Critica Sociale - XXXIII - n. 19 - 1-15 ottobre 1923

,. .. 301 riore esi-ste .soLo « nell'atto unico d€l pe_nsiero che lo pensa, e li soltanto ha la sua vita •• avrà creduto che anche lia realtà della vita italiana non foss'altr,o che i-1· suo pensiero attuale, cioè il suo Io, soggetto unico e universale. Ma, per fortuna nostra, l'Italia, che non è l'espres sione di alcuna Idea di fattura più o ,meno· hege~ li.a.na, ha ancora: in sè tanta forza per passare sul corpo del la Riforma Gentile. ~IO BASSO. SGUARDI IN. GIRO li corporativismoperaio, agli Stati Uniti In un interessante articolo ,sulle tendenze del movi– mento sindacale agli Sta"t.iUniti, pubblicato nella Revue Internationale du travail del giugno 1922, il prof. John R. Commons, autore di un pregevole lavoro sulla storia del lavoro agli Stati Uniti (1). rilevava come le riven• dicazioni odiérne dei ,sindacati ,operai americani siano, in sostanz.a, ancora le medesime del 1918, anche se nei -diversi periodi essi hanno rivolta la loro attenzione più particolarmente ora all'una, ora all'altra questione, ma senza esisenzialmente andar oltre i confini àllora fissati, t<1-lchè '1a natura della attività ._sindacale non ha subito trasf.ormazioni so-stanziali. Durante un secolo, le . fluttuazioni dell'attività ,sindacale operaia sono state· &ensibilmente parallele al movimento dei prezzi: nei p~~iodi di crisi e di bassi prezzi esisa si è. esplicata so– vratutto nell'escogitare ,sistemi di trasformazionè so– ciale; mentre lo sviluppo dell'organizzazione, l'aumento degli sci,operi e l'impiego delle armi economiche, la conclusione· dei contratti . collettivi caratterizzano le epoche prospere e i prezzi creiscenti. Nel corso della sua · storia, il salariato americano ha esperimentato vari me– todi per mi,gliorare la sua situazione, .fino al temp'e in cui ·venne instaurato, colla fondazione della Federa– zione americana del Lavoro, il sistema opportunista dei– contratti collettivi. Tre sopratutto sono i fattori che occorre tener presenti per comprendere la natura· corporativista del mo vimento sindacale americano:" il rapido svilupj;)o della gran:J.tl · industria dal 1880 al 1890; la larga immigrazione di mano d'opera straniera non qual~ficata; la .particolare costitu- ' zione politica del paese. Sorta dal, t880 al 1890 la ~rande industria mode·rna, con una ~arga introduzione· delle macchine e l'incoraggiamento alla immigrazione, ini– ziato col" 1879 un periodo di eccezionale proisperitò. in– dustriale, scomparisa, d'.altra Parte, la possibilità per gli operai di sfuggire al si,steìna del salariato dopo . la occupazic>ne delle ultime terre libere dell'Ovest, creato perciò il terreno favorevole allo sviluppo del movimento sindacale, dopo superata la fase delle orgap.izzazioni locali miste del periodo precapitali.sta, ,se da una parte venne favorita l'organizzazione di difesa degli o·perai qualifioati, dall'altra andò accentuandosi, col progresso steisso della grande industria, una crescente di,stinzione tra operai qualificati e non qualificati e uno sforzo dei sindacati operai di difendersi aristocraticamente contro la massa operaia immigrante. D'altro canto, la esistenza dei vecchi partiti tradizionali e di -.una classe di pro– fessionisti della politica, Tasisenza di capi competenti e f·edeli, il carattere federale del governo americano, che osfac__olava un'azione comune per la legislazione operaia, intralciata a sua volta dalle prerogative dei tribunali · che la 'dichiaravano anticostituzionale, hanpo finora, in– sieme alle fluttuazioni de.Ila vita econQmica, frustrato i ,. diversi tentativi fatti dal partito operaio. La « Federa-. iione dei Sindacati dell'Industria: e del Lavoro- • (c'he fu _l'origine della Federazione americana del Lavoro) fondata nel 1,881. per opera di Gomper,s e Strasser" sul tipo del Congresso dei ,sindacati· britannici, come orga– nismo•di difesa legale degli interessi delle organizzazioni operaie, completamente autonoine nel camp0 sindacale, raggruppò infatti intorno a sè un buon numero di· sin– c;tacati nazionali, co_mposti di soli operai. qualificati, spinti ad unirsi dal èomune interesse di" j}ifesa contro gli i_mmigranti sqµalificati. ·Organizzazione degli operai qualificati per me,stieri, autor.ità degli. organi centrali sulle sezioni locali, alti contributi e costituzione di forti ' I (1) JoHN R. COMMONS: The history of Labor im. the U11ited 8tates; 2 voi. • New York, Maomillan, l,918. BibriotecaG:inoBianco 80CtA_UI riserve, politica opportunista, erano i principi che la Federazione opponeva al!