Critica Sociale - anno XXIV - n. 8 - 16-30 aprile 1924

122 OR.JrrLCA' aQCl.A:LE Ocootre erSamilil,are :aJkuni e1ementi tecnko-potl:itici del p,rOlbleana. Ne,J.liaIS'o:ci,etàbor~hese il ,prindpio d-ella -ditvisione - -del lav,oro, ha c001do,tto,, nel ,camp:o mHitare, ,alla f01ma {< esercito iperma.nen.te ». Fissa :p-resuµpo-ne una de!lega ,della ,conettivifa 1a,d una minoranza a,n:na,ta, p,~ncih'è questa p;r-0v;v.e,d:a .a, so1Stene,re -OOITh la forrza il prete.so dtritto e :a :p,roitegig.e,r ,J.oi ,w ntro· l•e· vioJ-enze de,gli a.vvwsarii,. n ,concetto de.Ila ,delega c-o.Jlet.tiv-a a11a mino·ranza « esercito », ri-Siponde ,a:11eneceis,sità imposte, 111:on isolo -daiUe, aim·bienti ,condizioni econo .. mfoihe e :p,oùitiooe, m,a anche -da,!:,grado di sviluppo dello· strumento .bedlfoo,. Infatti, tecni-camente pa,1·– lando; -tre sono, ,gli ,elle.menti. ohe ,condizionano, e ,ca– raitteriu.ano ,l'imp,iego, -della ·forza a1imruta:. l'uo1no, i .miezzì bebliici, ii t,r,m•e'no. ,In una situazi,on:e ,quale è quelJa ,d'l.llr.ata fino alfa recente gu~rr.a, i'uomo 1•app,re-senta il f.a;tto,re ,pre– po,ndeTante, 1poiichè ~a:lo<rizza i mezzi beJJi,ci ei può tra.sfor:m1a-r:e e. ad,aitta:re iil .te-rreno, secrondo l,e m,),1- teplici -esi.gienze tattiic,he, modi1fi,cand001e la struttura con ·le· arpe.re di f.oirtin.cazion.e. iL',ese-r.cito permanente è senza ,du.bbi,o la forma militare .più adatta per mette.re in e,fftc.ienz·a l',eleme<nto, uomo,. Per tale_ rn– gionie, in esiso si fa affidamento, quasi etSCh.1JS.ivo suHe ,clas1Si,che lo costH,u iBCono 1 aill'atto, della moibi- 11itazione, e si considera.no , J.e classi 1in congedo come etlemeniti su:s~i,cti1arii di .s.e:c,onda o di terza linea. La. duraita dellia femrna è ra;gguag.li.ata non alle esi– genze .cleJ]a, istruzi-O'ne, ma a que-hl,e,di runa spe'C-i.aJe edu:cazio,ne da imparti,rsi .prer trwsforma.re H Cliitta– di,no in sol.dato, e aJJ.a ,nece.ssità ,di ,ave,r sempre rulle .a.rmi una. forza adeg,uata suHa quale, conta.re per agi:re, o,ffensi'Vamente o diifensivamente, e in bre,ve tean:po, -in modo decisi v:o. I mezzi neicess•ari ,per vi;ve:re e .per -0omba.ttere son.o, .preiparati, fin dal tempo. di p,ace-, nel.La qu.antità suffide.nte per l'e– se-reito di ,prima, li-nea, e, 1St10ce•s<sivaimente, ,p,er -queHo - ben maggio,re ,risultiante dalla mobil.itazione1, ma la tìo-rzia.arma.ta non. è irna,i ragguiagliaita ailili''intiero 1paese·, e so1o,.a,d e·ssa ,si ipen.sa nel .pro,vvede1•e1 a quanto po.trà ocoo1rrerl,e 1pe1r ademip.i,e:re alla sua funzi,o-ne anche in teimp.o,,di gu.e.rra, L'o,bi-ettivo, 1prtncLpaJ.e ,dehl'ar-te milit~re no!Il p'llò, partendo ,da questi 1punti di vi,sta., -conlS.istere che nellia di,struzione- de.llo, st.r1,11nento di forza d.e,l ne– mico, c01nceip,ito a.nch'es-so ,c:oimeun q11.id a sè e oom.e l 'uni.ca , mezzo, d,ecisivo, della lotta armata. Questi princtpii fondamentali c.he caratte•riz.zano Ja forma milita,r-e dei1l'eser:cito p-erm,a,nente, ,po;rtano a molte· c,o-nsegue:nze tecniche-polirti.che e militar.i. L.'01•garn.ica, tb,r,a:nca dell'arte m:hl.itare c:he studia l'organi·zza,zione della f.CYrza .armata, foggia un o-r– ga:niismo bel.lko avulso e seip:ara.to da.il paese, il q.uaJe viene a :tro,va,r.S;ico,n, esiso, nel ra:P,po1io, di manda– tal'i,o a mandante; e: in ,pe.r.en -ne 0on,flitto1 fi1na,F1..zia– rio, poichè i mi.Litari vo,rr,eibbero gi,ustamente la perf.ezione· -del.lo strumento,, che essi soli de-vo1J10 aclo·– l[)er'a;re e del: -c·u.i miglio-re ,fu'Il.zionamento. risp,on– do-n-o an,cihe, aJ.l.a Nazione, e ohiedono ,perciò sempre maggior.i somme ;per i biJ.anci; · memtre. i p,oHt-ici, ra-pipresentant.i -de1ila corUettività .d'e.legwnte, ,oovèano invece ,di -ottenere ,da,ll'e,sencito dele1gato1 alla fun– zio1ne militar.e i,l migilio,'l'e: ise.rvizio con la mino,re spesa. La 110,g'i,stica, .ohe de-ve provy;edere_ ai serv1z11 e, qu.indii, a1l•a vita, deJil.a ,f.o,rza. airmata, diviene f.ine a se ;steS1S-a, e, a-stra,ei .quasi ,completa,mente dalla pro– duzione -nazio,nale; ip11e,occupan_doS:isolo dell'ese.rcito e de,1 le sue neceissi:tà hm.it.ate. La, st1·ate.gia, ,esp:rosisio-ne· del ,più aUo pensiero m iliilarn, s.i crist,a.lizza neilù.avtsione di un unico• o•biet– ti vo, l' ese1,cifo neuni.oo, che mer,cè l' a.zinne faif:tlca. (manovra· •sul campo, di ha.tta,glia) dovre.hbe1 esser r.aggiunto•, a:&:;al-itoe p-osto i,n ,con:tliziooi di infel'io- ' rità. E. percihè .non si vede .a.l-tro O!biett.ivo e ,com:pHo, si pretende che non solo la condioitta ma .a;nc,he,la àiTezione po1irtica deHa guerra, iSpetti 'ai so.li tecni.-c.i ~iilitar.i.; ,e si dinis.c,e ,per ausp,i,car.e o,d .imp:arre la d1tattm~a -del Comando Sup1·erno su tutta, la Nazione r.i>petend~ eh~, proclamata fa mobi1iltaz.io -ne, J,e poru;; deJ tempio cb ,G1-~nosi debbono c'hiuclere, e la. ,parola deve ess,c,re 1las01ata -a,1 ,oann001e. . , La po•litica este1·a è itutta ipolarizzata attorno ·ailù:a BibliotecaGino Bianco impo,rta..nz.a dei oonf,ini str.ategiici e, per easi, di o,gn1ip,unto, saUe.nte del terreno, melitre le alleanze Jono solJ.ec.itatei O' ,accettate previo caJ.coJo, airitime– t.ioo del numero di uomini che esse p,ossono fornire, inqu.acbr.andoli n,egùi esericiti·, e, de1 J.oro, grado d,i compattezzia ,discirp:lin.are ,e, dii ablilità manorv:riera. La politica internp, sfrutta l' esistanza di un forte nucleq ,permanente· •di: uomini a :J.le ar~i ·peir di-sto– g:lierlo ,dal suo comp,ito milita.rei ,ed .impfog.a,rJ.o, coane ,poilizi.a i,n, servizto, di ,tuteJa dehl'ord.ine ,pubblico-, La .fo1·za a1w,ata, inJfine, a,n.ohe .<;e,nzai:sa1p,arlo, e ·certamente 1SemZ1a, -v;ole.rlo, ,diventa caus,a e in,c.entivo alla gue11Ta ,ed ,aJla .p0'1iti:ca ·bel.Ucoisa,· po1ichlè non può sottra.r.sl alla, legg1e ,geneirale, _per ,la qualé ogni strumento deive voilere ei c-e,roare· 'i.I· ,p,r01prto .imp,iego pratico per vi-ve,re ,e ,pe~ svilupparsi: mentlle, le jn_ dus-trie speci,alizzaite neil1a prorv:v:ima ,d.ei materfal,i b~lli.c.i sono -sp,i.nte ,dall'i'Il!teressè ,a •f.adlita.re i co.n– trasiti fra i IJ)'OpoJ.i p,eir ingTanddrst ed aumentare i-1 pro,prio luor•o. La sconfitta della scienza militare classica; gli insegnamenti della guerra mondiale. .T\ltti qu.es ,ti princ.l'pn •e questei caratteri'SUche della fo11ma 'ITli.ltt.are « esercito .pe,mnane,nte » sono statii mes,si a iben :dur.a :pro,va -d'll~ante il conflitto, mondi.a:le. .Da es,so ,è .usoita verrumente, -sconJfi,tta la scienza mil:ita.rè