato di trop1>0 l::i ;-:oo(-i1udincdi Cocò e il clig-iuoo delle tortorelle. L. F. LA NOSTRA INCHIESTA L'_4RTE e il PUBBLICO A TONIO CORPORA V era unione tra arte e pubblico non ci fu 11101: l'arle, come !a veriM, ,,.j,.,./andosi a poelii iniziati. Però in quasi tufi<. le epoche e, /u d.:!parte degli uomini uccelt:u.1onc dc,q. malica del/e /orrne :l'espresione impiegate dagli artisti. Ecl ;l p.ul1blico si intcnd.eoa di ,:,i!lura quanto d pubbiico di vgg, :i'intc1•cle ctella bellezza delle automobili. /.:.gl, era en· /ralo non nel clima ,/ell' arie ma ·1efle con. i.cn :.ioni dclrorte. L'mabcsco dcgl oriento-!i no11 è imitazione dcila nolurn, eppure il pub– blico orientale l"accel/t, non $0/o pc, il con• te,wlo .,ìmbolico e narrntit10, ma anche CO• mc bellezza aslralla del se,:no e del colore, I:. possiede in malcrrG' unG cerio competen– za, sa discernere un poeta da un mestieran– te Così, i nostri prim.tioi non erano .t0lta:,. lo accettati per ragioni cli m'isticismo; mo cui ubbid.:oano nel dipingere a certi schemi conOC'nziona/i clic ii pubblico conosceoa. /\'la/grado cr'ò il linguaggio ()O>.denlico rie/ pittore ero capito come sempre da una éldè. Le riooluzioni si st10/sero attraoerso parcc– t:luc gencrazio,1i. senza scosse cd ogni gene, razione ct10lvcoa maoi.:crtilamentc. Da Gio!• lo a Tiepolo i'l discorso filò logico (della logicd di una a:oiltà inquadrata in un tcm. pt>I ed il pubblico non trooò mai pazzescl•e le innooozionj di forrn<, e di li•,1Juaggio di P,cro della Francesca, che pure /u un gran. dc riooluz/onario. Il guaio grosso aovcnnc quantfo (per puro caso1 la, pitturo si trovc in quel p.unfo Jcru• cialc, in cu( le due leggi, quelle &ella ,pit. turn e queUc delle.i natura, poterono appn. rcnl<Jmcnle essere conluS'e $Cnzo danno per /e necessità dell'arte. Cliè anzi alhavcrso • ~ecoli gli arf.,'sli rioo/u:1onori ebbero proprio que~tn falsissima mela: .irnitanc sempre oi1ì "" 01cino l'oggetto•· .S'inlroducl' lentamente la plastica e la terza dimensione, s, ris~tta. 110 le proporzioni, E lulto ciò andò beniui- 1111:, /ìnc/1è /u campo di conquista. In fondu l'artista era oergine ed i'mpi1ega– oa .un linguaggio che andaoa scof:-rendo man mano che trooooa I~ f1.,1ma della sua nuova ouione del mondo. Ma scoperto il modo di imitare il vero conoen::.ionale dell'oggetto la t-iwra crede aver raggiunto la meta. Il li'n. l,!:IL1.ggìonon è rinnoocto perd1è gli artisti ri– pelono ormai lo stesso discorso. Così abbia. mo l'aci!dem:a cd il trompe l'oeil. Ed il pub– blico s'innamora dell'inganno naturalistico cl,e lo diverte; e l'abd,tà accademica dii>en. fo la nuooo conoenzione, la 1JOla che il pub. Uico è ormai capa0c Cli cap/re. A /le, dirli fi. gurative