Critica Sociale - anno XXIV - n. 8 - 16-30 aprile 1924

CRITICA' SOCIA.l(E 121 gono <li a,vere sempre un -pensona:le fi&so e che abbia una, competenza. particolare per la cura e J' u.qo <lei bestiame, per :la mungitura, taJvolta, :per la fal)br:cazione del for– :ma,ggio, .per il servizio .della irri.gazione e 1a ,sorveg.~ianz t dei canail.i d'a.cqua, ecc. Quando, in.somm.1, l'azienda si in– dustrializza, es,'311, impone una specializza1.ione nei lavori P, con la specia.lizzazione, la presenza ,di personale fi.sso: i salaria.ti fissi:.. I braooi'81ntiavventizi non :;pariaoono, poich~ di essi c'è bisogno nei momenti di .più intenso lavoro {mon– datura e raccolta. .del riso; ra,ccolta ,dei fora,ggi; semine, ecc.), ma. l~ loro richiesta è ri·dotta. e saJtuaria aJ ,punto che in :rlC11ni luoghi bisogna, :provvedere mediante l'immigrazione. Il salaria.to. f:aso ha -preso il .primo .posto fra i lavora.tori dell' a.zien<la. Aziende appoderate. Andiamo oltre . .Paissia,mo a-d un'aziend.i, agraria appode– rata. de-:.l'ItaJia Centrale. L'appod eramento ha J.a, sua ra– gion ,d'essere nei sistemi coltura.li dominan1i, per cui non si' ha d'inverno l'arresto as.soluto -d,ei lavori in eampagna, e per cui l'industria deJ qestiame - bestiame da alleva. mento - ha nell'azienda una notevole ::n;portanz a. No'1 c'è I-a disoccupazione inver,na,~e, e c'è i.l b~sogno di -u: nam a.no d'opera ch,e abbia un certo .gra,do di capa,cità .spec.:.aliz– zata. Di più: c'è in quelle zone una ,densità -di popoh– zione ag,rico1ao perfettamente proporziona t,: ai biisogni de-Jl-t cam.pagna o, amche, alquanto .i,nforiore. Tutto questo ~porta, l'impréndit.ore ad a&·:iicurarsi la ,per– manenza continua della mano d'opera, fi.Jeando ne'.la sua campa.gna ile f.·tmigli:e dei 1avor.atori. T./arv,entiziato (che, come abbiamo visto, ha- la sua rn.gion d'esSP,re in una la.rga soluziona di continuità, nella .Af'ecuz:one ~-ei lavori sopra. azieTude aventi uno sca.rso sviluppo deJJ.e industrie a,gra-ri-e) i:n queste aziende non si 1potrebbe concepire: J'imprendi– tore dovrebbe ricorrere agli avvent:zi in ognj momento ,del– l'anno e, data la aimitata .densità della. popolazione agricoli, avrebbe timore -di -non .giungere a trov,ue quanta mano d'opera gli occorre. Ed ecco la ragion <l'esser e -del contr atto,di mezzadri:J. Perchè ':....... si chiederà - la mezzadr.ia e ,non l'assunzione con sa'.ario fisso? C'è .la, tra,dizione, anz;tutto, che cont..t ~r qualche 00sa. Poi il salariato fisso impegna oolta-nt,), di .solito, [a sua .persona per lavori ben, dekrminati, la cui esecuz.ione può es.sere faci:lruente sorvegliata e consta.tata. Qui invece si impegna tutta la famig.Jia del colono, e !a s; impegna per un complesso di lavori, Ja cui esecuzione ,non si .presta facilmente a controllo e a coruitaitaz,ione. In cam– pagna si sa che vi sono i la.vori ,necessarii e i lavori sola_ mente utili; il Javoratore ;pagato con salario fisso potrebbe essere facilment.e 1!Jlldotto Q. fare, alla meglio, i ,primi, e a cercar di risparmiare la fatica degli altri. Riconosciam,) .pertanto 1ogico - e a.oche conveniente, in massima, per il Ja'Voratore - "il contr.atto di mezzadria, Jà dove esiston,) ~e condizioni da, noi in.dica.te, ' come nell'Ita.1ia Centrale e, forse, in altre parti del -nostro paese. · Aziende quotizzate. Siamo al latifondo, purcbè si voglia considerare questo ·termine con una oerta larghezza <li criteri. Si sa che i.l la.Mondo rrsponde a un in'9ieme <li condi– zioni - sopratutto olimatiche e geologiche - per cui la produzione a:gra ria osc illa, fra minimi e massimi (massimi reìativi) assai di, stan.ti fra loro. Il rischio dell'i-m:presa grav,1, su queHè aziende in mi.sura. -assai notevole. L'imprenditore, quando volesse coltivare la sua azienda .col sistema deJ.'