Fiera Letteraria - Anno I - n. 14 - 11 luglio 1946

8 FIERA LETTERA RIA ~ LOSPETTATORE ITALIANO~ LET rERE DAU..A PROVINCIA VEDUTA· DI COMO Como /u, si può dire, la città italìana che uscì più intatta dalla guerra pu:r essendo on– dola a un pc.lo di esaere la più cr.udclmenle distruHa: poichè essendosi rifugiata fin dal Luglio 1943, scappata sotto l'incalzare def– l'Armata omericand, l'orda impaurita dei ge– rarchi fascisti, si diceva allora, Vcr$0 il 15 Apn·tc del '44, quando gli Alleati erano al– le porle, che per poco che Como avesse op– posto resislen:a essi avrebbero fatto un bom– bardamento a tappeto sulla ciltà: nel qual ca.so sarebbe stata spdcciala. Diciamolo, fu la prooviden::iale r>igliaccheria di Mussolini e dei .suoi clic prouoidero ad evitare a Como la terribile sciagura. Vopo un'inutile discus– sione in Prefettura Mussolini e i suoi /ugg1. ron su in ma.ua per la strada del Lo.go, pen– aando di pauare in Valte/lino e di fà in Germania. La cosa gli andò male, com'è noto, e Co- mo fu liberar-:,. ..... --:,,. Va allora a poco a poco la città si riprese. Mediante la aolerzia del suo C N. L. eua fece presto piazza pulila degli ·ultimi gcrar– ciu Che Vt 8t erano asseragfit.tti, e quest' .11 n,– gne lombarda s1' rimise con fiducia ai suoi telai e alle sue pezr..e di seta. Ma questa è storia di ieri !d quale, poi, ai .90 ch'è più /acile a diment:carsi dclf'an– tica. I ricchi ttetajoli, int>ero non troppo dan– neggiali dalla guerra rimisero in lago i lo– ro uelieri che m>et>ano tenuti nasco.sii sino allora, i piroscafi. superstiti dai bombarda– menti ripresero a far la spold tr(I i paesi delle due rive, si riaprirono i cinem(I, i mer– cati rionali e apparoe anche qualche buona mostra di pilt.urd. I ~ntrabbandlen· delle nostre oaUi, ormai esperimentatissimi ai rischi raddoppiali del– la guerra, continuarono più che mai a ri. echiar fucilate attraoerso i oaliclii italo-tici– ne.1i e si arricchirono .1trepit-Osamcnte, di pa– n· paS3o coi loro compari borsanera. Gl'incredibili arricchimenti di questa gen– te montana meriterebbero dat>Vero tutta una •toria a .sè e per l'audacia e il pittoresco della loro avoenture, se /one poi possibile a uno scrittore di cogliergli sul t>it>O nelle ardimentoae vicende. Ma come cogliergli sul lavoro queisti uccellacci notturni, clic qui chiamano, con pittoresca metafora, quij de la luna} A oeoano guadagnato tanto danaro aino a poco tempo /a non sapendo doQe met– te-rio ae lo tenevano nelle loro rozze ca.1elte tocuatri o montane, tdi(:><lto in pacchi rda centomila lire, dientro .i canterani, nelle mà– die, sotto il letto. Mi fu narrato di un oec– chio contrabbandiere di. Volcaoargno che volendo dar al s.t.10 una più onorcoo/e siatc– marione ai recò da un notajo e lo pregò che gliene insegnaase il modo. ''Quanto CIIX!le 1uadognato col ooatro contrabbandai' - gli chi.cse il notaio, - un milione?'', "Oh ben più!" ri.po ,e il oecchio "Due.? Cinque?''