Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946

CRITICA~ SOCIÀLE . ..,, Proéesso al 25 lugl10 L'Itailia oggi -ch1tfde luoe;' thiède che siano· svelate tutte le ire~-ponsabilità in .alto ed· in baisso; .non solo le 'col,pe ·del fasdsme>, ma anche quelle della monarchia. 11 25 hl-glio .fu il . vero e 1 propri.o '9.: '.Fermi<l:oro,.-del faisdsnio. Due d:at,e, queste, di imporitanza capitale, in - cui ciluedittatori; il giorno prima P.otentissimi per l'frn ...• · perante cli~ di. terrore, sono sbàlzati dal potere,. con due semp.'Lid manovre -pru.·lamcnitari, daglii stessi· loro am.ici e 'compJid. Robesipierre c:àde per fa. rivolta della - Mon.t?gna, ,che trascina tutta la iC011_venz.ione;Musso– .-lini cade per la secessione di pochi suoi camerati del Gran ":Conisiglio. Amb~ue sii_lascianò ·sbalzare dal po- .tere senzra .;reagire~ ipnotizzati, lo:r:o,!i rivoluzioi!ari per eccellenza, da procedure netta1:p.ente p.ar, lamentad: Han– no tutJtavia fa· sensazione di ciò _che st pr~ara; pòtreb– b€ro, con un'aocusa, con un ordin~'.d'arresto, con uri · , processo, .polverizzare i loro :avversairi, ed ambedu.e sono 1Schiatciati .da una fatal.ità storica che anmrlla le loro più elementari facoltà di comprensione e di 'difesa .. · Hanno la sensazi0ne· della fi_ne i,nev.itabille, •e pure non ·reagiscono< .Che -dico? .Si cons-egnano, si affidano-a.i loro •falsi amici, i quali.;,-ad u_n segnale di un c;apo·· i_mprov- visato, Ta1Jie·n p~r Robespierre, Gr.a?di per_ ~us~olini ,.- 1 i abbandonano alfa. .loro sorte, qtias1 .con gioia,, 1ndub-. bi.amen.te con sollievo. . Non so se Gr a-n.di ebbe· la sensazione di essere il 4 ' TalH-en deilla rivoluzione fasdsta,- .. non_ so se -in quei gi()fni · del luglio romano penso ad un · altro luglio, queHo p:rtig.ino del 179;(, non s? se ric~r~ò quel pre_ce:-• dente s'tor~co, ma queUo ·,che e •certo e che Grandi e Ta11ien;_ d 'o.pò av,er messo in ll;10tQ-una -yalanga, sono travolti ·ambedue da un destino, s1J:penore alle loro . stesse volontà e rientrano nell'ombra. · . nè, :fi.11q ad ora,. discussa .. Badoglio, cofil:e ra.ppresen.- · .tante del nuÒV'o regime. nato dal colpo di ·stato mo-~ narchic.o, •·con il suo- proclama dkbiara in realtà nuo– vamente guerra a còloro e he non solo il popolo ita-, lian<J; ma perfino il morituro faicismo, per bocca del suo: org_anQ supremo, il G'ran ,ConiSiglio, 110n çonside-, rano più nemici. :· . · .Péirchè la monarchia· è spinta a questo paiSSo? Fu un eirtore di va.lutazione od un atto ben meditato_ e vol!t1to?. Fu paura o fu manovra?. ~ a; Alla mQnarc-hia, dopo i1 vòto del Gran, Consiglio, si .aprivano dtie strade : sO's-pe:ndere immediatamente le ostilità contro gli alleati, chiedendo l'armiisti21io per radio· e dichiarando alla Germania che- l'Itaìia si ritira dal conflitto; . oppure richiedere -l'armistizio e, contem 1 poraneamente ·dichiarare guerra alla Germ:a- - nia. La prima ipotesi sarebbe stata -forse la· più adie– r<znte alla _già compromessa sitUq.Z!lone milita,re. del· temipo; la seconda; ph'·c difficile e complessa, sarebbe stata più. vantaggiosa per i futuri interessi d'Italia~_ Comunque, le sole ipot~·i logiche erano queste due'. A. situazione interna nuova doveva• corrispondere' su- bito e logicamente