La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 15 - 9 aprile 1921

LA DTFJ,S.I DJ,'T,J,7,' T,.IVOR.·lTRlCI Un problema spinoso della vita sociale Oi:,;ra; « Difesa » Mi pa,re che non ~reòbe ma.le ma. anzi uti\e, che da.Ile tue colonne venisse tr.attegg_ia.to, n~i suoi termini veri, a. scopo di ed'llcaz1one morale, il delicato P,!Oblema. dell'amore, che ai nostri gi:orm, sono oonvinto, ha. m-olto interes– se_per la. t1·anquitlità umana.. pre e soltanto causa di delusioni o non '2': sono anche cpnte111poraneamente le vittime? •1'oglù1mo parlarne? Sì, ma andiamo a fondo 11e_llequestioni; esam.ù,iamo il problema 111 tutta. la wa complessità. La parola è, d11111,1ulf, alle compagne ed anche a.i com pagm. . · · Pub_bli'11e,·e11fo ,,o/entieri g/,: sci·itti che e, perVl!J'l-rann.opurché abbiano ,in carattere di serietà e di pra.tfra osser– iiazior,e. C'i riserbiamo, ,wtu-ralme,;te la pa- .-ol<1 s':'ll'argome11to. ' Pro II Difesa delle Lavoratf'iti 11 Nessun giornale socialista. v'ha. mai pensato, ma io credo che anche quello vada compreso, nel vasto programma n_ostro, e .da ~ol_tivare con la. ,stessa pas– sione, con cm s1 propugnano a.ttra,verso l>_L ~ost ra stampa, tutti i p.r:oblcmi so- Somm.1prece<l.,ntc L. ciah, che formeranno doma.rii la nostTa Uou,.~: Grnp110 l,'emmiaile !>!4.ffi m.- 1.- 1.- 4.- civiltà. Pe-rchè insom:ma, io sono favo- l 1 rnri: Silvia Paolncc! ». revolissimo al divoriio, ma guando qor, Sasso S. Mnri.n: R<'".gi Palmerllkl » sto _sia applicato come -eceenonale prov- Bolog-nn: Degiuspoli Muri.a » ved1mento, ·ben lungi dal volerlo nre- VlgenUno: nuongl-0rnnni Din,1 t · ,. Legn.,no: Montol! Rita · sen are come arma per 1 senza scrnpo- Rivolta d'Adda.: Rlrct> Am>s 5.- 5.- 1.- E'abbrica <lei sughero riwrdan- closl del loro g1orlltlle » Vi.serba : Mari.1 HJispi e Stella Morrl • 'l'orienieri : Sezione Giovanile » J<'lll)brlco:Cntelanl Maria, Ca~– n1 Emma, Losi Chiara, Marta Dinu, Aride, Gino, Alberto, Co- rlun.u, Flrnestlna, Ben.atti I'la, Borcillnl Ines, Marani Alberta Telme, El,ii'1, NntAle PanlsÌ Anb-ellnn, Panlsu ◊lo,·annln,i Pegoll l!lldrlde, I)e7,znnl Ido,H'. na, Vezzanl Dirce, An1m.~in.i Se- vennn, Ammniui M3rlu, Saln llflchercte, Jlfalagoli Pia Ca- pelli Emnu1. nordoni Maria, A- 10.- 10.- 3.- gosll 1,,'!dr!de » "25.- Milano: Mnrgherltn Guelfo a.- Voller:3: Oompngne e slm:f),~t'Ì'rr Ulllti del Gn1ppo 0-..munista a nome <li_ nnmu Mannl\X:i percb,è • T.<1 D1fes" delle L,•worntricl • com.ba t ts sempre con udo re per L, loro dlf<'sa » Vai,ino: l<'cder. Italia11.1 S. Gion1mii: Renz!nl Attilia To- 3~~~c:iui .d.tlinn, Tognneelni Ar- ,, 38.4;; 5.- 4.- dia ... E' u.na . fortuna. che ii è capitata e tu n0n sai apprezzarla ed osi péan– .!!ere 1 Sta. allegro, ragazzo : la vit .. mi-• lita.re non_ è, punto bella, in qnest-0 n,u– mento p0t1 e_ anche pericolosa ... - Morire ID un modo e in un altro ..• - mormorò Antonio tristemente. - Eh! va bene 1,;amo d'uccoedo · m-a tu sei cosi giovane, hai diritto di vivere un po' più a 1ungo_.. - Anche le mie •orelle a.vevàn.o qye– ~o ~iritto, e sono morte.,. come mo– nrò Jo, fra. poco ... Quelle p11.1·ole fo,rono pex Regina un l&D\J)O della triste ter,:bile veritìl. e fn,-ono uno schianto per la. sua a.nima. =tema. . Pure, ~on uno sforzo, ella si l'ie])be, ntrova nu;o •nel. Stjo 6te85o• amore la. forza di il'ludersi e di. illuderlo. !