si richiedono roltanto e/letti dr ot– tir.:a. Gli artisti oeri hanno la fortuna dei ba,n. birÌi e degli ubriacl,i: Dio li conduce per la Luona uia. Gli impressionisti si ribellano al. l'acc<.odcmia pcrchè trovano che non è fede/e olla r)Caltà c credendo di esser loro i pt'attl ,milalor.i del vero, creano tulio ,una -Serie di teorie sballate, Però la pittura è salva. L'ar. t,:na l1a uno oisione r.uooa degli uomini e della terra, il pittore è rilomalo {iloKJ/o, poe– ta. sonio, ed i colori e le linee cà i oolumi sono organizzati in una nuooo lingua quetta adatta, rigorosamente necessaria per espri, mere la nuova fil<»o/ia, poesfo e religione - Lei hn follo henissimo n venire u <JuC– st'ora, J)Crcl1è lo mie torlorellc mi aspe1- tnno. l\li <lnm10 mollo da for.c. ma le ho mr-sse apposln ndlo otudi1,, inl'liemc a Co– c:l. Il 1>e111:,icro che abbiano a soffrire In funte mi è di incit:1111enlo :1 levarmi di buon'ora· u ~ recarmi nllo :,.Indio. Bella <111cst.1 casi,, vero? e· forse una tra le 1>ii1 belle di Venezia. E quel Dc Pisis, t·o<ta ne dioo di 11uc.l De Pisis? è <..-ert:11nen1c un bclli~imo Oc Pi5is. fon.o uno dei più hcl 4 li. L'ho dipinto in una c::1llc di Hi:1lto uno di questi ~iomi. I toni d.i quei 1x11111i cht• asciugano al .sole sono verrunc.nte bel· li. Sono \reramenh~ pre•1.iosi e non t·'è c-111~ l"c,;scnzinle, Quesln invoco è llll:1 bella t'0• Sl1 dcJ sellcccnlo. Senza ombra <li dubbio è un Piazzettn e quello un Crespi e <1uel– lo un l\lngnasro. Ma adC-%0 purtroppo non ho qui dei bei De Pisis d:1 farlo vedere. lerj è vonu10 Geiger o no ha ('Ollll>erati qu:111ro. Devo clirc che cr:lllo (JU:tllro bel– lissime cose. Geii;:er ha gusto, s.1 il fn110 suo e ha .subito cnpito l'h~ ernno qu:ittr,:, O,, Pisis d.i ecl'e7;ione... NOTIZIARIO ARTISTICO Tra rcaffà e /orma d esp,essio'le $i è aper– lo un nuot10 conflitto. E questa guerra del- 1' arlrsla non deve aoer mai tregua. e la oera sofferenza è la grande santitit dell'artista il quale è pure uomo e t10rrcbbc ,,r;c/1e lui ri– posare in una certezza comoda d1 leggi co– mu11i; questo suo continuo aVt)('nlurarsi al cc,nfine dell'ignoto, questo douer lmciare la sua condizione d'uomo, come spog,:a imba- 1az::.ante, gli procura una grande felicità, ma :.cmpre preceduta da un grande dolore, que– sto suo disumdnarsi, è la taglia che egli paga per gli dltri, t1crd1è questo è il solo modo conceuc agli uomini di essere arlfaii, e cioè detentori di <.."Cr'ità grandemente uma,. ne • - Ma io veramente. maestro .. - 80, no, lasci pure che glielo c~ic:1. quelli erano \c.rnmente. dei De Pisi.s olli• mi. dell'ultima maniera e mi disphi,·e di averli dati vi:1. lnsonrnm, imporgli un argomento e le 4 nervelo formo-è un'impresa