. "Di più, di più". Bene: in/in.e gli oon/eS3Ò di cn>er in ca.a t,iù di trenta mifioni sacro- santamente arrischiati col contrabbando e col I hanno braoamcnte infierito per qualche /ur passare di là gU Ebrei. tempo anche sulle sponde del Lm-io; se ne Vico che .,arebbe gustoso ttcrir.Jere un li- sono aperti a Mcnaggr'o, a Bellagio, a Bru– bro sulla oita e le lotte di questi furfanti e note e allo Villa Olmo di Como. All'ora le loro bricconate a danno degli Ebrei. che in cui scrit>iamo è ancor dubbio se il Go– tal,uni arrioarono persino a piantar in asso vemo riuscirà o farli chiudere o a lasciarli derubandoli delle loro oaligie colme di 0 1-,crti e qui s'è fotto molto discutere e bat• gioielli. Però non /u tutta z(l!tj,Orraumana: togliaric in proposito. In r;erità se non ai 30 IJÌ /urono anche dei galantuomini e molta do d1e parte sd1ierarsi, se per la morale brat>a gente ospitò i fuggiaschi .1tr per la che I, vuole aboliti o per la tolleranza che mo!1tagna. . . . , li ouo/ lasciar t:it>ere in omaggio allo libertà Como durante la Hepubblico s1 riem~ 1 democro'lica e sop,attutto al fatto che in .1traordìnariamente di /aacisli di ogni. calr: certe, modo f'cserci:io di questi reprobi ri– br? =. t>i_si eran~ intt_ediati dei Comand~, der /,0t:r apporla benessere a tanta gente clic M1n1sten. Ne r1gurgdaoano le strade, 1 ccJJ: oi sia in giro e giooa (llle iniziatioe del pac– fè, i negozi. E la Sl'mbiosi degli alloggi se doo'essi riaiedono Quando di danaro cc r>enne imposln a-i cittddini con particolare n'è tanto "uando sc~rre a fiumi proviene durezza ll che conferiva alla quieta città di d ' · I . f e Volta ~11 tono falsamente spettacolare e a un~ sorg~nte a quanto 1 ~ ella' a me pare ngmgit...Vltc che sempre pitÌ faceva rintana• clic sia lea,.to trarne profdto per qu.alche re nel/e loro case i buoni comosd1i ,di 'la- opero di bene e di bellezza che giov, agli tura paciona e abitudinaria, rinunciando alla uomini. Percliè allora direi che il danaro lol'C consueta passeggiatina a lago, ai loro caflè, al crollo, alle loro gitarelle in barca o in battello. Ora lutto questo è finito e la città l1a ri– r,re.10 la aua /isionomW, con in più una cer– ta vil)acità dondolona laac101<•g ~ ,. dagli effetti della febbrile paura patita. La- 1 o,ano le fabbriche di seta, le tintorie e ne/• le elezioni il popolo s.i dimostrò prude,../e• ,r.entc proclioe alta Democrazia Cristiana. And1c i vicini Ticinesi ripresero con noi i commerci interrotti e i loro groS.1i torpe– doni appaiono quasi giorno/mente sulle no– stre alrade pieni di .una genie paffuta e tran– quilla che oo in gita attraoeno t'ltalia por– tandosi regolarmente oon sè la colazione al sacco. li comasco pur borbotfondo pcrchè no11 si degnano di mangiare ne.i no– ~lr{ albergl1i, guarda con i·noidia quesli signori che han SClputo star fuori del/a guer– ra e se riesce ad ottener uno tessera d: Jrontiera spmge oolent.icn' id aua paSscg– gi<rtina quotidiana fino a Cl1iasso non fosse altro clie pel piacere di sentirsi in un mon– do più saggio, comprar un pacchetto di si– garette e bere uno chop di birro, dì quella aulentic-. Da Lugano, attraverso f'lmca si è oenuta coatiluendo nella vecchia Laui '1.el Fascio di Como una piccola Società di fct• ture e di studi sociali. dretla dal pro/esser Chicchiarelli che richiamo a sè molti giol)(J– ni e apccializzati, mentre con un cmatterc prevalentemente artistico è stato fondato do poco un centro detto dei '' Maestri Comc.1- cini •·, dove pure .1i /anno conferenze e si prol.