La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 15 - 9 aprile 1921

~4======================1=-'=1 =l=)l=f=•·E=··,=r=·1=D=l:,'=ll.,8 ]c'ff (~r.. ,rR1C /========-================ CORRISPONDENZE IN t<1tto osare perchè chi è ùiviso è debole due Yoltc, Ciò' che non è e non ùcve csscro se veramente. gli uomini che guidaJJo i nos_tri Javorat_uri siano essi ASTI. -- l'olemichetta, - Sono da molto tempo un,c tua abbonata, ed aven– do lotto sul tuo batt,agliero fogìio un articolo che ci int,e,roo<,ava,,a nome d1 altre eompagne vorrei furn una semplice doma.nda., w poro non è negata a ohi ar der\ alla 'l'<>rzaInternazionale .. Ed è al– le giovani unitarie di Asti ·da,lle qua,Ji vorrei ~a.pero in che modo noi purissimi dooigriamo il loro partito a tutto van– taggio della borgh€6ia, ed, in che modo oo!laboriamo eon quei,t.a, E' una dello tante critiche, che aollianio già rioovu– te, ma non importa; dicano pure le com– pagne di ieri ciò che vogliono, Noi continueremo non a denigrare il loro glorioso partito, ma a sprurgere la nostr.:. sincNa opera di propaganda ri– voluzionaria, Noi non portiamo masch&– re in volto, abbiamo un vero animo. ri– belle, l1asoriamo con forza, per prepa,rar re le maaoo alla grande rivoluzione, ma non st>lo a parole, E vediamo con gioia che la nostrn pr-0Faga.nda è ben aroolta dai proletari, che ci seguono fiduciosi comprendendo alfine che la via che noi ci siamo tracciata è la più giu!t.a,, Ed io au/luro coo presto il grande ideaJe· per cm combattiamo trionfi ovunque, perchè so!o col ComunisniP si raggiu.:ngerà 1&– mlj,llcipazione pr.ol.etaria. Salut.i Comunisti- Audano Mafalda. Per quanto è cenno circa i 1-ilievi. sul– l'opern delle comuniste fatti dall~ com,. zx,,g.necli .Asti, in una precedente corri• sponde,irn, lasciamo ad, esse di fo,·nire delle spi,egazioni se lo cuderanno neces- 1ario e utile. Facciamo oss,;rva.-e però che assai z1iù utile· sarebbe il ~rovare una linea d in– tesa per fare della propaganda, cimqui- 1tare delle nµore masse proletarie e Jo,-mare delle salde coscienze. * Iute, dimost-rarmi fraternamente - col. comunisti - siano sccialislI - lavora, cuore esultante - col pensie,ro sollevar no co;cienziosamente, e sinceramente, to, colla fode ravvivata., e colla, sicur~- per il bono <lolla nuova umanità. za- che tornando a Genova., fina-lmente Compa.gne, socialis_te e oomu_niste, che 11,vroi polulo portare fra il nost-ro profess:i,te con conv1Dz1one sIDcera la Uruppo la parola del Congr,;sso e col- rnstra fede, a.doprate la vost-r'!- buona. l'a.iut-o dei oompa.gni che mi aveva.no pa.rola per la, pac_1ficazion_edei nostn mandato si sarebbe ben presto ottenuto compagni affinchè 1 fratolh d1 1en non: llnoni risultati, diventino domani fra di loro tanti Ma purtroppo una, grande dìsillu- Ca.ini !... Solo così noi potremo vincere eione mi attend~va,, L'esito, del Con- la batta.glia ingaggiata; solo così pot,re– gresso c\i Livorno ci fu fa.ta -le per la mo ottenere sicura vittoria, formazione del nostro gruppo. Ed orn coll'augurio che le compagne Io sola rimasi col ve<:chio Pa,rtito so- di Genova sappiano trovare la via-_Jler cialista. Le mie compagne che io vogli_o formare il Circolo socialista femminile credere in buona fede, convIDte sociall- sia, pure col nome comunista_, ma con 8 te - forse trascinate dal loro cntuSla,- criteri sani di propaga.nda,, 10 mando smo giovanile - hanno