im1>roba. <1u.;1- si dis111tral::1. Co.n gli occhi, con 1:i mcnlè. con In lingua sah:a di cosa in cosa, di pen– siero in p,·rLS.icro. di frasca in frnsca. Ma io conosco il trucco e .anche .se lrucco nort era essendo 1>Cr qu~lo venu10, riuscii 1: dirgli che ero vcnulo per ragfouare della sua pocsfa. Allora il ~uo volto badiale ~i illum.inò cl'un Gorriso di compiacenza, il 6uQ tor:1ce adi1>0<.o ~i gonfiò, il ~uo occhio irrcquic10 S(:e-t-ea ~-rurnnni ('Ome un.a ra– rL11Simnbcs1i:1, - La min !)()&ia, già la min pocsi:1 è una cosa veramente inleress:m1e. Molli ne parlano, 1na ne~uno ..-;n prendere 1>0sizio• ne o per timore deg.li ahri J>O<:ti 9 pcrchè in me \'Cctono 1,il1 il 1>i1torc che il poeta. Ed è uno sbagUo, ~•. E' u110 sbuglio. J>er• chè se apparentcmcn~ In mia 1>i11ura ~o– ,•rasta la mia pocsin. in rcillà è In miB (lOCsia che ha mn~gior valore e vigore e dovrebbe sovrru;:larc la mia J)illura. Al.In mia 1>0esia è mancato il Inne.io commer– ciale. anche se 1;1 raccolta cli Val.lecchi '5ia omud introvabile e VaUecch-i ne stia 1>rc• para.ud.o 1.1na i11\iova edizione. Non dico che 6ia mancaln nJJchc fa eri1ica, perchè è E.tata, a dir vero. abbondante e, generoca, ma la cr.itica non hu inclivid11a10 a pie:,10 la mi:1 pcrsom1li1à ,Ji poeta. ln mo vede il pillorc di 1>rofossione e il poeta dileuan– to mentre è vero, se posso dir così; scm• pJ.icemente il contrarfo. Io eono <li profcs- 6ion.e lener:alo. Forse faccio della leuern– turn nnche qua11do diph1go, m:t soprnttut· to io raggiungo i più nltj risultati dell'ar– te qu:u1do scri,·o c, alcune mie liriche sono essenziali nel quadro cleUa J>Oe6ia eontem· pornnc:1. - Può <'SoCre fotto 1m pnrallelo frn De Pi~-is pi11ore e Do Pisis 1>0etn? - C'è <11rnlcuno che ha tc.nlato di forlo e devo <Uro che lo ha fallo con molto in– gegno. 111:ala min pillur:t e la mia poC6in Mostra a Genova di pittura antica ligure Si i· i,wugum1,1 il 28 giugno. i11 vc,11i S1.1lc dell'ex 1xilll:::o Re,,lc cli Ge11oua, """ mb:slrti dellt.1 pillurn <mtiC<1 i11 /.,iguri<.1 cltJ '300 al, '500 (a<l essa seguirà 11eJ'la prOS$i. ma ,,rwuwern una tm<tlogtt, mostr(I reUltiv11 <11 "600 e "l '700). J_,,1mostra ('Ot11prc,1de 85 opere, si rxtl.\• wichc di 1111111.erosi dipinti traiti d" galle– rie vriuaie, 1td1mi dei quali w110 di 110• 1evolissima imporumza ec! crw10 {inorn mal 11oti ò addiri11urci i11ediJi .. Dai limi.li cronologici cl,ella 11u,s1ra esu· la m1 " primi1ivo " di si11gol<tre interesse, il grande Crocifisso di. arzmu,, firmalo e (/crlC1to tfo Mastro Cug/lelmo 116/ ])38, cn– J><>stipite dei Croci/issi clipinti. U11 rece11te rcstcmrb ha rivelato cl,c sotto il Cri.sto at.