>OCano discuuioni d'arte di' letteratura e di atoria locale. Vecchie iniziotiqe. più po• oulari, ma alacremente rinoerd.itc, sono que!fe dell' "Istituto Giosuè Carducci'•, de– dicato alla cultura popolme e fondato dal– /' ingegnere Enrico MuSCl; e anch'esso ha il suo pubbl.ico oario e fedele. Nè oogliamo dimenticare di accennare ad una eccellente Accademia Muaicale intitolata a.ti Enrico Houi, che oOre spesso concerl,i gustosi nelle sale dc! vecchio Ca.sino Sodale. A nchc nella regione del Comoaco, region.e eminentemente turistica e di soggiorno a fradizioni ~gnorili, non potcoa non appi– gliarsi l'odierna febbre del gioco. I Ca.sinò LA POLISPORTIVA DELL'AMORE " Eva era int>ece, allo stato potenziate, u11a polisportiva dcli' amore. ''Le donne della specie di Eoa lianno il potere di fnlerenare immediatamiente e ine• t,ilabilmente tutti quegli uomini che preten– dono la perfezione reciproca e sono impla& cabili nel giudicare le lacune fi$iologiche acile proprie (lmanti. Essi conoacono tutte le ~otliglie:.ze e tutte le sfumature del/' alc,:,– e;a, il cui fascino deoe essere perfetto, aen• z.a la minima incrinatura. Fra uomini e don– ne che appdl'tengono a questa categoria, la sensibilità rappresenta il massimo cocJ– fìcente, necessario per mantenere l'inconte• s1tno dei giorni o delle notti d'amore. '' ln altre paroic, Eva, in presenza d'un uomo, sapel)(J scegl'icre anche il momento propizio per pulirsi il naso'' (V. L:siani, Eva aenza paradiso, Ed. Z1giott.i. pag. 22). L'AUSPICATO TRAPASSO S.ni mu·ri di Viareggio, dopo la proclama– zione della Repubblica, è apparso il se– guente manifesto; L"AUSPICATO TRAPASSO E" ORMAI UNA REAUA· 2 giugno L'ululato della Lupa I J giugno Rugge il leone d~ S. Marco 1"u Roma passasti nei secoli balda, altera, di una /orzo cdi una potenza AUGUSTEA. f,a uno nidiata di aquile imperiali, e fra una turba di eroici Ce.90ri ! ti scl,crmiati !ra BILANCIA DELLE OPINIONI rnre per ridare tfJ! 11o~lrQ 1xiese il scnsu d, n•s11011s(lbil'ità che vure i11 questo cm1111ò gi'i sf}elta. l'lfo al bando gli, i.nsw,i 1u1.Zio1w– lismi. L<i dura esperie11u1 di <111esti111111i ,/i l•l<l!J/(111(1 J)~Si}(.mC ci "" 1111/>0SIO ~uove esigenze. Accoglù1111Q. co11 cmimo f)llro 1111clle forme di collabòra-zio11e i11tdlet111a· le co11 tutti i puesi d,e/ 111011(/o eh,, 11011 meno di noi hwuw 1111 vivo ll'Rsidcrio d.'ar– te P d.i /Hfrre riparo rt'( nu~lP diP lw sco11.- 1"oltb I.a 1-·i/(l civ ic e svirit1wle dei vo1wli . A t11t1i gli 11omit1i, di buo11(1 vvlo111ù. di (Jll<1lsw.~i 1111zlone.essi sit.J10, s1X:t1a il do– v,,re cli OJH!rllre per "ccrescere <111ella atmo– . ,fern di {,duci<, che è coll(/'iziouc cssc11zfri. 1!e a/1.'ane come cdl.u vit11 civile />er pru• f:!.l'?di~~ e sviluv1xrrsi .. ,eco11llò il. sno de• Esame di coscienza I" Lettere ed Arti ,, .Con .un programma e un sommari~ più Tra i numerosi periodici che si JH1bbli– ~=• ~i3P[~;;~,/:,~le:na ':T:lc:leJi &ano oggj in ll:~lia uno dei più _nolev~li è cultura Jiretto a P!nna d; Ù o Guanda. l.cnere ~d Arti, _rassegna mensile <t1~eua Il fascicolo, tra gli altri scritt, ne reca du Sergio Sohn.1 ~ Roberto Nonvedl,cr uno cli Guanda, intitolato a solidarietà staJ111x11a Ve.t1':'-1au_1 .g.rande fon11a10 con nella colpa », e.ho è una sorta di eE;ame di ::: ~: 1 ~:.;:• s1gnoribta e gusto davvero coscienza dopo la caduta del fascismo e la flCOnfilt.a militare. Un esame di coseien- 7,a che pone coraggiosamente e ruori ,li ogni 6tile aliu.sivo 1 il dho sulla piaga. 