Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946

CRITICA SOCIALE · 97 ' nei vari Paesi, l'~senza, ·aSISIOIÙta d (u.na norma che. definisca il diritto di ferie per i lavo,rator~, sia una delle più diffuse e non ~erto la più trascurablile. , . · .Anche nei due do-cumlmti dJ, !più vasta portata intem.azio– nale....,cùi abbianò rispettivamente dato· odgi111e, nel periodo tira le òue guerre, i ,due massimi organismi internazionali_ del lavoro, la F.S.I-. e l'O.i.L., nessuna 111orma -sulle fede dei lavoratori è &tata fomm1a·ta. Infatti, sia fra i. ,principi generali fissati d:all'a-rt. 427 •del Trattàt,o 'di Vema-;glia (paxt~- XIII) per_ · l_a cos_tituzione dell'Organizzazione PCl'in.anente .·Iµtemazio– nale del Lav-oro,, sia fra le ènu111ciazioni fissate nella Carta Internazionale del Lavoro della Colllf erenza Sindacale Inter– nazionale di Berna (.febbraio 1919), -troviamo soltanto un voto per -l'adozione del riposo S"èttimanaJ.o ,per tuttiJ i lavoratori. , Più avanzata (ma l'indeterminatezza della sua, form "Q.la – :,.io-ne b:asta a smascherarne il motivo deniago-gioo di tipica_ marca fascista) è la Gairta ,del' Lavoro Italiana, la qualè nel-. l'art. XVI. prescriveva il dJdtto ad UÌl illl[lirecisato p-eriodo annuÒ·di riposo feriale retribuifu. per rutti i lavora:to-ri d·iip-en– denH ·d:a imprese a lavoro oontinuat-O•, ·e dopo urri anno di ininterrotto servizio presso la stessa impresa; È noto a tutti– coml, questo ipronunciamento trovò app!icazione iniqùa nella -successiva legilslazione e rpra.&§icontrattuale, che · sancirono condizioni di assoluto p;ivi1egio per le ,catego~ie diirigenti e impiegat'irzie e nelil'ambito deile stesse determinò profonde ·sperequazioni, ispira:te al criterio dell'anzianità; che lega il dip-ende.nté al padrone e trasforxp,a le aziende in cli:ent-efo. Solo n~lla Carità .Costituzio111ale dell'U .R.S.S. il p,ro,bleµia appare nella sua ri.mpostazione preci,sa. Nel_ ca,pri.110,lo X, èhe tratta ,d·ei << Diritti e ,doveri fondamentali dei ciittaidini )), su– bito do-po l'enùnciazione del diritto al la,voro- per- tu'ui, l'ar– tioofo 119 sancisce: « I cittadini, dell'U.R.S.S. hanno diritto << al ripo,so. Il diritto al ripo5() è ass1curato dalla riduzione (( della giornata lavoira~iva a Sèttè o-re ·per l'immensa m;ggio– (( rao.za : degli operai', dalla rl.,stituz~one di .001Dgediannuali agli, « 9,perai ed ag-li-i:mpiégaìi, col mantenimento del ·salariJO, da « una vasta rete di sa.na' fori, case_.,di riposo, clubs, messa a « :disposizione dei Javoratorii .•. ». ·. Tanto l'ordin-e di ip_recedeiwa (verranp.-o dopo le diiehiara– zioni ll'elative alla previdenza, assistoo.za , istruzione .é agli · stl,ssi dirittiJ civili)·, quanto l'impostazione generai~ del pro:' blema documentano la chi !a.ra ispirazione sociali,sta di questo arti-oofo della legge fo111dame111tale dell'U.R.S.S. Con'--la con– cessione del rÌ!Po.so come diritJU>, concretamente assicurato a tutiti, la stèssia legge esolude ,ohrele vacanze annuali per .co– loro c4e lavo,r.ano subiscano limitazioni ci.rbitrarie. Il ·fatto che esse vengano riconosciute ,incondizio1Jw.tammte a tutti, ha UJ:?