_1od ~ malati da immorali capTicci. d l,'a!lonicn: Ieri Alma e St~mi n ad ev1t.are t,nnte brutture è possibile nome d~lle u,vorntri<:i dello soltanto att rave~so a quella educazione lnr;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;:;;;;;;;;;;~;;;;;;;;;;;;;To;;l:a~:l~e~:I:,;· ;l;OS-l;, ;.;GO mor le e scientifica, la quale favorirà l 1 unionc tra quegli .esseri, che r-eeipr-o- 111 camente s'aiuano, per leggo elci c11orc, j 11 e non dell'interesso o secondi fini cYi- N f - E pe,r questo che ti hanno rifor– ma-te, -dun·quel Oh! Antonio e~i s'iu– gannan'O, te lo giuro ; j, ;,on pO!><io abag11'll;rmi. H-o_ veduto le altre due, oo• 00000 1 smtom1, tu non ne h.ai .a.,J.cuno tn -sei sa.no , ma.Jgrado •la ttu1 apparent; debolezza.; ma. sci sempre stato cosi fino tlaHa nas,cih, ed è ciò for.se che ha. t-ratto in inganno i medici ... .Ala. no11 prestar fede alle \ore, pa.role... essi non ne sanno nulls., prendono a, -ro,lt,e gran– .chi m11 ,dorna.li . Anclr'ìo 181Ha -t= età S< ?nost-a.ta . olichiM·&ta etica, epp,.tte ve– ci~ non a..'-lpetto p1i1 i lle-SS&'.f't'a.nni, .. T11 ·nvr~1 a lungo, ragazzo mio, te lo g&– rantisco, tu seppelirai i tuoi me,dici del. malaugurio, .. tu ... tando così colpe, dolori, ed·ostnc~li al •• o V E L L A · r~w~~~- I ~ _A questo problema io penso e peusorò, I Il dirò francamente, più per esperienza, -11.:1--------------- • che per !!1:udio, p-oichè sono un opera;io, e qu~be _mie riflessioni pur nO'!lessendo ongmah sento che sono tanta parte della. vita. Dio ce li ba dati Dio ce li ha tolti Non è cosa, nè oòmpito tanto facile penetra•·e j- recondib moti· dei cuori, compr<'"nd-ere eioè le particolari passio– ni, i _fal'ili cntµsiasmi amorosi. perchè sono I sentimériti che uomini <I donne Venuta alla lu.ce quando i genitori· evitano di svel,we per <J_uanto è loro avevano perduto la spsran.za e il de.– possibile. sideno di a,·vere dei figli, Giuseppina Non sono pochi j disgra,ziati clie an- era. stata acoolta daJ.la madrn .pon un.a e-ora negli a.d-Olescenti ed indisti.nti trn- &pecie do ras~az1one, cl.al padre con sporti giova.nili si abbandonano alle Ju- un brontolìo d1 malcontento. singhe della bellea,za, di una donna sen- I - Come faremo ad .allevar-e qu~ta. za calcolare, aru.i senza. prende,rsi la creatura ora che non ahbiamo pi'ù nè pena di scruta.re in essa J.e relative ca- la forza, nè la volontà di la-vora.re co– ratteristiche, -0 i moventi che magari 'Ilie un tempo! indu_ca.no essa'. a tendergli la mano;_!~ - _Non ci pensare, Pa-olo; dio prov– pa.ss ·om a. cui essa va sogge~ta. I! p_iu vedera - morm_orò la. donna colla pia– delle volte sono le ,,._,cendc d1 f_am1g!ia, c1da rassegnazmrle p,ro,vemente da!fa non tanto oonf11;=ti col !)ropno ~r.at- sua. inge,nua fede. te~ ~he la _E,prngoo-o roo. nclla deter- - Dio, dio, voi a.ltre donniciuole non m1_nanone 1 . d1 a~tare per. manto, il avete che questa parola in bocca; ad pi_-1mo ~.1 uo_m1mche I<; e.a-pita - o l 1:1- ogni modo quel tuo dio dern essere nico tra I suo; adora.ton - che n_on n- un gran burlone. quo.nd <> erava.mo gio– spondono_ pero nes~o J!.I pr-0pno de- · rnni e saremmo sbati fellici di avere un s10, traocrnando co~1 a.Il.a f~t.a_le e oerto figlio, egli oe l'ha ne-gato, ed ora che clan~ata, _esistenza I uomo ntt111rn della abbiamo ces to d. h. I l d. d sua 11lus1cne che potrebbe anche essere . sa '· e iec ero e i e– buono, serio' ed intell.ie :ente ma igno- s1derarlo, ora -ohe c1 è di peso p:i, che rante nelle vicende clelì1amo~e. ili conforto ... Così questo disgraziato uomo che vie- .