· tua/e 11c esiste w1 C1ltro. a1>1m,ito di, Gu– glielmo, cltJllo stile mutlogo ci quello delJ,, piccole scene delfo PC1ssio11c,originali, che circo11dmw il Croci/isso. La pittura del '300 è ravprc.sc, 11ata da Ttulde'-' di Bartb/Q, d,1 llar,mbc, d" M~fc 4 ,u,. dc, Nicolò ciC1 Voltri, dti Frnnoesco d'Oberto. cfo Turi110 Va1111i: quella dd '400 dli Carlo Bracesco, da Vi11<,-c11:::o Fop– /Ja, c/11 Gfocomo Maso11e, da Cùicom?> Ser• /01lio, da l..udouico Bret1, dli Lucci Baudo, d<1 /ira11cesco da Pavia. da 1'0111111,isoBu– saccio, da Donato <le' Bcudi; <1uelfo ,lel ·soo (/(I Pier Fr(mCC/!ICO Sacchi, da 1'<!ranw 1--'ioggio, dli A11to11io e<l A 11drca Semùi.o, dr1 /""c•rm ciel Vllga, cfo Luca CClmbinso, da /rCI Simone Do,wo. Qu:esro f>er 11mmto ri– guarda gli (lrtisti che 11acquero in L.iguriu o vi lcworarono, esercita11<fo i11{lusso sulh, piltur<1 loc(l/.e. L<, 111..ostm compre11de poi. OIJere di A11- to11ellò cfo Messinu (/.'Ecce El.omo ,tetta gal• leria Spinola, di cui rece,11.emcnte è SlllUJ, mesS<1 i,i btce la firm<J au1ogra/a); fr(l Ci– rofomo cltr Bresci<l; Pilippi.110 Lip/Ji; 1'i– z'hmo Vccellio (lo Sposalizio di S. Ca1e– rina, con S. Domcnjco e un devoto de/lt, gallerta IJC1tbi, import,mte opero del pe– riodo gi.ova11ile); Paris Bordone; PaoW Vero11ese ( La Mad<hlcna nel. deE:eno, col– l'angelo e due diverse tele rn!Jigu.ram;, ili temll: Susmmn e i vecchioni, del'fo go/.. leria Ambrogio d'Oria); A,ulroo Schhwo– ne; Gaudenzio Fcrrnri; C. ·n. Moroni; la• cop(J <' T,eamlro Baswno: Lore11zo Lot.1<1 (1.:adullcr:i dclfo galleria Our<t::zoAd-Omo, gifÌ Mtribuiu, fil 1'i:iat1Q); /fosso Fiorc111i, 4 rto: flfori.ol.fo Albertinelli.: Amlreo del C1r· to. Polidoro /.,m1za11i; Giulio Homttno. I 11 mostra 1>rc.~e11t(1 in()lrre un. notevole &rll/JJ)O di t11C1cs1ri /irrn1mi1111hi. trn cui. t:: d \..:JI IU Dlé:l CO )(1 11 1--'ròvost., A11to11io Moro. Mttri110 VC111 Roymerswacle ,Aclrianu lsembrwl(I!, Gc– runl DC1vid, loos Vm1 Cleue e Piclro Bmc– gel il giolJOne (le Tenta1ioni di S. Anlo– nio de/Il, gaUeria /J(t/bi) <' 1111111t>r1J:,,Ì ttltri. Il premio " Guggeuheim " al pittore Corrado Cagli Al piuore iwlitmo Corrnclo Cu8li e sllllo <1scgm110 ;/ Premio ·· Guggeuh~·im " tJer le 11rri f,gun;tive. wu, ,fo; fJilÌ ambiti l'r<>wi degli St"ti U11i1i. Il premio è s1au11 confe– nro 11l Co8li 1x1rticolar111P11fe 1wr la serie di dtsegui cli Flwrrt1 ,rn lui rec,:11te11,,c>11/e es,,osri 11 Nuoua ) ori.