à organizzazione militante dei • Cavalieri del·. Lavoro » ,' creata nel 1869, organizzata sulla base dell'industria e non dei mestieri, aperta aglJ operai non qualilflcati e che lfl'no al J.886, all'epoca del– l'attentato anarchico di Chicago, della crisi e della per– dita di molti scioperi, esercitò una grande influenza sulle masse operaie, specie sulle non quali-flcate, e ;raccoglieva gia. nel 1878 700.ÒOO ,soci, ma decadde dopo ìl 1886, I>re– parando, il ,successo, intorno al 1890, della • Federazione americana del Lavoro ». E' questo il periodo, il più agi– tato delle classi operaie in America, in ·cui si venner0 preparando in gran parte l'orienta:i;ione e la costituzione attuale della Federazione, la ·quale, ,dal 1890 al 1898, concrèta la sua definitiva organizzazione .e la sua poli– tica. Dopo che Gompers, al Congresso della Federaz.ione del 1894 successivo. al fallimento del grande tentativo elettoraie socialista -del 1893, ebbe ottenuto l'abbandono d·e1voto :i;,erla nazionalizzazione dei mezzi di ;produzionè e ,scambio che i socialisti avevano fatto approvare nel precedente Congresiso del 1893 e confermare poi per· re– ferendum, e dopo che fu fallito- il tentativo di De Leon di dar vita, nel 1895, ad una « Alleanza socialista del Lavoro », dimostratasi impotente, nel periodo di pro-spe– rità economica successa al pànico del 1893, si effettuava il definitivo distacco ·tra movimento sindacale e movi– mento ,socialista. La Federazione del Lavoro diventava da allora in poi l'organizzazione predominante e ricono– sciuta della classe ,salariata (a,d eccezione· dei ferrovieri, che non vi aderiiscono), dopo. la sua vittoria sui « Cava– Jieri del Lavo-ro », che rappre,sentavano i non quaHflcati, e suf socialisti, che rappresentavano gli « intellettuali », cioè dopo che l'azione politica si era dimostrata impo– tente e che le organizzazioni. centrali degli operai quali• ficati si erano affermate come lo strumento indispensa bile di difeisa contro ' gli immigranti squaliftcati. Il metodo dei n(;)goziati coUettivi per la formulazione_ dei contratti di lavoro, cioè il .sindacalismp « opportunista », fu éonsiderato perciò come i'l mezzo migliore di difesa dei diritti operai contro i padroni, con la "rinuncia al socialiisrrìo e all'azione puramente politica. Ancora nel • 1921,· il sindacalismo. « puro è semplice » rivendica il diritto di associazioné e di contrattazione collettiva, la riduzione della .giornata di lavoro, l'.aume'nto dei sa• lari, il controllo del tirocfnio, il ,regolamento di fabbrica; .Ja procedura adottata è la « convenzione di, lavoro »,. che dotnina e caratterizza dopo- il 1898 il .sindacalismo americano; la formula d'organizzazione è il sindacato autonomo, normalmente per· mestier..e, eccezionalmente per industria; la strategia ufficiale dei gruppi profe.ssio– na:li consiste nel negoziare coi principali partiti· politici il vo,to di una legislazione favorevole al lavoro; i partiti operai non ,sono favoriti e il socialismo e il. bolsce• vismo sono apertamente combattuti. Sono appljJlto questi caratteri che fanno dire al prof. Com:çnons che l'odierno programma operaio è ancora, sostanzialmente, queno del 1898. , . . · L'organizzazione che fa- ,capo alla Federazione ameri– cana del Lavoro resta ancora una organizzazior,(' di• operai quali,flcati, fondata sul principio, corporativo- del 'mestiere e su.Ila autonomia dei gruppi, che ha -sempre nel .suo programma parlamentare la. ,restrizione dell'im– migrazione e che. ha limitato, lflnor,a la .sua azione. ge• . nerale alla conquista -delle 8 ore e all'estensione del con– tratto GO-lle-ttivo e la ,sua azione ])Olitica alla con.quiista di leggi protettrici del lavo,ro e di leggi che garantiscano il libero eser.cizio dell'azione sindacale. Assai cospicuo è stato,. infatti, lo sviluppo ,delle forze della Federazione del Lavoro, i cui .soci sono saliti, da 265.000 circa r,el 1897, a 1 milione nel 1902, a 1· a/2. milione nel 1910, a 2 mi• !ioni nel 1914, per to·ccare i 3 milioni nel 1919 .e i 4 mi– lioni nel 1920. Ma gli organizzati non sarebhero stati che una-piccola percentuale degli organizzablli; e mentre tale perce,ntuale è notevole in certe industrie, comprese le grandi indu~trie delle miniere e dei trasporti, è invece assai bassa nelle gra,ndi industrie del .ferro e dell'ac– ciaio e nelle aliment.ari e minimo nelle industri-e tes- ' sili e nelle chirriicne. Già nello sciopero di Homstead in Pensilvània, intorno al 1890, il trust dell'acciaio, che è ancora _oggi alla testa della reazione padronale in "America, riusci à .schiacctaré il 1}indacato operaio, il più potente iflno allora _co·hosciuto. .sottràendo per sempre l'industria al movimento . .sindacale, ·salvo i .tentativi del 1901 e del 1919. . Anche n€lla fo·rma dell'organizzazione ~in1a,cale pre~ .,

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