Critica Sociale - anno XXIV - n. 8 - 16-30 aprile 1924

. .. un terreno, .fertile ,per la sua ·proipag~da scetti,ca ,e d'i.,soiflieintatrioe. Come mai ;i ima'S6io:nai1ilsti non se ne rendono ,c001to ,e massimalisti e-unitar.ii non m-0- stJ 'la.no di -aiccor,g.ersi cl_le la· loro disun1ooe si misa,1- ve, 1>rati:e,rumente, ,in u,n tradimento de,l iIJToletariato in quest'o,r.a, ,che dovr-e.bbe ,essere ,di abnegazione aisoolÙta e ,di ricerca :8Jpp,aS1Sionata di tutwciò ohe_può Uilli•r 1 ci .e -di :rinv:io di .tutJtoiciò ,clle, .p,o,trà -d'ivtde•rci solo qu·a :n.do . s ar,emo di nu,o,vo. :abbastanza fortf, iPer reg,atlar,ci il lusso de,lla.... di,viisione d-el ,lavoro•? .. Io ip,reg,o, tutti i sernsi..biJ.1 aililereim,iniisc.e,nze dei no,sfri Congresei ,di _n-0,n .considerare ,questo ,com~ un nuovo sermone deill'inite,gralismo: aJJ,ora. -si tr.attava di in– -tegraire ,per .ra:ffoirz.arci, per vincere uniti; o,ra si tratta -so,lo, di intèg:r.air:ci per vivere, ,di JSommarc,t per esse.1·e .... ·IL VIANDANTE. .Consentia~-o .con l'articolo del .no •st.ro V •1:an= dante, a patto però che ·e9so .sià pienamente ac,certtato ed inteso, e non considerato come. urio dei ,so11iti ,f.atrussimi e- banalissimi app,eiUL all' « unità ad ogni costo >>, com-e potr,ebbe av– V(>nirea quei lettori diistratti, che sogLiono leg– gere. negli .scritti altrui, fermandosi ad àlcm~~ frais-i ,più risonanti, .soltanto c-iò che era go1à nel [oro pensiero, o che è nel 1loro d,e~iderio. L'unione e. la sds-sion:e dei ,p_artiti -- dei par– titi che rap,pres,e,ntano real-i intere.issi di ,grandi ma,sse ,e un conseguente orientamento di ,id,ee ~ di tendenzei - non tSono il fatto arbitrarfo di una o di al.cune volontà di ,seguaoi o di capeg– giatori. Le rivalità, l'interesse meschd,no dei « profes~ionali- delila politica)), cùi a!llude di passaggio il 'Viandante, non pup avervi che un'influenza a.ffatt-0 relativ-a -ed,effimera. Ogni parNto è tale, -e prospera o decade, a se,conda - che è mantenuto da u-na maggiore o mi,no:re coe,sione di ,elementi omog-enei che lo compon– gono, a ,seconda, che sa .rendersi conto delle n.e<:,es.sità di adattamento e di rea1,ione impo– ste d.alllecontin.genz.e, a ,seoonda, che1può e sa e,serci.tar,e una mag~ior,e o minore mf1luen~a di irradi'3izione e di attrazione .sulla zona che lo circonda, oNi.ia sulla gì~ande opinfone pubbli- . ca., che, decid,e gli ev-enti, nella quale ,i.partiti n-0-n-s;gnche nuclei m<w ,tl.io individuati -e -diffe– ren1,iati. Le ,divergenze, che, finchè s,i rif.eri– ·Rconoag,li aooeiSsor.ii,,possono ·essere un S(';i:no di vitalità, un •effetto di autocritica. e funr.ìo – naN> da ,correttivo reciproco, mantenend.1.r nn rrJati 1 vo fquilibrio e co:n~entendo aW a'8.sieme una, provvirla, elasticità; quando .si cri>stallir,– zano in antagoni~mi fonclamr,ntali, g<!llel'i1no• l<t para,li!i-;-i., e aillora O.a.scis~ione è liheratr·ice. T.ale· ft'l ,il ca,so del ,socialismo unita.rio, d-el v,ecchio·.-;;ociali,smio, quando ,si ,separò - foN1e troppo tarùi! - dal comnni1smo dapprima, e, in ,seg·uito, cL.'11 imaS1sima1is)llo, che era una for– mazione perpe1tuamen.te or,;.cilJa-nte fra corrnnni– .smo da nu .lato e ,sociali;gmo democratico ed -evolutivo da1il'altro. Repara,ndosi, perdette di qu.anfità, os.r,;.i.a di m,a,i,;sa,ma acquistò dnfini– tam(lnte ùi più in r,;inrerità, in coer-;ione,- in finoda,t(lzza, in int1lnenza sulla zona ei:-tniore, aprendo.~i U varco vel'so quei ceti intc->Jle_ttuaH del1e da~si. mroie - !lavoratrici e ;JJroduttrici anch '.er,;r-;e, non affatto parasl4i.tarie - ;chte,;la ye;c,chia,<·.ompagine, i~pirandosi a un classismo malinteso ed angusto, al,li:mtana,va. ùa ,sè, ,e creaindo co~ì 1-econd,i1,ioni di una ver·a demo– cr·azia, di qnrllo ~pi,rit-0 dt>mocratico generico ma 1r-;ch-it:>tto, di cui il · .socialli'Smo .