· e dw suu1110 11<-'r es• $Cri• 1m.bblicllli i11 lu,lia 11Plfo 1"dizio11i del• f.v $l11dio ,fArtc .. P1,lm:1. NOVITA' STORIA DELL'AMERICA Vun /,0011 ri1orr,<1 • ,, .. u,a e:ol1a co11 Bli Am•ricuni • col .11tO im:011Jo11dibil• 11il•: piano ,n11 ricco di 1corci, ,li rajfro,i. li di .. IJ,.mour .. ili "" co11tim10 1cin1i/lio di idH • nov,tà • fre.1ch•nC1 <li pr0Jp•111v•. Un(I ,1oroa p.,,e,,,uue e in•ieme piac.v•le d•ll'•110huion• nord"Am.i,icc,n11, li gi,,(li• •io di un Am•dco110 ablrn,1I11,1:11 e rop•o p•r pnun/urci, con •pirilo10 di,1nrco il N11oe:o Mon1l0. VAN LOON PAGC. JSO CON 101 DISEGNI DELL'AUTORE BOMPfANf Capolavori italiani a Lucerna )lbbiumQ già dalu ,wti:fo in "'' 11u111cro fJTC!ccdeme dell'orgm1i:zllzio11e, MJ/ttJ f;l ,mspic; rlelf ·• Aml,ro::,i-,,w ·· cli \Jilmw. ,li 1111r1 Mbstr(I d'Arte ilt,/fon,, 11 l.11cerm,. '/'ml• u1.:.i di mi C1vve11imc11to cece: o,wlc d,e :ne ri':J <;1u1Jcl,,e raugw1p,lin. I.a ,\ln.;tra d1c .,(!– ,·ti flljcstÌUJ ndlc ::.011t11ose set/e tlel 'Ku11st- 11111$e11111 (! (/IICSI/ C011 "'"' Ìlllere.,:'(!_ lii 1111111 l11 :,vizzcrt1 e fuori e rim,,,.;(l 1I1,er'a ,/11,a11• te l'estMe e dorà /1101.w otf 11m, 111m1iJ,·· zirme ,r,u,e e ,r; c11l111rndi p.rmule i1111,or– ll111w. Per I,, 11ri111(1 voll'tl i11 Svhzera S(I• rmmo ~SfJOSti i 111(1$,q·mì ,wmi delf"rl<' (' delfo culturll i1a/io11t1: Uaffaello. l.eonllrclo, Ci.mgioue. Tizia11n. Mm1tegtw. CeUi11~. /.:1•a10 An~{•/ico, l.11ini. IJn111Hmli11,,. Bota. c.:dli, P;11111riccl,io. Cf1ravt1ggio. Tiepol,., "p,ciole riH<'v<> <Wr<':llllò l_.comtrdo e Raf– }t1ello lt cui sarmmo desli,wle OfJJm::oitc Sfl• le. I.e raccolte del!'" Ambrositmll •· co11 le 1,iu11re del Riwrscimc11to e delfe1ù bu– ro,·ca, co,i gli s1>IN111idi c,çemvi deJ.lo ~cuo· la. Jomb<UdCI, gli nraz:·i, i codici sce11t1/icn~ 111c11t.ee arti.stict111V11tc j(lt1w.,i /nrmera,1110 ,,cr il vubbli.c-0 .~uizzero 1111a rivefo::iorie. ~ i 1mò dire clic ,lupo la 111emornb1le <:.SJKJ· .~i::io11e e/et Prudo " Ci11evm, questo è L'av– venimento i1H'erm,zionllf,e d)1,rte pi,ì rwlc• tinl,, sa/1111110 (/(ti/a Cn11/cdPrt1zio11P, Scuola di Cinema all'Accademia di Brera /'er il prossimo ottobre, con l'apertura del– l'anno accademico. si onnun:t.ia presso l'Ac– cademia di Brera, come moderna inlcgrozio• ne e soi/uppo delle scuole di pillur,:j, scultu– ra, scenografia e decorazione, ['atrioità di un reparlo di si.udi cinemalogra:/ici. formato do una "Accademia del Film,. e da una Scuo, la di Cinema. Oltre gli' sco_Ai didattici e culturali, pc.rse– gciti atlraocrso la Scuola di Cinema, l'Acca– dl!mia di Brera si propone di promuoP)Cre allraocr~ '' l'Accademia del Fiilm •', un Oa• slo moor'mento, specie /r.:! gli artisti delle Beli'-' A rii, per una produzione cinemato– grafica con carattere netfomcnte sperimen– tale. Tutta l'attività cinemalogra{ica d1e si soolgerà prcstJo l'Accademia sarà presieduta e o.:gilat.o da France:,co Flora, Prc1Jidc-nte dell'Accademia e dal Pro/. Pitt. Aldo Car 4 pi., Direttore. Il reparto sarà affidato ol p:tlore AttiUo Gfovannini, ~~ diplomato di Brera