Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946

90 CRITICA SOCIALE detta dell'opinione pubblic.a. Significav_a, suprema illu– sione, guadagnare qualche settimana per giungere ad ' u-u atmistizio negoziato. Significava, altra stupida -illu– sione, conservare la benevola neutralità tedesca. Signi– ficava infine, e questo era p.arhcolarmente importante,. salvare ad ogni costo Casa Savoia ed in particolare il re, felicemente regnante da oltre un quarantennio. « La guerra continua >? fu considerata la formula ma– gica, perfetta non tanto per 1'interesse nazionale, .. qu.anto per l'interes1Se· monarchko e dina•stico. E venne· adolttata con gioi.a non solo dai monarchi.ci , ma dai gerarchi, dagli ex fascisti, dai fornitori di guerra,' dal- 1'.aristocr,aziia militare e blasonata, dai ceti borghesi ed industri.ali. . Chi pensò, in ,quei giorni, al:I'in-evitabile dis,petto ·di Hitler, sorpreso dall'improvviso avvenimento, alla col– lera degH alleati con i- relativi spaventosi bombarda– menti de.lle · grandi città italiane, ai disastri maggioù · che isovrastavano alla nazione? Non cerfo i •ceti diri– genti o là burocrazia romana. Vi pensarono i ,partiti di sinistra; ma che-potevamo.mai fare con·lo stato d'as– sedio, quasi inesistenti com.e organizzazione politica " effilciente, e tOltalmente· disarmati? Così il delitto c-ontro l'Italia fu compiuto: nell'atti– mo in cui era liberata dal f.asdsmo, la nazione era riso– spinta in una _nuova guerra di pretto carattere monar– chico e conservatore. Che ne dicouo Vilttorio Emanuele, Badoglio; Acqua- rone, A.mbrosio? Badoglio, poch'i mesi fa, fec~ annunci.~te 1'imminen~~ appa•rizione delle sue M-emone. Ma chi ne sente prn parlare? ·Gli è imposto H silenzio ·ed egH obbedisce. Certi silenzi, però~ sono ·più eloquenti di qualsiasi re– qui.sitoda. MARIO MAZZUCCHELLI Per la democrazia del .Partito Non .desideriamo prolungare la polemica intorno al pro– getto Basso di stat:ut,o del Pa,rtito, tanto p,iù che quel pro– _getto è stato. ri:tirato, dal suo autore, il quale ha stimato ( et p'our cause) co111veniente aderire al progetto formulato dal triumvirato scelto· dalla Direzione del Parfito; E pèr non. prolungare la pòlemica, non. pubblichiamo,· il lungo artiico-lo di replica inviatod dal c0111pagn-0Turs1 e ,diamo qui noi u111abreve risposta aUo scritto di Basso, pubblicato nell'ul- · tJim~ fascicolo. Pl'lenielltiamo• anzi tutto che, come appare · dalla stessa indicazio111e -degli arti,ooli d,ei due. statuti Basso e Faravelli, ,il Tursi ebbe sott'occhio deJl'uno e -dell'illtr,o un ·testò di– verso da quello ,definitivo, a stampa; e dii questo poteva facilmente aocorgersi· il Basso, prima di lanciare co111tro11 Tùrsi accusa di in:alafede, di deliberato• ·travisamento del suo pensiero e di altre anal.oghe $COrr:ettezze. D'altra parté, ,tanto peir dare un esempfo, nòn si capisce come Bass-o possa afferinaà· che l'art. rn· -del suo statuto coi111dde con l'art. 9 dello ,statuto FaravelH. Non è vero che, oome eglii' dicé, la . sola differenza fra il suo pro-getto e quello Faravelli sia nel fatto ,che in questo vengono demandate all'assemblea tutte le domandè d'Jscrizione .e nel suo solo le domande 00111te– .state. La verità è che egli le 1rimette ad una commissione e l'as-semblea rimane affatto estranea; E