- _grandissimo valo-re per noi,, .in quanto è realizzato lo sganciamento. di- qu,esto diir.i.tto · da ·qual,sfasi vincolo, che in .regime capitalistico fin.irebb-e òo-1 divénir-e. immancabilmente uno strumento d..i -coartazione -e di ricatto, nelle mani della classe borghese. Crit.eni: cui dooie ispirar.si ~a l,egge per le ferie ai lavoratori .. . ' La ri 1 00,stru'zione cl,i un 'Ita:iia dem.o·cratica dovrà attuare una - legiiSlaziione so~ial·e veramenle pro,gressiva, che ll'appresenti • uin effettivo. passo-avfillti ritSlpetto a queHa fascista. Converrà, anzitutto,· una volta san,cito il· ,diritto alle ferie per tutti i lavorator:i•, &!Ssarne l'entità· milllima, la quale non può sce.rì, – dere '-al di -wtto d-elle ,d!iJecig~orna,te assicÙrate a t~tti oolo11:o che abbiano esercitato, ,comunque, ~ttività lavorativa per un intiei:o a111~ Le ferie .anµuali dovreblbero essere indicate ohbHgatoriamènte tanto ~mi do-cumenti di lavoro, quanto sui~ ·libri pag~: e éiò allo soopo di facilitare il oontirollo, da - parte ,degli o,rgani di vigilanza s,ocilale,·specie per quei lavo·· ratori che intendono usufruire -del riposo in periodi distinti. Il periodo feriale rui.tnimo pèr tutti do-vrebbe poi es,selt'e maggiorato, i,n base a'{):appositi_ coefficienti fissi,, per quelle catego,rie di lavo·rat,ori1 il ,cui J.avo:ro co-stituisce un particolare · logoramento fisico o un pr~giudizio a· -caratt-ere non ii,forLu– ni_stiooper le nonna:li -oondizioni.dì ~.Iute. Atllo scopo di coor– dinare l'entità dei v:3ri coefficienti fra le divèrse categorie _ d'i lavo-t--atori, alla .stiipulazionE, -d-ei_co1Dtiratti nazio:Oali di ca– tegoria dovrebbero partecia>are, per la trattazione• di qu·e– st{l materia, oltre ai r.appresentanti di dasse, i rappresen– tanti deU' Alto Commissairiiato p·er l'Igiene e la Sanità pUJb· b1iea, dell'Istituto di Previdenza Sociale, -dell'Isthuto Ass-i•• stenzà Malattia -ai Lavoratori. .Ainalogo procedimento si do– vrebbe tenere m~lla stipulazio111e di oontrattii integrativ,i di– strettuali, ai quali dovrèhb_ero partecipare i raippresèntanti dei ,oorrispettivi enti focalii,. B 'blln4ltr~ do*ebbe ~re fissato per legg-e, per ogni con· 1 I0Leva 1v1noO1anco gruo periodo- ,dii effettiva attività lavorativa (per esempio_: · un trienruo) il diritto all'aumento minimo di un· giorno d'i fori-e r~t~ibtu.ite, in lt'elazione anche al riconoscimento d~ una diminuzione dell'effi.ciooz.a fisica.. :in rapporto all'eta é all'arizianit~ lavorativa di ogni singolo ,pr~tatore d'o~ pera. _Tale aumento, che sia maturato alle_ d1poo.denze d1 una stessa .impresa o di diilver,se imprese, che si~ av-veinuto n-elJa pratica esp,li-caz,i.one ò.i un unico Ò di più generi ~i lavoro regolati •da differenti oo-ntratti,_- ·deve es,sere consv– derato come defiuitilvamente acquisito, e ,pertanto rispettato · da qua1siasi ·illl[lrenditor"è d'opera. · Conr ta.le , sistema è pos,sibile pro·porzio1Dare l' entirtà delle· fede non solo alle esigenze, po-s-te dalle -reali co-ndizioni di lavoro•, -ma anch-e al logoramento ohe •per ,ij passato H lavo– ratore ha dovuto -subire. Nello ,stesso tempo, -un lavo-ratore che ,passa da un'attività. fa~ioo,sil,ad· una piiù leggera, pur conservando ~la qµota parte r_-elatiya agli aumenti accumu– lati, usufruisce·· del mimmo di ferie pll'"èvisto per la nuova caiegoria. È evid,ente ·che l'appli,cazione dii questi criteri non tro– verebbe eccessive difficoltà in regime so-cialista. L'o-sta,oolo · ma-g,giore, infatti, ad una lo1r:0 effetJtiiva concretizzazione viené •dal f~tto ·che -i datorjJ · di lavo·ro tendono a pr,ocura,rsi sul :U:.ercato· quef prestatori oh-e,- à parità