Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946

• I CRITICA SOCIALE 87 colonne dei· giornali e· dai pergami lanoian.o. batar.d~ accuse contro i comunisti e. contro d'i 'nQi. _,,, , . La politica intemazionale 11overo d~i t'avoratori anche categorie ·(tecnici, impi,e– gati, artigia'ni, 1ntel1ettuali) che solitàmente sono de– signate .col nome di « ceti. medi ». Ma noi non inten– diamo affatto di, svolgere, come erroneame.nte o male:. volmente è stat() "detto, -una patti-colate politica dei « ceti medi » : riteniamo invç-ce che ·10 .stess.o prole-· tatiato- debba attrar-re ·q 1 uesti èosi detti « cet.i ·medi » Qu 1 sto. per q-u.anto ri_g~ard:a·la politi~a interna. Per )1ell'orbita della sua aziione, fa:Cendo sentir loro· che quanto nguarda la pohbca ·estera dobbiamo affermarie sono anch'essi frazioni de11a classe lavoratrice, di cui la nec~ss_ità p·er l1 Itali.a di mantenersi d'accor4o p.os - debbon,o .ragionevolmente· condividlere speranze, e aspi- sibi·lmenite con tutti- gl-i al.tri SJ.ati, d_i difendere con razioni e unifi.c.ando pertanto intorno a s~ tutte.le forze_. fermezza i suoi diritti nella stipulazione çtelLa pro~- del lavoro. · · s·11m~. pace, evitando tuttavia ogni :asprezza:, special- Per quanto riguarda la poli.tica sindacale ritenianio mente c~n gli Stati vicini, opponendoci a ogni ten- che~ fino .a che appaia necessario m1a1;1tlenere nell'orga- tativo •di rinascita delle correnti nazionalistiche, che ·niz~zione sindacale un 'ing'erenza dèi ~òisì detti par- souo i.sitate causa di tanto male al nostro·· p~ese. tliti di mas·sa, i rappresen~anti clel.P. S: debbano aver,é .- Nella .presente situazione internazionale, liella quale,· dagli organi responsabili un'indicazione' ,della via da,. com.e dimostra la recente Coµferenza delil'O~N.U. a seguti.re, in modo che possano interpretar,e· il pensieiro Londra, risorgono . preoccupanti antaigonism•i tra. le socialista autonomamente distinto dal· pens.iero di maggiorì potenze, l'Italia deve_ c•ercare, non appena ogni altro Partito, per quanto affine. Ma soprattutto le, sia possibile, ·di' pronuuov·eré, insieme .. con altri si deve detcaire che l'opera .dei n,o·stri rappresentanti Stati un'azione di tutte 1e piecole potenze p_er il'nipe- nelle .organizzazioni sindacali e, in generale,. l'opera dire che gli acc-t::unati antago111ismi .conducano .ad un di tutto ff Partito sia .rivolta a ·rafforzare sempre me- nuovo conflitto., -e deve promuove-ré d'accordo con es- . glio nella ,coscielnza operaia· il senso dell:a soli<l.arietà · sé un'azione dirretta a tra-sformare gradualmente la di interéssi e qi' a 1 spfrazioni che ,deve tenerla unita ·e 'inor<Yanka O.N.U. in una organica Federazione di la convinzione -ène solò cl.a. quésta unibne la classle Stati~ Occorre arrrivare alla. Jimi.taziotLe de!Ja so;vran.ità lavorafric'e può sperare tutti i miglioramenti a cui· h:a dei. singol,i Stati na;donali (compr-esi quelni cp,e ten- diritto, e Ua isri'à finale liberazione da 'ogni ser~itù; 1f, gono pggi posizioni di egemo1~i~) e alla lo_ro subor- 1nodo che l'iinitli sindac(lll.e della classe lavorratrice, pm dinazione a . un Ente federati'lio supernazionale, al the _effett? di :un?' ~zio?e. dall'e~ten2,,o e di pat~'i e ac- .,. quale soltanto 1spett_i 13: _funzi~ne. di regol~-e i rap– c~rg1ment1 arhfic10s1! sia invece lo_sponta1;1eo_ nsultat.o · p,orti interstata1i e 11 diritto d1 d1:spo~r-e d1 .forze ar– di i,tna. matura ,cosc1e11za. I nostri compagni chie ap- . mate. Solo avviat;ldosi su questa v1ia.s1 possono supe-~ par~engono ai sindacati _dovrant;o c~r-care che ia.Iia tl-i-. · rare nazionalismi e imperialismi ~ coi.i.dli.are in. _un · rez10ne tanto della ~on_fepétat1one_ G~ner.ale· del La- programma ,,di profiéua. collaboraz1o~e. que!Lle _asp,1ra: voro, q·u.anto }e:He s!ng?le _F•e~era~1oni e Camere . dell zionj che oggi si espinmono solo 111 atteggiamenti L 1.voro, e dei srngoh Srndacati, siano scelte non per- anta<Yonistid.· . , ., r~ue_ che _-s'impon_gano per le I.o!~ doti ora~~rie o, peg.