creduto seguire a loro il mio sincero ed a.ffettuoso sar il Partito comunista,, vedendo . forse luto, Eù allo compagno di Isoverdo, ,che nella vecchia compagna troppa, d1span- mi ebbero fra loro, la mia rarola d rn– tà di veduto e.. , forse anche un po' ma- cor:aggiamento nella lotta tenace C<?ntro le giudicando la mia fede sociahsta-, i loro sfrut,ta.tori. mi lasciarono col ouore addolorato, Per Sa.luti fràterni ed a-uguri a tutte le ciò sonto il bisogno di dire a tutte le, oompa,gne. compagne di ieri - o d! oggi - il mio pensiero sincero e convrnto, le rag1olll che mi persuasero a rimanere col Par– tito SOCI alista, Compagne! Li\ ventid_ue anni io miìito neHn, Se– zione socialista di questa città, Ho po– tuto coll'esperienza convinoc,rmi qua.nto sìa ancora lontana- l'ooucazione politi– ca della· donna socia.lista e quanto a.n– cora ci resti a, fare per potersi dichiar ra.re comunista, con serietà, Giuseppina Gallo. * Il movimento femminile ha, potuto estendersi là ove la donna proleta,ria. è già organizzata nella fabbrica, In Ge– nova, sia per rnanca,nza d'industria femminile sia- per l'inerzia. voluta o 110 dai nostri compaqni soc1'alisti, sia perchè troppe radic, profonde di fana– tismo religioso inca.t< >na.no anèora con pregiudizi e superstizioni l'anima dello donne genovesi,- il movimento femmini– le in questa città è molto più faticoso e GENOVA. - Da .molto tempo avrei lento, dovuto prendere la penna per scriverti E' mia convinzione che non è con la tutte le torture della mia anima verar prQpaganda bombardiera,, che noi po– mente socialista., ma questa mia vecchia tremo attirar.e la. donna verso i!- socia.– mano mi trema dal dolore che provo lismo, senza, prima un'edu.caziope mo– nel fare la. de-.scrizioue della gran<l:e de- r.ale per cui essa possa colla convinzio– lusione provata, :M:1~piego .. Il giorno ne r€>ndcl';i ragioll<l \ii ciò che vop;liamo PADOVA, - Ho le-tto nelle tue co– lonne l'invito a fornire qua,lche notizia. per la, riorga.oizzazione dei Gruppi fem– minili socia,Jist,i e l'invito aHe compa– gne isolate di dire il loro parere .sull'a,– i:.ione che ritengono più utile nell'opera. di propagan_da,,. Ora, siccome qui a PI!' dova non esiste-nessun gruppo femmi– nile e neppure nessuna donna e iscritta nè al locale circolo socialista, nè a. quello giovanile, rivolgo viva vreghie– ra perchè l'attenzione delle, dirigenti e propaga,ndiste socialiste .sia, rivolta verso questo centro, ove sa,rebbe facile, merci, qualche coonzio o conferenza, formare un circolo di cultura sociali– sta che poi a~rirebbe a-1P. S, U. Sa,. rebk n~.,,e,,sario perciò _prendere accor– di col locale circolo soc1altsta maschile per 11n'opera di pre~arazione, alla. quale sarà indispensabile la presenza. di qualcho compagna. propagaI)dista, cù :l con parola persuasiva at.tirerà Ia– cilmcnro l'attenzione delle donne lavo– ratrici. Cordia.li saluti. Vera Boscardin. prn bello della mia vita poht1ca, da 22 dal socialismo e di ciò che dobbiamo * anni fu per me qu~ll!) pa&at? fra voi fare per il sociaJismo. CASTELFRANCO - VENETO, ~ ll wl ,Congresso femm1lllle d1 Milano del Pr?IDesso questo, io_ SO';'O d'.a,vviso che Tributiamo un pla,uso. sincero alle o- ovembre BC?rso. _ a noi donne aspetta 11compito. d1 edu- pcraie t=ili che cosi prontamente e In quel _giorno tutte le !l''e, S?gn~ ca.re, ove la pa.rola del sociahsmo non è sponta-neamente aderirono tutto alla speranze s1 presentayano a, m1e1 occhi ancora compresa, dalla, donna., con pro- Camera. de.J Lavoro.