di rendimento, richiedono :una mercede inferio-re. J.n questo caso, il lavo-– ·ratore anziano, se ,di,s,occupato, t,roverebbe maggiori; diffi– co,bà ad una :5uai.nuo,va a,ssunziJOne..e si troverebbe obbligato ad accettare '.C'Ondizioni•meno. favo·fevoli, giacchè ·in gu~sto modo il ·datore di lavoro tenderebbe a neutralizzare i b-e- - nefici ruaturati dii diritto a vantaggio del lavoratore -i,n ma• teiria di ferie. _Tale d,iffiooltà potrebbe _essere o,vviata con· l'istituzione ·di una speciale Cassa ,per le Ferie, alla quale ·il dato,re di lavo·ro. do-vrebbe :m,ensilmente versar~ un con– - tributo tpriopor.zionato al nm;ner~ e alla categoria d-ei lavo• .rato-r'i alle sue dipèndenze e ·-coriri,spondente alle giornate · lavo•r.ative cl~· esiSi effettuate, i111dipéndentemente dalla loro - aillzianità o dalla dunta della foro prestazio-ne. La Cassa, ·a su~ volta, ·.dovrebbe effettuar-e l~ liqui~azioni. delle ferie · in baS"e ai ,cri,teri ·suesp-0sti, ché dovrebbero tirovare I.a ne– cessaria applicazione,. sfa nelle modalità convenute dai con~ , tratt1, sia i-n aippo,site- no.rme lègislative. Evid-el).temente non sono le dif fi,_èoltàtecniche o di natura co•ntmg"ènte quelle che ci devono spaventare. È assai .più imp,o-rtante e difficile dare la giusta impostazione a pro– blemi. di questo 'genere .che rintracciare la via della loro soluzione. Del resto, .come si .V'ède, il problema è s_olo enunciato.· P~i i· lavori della Costitue~te saranno- un'ottima occasione per fare un notevole passo verso la sua soluzione . MARIO FERRARI-BRAVO I democristiani e .noi Stirano risultato' h~ sortit<>-. a' mio articolo comparso- sul n. · 4 di Crit'ica Sociale ( 16 febbraio· 1946): là dove d·isco-r– revo di socialismo e di cristianesimo ed invitavo i compa• gni socialisti --: abbandonato ormai il vreto a,nticlerica- , 1ismò - ad utilizzare i:l verbo "di Cristo per quanto può dare anche sul tèrreno sociale, ·cer-cavo. ci-0-èdare l'avvio ad una cri.stiani:ziazio-ne · del socialismo-; · tutto p~tevo -aspettar.mi (ed in primo lµogo la p-ro:testa e la difesa delle V'ècchie po- _si:zioni da parte di qualche veechio compagno), ma mai che la vo,ce di protesta sarebhe uscita dalla bo-cca di· un. cri- · stia1110; di Piero Malvestiti (ved'i « U11XJ; parola ai sociaJ,is·ti . Conòscersi >> su D~mocrazfu del 3 marzo). . È <p·ro:piriocosL S1 direbbe che Piero Malvest-iiti non tol– leri che un cristiano .sia socialista, che un· .socialista va'da a messa e che le formule cui la· sua mente è aoituata ·vèn-· ~ gano ·riv"6èlute: da: Ullla parte devono sita.re ii cristi:ani e dal– l' a1tra i so-cial.isti, così oome il Bene si contrap-p,one al Male, senza .possibilità, di tregua. Chi ragiona diversamente, pensa il Malye,stitli, oon(onde le ddee e va rampognato:- 111-el dicembre .scoirso la predica è toccata ad Antonio Greppi, oggi 4 predica del Malvestiti ,investe il sottoscritto. Ma intanto uomini che s-entono ancora Jl fascino· della vecchia canzone oristiana, mentre 501110 ~rdi all'allettamento della sirena d,emocri-stfana, esistono: dentro .a.i partiti e fuori di essi, o an movimenti autonomi che nascono-· e si seiol– golllo e si i;iformano. Esistono, e son9 ,sempire più numerosi ~ v,ivaci. È un fatto, questo, che fa pensare e che basta da· solo· .a coinfermare la mia tesi: l'insufficienza, in Italia, del ' '

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