- C'his~à. che non d(vengit il nostro ne scelt-0 soltanto come istrumento di aiuto questa bimba - mtmruppe anco– una presunta creduta liberazione ter- ra. Reg1ba.. minerà prcst-0 d'essere felice, e soppor- Paolo si strinse nelle spalle e non ri– t•rè. tutte lo umiliazioni, le ingiUl'ie spose; CDedeva così poco all'aiuto dei imma~inahili della vita coniugale. figli lui ... Abbiamo anime continua.mente tortu- Comunque quella bimba che non era rate da queste convulse colpe dell'amo stata nè attesa ni- desiderata fu amata re, alle guaii Yaano soggetti pure non anche per tutto il tempo in cui i ge-– pochi dei nostri compagni, creando w- nitori non avevano avuto alcunit t;,sta sì molti osta.coli aTia m<:ntc dell'uomo infantile sa cui riv-ersaro la loro gran– cho potrebbe evolversi e servire meglio, de tenerezza.. e_sempre più, alla gran c\l'usa_ proleta- E come lei fu amat.a la seconda, Na- na se_conta.re potesse sull a.us1ho della talina.. nn-ta qua.lche ar,no clopo. p";'.'pna compagna, o per I? meno non Purché non rn• vengano altri -~ fo.,sc questa.._ una fonte_ cl; amar~zza <l brontolava il padre. · pe1·turbaziom permanenti per lm. K . I ---.------ 81. pcjchè se vi sono per cscmpio - _e 'enne un. a tro m,_cce, un ma; comp~ni c:!ie cl!'- giovani J>('r i propri s:\'~ questa rnlta, in:"' cosi_ scarno,_ co~1 menti acqn1stat1 attrawrso l'orga,nizza- del eato, che sembrr;, n do, esse spira,e zione. ottennero e.ari ohe rappresenta,. da un• momento all a!Lro. . tirn ocl altre ricompens<} m-orali lu- -. Non ne farò un uomo - diceva. •ini::hieri risultali, e-be pot-rchbcro' sus- ~grna. con una stretta al cuore, cuore ~eguirsi, &posati pcrclono molto clcl lo- d1 mad1;e abbastanza _gra!lclc per con– ro ardore, molto del loro valore perso- tenere 1 amore per tutti e tre. nale cd insieme l'int-,,re,samcnto verso (ìnel p_,ccolo essere che non aveva le organizzazioni politiche ed economi- e~•esto ct1 na..s~ere, aveva pur diritto di che la cui sorte- e spesso legata all'atti- vivere e Rcgrna l'f>lo potern clire con vit..à d'un uomo. quale cura, con quanti bacrifici ella cer- E qu-esto per colpa della donna. che C&SSt' di mantenere in lui quel tenue pur ,olenclo<i ~tt,,.zgia_rc,. a socialista, so~_o di vit-a. . . . non comprendo _1_<l_own d, vora co--npa,. \ l\"evan~ tutL, ~ cinque 111 una stam– gna. Sono ternb1h B!'os.soil cui effetto berga umida, gelida, senza luce, senza non conosc_cchi non ha dovuto, per for- ari:i. e senza sole. tuna. spenme_nte,rle,. m_a sono imroagi- La c!'sa era. una de,lk. più po,·ere in nah1h 1 cl1!Jlm~- quincl1, emc-rgo la con- uno dei p'iu poY~ri quA.rl1eri della città. seirue!)te_ neOCJ!llità. _di volgarizzare fra 1 Le stanze buie, sporche, le &ca.le im– nost,:1 J:(10vam e_g10,·a!)e _le ca~ cleri: mo~~•, sdru1cio\,voli, i pianerottoli vanti clallc cattive un1on1, ed I doveri stretti e senza luce tra.sudava.no ]:i. mi- gio,·anili dell'amore. bcria orribì\e di cbi, nur lavoran.do, O. B. manca ciel nece.'