· qua.si P,".verate, Inviata a! Congresso pag.anda buona, sana, lontana. da. ogni · Brave, compa,gne la.voratrici, perse– dadla mI!L ~ezio!}e, ove, frnalmento, .' eqmvoco volg~re, da ogni funesta pro- vera.te per la via intra,presa, restate u– comlagn1 d1rett1v1 s1 erano. dec1s1 d1 paganda d'odio, nito e compatte intorno alla vostra le· eoa 11:1v_ar~1, ,Per. f~rmare 11 Gruppo n momento cb". attraversiamo è cosi ga, sG!o così strapperete grandi vitto- femJ?lllile rn Gcn_o~a.,. , pieno d1 do_loros1 fatti d1 delinquenza. rie e grandi conquiste, . M, trovai I_r,a v01,,? c_om_pagnecaris- mor":le, fatti che non pos.sono c~c dan- . N_on siete più sole ed isola.te , preda Siro.e, molto p1_u_s~peuor! d! me p_ercol- n_cggrnre la causa, del prokta.nato. Il indifc3a del rapace- pa<lrone ma un tu_ra. e per att1v1tà, ~a pan a. voi nella co_mp1t,odella donna, socia.lista è - a mutuo _patto vi unisce, a mili~ni e mi– mia profoncla èonvrnz1one Slllcera d1 I mio parere - d, ded1ca.rs1 puramente !ioni di lavoratori e di lavoratrici ùi Part11 , oontortaia da _tutta quella La lotta frat~rna. che si è scat' cna.te . lotta della redenzione umana. fede sos1ahsta. ad una vera propa.ganda, I tutta. Ita.Jia e di tutto il mondo per la. grande S1mpat1a '.mi:nentata che voi nel n?stro_Parti_to non può che dare ai Nc,ll'ultima riunione della- Lega il se– buone apostole del soc1ahsrno_ avete vo- nostri ven nem1c1 la sensazione di po. gretario della C. del L. ed il compa.gno Voti dftlle Ollltlne e dtti tttmDI muniste altro giorna],9 sarebbe sta:o ne- Gara « Difua >1, cessano questo sempre che non avese Spora che benchè iscritto al Pa,·tito fatto questioni di tendenze, Mi limitai Comunista, vorrai conoo<lcrmi un po' clel perciò solo a lasciare ogni interessamen– tuo J:}re:ziosospazio e te ne ringrazio an- to dando_ il_ tempo necessario alla Se– ticipa.tamente. Ero segretario cl.ella Se- z10n_oS~1ahsta di provvcùere ali.a mia &Olle Socialista; dopo il Congresso di ro,st1tuz1one, Caro compCl'gno, I' 11.l;blicl, iamo d-i buon 01•«do la vostra /e,1/era, non sol-tanto, perchè le colonne del nostro giornale sono aperte e, tu-tte le iJee 111a nche, 'perchè esw è la miglio– re di/tsn dell'opei-c, nostra, dell'opera del mod~.,to settimanale delle donne so– cialiste. Quando dite che i·oi, .solerte seo,·eta– ri(! d'_nnci im,vortonte sezione, siete riu– sc,lo 111 brçve tempo, a ditfonclerne due• cento copie tra codeste la.voratrici tra le 911,ali,il .r;ivr,!f!.Le, tro1·aca· sirnrJatia, coudannrite ,l de!,herato delle co111w1iste iori11e.,i che lo additano al disprezw e al boicotarmio, B i·oi ci pa.rfote del vostro dispiacere perc1ie lei « Difrsa » ha attaccato i ro– nurnisti? Sjoyliote io yio1'11ale, da Li– i·orno ùi voi, e do1.:rete con'ren-ire che ci sinmo d·ifeRe,; non noi, 110n le nostre persone bPn .çi romprende, nut 1:t oio1·na– le, ma l 'i11tere8.se , le idee della massa fenimù,ile che lotta e spera attorno a que.