11 problema politico e sociale del momento non è una questione di forme e di istitu• zioni, che 60n l'apparenza della 6ost.anza, ma è, appunto, una questione di coscien– za, di C06Cienza i11divid'uale e collettiva, Folo nella quale noi ci po56.iamo ritrova– re e redimere. Se da questo imponen1e disastro che si è abbauut.o suJ n06tro paese noi riuscire• mo a salvare la nostra eo6Cienza (.I.i uo– mini, prima che <.li cim1(ùnj, se riusci• remo a mantenere libera la nostra coscien– za 6e,nza cicadere in nuove e più perico• lose servitù collettive, l 'lla.l.ia potrà 6pe– rare, in u.n tempo più o meno lungo, dj ripr-en.dersi, di ricon<11Wlt:1re la fonzione di « C06ciem..a d'Europa n che ebbe du– rante il rinascimento o in parte deJ set– tecento. Ascoltiamo. dun<1ue, <ruel che ci dice la nostra coscienza. « Un probLema di co– scienza, scri\e Guanda, si è fatto sempre più vivo i,i noi. Durante gli amii dPLla gnuuLe ubbriocatura abbiamo i11vocat.o 3u qUeJW popolo, inWcUe e m11ramatd10, la più durn 1>w1izirme. l,a pu11izion~ è vcnu– aa, dura e terribile. Le cas-e so11 0 crollate, ai 111.-0rti si 3011lo aggiunl'i a migliaia quel– ti della guerra civile. Ma se avcs3imo pre– vecluto una tal sori~ avremmo davvero ~picandc la sconfiuo., sul cui valore calar• tico avevt1mo fotto così stQ/.to <xl erroneo a.,.1egnamenu,? E non c'è già in cii> uria nostrn gravissima colpa, che ci <1ccomuna, .~e JJOn fJ'rovrio ci eguaglia, con coloro che oggi .tano considerati i. soli veri respo11M1· bi/; delle, ,iostra sciagura? ». e.i primi sei fascicoJj use.i.ti sinora sono :1pparsi, tra J'ahro, concisi ma in1erossan• ti e spc.560 originaJi profili d_i pittori mo• derni come quelli di Gaugui11 e di MaLis~ ili Mario Val.secchi, uno di Ma.net di A. M. Briz.io 1 un articolo di Solmi su Felice Casorati e un altro di AJbino Galvano su van Gogh, nonchè un attento e per6picaco ..e pezzo» di P:dlucchini su FiliJ>po Dc Pi– sis. ì\è mCJlo impor1an1i sono aJcu.nj studi e commenti su parlicolari opere i.o.edite o dimenlicatc di nostri arti6li del passato, come la nota di G. Fiocco su Francesco e Cesare Vccclljo e altri dedicati al Tin- 1oretto, al Guardi, al Tiepole110, e le buone pagjne di G. A. Dell'Acqu.:1 6ul leon.ardi– smo lombardo; scritli crilici che 60no sern- 1>re accompagnati da ouirne riprodu2ioni u piena 1>agina in bianco e. nero e da pre– zi06e tricromie di opere d'artisLi d'ogni eJ>oea e luogo di Tiziano, T-ieJ>olo, Re.noir e Gaugnin come di U!rillo, Matisse, Sci– pione, Cagli. Manzù, Birolli e allri an– cora. E segnaleremo ancora alcu.ne inlercs– Eanli pagine di G. F. M.alipicro, gli <(Ap– pi:nti 6ulla odierna narraliva i1:1liana » di I a1<1ui ,uno serino di Carlo 8 0 sul ro– manzo; al Solmi si deve poi un saggio di particolare interesse e attualit.