}rn, bh-ogno per attecchire <' p(lr ff'ISpiraN>,e il qua.le nei partiti d.ella ,bo:rghe,siaandava ,sempre più eva– porando. In questo ~uso diventava.- non già BibliotecaGino Bianco itò · meno .socia1ista, ma più effettivamente socia- 11lstache ,prima non f osBe. Che .tutto •questo, spooialniente· in un mo– mento diffioile, ,quando la ,propaganda è osta– colata d·a ogni --parte, po,ssa apparire a -molti sempìlici lavorator,i 3/struso· ,e moleisto, fino a· pro-durr,e i dtsò•rientamehti e l~ '_qa,jfe$ eletto raH da cui •ff Viandante prende l'abbI'tivo pel ~mo artiioolo, •è una ragione per ,sforzarci di r-enderlo chi.aro, non già per indurci 11. r,ien: trare ;nel· confUJsioniismo noi -stessi, gareg– giando di incomprensione con quei ilavoratòri. Anche la .se,parazione dagli anarchici, avve– _nuta ne1l 1892 al Cong.riesso di Genova, -pres:en– tò gli ,st,éssi tra,nsitorii dnconv,énienti e · fa ~,(be,R,s.a momentanea inde,ci'Sione. in molti ope– rai, ma fu la condi?Jione perchè un vero par~ tito !Socialista .sorgesse ,e prospe1 :ra.s.se ,in Italia . Ritor.nane1 all'amalgama ino·r,g31nico, aJlle in– terne diatribe di tendenze, allla par-esi ,in eui visse il Partito 1soeiialista. negli amii d~lla guerra e in quelli immediatamente s1:1ccessìvi ~a.rebbe - '<O ue,stò ,SÌ ~. il v-ero tradimento che noi consumeremmo ver,so ,noi stessi e verso il proiletariato. · Queste1 ver,ità co-sì ,semollki da sembrar,e ais– siomatiche non .sono certo ricusate dal Vian: dante nè .parranno in contrasto col ,suo arti– colo, quando ,sia letto con attenz,ione in· tutte lC'·sue parti. Egli proclama la « sterilità deil1e fa~ioni >>; è anche. il nostro concetto, e. le fa– zioni e le .sette ,~orgono ne,i partiti eterogenei che colluttano alil' interno con. se ,stR.ssi, dai partiti ehe •si cr~stallizza,no in dogmatismi di formule e ,sbarrano ogni varco alla benefica osmosi ed eso-~mosi ver,so la zona oircostan·be. ·E,gili vagheggia un fronte unico pro}etariò, e chi 1POtr,@bbe diesentire? Purchè .si.a un fronte e non una Ba:beile,purch~ sia unico e. non mul– tiplo. Egli a·1;naneitte che nel ma,ss•imali~mo·vi è ancora troppa, zavorra di comun:Lsmo - uo– mini e pensiero - e lo invita ad epurar~si. « A.ì massim.al• i.st -i - ,e~;l,i~criv,e - tocca risolversi>>· To,cca a,d ,esisi, non tocca a.gl, i.nnitarii. Que– sti hann-0 già· fatta l'.aimara eisperienza d-ella unità .r,;nperfi.cfalee fittd.zia e is_annoquanto è .loro costa,ta., quanto è costata al proletarfa,To, quanto è ,c•o,r-;tata -e costa a1l'Italia, Non torne– ranno .più •~mil9ro p-a,s~i. N_Q_n ripudieranno, pel piatto di. 11,entidi un effimero ,e dmbaraz– zant,e ingro!:.ls.amentonnmeriro, la [o.ro primo– gf'nit1rna., ]a coererrrna fra il 1l)Pn!Ri.ero e J 'azio– ne, la separami.o-nenetta da.i nemici dti. de,stra e cli ~ini,~ra,, da· tutti i. loro nemid. Questo bene, ch'1e1r-;si hà,nno <'O-nqnistato, è un brne in0 ~ti.mà- bile,.perch?- -è la loro .ra.gion d'·e.s.sere. è Ila, loro forza e i[ ]oro avvenir<". Sr i mar,;sima.Hr-;:ti. « rendnanno chiaro e re– d.r,;o H 1JorocHstacco dwi comunisti fino a con– Ri-rle_r.a"rli a ccampa.ti non ai <>onfini drl movi– m,e,nto r-;ocialh;;ta, ma fnori e -rontro questi · confini>>, •RE' rinunceranno alla loro ,perpetua o,sri11Jazionf',se diverr.anno· «quallcuno)) (come sono i comuni,sti), non- .sarebbe più cla..deside– rare ,ed au,r,;pkare l'u,n:ione, perehè -l'unione i:-areihbr antomati-c.ament,r. Sarebbe l' unione .~rchè ;j:;arebhC' l'nnità. Soltanto, chr. rimar- rebbe alJora drl ma~siinalismo? - Nulla dii più facile chr ·int,encle,n-.i-su un orclinr del g·iorno da.:ne abHi retieenzei, ·dai ~ottintesi prudenti. ù\1a, 1 se non è mutata an– che l'anima, nulla ,di oiù _ingannatore. E ìm– brogliail('i a Yicenda, im(brogliare. c1i.rim 1 ba1lzo il ,prdle.tariato, ,sa-re.bben-0n difenderci dal fa– ~rismo, ma· favorir.Jo 0 servir.IO '- . . f. t;

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