~tct umile, ma vura bandiera. ( 'i mnvete ,froli avpunti 7,er ~e,·te i·i– ynette. Cciro compay110, fate torto a voi 1ttesso. Casali illustrarono ancora- l'utilità dell'o;ganiizazione, e come e<lSasia for– te quanto più ~no coscienti i lavorar tori o le lavoratnc1 che la, compongono, e come si diventi coscienti educandoci ooll 'ascolta.re conferenze, col partecipa re a riunioni opera-ie e leggendo gior– nali, opuscoli e libri. Raccomandarono specialmente la let– tura della « Difeaa, », giornale bello e semplice, scritt? _a.ppositamente pe_r le donne lavora.tric1. Saluti fraterlll: Cosetta. * ANTIGNANO (Livorno). - G·rup110 femminile. - Meglio tardi che mai! l>oichè i preti, illudendosi di dom_ina– re ancora, le donne, come nei tempi re– moti hanno li,ntato di formare una or– ganizzazione fra le donne c.attoliche è sorto in pari tempo un Gruppo di don– ne che con Ja. propaganda delle idee socialiste dimootrera che, vi è un' a.Jtra via ove es1;1licare la nootra att-ività. Quella via che ci conduce a stabilire la vera giustizia., la. vera eguaglianza., il vero aig1·e fra gli uomini, qui in terra, ment-re siamo vivi, non quando §Premo passa.ti , come dicono loro, a mi– glior vita.. E' ora di finirla con certi s))€cchiet– ti ! Donne proleta-riel A voi sceglie-re. I preti attraverso ]a. religione vogli~o impedire il progresso del proletariato, vogliono incatenare il lavorat.ore alla sua fatica che non ha riposo, che non ha, compenso illudendolo· oolle prome,;se del!' al di là. E' necessario unirci, difenderci, pre,,. pararcì alla nostra vittoria, la vittoria dell'Internazionale operaia,, Ernesta Biacchi. * SANN AZZARO. Per opera di èompa.gne e compagni volonterosi si è cost1tu1ta la Sezionè Femminile. Spe– riamo ohe le, compa-gne proletarie, vo– gliano prendere, la via., che noi stesse abbiamo aoelta, cioè la. via dell'emanci– pazione proleta-ria.. Le compagne com– ponenti la Sezione, sono decise di lòt– ta:re energicamente contro tutti i ne– mici del proletariato, contro coloro che ci criticano e ci chiamano pre-potenti e ca.ttivi, Svegliamoci, o compagne, che è tem– po di .comprendere, da. quale pa-rte so– no le persone ingiusta Sorgete, o _don– ne, che ancora vi lasciate trascinare dallo menzogne del sac,erdote, ministro dei ·padroni i1_1vece che ministro di re– ligione; abbnndcna.t-e· le ca,pelle, ed i capella.ni , che. furono tanta causa nel doloroso confl'itt.o che tanta tena ha bagnato c\i sangue e lacrime. Animo o proleta-rie, e simpa,tizzant.i, dei no3t-ri Circoli ; non mancate al vo,– stro dovere, seguiteci « come noi abbia– mo seguite, dei ·compagni fede.li » cor– rete 1 ,1elle.nost.re file, venite ad jngros– sare 11 nos.tro numero, che abbiamo bi– sogno delle vostre forze, A voi mad!'Ì se. amato i Tostri figli, eappiate difen'. derlì, da nuove insidie che il loro av– venire dipendei' da voi.' La Sezione Femniinile. le diveroenze teoriche cle(Jenerino in diu– tribe, penose e da11nose. J.la , dite voi, le dorine non sanno ·ecc ~1~rore. Le d_onne sanno co'me s~·1,et; voi, come &apptamo noi la d·ivi.sione av– venuta, ~io/.te sa11nu mn.le o caz;isco,io v~ooio, ~ ~·ero, ma non è Questa. la ra~ gw11e 1nzolio1·eper trattarle come ·i bcu11- b111i; contare del.le frnltole o sca11to11c,– re ver non dir~ la verit<ì. H qtta.:ndu la; conoscernnno et sapete dire se vi conti– nueranno ln loro fiducia? . l~urtrovpo la çl·i;visione e~ù~e. E' vo.lj– nb,./-e ad un ou?r11a.le.socialtsta, i,qno– ra.1·e mantenr_r.'?1 al dt fuo·n·, al di .~o– pr(i1 Anche_ w. 