tutto il suo prog~tto di statuto è organie.amene ispirato à questa procedura. L'ac– cusa di rrialafède rivolta aJ Turs1, che aveva· rilevato la so– stanziale diff erenzà fra J due progetti, è quindi gcatuit-a e, diciàmofo· pu·re, ·alquanto temeraria. · · · · Il trincerarsi ;poi, come Basso fa, dietro l'ie~empio della Frància, ·per giustificare certe disposizioni intròdotte nel suo. . progetto di. ,statuto•, non i{)UÒ avere un :vafore perentorio. . Osseirviamo· ·anzi tutto che, m•elll't-rèBasso dice d~. aver n~l suo artioolo 93 « .tradotto di peso » · rar-t. 65 dello statuto francese, vi introduce' viceversa una ··parolina («politica») che dà alfa disposizi:..ne una -heri divers~ latitudine, di cui non ~ po-ssibile ammettere che il ·Basso non· si sia aivveduto, ·eh~ ànzi è logico aJlll!Ilettere· egli ab!b-i.adeHberatame111te vo– luto. Quand~ idfat:ti lo sllatuto francese sancisce· p1ena li– bertà alla· stampa s,ocialista per tutte le questioni •di dottrina e di met,odo, ina obbliga a confoirmarsi, ·nell'azione ai d•e- - liberati de~ Congressi, è ben chi.aro e definito, quel che esso vru.ole .i111tend1ere con le pa,;ole « pour l' action >>; ma quando ·Basoo traduce « per quel che riguarda :fazionè poZitica », è possibHe non s•i1sia aiccor,to che_ oon· quell'aggiu~ta egli Bibl)tjt~ea <1Giftt,l131antffrma di attivit~ d·ei gli-ornali, la quale è sempre « azione politica »,' quante volte sia politica la tesi che essi pt"opugnano? Chè se egli avesse invece vo– luto mirare a limitare soltanto fa libertà dell'azione che si svolga su ter,rèno politico, e non, pÒniamo, in ooippetizioni letterarie e sportive, evidentemente avrebbe dovuto usare una diversa dizione. Ma a parte questa ,osservazione particolare, ci so1110 altre considerazioni, dii 1 carattere generale, che vanno fatte. Anm • tu~to n<,n· è da es-~iludère che anche ;jl Partito• soeialista fran– cese possa esser èadutò .in errore ~ non aver avvertito cocti pericoli; ma soprattutto è d,a: tener c,onto che 1a più radi~ ca,ta abitudine democrntiica deUa Firanci.a può non render pericoloso a quei nostri compagni1 -c~rte norme che rappre-. · sentano un seirio e mina,coioso, pericolo per il nostro paes•e, dove ventitrè a111ni di dittatura hanno sm~rzat,o, ...nelle oo– scienw ,degli, anziia.ni e imped·i 1 to che si formasse nei giovani ogni senso di aut-0no1nia spirituale e reso così diffusa I.a tendenza a « cf-éìfore- e obbedire 1>>. A no-i occorre pertanto una vigila111zaquasf's,ospettosa contro ogni :ri.onria· che tenèla a limitare la Jibertà e uildipendenza d-el pensiero•, .se vo- • gHamo cre~re un abito: mentale senza cùi è illusoria o-gni .-s-peranza di democrazia. ' ~ Per questo motivo, se anche si ipossa in qu,alche punto considerare eccessivo il Ili.more da cui appare ispirato il g,iudizio del Tursi, noi -c,onsiideriamo rprovvict•enzialè ques,to eccess-0, conllro certe sopr_avvivenze del costume fascista che. ~ tuttora minacciano dii, i :nqu:ina.re la bella tradizione demo– cratica di cui .può meritatamente vantarsi il nostro partito. Per 1110nfar inutili ripetizioni, riimandiamo ,i.I compagno Basso a quanto è ,s,critto nella prima parte della t·elazione (pubblicata• in questo fascicolo) che il gruppo degli Amid . dii Critica Soci.aie ha preparatQ per il prossimo Congresso e aggiung.iamo