Critica Sociale - anno XXXV - n. 15 - 1-15 agosto 1925

178 CRITICA SOCIALE perchè ogni articolo offende la ragione della vita dei popoli, qùando li vogliono servi come i Tedeschi. sotto i Polacchi o gli Ungheresi sotto i Romeni, o liberi di una libertà beffar– damente coatla come gli Austriaci. Il perchè noi dobbiamo continuamente spostarci lra l'immobilità dei trattati secoriclo i vincitori e la sovversione dei lratlati secon– do i vinti. Vincitori e vinti si identificano nel– lo spirito asp_r:o.del nazionalismo conserva– tore o rivoluzionario. Al di là_ dellP paure persecutorie degli uni e dei furori vendicativi ..:. degli altri, cerchiamo la restaurazione del di– ritto attraverso il diritto, la via della pace attraverso la pac~. Ecco il « Protocollo eh Gtnevra » ! Pensalo da un socialista inglese, sostenuto da un de– mocratic,o francese, adottato da tulta la ple– iade diplomatica dei satelliti nella Società delle Nazioni,· e poi deriso e ritrattato dalle Potenze che al Consiglio Generale l'av.evano approvato; creazione invero umana e non di– vina e, pertanto piena d'imperfezioni, inegua– le nei carichi, ineguale nelle guarentigie, -ep– pure, · magùifico blocco. di avvenire lucente, che attende il gesto michelangiolesco dell' ar– tefice perchè si eriga nella realtà della storia, il « Protocollo di Ginev'ra » è l'impegno mas– 'simo che l'Internazionale socialista operaia, abbia assunto in faccia al proletariato ed ai· Governi. La sua responsabilit~ è tremenda, appunto perchè si tratta di un còmpito po– sitivo,· di una realizzazione a breve scadenza, non di m1a.azio.p.edi mera propaganda. Tutto il massimalismo scansafatiche, tutto il comu– nismo esasperato, ,aspeltano per denunziare allegramente:l'insuccesso e il tradimento 1 op– pure per gridare davanti alla vittoria: «Tutto "'I qui.». _ Dal punto di· vista degli egoismi e degli accorgimenti di parte, ben si può domandare se sia «abile» avere fatto fulcro dell'azione internaiio_nale un f aùo, anzi un'idea, a con– tenuto negativo, come la pace. Quasi lo stesso rimprovero si lascia agli spiriti forti dei sov– vertitori rivoluzionarii di poter rivolgere ai compagni che pongono come fulcro della po– litica interna la_difesa o il riconquisto delle guarentigie proletarie, perchè anche la liber– tà, come la salute, è un fatto, anzi un'idea a contenuto subbiettivainente negativo; è la assen·za di un male. ·Ma, se l'orgoglio della . Internazionale non è quello di. custodirsi ava– rai;nente per trionfi. di eloquenza estremista, ma di agire nel tempo e nelle circostanze per ciò che forma la vita o la morte·, la libertà o la schiavi_tù, economica e politica, della dasse proletaria, bene l'Internazienale pone al suo Congresso la unicità della questione della . pace ~:della questione della libertà e sposa 1~ pol~t1?a del Protocollo di Ginevra alla poli– tica d1 difesa delle condizioni del proletariato europeo sotto l'oppressione reazionaria. Le Nazioni più offese e mutilate dai Trat– ·tati present_ano il massimo dello spirito di revq.nche e 11 m_ass_imo dello spirito di perse- . . . cuz101!econtro 11 socialismo. Quando i partiti B1bllotecaGino Bianco - di reazion~ nazionalistica sono posti - come accade oggi ai Volkische tedeschi - a sce– gliere fra le concessioni di politica estera allo Stresemann e le concessioni di politica interna e doganale per i lavoratori, prescel– gòno il sacrificio in politica estera, sospen– dendo le ostilità alla nota di risposta sul pat- . lo cli garanzia. Il nemico, col quale la Inter– nazionale dovrà venire a misurarsi in un di– sperato corpo a corpo, è il monop,olio del capitale finanziario, signore assoluto del ca– _ pitale industriale e agrario, che ha la sua espressione politica formidabHe nel naziona– lismo di guerra e nel nazion:;tlismo di dìtta– tura. La situazione economica e politica del pro– letariato nel inondo, che è l'altro tema impo- 11-ente del Congresso, si compenetra col primo per la identità delle forze politiche che si schierano da una pa_rte e dall'altra, dalla classe del lavoro, dalla classe del privilegio. Di qui una ragione particolarmente gelosa pèr nori scendere a. transazioni sul concetto, sul Mito: Protocollo di Ginevra; perèhè esso è una chiave che apre ugualmente i chiusi cancelli. della pace e della libertà, contro il nazionalis:rpo di guerra esterna e di ~eazione interna. Riconosciamo che chi, ,nel Protocollo di Ginevra, vede soltanto .una costruzione diplo– matica della democrazia per una concezione particolare tecnica di politica estera, può le– gittimamente pensare, vista la insuperabile· protervia o il codardo pessimismo· dei Go– ven11i, che si debbano, in via subordinata e transattiva, sostenere anche i cosidetti palli di garantia, che,sull'esempio di quello re.nano di faticosissima gestazione franco-anglo-bel– ga-tedesca, si vengono profilando .. Ma è, in– dup_italmente, un mutilare l'anima del ProtoJ collo ed un accollar.si troppo gravi_ responsa– bilità di atti di impenetrabili -Cancellerie. . O i patt-i di -garanzia rientrano .previan:ien- 1 Le nella disciplina ideale del Protocollo, e c;ioè: disarmo, arbitrato, mezzi pacifici rico– nosciuti ai popoli di modificare i trattati, re– ietta quindi ogni idea di « Santa alleanza» e · sigillazione storica dello stal&s quo, e allora non sono che il «Protocollo», considerato in momenti storici e geografici diversi, i quali, riuniti, rifanno il « Protocollo» in pieno. O i patti cli garanzia non rispondono a tali esi– genze, sono la pietra tombale ribadita su · tutte le situazioni, e allora sono da combat~ tersi, non come inutili, rp.a come pericolosi. In questo caso, infatti, è anche· giusta la preoccupazione di coloro che veggono nei patti di garanzia il germe po~sibile di siste– mi di alleanze opposte, che, assunte per ga– raqtia corrispettiva qi pace, diventano corri– spettivi strumenti di . guerra, per i sospetti mutui che sollevano. , · · Con ciò il Congresso non. scoraggerà noi pensiamo: i socialisti francesi, belgi, iu'glesi e tedeschi che si propongono di stare alle r_eni ?ei l?~O Governi prr contr?llarne gli at– ti aff1nche il Trattato dz Garanzza per il Reno includa più che sia possibile di ciò che è conforme al Protocollo ed escluda più che

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