'Jllesto 1111meropu/Jbli– chiam,o var1e ~orrzspon~le,_ize Stfll'argo- 1nento: comuniste e sociaiiste, invocano 7xtc,e,accO·l'do, lavoro, propaoanda. ,Siumo pers1w.1e che è più fac-ile -i/ dir– lo c!1,eil tradurlo ,n pratica, La t·ealtà è pw fo1·tf!,delle nostre p,ccole e disper– se volonta. Comunque se111iamo d,: vote,· 1,romet .. tere che l<t '.' JJ,je.1c, » si manterrà nel rnmpo clelle ule~ ee11u, scf"nde·re al pelte– r1olwmee ·re,,tera,Quella che è sempre sta– ta·_:la vo,·e che cl1/t11de /r, donna lai·o,·a– tnce, __ r;lie ad. ~-<?Rn_ 111.çr._qna a rannuino -ver::o 1 em~111.c111rr3:,1011e proletaria. 1· ra'ernt sol,1t1 Liv«1K> passai aJ Partito Comunista.. Vedo_ però ora. con molto disriacere .l.ttualmente sono il segretario della Se- la. « Difesa» scaglia,rsa contro i Comu– zione del paa;e, Da guai parte stia la nisti facendo risa.lire a loro la colpa ùd– ragione non voglio discutere· il tempo la scissione,, tacciandoli cli tradìtori Ye– ,;arà quello che giudicherà, Ma veniamo d? la vignetta di Scalarini del n. 5, la ai fatti. Or fa. un anno presi l'incarico d1scorù1a d•e,1duo fratel•li, lo due ton– di diffondere la «Difesa» e mi permet.- de:1zc nel n, Il, tutte COile che non por– to di dirti che se non mi fossi interes- teranno n<J.;sun vantaggio, nè da una sato io pesonalmente a quest'ora la « Di- parte nè dall'altra, pcrchè le donne in fesa » a Cuorgnè non sarebbe ancora gran parte non si sono fat,:o un concet– oomparsa. Mi dedicai con entusiasmo e t? della_ crisi avve_nuta in seno aJ par– ancho la « Difffia » trovò molta simrar t1to, e finiranno d1 dare il torto a tutte tia_ in mezzo al1e lavoratrici tessili di e due le parti, Non ti pare sia così? qi:1, tanto è v~ro che da 50 copie ~he co- Du!}que per non oostrinsormi a mette– mmcrn1 col primo numero sali_, d1 ool])O re rn pratica i deliberati del Congresso a, 159 itl ~condo numero e poi a 200 m d?lle donne comuni.I:-:, di 'l'orino, cerca aegu1l-0, . , . , . d1. l~1are da parto la quostione de 1 ,la Venne la sc1SS1onema 10 wntrnuai a I SC1sa1one, o dedica le tue colonne a o– diiffonclerla. fino a che vidi -a. l Con~tesso pere di coltura formando nella donna delle donne oomuniate tenuto a 'lor,ino una coscienza p4ra e vera, facendo, so– ohe venne deciso, con un ordme clel g1or- pratutto, con orera sana ed educativa no, il boicota.ggio d,i det.to gio)·nale, Se per farle comprendere la, necessità clol'. a.vessi voluto a.pphcarl~. a\-re1 dovuto l'.' entrata delle donne nella viti. poli– eoH,a.nto far S9Spendcrc I mv10 sotto pre• hca, perchè so~o quando la donna sarà t.ffito della_ man~ ".cnd,t-11.,tanto piit l \bera.ta da, ogni pregi.uclizio, lott-,rà a che la See1one Soc1ahsta non so no sa- fianoo <lei! uomo per l'emancipazione rebbe interea, a.ta ., Non Jo fed pcrchè ho 1,roletaria. <'(1e t'Osa dicono_ IJUelle viu11e11e: 1 E– s1n·w1e forse c-0mp,acwza quellu ,n;idre· acca.sciat(i ed i11 layrim.e. men/1'~ i due ==~=========--::R~omildcc fratelli, dc, es.,a nati, si co11te11clo110 n- ---- - ritenuto che non a.vendo le donne oo, Giueeove Jimoue, ,i;pramente 1:l cauipo.! ~Yon dfre ùivere I~rEn~IZ7.,l GJTJ~EPPE>. G~;,·ente r(•sp lutto il dolore rhe è 110,tro, che è rer- T1pogr:1fia dPlb,. 80ci~tit Erlitr!•"e .4,:nntii trun:ente 1,·01ttro, che è di tut,t,- .. le. anime M1Za.no, 1'1n S. JJrmi,nw, 1G. in hnona jnle I A' ,·tJsÌ, ,,,i J;rtrr, ,'{_ la1·orofnrt' JJ'•J'J>lt-1;– ·"0 tJtr I~ dut h_nndierf'. Sourx 1-'is/rHle ('l1e ddt)rcl.Jber:o fa.;• ·;!PnMJYP rrl i111lJedire che Ltggete e diifonchite COMUNISMO

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