à 1 e di cui llllend.iamo pr06.simamerue riparlare, in eui sono tracciali i lineamenti teorici per uno studio sulla pillura contemporanea. Tnfme da un 1>acato e chiaro articolo di Carrà: « Per una nuova civiltù arlistic..1 », ,·i piace <1uj riportare l;:1 coneJu.s.ione: ,, •.•/.a gloria d'Italia, non climernichiamo– lo, culminò sempre nelle civili manifesta. ::ioni dell'arte, e oggi t:.utti dobbiamo 01,e- Ult:t,;d \..:Jlnu Dldl l\.,;U .,,1110 . Reccnsionj di libri e cron:u;he di 1110• "Ire d'arlc oompleLano oi;ni fascicolo della bella rivista che, oltre ad onorare l'e<lito– ri~ itaLiana, è un'altra valida 1cs1imonia11- z:i della v-italitù della nostra cultur:1. St,idi manzoniani Si sapeva che da tempo Gin<:eppe Dc Ro– berlis lnvornva inlorno al Manzoffi, ed ora col saggio sulJu « Morale Cattolica» in «Prosa»; e prima (« Il Mondo>) 21 lu– glio 1945) con l'articolo sul ,,ocabolario del Cherubini; rra poco col sagg:io sul « Discor• so sopra alcuni punti della 61orin longobar– dica in 114 '11.in >> .--he ap1>nriri1 in (( Leuera– tura », ecco i primi grandi segni di que] ln. voro. Fedele alJa sua conccz.ione della « con– dizione alla J)()esia ». Dc Roberlis cominciò con lo stabilire <'Crti rapporti strnllurnLi e stilistici trn « Sposi Promessi » e (< Promes– si Sposi », per vedere eome nella pane pret– tamente narrativo 1a prima stesura fosse provvisoria ed anche deficiente, mu come invece già nasce56Cro compiute e perfette le pnrti storiche e moraliste, per la preceden– :r,a di d'ue fOnclusissime opere: il moralista discendeva dmu1uo <hlla «Morale Cn11oli– ca », lo s1orico dal <<Discon,o ». E si vede così il grande libro della «Morale», ig_no– rato dai più o cla tulli, enlrnre nel diveni. re dr-ll'arle manzoniana. proi<'llandofò\i ad al– ti capitoli degli «Sriosi PromC6si», trasfon– dendosi nella voce del Borromeo nnehe nei « Promessi Sposi» (vi si ritrova vivo, parlante Federigo Uor.romeo, e, dei « Promes5i S1>osi» 1u110 <'iÒ che prende colore dalla sua Jl'resen7.a, dn lui s'infornrn >>)dcriv:md(l dnl 10110nito dei grondi 1nornl.i!lti fr:mcesi. Quando poi sia perde un poco della sua lugubre tinta de– moniaca. t così ha fatto il Ca,inò di Bclla– ~io la cui Società ha messo a diaposizione di un Concorao di Poesia Dialettale 100.000 lire di premi e altri 200.000 li lta dedicati alll• premiazione di un Concorso di pittura, che instituitasi nelle sdie del Grand Hotel Bellagio si concluse con una festosa e no/– turna adunala di pittori, giornalish e scrit– tori milanesi porlati espres.samente da Mila– no in due torpedoni. Forse il oeccl1io comasco, buon laoora– tore, tranqui/lone e ,cetti'co, non t>edc trop• po di buon occhio que.,fe novità, arriccia il naao nelle rapide trasformazioni, a queslc at1t'1saglie di un nuotJ<., fermento rintetlettualc nella sua città. Si dice che il t>ero comasco non mira che a fan donee con le sue sete. In parte è vero, ma è anclie oero che da quo/che tempo a questa parte qualcosa s•' muove e si agila di nuooo nella regio zitàa di mi~hitt La guerra, lo .1pirito dei tempi nuovi, unti gente di via, una bramosia giovanile d' in– novazione venuta.I su coi giotJOni, o erriam,1 o stanno dando ,uno scrollo salutate ai suoi 1 ecchi problemi e introducendo nella .sua r:ila 1 veramente troppo posola ed egoista un che del fermento e delle aspira::ioni della uicinc Milc.'Vlo. CARLO L, ATI la silvestre Via Appia, e la strada mac11tra Salaria dai pretoriani. daltd, sbirraglia de– gli Scarpia, dei Borgia e delle orde Nero– niane. Sempre di trionfo in trionfo con la spu– mante prora ascendesti il CAMPIDOGLIO, mentre d'in1'qua sorte imbevoe le g4!nlt. tentando secolare soUittndo nella gloria dal germe della sua culla littoria al t>erme del– !