.a conduzio.ne c1ir.ett-a, assumen do lavo ratori :ivventizì, cariche– rebbe il suo bilancio di una spe.sa fi.ssa, ,senza essere sicuro se ad essa corrmponderà un'entrata· .proporzionata: si t.engt conto che a ,determinare la linea dei -salari entra per l.1 sua parte ·(non ,diciamo esclusivamente) a'elemento bisogno della famiglia del lavoratore, e che l'incertezza e la scar– sità media .della produzione non .permettono cli affermar<:l -ee la produzione stessa può arrivare a.! limite dei ·bi.sogni, per qua,nto essi siano ridotti. L'i-m,prenditore pertanto 0 tratto a,'.l'adozione c1i contratti agrari che permettano cli proporzionare il compeMO ,dcl lavoro al :reddito che ri– sulterà al1a fine deJJ'annata. Biblioteca Gino Bianco Da 1pa,rte loro, i lavoratori - ,per tj.more <lalla di.sooou • pazione; ;per lo . stato -delle comunicazioni che, ,difficili e costose, rendono troppo cari i generi ·di <'On8llmoche :ve– nissero di fuori; iper l'or,gan;izzazione del mercato locale, in ou,i il bottegaio e lo strozzino si arricchiscono ai da.nrn della -povera .gente in ra,gione <lei bisogni <li questa - cercaJJo l',a,ppezzamento di ter-ra -principaJ-rn.ente.per Ja col– tivazione di iprod otti -d irettamente necessari al consumo de:la famiglia : il gra.no 1Ù -pr,imo posto. Le conclizioni -delle aziende agrarie, l'inte-resse -degli im– prenditori, i bisogni ,dei lavoratori contrib-uiscono insieme a determinare il sis~ma d,e.111, quotazione <lelle aziende a– gra,rie: l'imprenditore fraziona l'az.ieTuda ~n tanti lotti - almeno ne'.la 1pa,rte destinata alla coltiva1.ione dei ooreaìi - e oede quei lotti a famiglie di 1avor11tori con un cÒn– tra tto di Jocazione, o esigendo una :pa.rte del .prodotto. E tutto lo :Sforzo -deHe cla.ssi lavoratrici .di '}uelle zone dov<:l il .~atifondo domina, non è tanto ,di mcrlifr.are - nèll~ ffile linee fon,damenta.Ji - un .tale contratto, qua,nt-0 di ottenere Ja terra a .migliori condizioni: di ottenerla maga,ri per sempre, per sistemarla - .ipecialm~1te a vigna o ::. frutteto, :per farne una sua.. proprietà. ••• Tutto questo per oondu{!ere che non ci sono forme per- fette e forme imiperfette ,di prestazione di mano d'bper:i, ideali e ,jmmobfo le ,une, da mutarsi le aJtre solo ('h,e lo vo– .glia,no i .lavoratori con le Joro organizzazi.oni, o solo che lo voglia il legislatore. Ma ci sono forme adatte e forme non adatte al ti,po ,di azien<la cui esse ,sono ap.plicatc. E lo .sforzo ,degli -0rganizzat01:i deve essere non già quel,lo ai prop □ g-nare forme a.stra.tta.mente perfette ·di contraUi a– grarii, -buoni .per ogni Juogo e condizione, ma quel.lo di stu– diare le condizioni e le es:,genze -dei singoli h10ghi in quel determinato periodo ,di evoluzione economica, e di 1premere' perchè, se i oontratti sono arretra ti, si•a.n0 messi in rela– zione aJ.:e mutate e mutab:,li esigenze della produzione - e -perchè nelle stipulazioni 1particolari u,n equo pooto si.1 assegnato a.Ila soildi,sfazione de.i bisogni -delle classi lavo– ratrici. D G. O. Per una 10l uzione 1ociali1t delproblema ilitare. I . Del problema militare si è pii1 volte· occupato il Partito socialista, in Italia e fuori, adottando anche provvisorie proposte di soluzioni e combattendo per farle accogliere, senza fortuu·a. Le esperienze fatte durante la recente guerra impongono una revisione, come dei vecchi ordi– namenti, così anche delle proposte fatte per modi– ficarli. Agitare il problema ci pare perciò interes– sante e opportuno, anche perchè nelle sfere mili– tari, preoccupate qùasi soltanto di avere il massi– mo coefficiente possibile di forza organizzata negli eserciti permanenti, la necessità di una riforma ab imis non pare sia sentita. Perciò pubblichiamo· l'articolo che ci invia Il Caporale, riservandoci di far segui.re ad esso osservazioni su alcuni punti che non ci sembrano sufficientemente chiari o in cui dissentiamo dal no- stro collaboratore. LA CRITICA SOCIALE. La divisione del lavoro e gli " eserciti permanenti ,, Ogni qualvolta. ho esaminato il problema milita-re alla lnoe delle -dottrine, marxiste, ho creduto neces– sario di s intetizzare H mio pensiero n,ffermando la necessi.tà ttecnica, econOlffiica e ,p0·litica di fondere 19. pr-0d uzione con I.a ·sua stessa proitezio,n,e, cioè con la difesa militare del Paese. R it-engo necesSiario chiarire ,quale è il significato e la portata che io dà a questa affermazi-one, spe– cialmente in un momento cosi -d-elicato per la. v-ita deH'Itatl.ia in partiicola;re, e Uel mondo in ,generale; tr.ava.gliata per effetto della trasformazione eco– nO!ffiica,che va attuandosi, la quale segna il trapas. so daJNra boo,gihese, .a quella proiletaria. ,,,.

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