una. situazione estera nuova. • E ·noti si parli di voltafaccia, di tradimento; la g,uer- . ra del 1940 era stata desideTata da Mussolini e definita innumerevoli volte « guerra· squisitamente fascista )>, la guierra del regi~e. Caduto_ il fascismo, ogni r:igione della guerra veniva meno e s'annullava. -Questo senti d'istinto il nostro' popolo nella veramente ,radiosa gior-._. nata del lunedì 26 luglio 1943, accolta con giubi:lo tanto s:pontaneo e commovente che in. Italia non sarà fors'e dato rilevare ma_i più. Tutta Italia veramente sor– rise in quel giorno. Il po-polo era .libero dall'odiosa e c:orrotta tira:nnia ventennale è s'illudeva, proclamanqo la pr·opria gioia, di es:primere la ,propria volontà. · . Forse nel pomeriggio deil 25 luglio, prima: dell:arrtesto di Millssolini', la mònarc·hia non· previde quell'-esplosio- _nedi ,g.iofa, ~a-rpaventò un'•espl~sione di od~o e. di ven– detta. Al solito, oonoscev:a male 11 popolo 1tahano. · _ Grandi com:e Tallien s:arà alla :finé null'aJtro che l'affos~at~re del suo potente padrone e di un irègime o-ià finito. •itin che vivrà nòn potrà che ripetere a· sa– ~ietà con particolari ,più o meno inediti,:. pi\l o mel!_O di :fainta1S'ia, Jà tiarrazion€ dell'atto st<;>ricoda lui ·pro– vocato. Ne v~ùtò le conseguenze nello stesso •istante , Il colpo di Stato era sfato, sì, attuato dal re, ma preparato· da. autentici fasci~ti: in altri ternii1?,i, 1a ' monarchia era. stata in certo modo persuasa, trascinata, s,-pinta .:al c.olpo di Stato non- dal suo volere, ma da ra- in cuì lo colnpiva ? , • .- .... .· · ·· . _'È dubbio. Ammes.sa tuttavia l''imp·ortanz_.a ston:ca ,d~ •_ ,25 ~ugLio, mi paJ.za aJ1,a mente u~ soopdtto: _l?erc~e s: continua a discutere di queHa ,giornata, deg,h eptsod1 relativi, e non !Si parla mai del seconido atto· del dra~·– nia, ben più imQ?ortante per le con 1 seguen~ sca~ur~– tene? IPerc-bè non si indaga, con. 1.a nece~sarta obietti– vità e con lo scirupofo più che doveJ:oso; sul1~ càuse <.-be portaronu a1 famoso proclama d1 Badogµ,6 deHa « rruerra iche continua » ? · ' 'st leggiamo con. attenz.~on~~ l'ormai storico .ordine .dèl g-iorno pr.oposto da _Gran-di_e v9-tato da:].?-ran Co~,– ·sig1io•, constatiamo sub_1to_ due fatti:. non s1 par.la pm ._ del' duce,. capo del fasé1smo, ~ non si _f-a cenn~ ~u.no? n~µpure t?,diret~me~te, ~ella Ge!ma!-1-ia. Che ~1gn1fic~. Che nell'1ntenz1one degh affos~ro~1 del re~11;ll!e_. p .on solo il duce come tale doveva S'Panre, ma 1 Ital_1a do– veva sganciarsi immediatamenlte . dall'all:ea~o infido. L'Italia liberata ,çlal fo,sdsmo, era, del pan liberata d.a og-111 e ,qualsiasi vincolo, obb~gazione· o trattato con 11 nazismo. . . . 1 r • nd a'Ilora ?, Non vi è eh<: ~na spi_èe-az10n~ : 1 ~asc1~mo morituro. qu:asi tv,olesse nscattars1 dalle sue enor!lli _r~– s.,ponsa·bilità nel cHsa:stro nazi_onale 1ella- çg-uerr.a. tnd1co implkitamente alla monarch1a. l'umca-_.strada della sa!