•ovello, la DELENDA nuol)(J rupe tarpea muaaoliniana, Solo di CRISTO la luce imporporò la cro– ce del nostro martirio! giberna di fede, fe– conda, dei aette colli, e dei 10 comanda. menti, a presidio dei sommi Papi. Or che al buio, salliamo e ci tut/iamo nella luce immensa del nome santo della repubblica - •• Sursum corda •• sei tu 0/1 k.OMA ! sei ora ROMA del popolo al/in, lembo di terra come prometeo al fuoco, pu– ra e sgombra d,i SMpeltati perigli, che d1• scerne il male, abbracciando con tutti 1 tuoi figli UN TERRO E. (estemporaneol DOLOROSAMENTE GIOIOSO "Per domani lutto l'in/ìnifo/ Quando il damani e qudle /'infìniloJ E nell'annaapare dell'o-nima a raggiungere l'indomani che non arrit>a mai, e di un in/i.nifo che si lra– sjigura in mi/le aspetti simile a chimere inafferobilc ... che poca coaa è la tua t>ila di fronte ai contatti con I in/ìnii.o '... Oggi .., ieri .... mol"ivi ... un altro Naia/e che arriva ... pace ... A rrcslo del tempo a percepire la pa- oe e11terna ed interiore anche mc/grado il Ju. multuarc effeltioo dolorosamente gioioso ... e domani ancora l'infinito ... " (Alessandro I' crdagenga in Questo Mondo). ben chiari10 il rapporlo Ira lo 5torico del romanzo e l'autore del (< Di:i.corso », con quel nuovo b'llad:ig.110verso una soluzione di narrntivn 1>er il nuO\'o uso di « cadenze ironiche»; quando sia inteso quel lento ed e.sse.t1ziale processo di scambio cc mediato » che fu, attraverso il Cherubjn.i (<li cui De Rober1is, Ira tanti pretesi manzonis1i. J>er 1>rimo si accorge, tra «Lingua scritta e Jin. gua J)arlata », J)rima dell'edizione del '40, scambio che« eertti\'a necessario a ogni scrit– tore», eceo che si potrà arrivare a cen• trare il più alto scgÌ10 dcll'arie dei l\f:rn- "' ,..,oni; e servirli a dirnoslrare a qualcuno (lui I del (<monde», tllUi gli :illri. quasi tulli gJi allri, del « demj.11101alc ))) a cos.-1serva Ja « cosideua critica 51ili:itica ». Riviste spagnole Dagli ultimi tre numeri Jel 1946 di E,1. lre8flS dc P<J('SÙI ,·i, is1:1 di lettcrnturn dirella da J. R.. Masolivier e F. Gu1iérrcz e slampata a llan•ellona - citiamo tra i poeti spagnoli l)rc:.enlati; JosC Maria Gironella. con Ila /legado el i11r;icr110 y 111 110 esili!- fl(Jui. E· 1111 di~corio 1:ontinuo, teso dal.l'angoscia amorosa. 11 linguagg.io - impegnalo col surrcali,,mu - ci lasci:1 un'imrnnginc alquanto dispersu. Su5.:mna Mnrch, con La pa!iiim desvela· da. Qucs1.a 1x11lfiioncs,•elal:1 ('Onla Ira que– idi amorosi sfo~hi femminili che nella lingua :.patmola hanno tro•nto l'espressiu• ne migliore nella l\•l1s1ral. Noo m:mca d'i forza e di inlt>n~itù lirica, 1wrca anzi per Cl'('CS:.o (di gc~ti, di violenza verbale!. Tra i saggi: quello di Dcrek laufonl: S11lh1 poesia pura, che fa la éloria dei miti poelici dopo ì\'fallarn•C; ValCry, Ril– J...,·, George, Ycats e Blok. ,limostrando co– me .