- Pe; arrivare a questo nuovo ass~tto dei r~ppo_rti fra_ -~·10ancora, per cer~e. l?ro quahta _demag9g1che, o 11.er gli Stati, l'opera dei Parti~i ~ocialisti dei van:, Paesi la ~?ro pass1v:3- athtu~rne · .a m~gho espnm1;re ila V?;- potrà riuscire effiçace. se essi .rico1npongo110.al piu p,re: lont_a del Partito ..a cui_.appairtengono, ma persone. che · sto l'Interna~_ion;(llle politica, un:1n~e!naz1Qnale. pero a~b1a110 provata devozione ~la caus~ del prol~ari:1ato, ebe non si ,contenti di tenere penod1c1 Congret$Sl per s1c1;1ra c~mos_oenza ed esp~~1~nza dei proble~t s111d~ riaffermare i suoi principi, ma, datas( uua salda or?a- . cali, att~tvdrne ;a :trattar~ ~ la l?ro s0Luz1one _:pm nizzaz.ione e un chiaro e ben definito prqgr~m!11a _,da: va11tagg10sa agli 111teress1 dei propn rappresentati.. zione istituisca commìssioni di ,studio, c9ìnttab d~ , ptop~gianda e d'azi<;>-ne,. prenda _in sollecito esame tutti i. problemi q.e}l:fl.vita mternaz1011ale, pro~uo~a !or~e opportune di ~gttazione. J?e! ottener;e le .soh,;1z!on1p1~ Fine dei C.L.N. e ·alléanza con altri Partiti. Per l'attuazfone ,del nostro programma d'azione dobbiamo anche prospettarci 'la possibilità di accordi con altri --partiti. Le elezioni ammifl-i~trative ch:e 1Si vanno ;preparando· ~d in aik.uni luoghi gi~ · compiend? costringeranno i Partitj a chiarire i loro progr;imm1, e, al tempo stesso, 71erranno creando un primo germe di ordimament;o democratico, J,a cui portata dovrem.o 1ioi cercare di aècrescere ,con un'opera di edticaz.ione e di spirone ·eserdtata in mezzo alla 'classe' l'.avor~trice. Il risultato delle elezioni amministrativ•e s_ervirà a farci sapere un po' pitì chi~ramente ·quel che i singoli partiti vog-liono e quale seguitq hanno nel Paese._· La · costituzione di amminisfràzioni elettive · potrà forse. togliere 1·agion d'essere ai C.L.N. e por,re fine ,a una situazione che costringe ora i Partiti a dim'en– ticar,e i loro specifici programmi ~ Ud conda~n~ ia. tra– scurare la loro particol.are ftittzrnne nella vita del Paese.' Certo, in ogni caso, i v:L.N. nQn dovranno so-prav-vi-ver.e ·alla convocazione della Costit.u~n:t.e. Ces– serà una tre<YUache fu necessaria per qualche terç.po (ma non_, f_~ d'aq.tra _parte pad~ca·, an~i f~ turb,'~~- · Eta frequeuh contrasti, tanto pm a1Spn ,quanto p1u, soffocati) · ma· si inizierà allora la PC!ssibilità d'i una -vita de-m;cratica e 'd-i wna. azione- fatjjj,'1J~, Sta a· noi di fare in modo· che si compia seconqo .le nostre spe.: ranze. Cer.to, ia. frouteggiar',e le- 'forze dellla reazione dovreino cercare spesso ac-cordi ·e atl,~e<Jw:ç col P. C., . .anzitutto, poi con quei_ partiAi e gru,p•-J?i, \Partito d'~- · zion·e, Partito Repubbhcano) c~e mirino ..a un ?rd1- nam,ento di demoo,razia rep.ubblican,a e Ia1ca e s1.nce~ ramient-e si -propongano u:n èlevarnentQ graduale .. delle classi la-voratrici · eventualmente anche 1 con la Demo- ' . . crazia Cristiana, a patb.o che. essa si man.tenga rigi_- daiment'e acon.fessionale e feq.ele ~l suo nome · e r~– spinga l'infiuss(/ 11 d1 uom,i,ni e ài grupp_i .'che,- d~ntro e fuori lie file d,el Partito, v.isibi'lme~te· .tenta-no di farne una for~a- di èònservazion,e e di ~e.azione e dalle BibliotecaGino Bianco confacenti al progresso civile e s_octale, agl~ rnteres!?l della cfa$Se lavoratrice, al consolidamento deUia paiee. La nostra speranza Chiarito cosi il nost~o atteggiamen,to e i ·iprinci12i cui i,nt,endìamo ispirare l'azione, chi_ndiamo col di– chiarare che intendiam_o ,di restare ~ed,eLm, ~n.te a ttac– cati al Pa?"tito:e sperjamo che 110~ s~ v?gh_a cr-ea~e. a ' noi una condizione pe_r la ·.quale. c.1 _sia 1m:poss1b1le .rimanere,. ma tutti , 4 nzi siano conc~rd1._~l '!JOLer s~I– damentc mantenuta ;e cenientata · _lu,nita _4.el • Pa:t_i~o e rafforzata la· sua efficienza per il co1npit9 decisivo chie gli spettà. , La politi~a .4ei cattolici in · Germania E~ame retrospettivo Anch~ in (;ermaq,ia, sotto Ila spinta . ò.egl.i! avve~imenti, ,il tradizfonale partito del Centr.o cattolioo ha pr~ tl nome di :-Cristiano-d.emocrati:Co; almeno oosì si. è defini 1 to nelle elezio0ni municipali svolte6i on n~Jla Grande Assi'a, ·in· Ba– viera e nel WurteÌtberg. Nella patria di, Lutero la Riforma aveva trj~nf ato nelle .provincie del Centro e del Nord aella Germania. DoJ?Ola r guerra 1914-18 i· ,prQ-t-estan#· erano, il 61 % della popolazione, i c.attolici il 37% e gli ehreii l'l % (600 mila e ~tti:). La perd:ita delll'Alsaµa-Lorooa, ba tolto ai cattolici un mifame e mezzo dli profossant-i! il loro culto. Altro forte num-ero

RkJQdWJsaXNoZXIy