-hario ... La. miseri.a sor– I'ubblicando l'articolo che il nostro collaboratore intitola, non a torlo, pro– blema 1pi11oso, dobbiamo rilevare che ancora ,ma ,•olla si additano i mali ma non si propone wn rimedto, ,111 eorr~t– ti,•o, un punto di partenza per la sua risoluzione. 1 Inoltre è p_o,to in mod-0 abl>llstanza tmilaterale. E le donne? Sono eue ,em.- dida. di chi .-ivc d',e,lemosin.a quando non muore -cl.i fame ... , la miseria. che t.:ra.scina al Yizio e giunge fino a.I de– litto, .. Quella. ca.sa era tutto: nido d'a.morf 'lleciti e covi di furfanti totleratl V1 era di tutto; operai ohe sgobban~ da ma.ne a sera per tirare innanzi ali& meglio ; orapuloni ohe convertivano il p11ne nel veleno dell'a.loooli.smo. donn& che facevano, rnercat-o di se ste.sse uo– mini che viveva.no alle loro spalle' ma– riti besti.ali che battevano le lor; mo– gh, .e mogli _che ~radiYano il proprio marito. Ma pii, che la miseria. più che il v1:,;io, più çhe la. eol!)a, un.~ <:>GGa v, regua.va /l"Pl'a tutto : la. tubcPcolosi. Ma il pianto la soffocava, ·povera. don– '\-8-• oo ella n O'll. po tk che strirl.gere a se d1speratamento il fig_ljalo, ,quMi &– ve~ ,•ohi~ 001-itè1>derfo, ~t-.aa,pa.T_. nl!A, morte m agguato ... - Figlio mio ... figlio mio ... 1 terribi'lle !°'orbo i,,i propaga.,,a in modo 1mpress1onante; lo si -respiraYa nell'atmosfera, viziata deJ;le ca.mere Tornando <la1 cunitero <love avevano d_elle scaJe, dei ballatoi, su cui i ma.lai.i Gepp~lit<;> il loro Antonio, i due pover:I s1 nfug:avano quaJche volt.i., scooci.ati Yecchi s1 fissarono_ in silenùo, poi i! ~Ja,ltanfo_ delle loro _ta!le, in un bisogno, ,loro sguardo cadde sul letto tluve egli 1rres1st1b1le d1 respuare un'acia meno aveva esalato l'u 1 lt1mo respiro, .. il Jeno corrotta. che aveva a~colto I 'urui. dopo l'.atra k ., MaJ~rado clò nessun?, o ben pochi, loro. crei,.ture ... il. letto ehe ~eva. tr,, s,.ogg$8.va.n,o, :trattenut1 da.ll ,a miser:.a spasum, tre agorue, tre n: utl tre do· dall'abitudine, eia quella specie di fa.'. lori... . ' tahmo ohe p1•ende la povffa. gent>e, -: Non abbia.mo più figli! - ;iinghioz- per CUI anche la, me>rl,eperde molt~ ,del, 11:Ò ,I v_ecchio .. !>UO orrore, avendo essa provato t,utto -. Dio oo J, ha- dati, dio ce li ha l'orrore de.\la vita. I tolttl - stav.a pe.- dire 1:i. mwre, mo Conserva.rsi sani moralmente e fisica,./ il versetto biblieo non uscì dalla bocca mente, in nn· s'.mile ambfonte potev11 serrata da.1!'11,ngoscia, angosciiL che per sembra.re , ed_ era in fatti, Hn prod!gio. 13: p_1•1mavolta.. g_erierò in lei un er,:,w Eppnro R~gma s'i',ludeva che un tale d, nbel~one gmsta ed umana.. .. pr,n<l1gio. :JI, verH)ca&e m fa(vore, dei . Perehe dio t_, areni, dati se essi non suoi figli; purtroppo la. sun illusione h a,·evan.o chiesti nè desidera.t;i 1 Per– non durò a lungo. chè _ li a.·eva tolti se es,i li avevano ae- .A d~ài ,set.te _anni, qitando -G1Usep- colh cd 11,1T1ati l . p.ma , _ndan_.zatas, aà un compagn·o di Mana .Savarè Cerri, mfa.nz1a s,,. c1ùla,-a, nelle rosee chime- ,..,,_,.,,..,,_,.., __ , ___ _ re, comuni a tutte le raga.zzc di quefla età, ,1 morbo terribile b; coìpì... il nido so1;11ato non fu <'he una tomba. Non era ancora ben chiu,a, nè an– cora germogliati i fic;ri che la 1riatern.a pietà "i aveva. seminato, chP un'altra se ne apri,·a· per· accogliervi la salma dol\,i, so·.