--iascnno :,ia evaso dallo specchio gela– lo cli MallannC ccrc:111do la rngione della poesi:1 nella propria storia e riconoscendo ul Blok delle vi.,ioni celes1i il meri10 di aver trovato il simbolo più vicino nl l'Uore; una 11<.,t., di Giusep1>e Lunardi sul Mnr• 1 irio di Sw11n Eu!ltlùi di Lorca. Lo swdio e oonclouo con me1odi filologici e storici 1110lt0 J)recisi, ma t·i sembra che il discorso· ~ulln poesia di Lorca eia ccc.essivnmcnte .,,.mplice. E 1 vero d1e la critica simboli– flil'n e àllegoris1icn QfTre i f'uoi pe– ri.--oli. m.1 parlare senzn immagini appare 1roppo nudo alle nostre orec·.--hic vizinte. \fon1re la traduzione dei Mnrtirio è moho hclla r va accolla 5e117,ari~ervc. NEL DECENNALE DELLA MORTE DI PETROLINI La Giunta di Roma non ha ancora di– scusso una vecchia •proposta del RA.I. e dj molti giornal~. che secondo le nonne topo– nomastiche, a dieci anni dalla morte di Et– tore Petrolini, s111consacrata una strada al caro attore che ebbe il vanto di parlare it dialetto di Belli e di Pinelh sui teatri di Londra e d'America. Si indicava· jn propo– sito una via del rione Monti, il rione che fu suo e che e~li amò <n,ellavita e nell'arte. Si reclama pure che la Giunta municipale intervenga per ripaiare la tomba dell'attore romano al Verono. devastata dal bombar– damento del 19 foglio 1943. L• riprod1h1i•"• d•gli ,crini• di.. gnl contenuti ia qn•no · giorn•I• i •i•1■1a. I m1no1cri11I non •i re.iimiu:•••· Dir<1t1or• BRUNO U0&1ANI EDIZIONI DELLA BUSSOLA TI,-,rafi1 .... BN'1hl • YI• lll•i Corrid•ri. !t-11 - R••• Le collane lliù originali ed utili preeentaoo le "EDIZIONI DELLA BUSSOLA,, Romu . Piano Mudamo, lt Importanti novità: MICIIELE I.A TORRI,,,' PICCOLA STOltlA DELLE RIVO. LOZIONI E DEI COLPI DI STATO Clumoro,e 11icende della 11i1a po• li1ico di 1ur,; i lempi da Pi,i11ra10 a Muuolini in un'oppauioncua • limpido Hpo,i11ion<1. Prcno L, !4,0 TOMMASO NAPOL/TANO LA FAMIGLIA SOVIETICA l.'iuitulo Jclla l•migli• ncll• Ilari■ e ud Jiriue del!' U. R. S. S. La uarfo dello famiglia 11011ie1ico riou"m• gli elemen1i euen11ioli del dramma del bof,ce1>umo: n•ga- 10 dopf>rimu, yr,indi uneforu. di/•· ,a e onororn. Libro di ,traord,. norio i1uereue giuridico, ,ociale, politico. EUGENIO D'ORS DIAIIIO EUROPEO 'l'rouo e ,c.110 dai 11ori t.'Olumi del Glouorio quu10 Diario il/,.mino 011wnimenli, ideo • figure del mondo europe{J • /! qu11110 il ,ellimo libro della Col/ano Uniuer,nle. Pre.uo L, 2110 ALDl.:NGA, COLONNETTI, VA– N USSO, CIANNELLI, KRALL, MAR'l'INELLI n:CNICA DEL CEMENTO ARMATO Preuo L. 400 CESTEI.LI , DANUSSO, MARTI– NELLI, O IJ ERTI, PISTOLESI, SOIJRERO NUOVE HICEllCIJE NELLE COSTRUZIONI CIVILI JI"' l'rt1uo L. l7lil Que,ii du., libri, o curo del/'lui– lulo Nozionale per gli S1udi • /(J Spflrimenlozione •dilizfo, /(J nno parra dal/<1 Collan(J 1ecnico • co,i,. lull'cono n•ccuorio ma1eriol• di ,wdio • conmho,;ime per inge• gnerl, co11ru11ori, 11,cnici e1c. Imminenti: CIIANTELOU VUCGIO 01 BERNINI IN FUANCIA e 1•0110110 libro della Col/ano Uni• uu,al•. CUSTA.VO CIOVANNONI IL QUARTIERE ftOMANO DEL RINASCIMENTO

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