Coioro clic desiderOS$C.rO aoere maggiori particolari sull'inizidlioa po:,.,ono rioolgcrsi allo Scg,elcria dell'Accademia di Brera op• pure, dopo il I. seltembre, all'ufficio clic Qcr11ì istituito prCS!lO la slesso. La grandezza degli impressionisll sia pro– prio in questo con/lilto da es.si inùiafo con 4 iro l'oggetto. Eui lianno dicl1iaralo decadute le antiche oerilà dei simboli, dello. /orma. e dell'oggetto. cd mizi<.1,no l'elaboraziono di un 1wooo linguaggio s.utle cose e sugli uomi– ni. In realtà quesfi arlisl! /urono davuero di. t1ersi nclfo carne e ncll(' spirito d.ai loro con– temporanei; con loro un nuooo ideale di bctlc;:;zo s'impone alfumanità cl1e estranea grida inorridita, come per ~n tradimento. Dunque è neess!lrfo ;;nmbi~r pelle) Bi~gna rifare lutto da CC{Jo? Mn si lra/laoa di capire il nuooo linguag– gio, ed il pubblico si , i{ì.utò di acc.ettarlo ,u. Lito pcrd,è ciò significalXI sforzo mentale ed undtà dello spiri'to. Sotloporsi a 11uooe leggi, nuol)(:: conoenrioni. In questo consiste il Jj. vorzio Ira arlis-ti e pubblico. Quc1J!'ultimo si è impuntato cd l1a ce,cato cli non andare aL:anli. Gli ar1:.,ii si so,10 spinti lontano per nuot1e IJie. e taloolla qualcuno lia scambiato i tn(' r.ti cl' e$pres.sione che andaoa scoprendo per ['arie, e si è smarrito in contrade troppt> inusitate dooe gli sono mancali elementi di misure.• e di calcolo. Oggi gli arlisti come pionieri port,ri t!a du:eni punti si sono incontrati i,· questo nuolio mondo di cui :.onos.cono o•mai i .:a– roficri essenziali. Perciò hanno [.:, possibili. là di non agire nel campo del puro arbi– t, io, c. le loro opere !1anno qu~l s,gni{iccJt'> umano dal quale ogni grGhde artista mo– de,no in fondo non si è mai stoccato. Solo ~/1~ umanità ouol dire oggi un' altre cosa che 1err. Una pc.vie del pubblico .,,; è già soltopo. $fo alle nuooc conoenzioni; nascerà più tar– di un conformismo clic dauì al pubblico la ocnsazionc di toccare col dito i piL) grandi mister.i cieli'arie. Quel giorno sarà apparenlemcntc cas.sazo il clivor::.io clic c'è tra arte e pubblice; di– vo,zio apparcnlemcnlc aaocnuto con l'ai;. vento dcli' impressionismo. (Juesla unione sarCJ pro00cata dagli artisli cd essi si troeranno in campi diocrsi percha O,::'nuno awà at.'uto ncces.,ità di motioi di– te,si per po/ere esprimere. f quando si dice 1'<-•rte per il popolo tti clovrebbe intendere c/ie fu scelta di motfoi di cronGca e di quolicliano documento, può oggi commuoocre un artista. Al nostro lin– g,uaRgio ricreato si può dare una ragior'l{C di più di oioere. I simboli drammalici deUa no~ra colleltioo csisler.za , Percl1è l'artista è un uomo per raccontare.

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