di tro•var davvero stupèfacente che il Basso non si renda conto ,d'i due co.se : 1) .quanto egl,i, stesso e i suoi amici ahbian,o contribuito a instauirare quel oostume, proprio qr1.1ia MH'ano (oome altri J'inst:aurarono altro-ve, e priinciipalmente al ,centro, ~ Roma), d,ov-e assegna.rom> a perso111ea fo-ro devote tutti ·i posti nella seziori,e cÌl'tadina e nella federazione, scegliendo, anch~ alcuni oui mancava- pre- . patazione mentale e .anche qualche àltira qualità p-er coprire degnamente queJ, posti·, mentre venivano .gelo.samente· tenuti lontani -daH'ope;ra di oirgianizzazi,one, e persino d·i propa– ganda, tutti i dis'senzien'ti, che da ciò appunto furo111,o spinti a fol'lll1are organiz~azioni, .di. tend~nze; , 2) quanto• s-ia poco di buon gusto addrµrre le pro-prie passate 1benemerehze ( peir quanto g'imui111e cospicue possano ·-e.ssere) per jmpoue si– lenzio a- ,coloro che voglion muovere critiche e gettare l'al– larme contro u111-pericofo che non è affatto imma·ginario, come sopra si è d~tto. E aipl).,\.lnto ,perchè questo .pericolo c'è, si cijpisce eh-e anche un.a ·proposta, oome quella concernente la faoòltà lnsciata · al Comitiato centrale per quanto riguarda la scelta de.i can– didati, se anche po,ssa ess-ere suggsrita da . qualche ragio-- . nevofo mo,tivo, non lasci senza qualche sospetto e timore. ·No-n stentiamo a ocedere quanto dice il Basso sullo stato dofo.ros,o ò1i certe ~~zio111i, :perchè .sappiamo con quanta fa– .ciloner.ia si sian"9"~perte le ·p,orte (J)nche del nostro Partito ,a gerite imprepatr-{Jta intellettualmente- e moralmente; ma crediamo che s•i: debb'a cercar di rimed.iaire a qu•est,o ·stato doloroso con l'alIÒntanare gli indegni· -e cercar -di rischia- . rare, con una sana ,opera educativa, la' coscienz.a di coforo che hanno ide_e erronee o confuse, non coJ porre sop·ra il loro . giudizio l'arbitrio -d~lla Direzione del Partiito, èoinfo– rendo aèl essa ;p,oteri inverosimilmente lati, che le darebbero facoltà di anmdlare la vofo111tàò:el ·Partito. E questo meno ,che mai si può consentiire 1in un m,omenio, in· cui, la Diire– ,z.:ione, più che Ùn governo cH tutto il Partito·, è -stata ed è un governo di frazione, ehe le ..so,pravvlve111zepsicologiche d-el fascismo non s,ol,o no,n ha combattute, ma ha alimentate e ,se ne è servi,ta; e quallldo più dii, un membro della Diire– zion-e (e anche H Basso deve personalmente· sapernè qual– cosa)~ per combattere le minoranze, ha diffuso e sfruttato,. contro .di esse, e S1pecialmente contro di no,i. di~erie e ca– hinnie balorde,· eh~ d'iso111orano soltanto coloro che le in– ventano o .!le riip~ion,o, pur conÒ,scend,one ,o . facilmente in,. tuendo111e la falsità, ·Pertanto, pofohè il oompagno Basso esprime nel suo ar– ticolo l'augµrio che « cessi il maloostume de~la cahJnnia,, della ·d;ffamazione gratuita, della deni.grazi,one si,stemallica >>, noi; oltre ad osservargli che in realtà nell'articolo· del Tm-si, certamente v-ivace e polemicamente aggressivo, !Don c'era ombra nè di · calunnia nè di diffamazione, saremmo tentati d_i ch~edergli per eh è non cominci lui a f arè in modo che il -suo augurio si oomp-ia. E, allargando la cerchia di:' que– sto genere dii osservazioni sul buono e malcostJime·, ci per-

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