Critica Sociale - XXXV - n. 23 - 1-15 dicembre 1925

292 CRITICA SOCIALE Il programmadi Heidelberg Nella Critica del 1-15 ottobre, riptoducendo un· articolo di Max Quarch che indicava sommaria– mente i punti del programma socialista tedesco modificati dal Congresso di H eidelberg) ci riser– vavamo di illustrare più distesamente il signifi– cato e il valore di tali modificazioni, q!,lando n~ avessimo sott'occhio il testo precisò e definitivo. "Tàle testo togliamo oggi dall'Avenir Social di Bru– xelles, la Rivista mensile del movimento operaio socialista belga, spiacenti solo che gli impedimenti Dichiarazione di pri~cipidiHeidelberg(l 925) A) In conformità alle interne sue leggi, l'evoluzione economica ha condotto al rinforzo della grande impre– sa capitalistica, la quale, nell'industria, nel commercio , e ne·i trasporti, riduce in confini sempre più angusti ia piccola intrapresa e ne restringe la portata. sociale. Pel crescente sviluppo dell'industria, la popolazione industriale aumenta costantemente in rapporto alla po– polazione agricola. J;J) Il capitalismo ,ha separato la massa dei produt– tori dalla proprietà dei mezzi di produzione e ha tra-· sformato il lavoratore in ùn proletario spossessato. Una gran parte del suolo si trova in mano dei grandi pro– prietarii fondiarii, alleati naturali del grande capitale. C) Così i mezzi di produzione economicamente de– cisivi sono diventati monopolio di un numero i·elativa– mente ristretto di capitalisti, i quali, in grazia di tale monopolio, detengono la supremazi!3- economica sulla società. CC) Nel tempo stèsso che la 'grande intrapresa pro– gredisce n~ll'economia, aumentano il ·numero e l'im– portanza delle varie specie di impiegati e di intellet– fu<,ili. Costoro, nel processo del lavoro socializzato, esercitano le· funzioni di direzione, di sorveglianro, di 'organizzazione e di ripartizione e, grazie alle loro ri– cerche scientifiche, per-fezionano i metodi di prodli– ;zione. Con l'aumento del loro numero, essi perdono. sempre più la possibilità di elevarsi' a condizioni pri– vilegiate, e i loro interessi. coincidono in sempre cre– scente misura con qùelli degli altri lavàraf.ori. ~ D) Con 1o svUuppo della tecnica e col monopolio dei mezzi di produiione, la produttività del lavoro umano cresce in misw-a gigantesca: Ma il grande capitale ~ la grande proprietà fondiaria cercan9 cli monopoliz– zare per sè i ·benefici prodotti dal lavor~ sociale. Non i soli proletari1, ma benanche gli strati intermedii sono privati della parte integrale di progresso materiale e culturale che le forze produttiv,e intensificate rendono possibile. E) In seno al capitalismo esiste. la tendenza costante ad· abbassare sempre più il livello d'esistenza degli strati laboriosi. Solo mercè UIJ.a lotta costante è reso possibile a questi ultimi di preservarsi da un maggiore abbassamento e di migliorare la propria situazione. Si aggiunge a ciò la grande insicurezza dell'esistenza, la minaccia continua della disoccupazione. Quest'ultima diventa particolarmente dolorosa ed esasperante du– rante le crisi che seguono ad ogni periodo di pro– sperità economica e che trovano la loro causa nella anarchia del modo di produzione capitalistico. F) La tendenza capitalistica al monopolio conduce all'aggruppamento dei varii rami di industria, alla con– nessione dei varii scali-ni successivi della produzione e alla _organizzazione dell'economia in trusts e in car- BibliotecaGinò Bianco che si frappongono al .regolare arrivo dei gior- ~ nali socialisti tedeschi in Italia non e.i ·permettano di eseguire direttamente la versione dal testo te- desco originale. ~ Cominciamo dalla parte generale, e propria– mente teorica, ponendo, di fronte al testo del pro– gramma di H eidelberg, quello dell'antico pro– gramma di Erfurt ( 1891), e indicando con le let– tere progressive dell'alfabeto i punti dei due pro– grammi, perchè appaia piu evidente quel che c'è in essi di comune o di aoologo, e quel che c'è di diverso. ( 1) · Dichiarazione .di principi di Èrf~rt(1891) (,1) L'evoluzione economica della società borghese conduce· necessariamente alla scomparsa progressiva della piccola in– dustria "in cui i mezzi di produzione so~o proprietà indivi– duale del lavoratore. (B) Essa determina la separazione fra il lavoratore e i mezzi di pròduzione, riducenclo quello nella, condizione di proletar·io senza proprietà, mentre (C) i mezzi di produzione divengono il monopolio d'un numero relativamente ristretto di capitalisti e di grandi proprietari terrieri. In cerrelazione con questa. monopolizzazione dei mezzi di protluziope alle piccole azi~de disperse vanno sostituendosi in misura crescente aziende colossali, l'utensile si trasforma in macchina, (D). cresce in proporzioni gigantesche la produt- . tività del lavoro umano. Ma tutti i vantaggi di questa trasfor– mazione sono fatti n'lonopolio dei capitalisti e dei grandi pro– prielarì di· terre. Per il proletariato e per le classi medie in decadenza - piccola borghesi,a e contadini (piccoli proprie.tari e affittuari) - essa rappresenta una sempre più penosa mancanza d'ogni sieurezza dei mezzi per vivere, uno sfrut• lamento, una miseria, 'un'opp,·essione, un a·sservimento sem– pre più gravi. • (G) Sempre più grande diventa il numero dei· proletari, sempre più numero~a la schiera dei lavoratori-superflui, sem– pre· più accentuat~ 1 l'opposizione fra sfruttatori e sfruttati, sempre più aspra la lotta di classe tra borghesia e proleta– riato, lotta che separa la società moderna in due campi ne– mici e che è· la carattal'isticà comune di tutti i paesi indu– striali. {E) L'abisso fra gli abbienti e i non abbienti è allargato anche dalle crisi le quali hanno origine dall'essenza stessa del modo di produzione capitalistico. Queste crisi, sempre più intense e devastatrici, per causa delle .quali la mancam:a ge– nerale di sicurezza è divenuta lo stato normale della .soèietà7 documentano che l'organizzazione attuale della società è im– potente a contenere e dominare l'espansione delle forze pro– duttive, che. la proprietà individuale dei mezzi di produ– zione è incompatìbile col loro impiego razionale e col loro I pieno sviluppo'. \ (F) Cotesta proprietà individuale dei mezzi di produzione, che in altri tempi serviva ad assicurare al produttore ·1a proprietà, del suo prodotto, è oggi divenuto un mezzo per espropriare contadini, artigiani, piccoli commercianti e di (1) Stampiamo in corsivo le parti che. costituiscono le so– stanziali e più caratteristiche differenze fra le due mozioni.

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