– vezza: 1a pace imme~:iata. La monarchia 1;-onvoll~ udi– re · il supreno avvertimento, maoch1a:t?,dos1così di. una -aÌtra terribile ed· imperdonabile cqfo~ ~erso la nazione. in altri terniìtd. fa monarchia vollie ntor~are su_ una_ decisione i_mplidta ed in un certo ·senso già_ scontata: -la pa~e .. Come raippr~sentanté del ~movo regime, scatu– rito dal colpo di Stafo, 1a ~onarch1a _commette _l e;ro;e, non solo di continuare la truerrà fasc~sta,· ma d1 d1ch1a- rare un·a ~nuova guerra· a,g-Ji al[e~ti. . _ Sis,s.ignori. La caduta del, fascismo, -nato dalla Mar– ci; su Roma annu11ava implicitamente og-ni tr8:ttato 111 ternazional~ ·contrarin ·~9'1i h,teressi é!lP1fa J\T~z1ot1"' · "il fatto di ril)lrende:re i1. co~tlitto,. nr~~. còn<l?n..,atò perfino dall 'àgonizzan.te fasctsmoì s1&"111fic? çhe 1n ~lto , ]ooo non solo non si comprese una s11:Ju:az1:one fin trop– po evidente, ma si -volle ç.i,speratame-nte r1:nnovare una politica ormai co~tlann-ata e dalle, forz·e vivei deJ.la na– zione e dialla logica ~ dalla re.alta. Questa mia teisi n~n credo sia stata mai 'affa-ccfata- Bibli"òteca -GinoBianco_ gioni miJitari e politi,ehe conting-enti. N<;mc~indò a cònvincersi d~la nec~s~tà di abbatt~r~ ·11 fas,c1~m-ose. ·non dopo ch'e ebbe notizia della ormai meluttab1le ~on– quista della Sidlia da parte !3-eg-H alleati, de_l pnm<? o-rave bombair-damento aereo d1 Roma; e del n:fiuto di ~iuti da parte della Germania dopo il convegno d-i Fel: tre. Oo-o-i i monarchici parlano. di u.n altro c.ol· po dt Stato, ~Jà in prepar-azion<e _dà -pai:te del. Gener:ile Am– bro~io. (1). Ipotesi 11011 venficatas:i, per~1ò stoncament.e _ nulla. In -simili faccende è tro-ppo facile trovare, poi, documenti e testimonianze, ma è anche tropoo comodo. : il colpo di- .Stato fu d?n9u~ attu~tC! d~ .d~mienti fa– scisti dissenzienti ed ans1os1 d1 salva1"s1. Solo 1ll seg1ui~o -al voto del Gran. Consiglio. ·il. re si mosse. Tuttavm o;ventava un·'eis,plosione di odio e di venaetta popo– lare. La s-confes,sion;e immediata-del fasdsmo- l'avrebl?.e in .certo ,qu~l n:iodo ..2:!ustifi-c~ta, secondo_ qu-alche opt~ -niòne. E là monarchia decise allora d1 guadagnare . temtpo :ad ogni costo. · . Cos'avrebbe provocato la ·'Pace?_ Ev1dentefn:ente· una me·ssa in istàto- di accusa non solo dleIT fascismo, m.;:i. anche della monarchi.a, sua complice diiretta. Pi.nit.a la g-uerta, le owosizioni, gli od~i, le vend~~e ~ar~b?ero affiornte immediatamente; fj.ntta la -~erra. 1 opinion~ pub·Qlie~ av_rebbe !!·preso subito i suoi 1iritti ed in d~e 0 . tre Q"torn1 al p1u, anche la monarchia sarebbe stata so::i.zzata vi.;-.dalla forza iir-resistibile della volontà 1Jo– nolare, ,finaimiente libera di pr9nunéiarsi. RisuU_:::iito? La mona-r ,chi:a.di . fronte,al dilemma: salvar~ ~'!talia. o · s.àlvarsi; -pensò di eludere le sue responsab1hta e con- servarsi per l'avvenke. . . . . , « La g1.1erra continua » : sfo.'p.iifi-eava_ che 1f confl1~to · çl:a guerra di reg:i:ine si trasfbnn~va .tn guei:ra ?~zio– naJe. Primo enore µiadorn~e. S1!!1lt?cava !l d1t1!to; _ e-on questo, di im'J)otre l'ordme pubblt:o: con oual8:as1 mezzo, in ,qu~nto, €ontinu-ando lo sta~o...di ~uerra, 1. or.– dine si im10onev 4 come una nec.ess1ta v1ta~e P~t ! . .a nàzione. 'Si!niificava guadagnare_ qu~khe giorno, tn modo ·da. lasoiar sbollire la· sorpt'es~, 11 furore, la ven- .. (rl ·su a1cte.sto Pt~to il Hbro ciel ·ge.n. Castellano stt!l'armi~tizio:,,.. édito dal Mondador,; ootrebbe. ·addurre a una conclus_1one. diversa ; .da quc·Ha cui giunge· il no..,tro colla.horato~e. (Nota di C. S,), f. r ,

RkJQdWJsaXNoZXIy