-elht Natalina Ai due poveri vecch'i non r:mase che l'_ult;mo, An_t-0nio, un ragazzo malatic– c10, predestmato fin da1la nas"cita ad una fi'!_eimmatitra. La vita. dell~, povera madre si mutò in aJJsia eont,inun; !11 più piccolo mala,n~ no di Antonio, il minimo raffreddore il più l<',eveaccenno di tosse la tene,v~ sveglia., in preda a tutti J timori a iittti i terrori. ' Quando egli compì i diciasrttc annri, ~Ila tra;:,se 1m gran sospiro di sollievo; 11 pericolo le Grmbra.va sconaiurato e non era che in agguato... 0 ' Regina attendeva oon ansia. ìndeeer;.. Yibile il domo del figlio dalla visita militare. Lettura perle donne Orcd,an!o. opportuno npTire qui un" rubn<!11,d1 titoli di opere da raccoman– darsi alle nostre <,ompagne e, iu ge– nere, _a tutte le èonne proletarie. St.i m prima fi!-3 1 R!'turalmente, il Mani• fezto det Comunismo,. di ,MaTX Cl En– g-e.<s ,e.he ~sta so.i_t&DM cèat. 50. FILE1U - J'rcSM •li ~ di mortt •i •n sotlalJ.stii : · . . L. t,30 HUGO - Non mi fido del pre. te . -- . . . . . . . . » 0.,30 Kl{OPAT!{IN - Ai giov11ni : » 0,30 LIEBKNECHT - Lettere dal. ~amp·o, di!! careere, dal reclu- sori<l • • • • . . . . . , » 3,50 SUE - Grido di protcita di. unn donnn · perduta . . . . . ,. 0 , 30 TURA TI - 11 voto alla ·do11na e le sal3rlate tlrtf amore . . ~- O,SO ZIBORD_I - Ai ~nnciatu, pagi- g,n ... d1 ~a('az1onc ci,·i·e . . > 3,– [,a Terza lnternazio11ale e le donne " 0,19 Ella s_perava nel_la riforma in grazia ad un I-evc strabismo di cui Antonio Inviare o_rdina;.ioni alla Lihrcria, era affetto. ~~11' 0 Ai•«nt,i( M. Milano, TÌ& S. Da- . Quando egli entrò in ea.s.a, pa.llidi~- nn~no 18 e via Dogana, <z. simo, con g~i occhi pieni di !agri.me , la ...,...,.,., .,_.._...,...,...,.,...,_,__ poveretta s1 senti manc&re. - Ti hanno fatto ,abile1 - domandò. Picco!a Posta Egli scosse il ca.po senza rispondere }. !ILA.NO .- (Elisa A,1r,ggi). _ Al pro,s.. mentre le la.grime invano tratt<,nute: .'>!mr, numero. bCend~vano sul!~ pa.llride gua.o.cie. GqDIFIUI\IEJ. - (F. J1<71"onC€11i}. _ « 11 Regma non mdo,-inò la ragione d,i saocifi:lo ►> rorà "!'" novella autentica, co• quel pia~to, o. meglio l'attribuì a. quella. mc Yoi d,te, ma ranar,e pur Be1D$>tt un ,r. epoc:e d1 avv1limento che di solito si fare 1)01»onale eh• non cl senmll!l<>di ~ anpa.clronisce dei giovani cho hanno 1 11 gnalare 11dc,,e-mplo. sfortuna. o la fortuna. di essere dicthia- K M.AVRIZIO. - (P>or1ta Nobili) rati inabili al servizio milta.re Ri.,.oonderemtr dlre-ttamen1e alla tu. c.,-;: -. ~i hanno riformato e pia.~gi ... Se dl!lli saluti ed auguri. fos~, m {~ riderei ... Perchè piangi, in- RQTJ()(fNA.._ - (O. lì.). - "Vi siamo ,v;– finsJ ~cmi le beffe dei comp~ni 1 Eh! cl~ col ren~iero, 1-. que,;,t,i ~-:-ni di v– la,sc1ah dire, che te ne importa. I La ,n..,,., e men1re nnr;ono • g-allr.tute brnt– hefla na.sconcle, in questo c&6-0 l'in·,i- ~ 1· \ :l,fll te Tiltt., _M. 1 COTaggio ,e llt\eadM- , IJ.IV a mma.nc.ft .. 1 M:' noMtra •.r•

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