ùl,assica dello ,Stato, ,Mag-gfore1 tede– sco ei, 'in gene.re, :di tut1!i: ,gli 1 S. M. del Mo1ndo,. Mai– fonse ne.Ha ·sto1r.ia si è aivuto l'eseimpt-0 di una smen– tita ,p,iù ca;te1go1rica (o,serei, dire 'brutale), data daJJa real-tà d!e,i ifa,tti alla spe.culazio1ne -del,1.e teo,rie astmtte immoibiilizzia:te nella ipiVapara;zi,one &iBtemaJi,ca ··aÌla gueirl'a ... -d.e;l paJS1Sato. Infatti, all'e,sercit.o, mino,ranza armata s,i ,è so,stiituito l'intteiro 1p.ae ,se. Tutti i citta– dini 'in forane d,irve11sehanno, oo,l1la ,bora.to , a di.fen– dere la .pia.tria, · e, ,s,e ailioun.i ! }mm.no po.tut.o. per anni soff.r:i,r.e·e J?U.gn.are-,tri,oofare o caderei neìle t·rincee, il ,Jo,ro ero.ismo, e il ·lO'ro, sacrificio è s.ta, to possibHe solament,e ·p,erch 1 è aM,ri, •Clittad'.ini han.no liwo ·ra.to- pe,1· fornir l,O'ro i ine ,z.zi neoetSsarii rulil.a J,oitta ed alla stessa e,siste1I1za. Non vi -è ,Slt ,à.to: più il tema)O, di educare artiifiòal– mente, i' ci-ttadlint ,per tra;sfor1marli in ,so,J.dati, ma ee.si sono .andati alla if.rornte doipo, tpoiche -settimane di -som•ma1·ia istruziò,ne, itecnica,, e ,ciò nonostante: ih.anno sa;p ,u.to , combattere- va1o,rqrsrurn.einte. La .neces,sJi.tà di una feTma, Junga non è staj,~ sentita. durante ,il .fer– ver-e della Jiotta.. Ma ISO!pratutito, si ,è praticamente dimostr.ato Cihe dei tre fattori: iwrmo,, m.ezzi ,bellici e terreno, i mezzf beil.lid ihanno, .a.apistaito 1prep,onderrante im,po,rtiM1Za, e. che nel no,v,e,ro -deiimezzi .bellici vanno, ,coUoca,t1itutti i moJt~lici p,rodoitti .deJla mdus-tria e deUa a,girf– coùtu.ra . ,che ise,rvo,no1 norm,rul.mMte per creare, far -circoJ.aJI'e •e, distrib:u:ire la ricchezza,; ,in una ip,arola, per f.a.r vi-y,ere ·i cittadin1i. L'uomo ha -cessato J)erciò di valorizza;re gli al,tri fatto,ri .che ccmdiz:i1on,ano1!la fo1rza· militare di ,un p.a.e-se. I nuovi mezzi d'a.zionei, e spe-0i1almente queilJo a,elreo ,e' ,ohimiico, si SO'no qrnasi, .compiJ:e-tamente di·sim– :pegnati ,anche· ,da,11.e, esig•enze lde.1 iterreino, ed hanno· potuto eSiSere -uttlizzati. da u,n persoina.le sp,e,oializzato e J.imitaito di numero, La logistica è ,divenuta la ,e1Sip,ress:ionemiilitare delJa :pp,tenza iproc1:uttiva del pa,eise, tanto che, sor– pass,and,o, il ,concetto -o'he Je armate rJr0s,sa;r10 rvivere sui! ter-ritonio dt iLoro, C,Q'rrlJJ)letenza (oome prescrf veva J.a seconda ,parte del :regolamentò ·sul' 1Serviz1oin guer– ra dell'e:serc.ito, italiano),no,n :si è ritenuto neppiur p.iù sulff'i,ciente tutto il teirri-torio .naziionaile. !p-er provve– dere ai moltepJlici: -bisogni del paese in· armi ma ne.gli ap,posti .ca,mipi,. ,gli ru1leat,i h.anno dovu.to ' met~ •tere in oomune-Je ·1orro :risorse 1per potere sostenere ed alimentare, l'a lotta. E ,le operazioni tattiche Il strategiche non hanno più potuto essere- concepite ed ·attuaite ,oon il ,p.rooupp,os-to cihe 1i ser-vizii lo,gi– s-ti-ci -do-vessero... ~ervire, ma hanno dovuto pie-ga:rsi esse alle esi.g:enze di detti servizi,i che sono dive– nuti e.sseniiia.li ,anohei come, mezzo 'd,fretto di azione bellica, La s•trategia, concepita seoondo il pensiero na.. poleionico, glormcalta da. Mo1ltke nel 1870 come

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