Critica Sociale - anno XXXIII - n.6 - 16-31 marzo 1923

ì ,CRITICA SOCIALI. . ,, ., 93 verbale, c1i queste affeirmazfoni p·aralllele,. bisogna sc1enza d,ella sua mi-ssion~ ,st9rica e della univer-– rilevare le difl.ìe.l~nZJe 1 che p-u,r attrave,rso qua l.la salità int.ernaz.ionale,; 3) compiuta (attTaverso i'u– affiorano. ni'one mtern,a,zionale del proletariato, .e la con- Parlano -entrambi delta p,ossibiÌità ed efficacia quista .w:1. parLe ui ~sso di una, sovranita, la cui di un 'associazione internazion\ile, ~ -di una .coopei- ìunzidne è cti eliminare ogni domini-o di classe) . razione soliclale·d~ nazioni ai fini comuni dell 'U- queùa missione liberatrioe, i popoli, come nella . rnanità; miirano ,entrambi, oltr,e ,la cerchfa della 1.aseeh-e è seconda per Mazzini, si anratellano ve– vita nazionale, a.lla più vasta ~fora della vita in- ramente e pienamente nella cooperazione 'ai fini Lernaztonale. « La vità nazionale - dioe· Mazzini . comuni dell'Umanità. · -- è lo stromento; la vita internazionale è. ~t fine». · E' d à: rilevare per, .altro ché i.Mazzininella prima , (56). Ed •Enge'1s avrebbe potuto ,e.s:prirrtersi non fa.se (e;opquis~ Vierae piena della patria) i_nclude diversamente. ,M,a d,ocv,e tMazzini guarda aU.a Na- ane ti.e La risoJuz.io:ne della questione sociale; ma . zione coi:ne ad ente 1:mitariò ed ind.iy.i-so(57), En- , la ,qi1Iere,nza 1:io11 è soltanto niel .fatto che egll gels, pur riconoiscend.o anche un'azione solidale lasci tmplic1~0 ciò che Engels pone esplicibamen– d.ella naziolfl.e, che oome.'iil~e s,i'associa in: tPa;n- te, bensì sopra tutto in ClÒ, ohe egli ritiene che quilla ed intelligente oooperazione ·oon ailt!'e na- , , n6n per Ja lotta di classe, m_aper un pacifico prn– zioni, vede la piena so1lidarietà nazionale ed in-: '. e-essoeducativo la que&Lionesociale si risolva (59). ooroozioruafe raggiungibile solo att"raverso l'elì- Onde avviene che, volendo lumeg-giar,ela funzione mina:,;ione delle div,is.io.nidi cbassi; e, .quindi, met- e il valore dellie autonomi-è nazio1\ali in :rapporto te in prima linea, nella oonsidera.ztone del còm- all'uJ.teriore còmpito storico,. Engel~, pur rièor– piio futiu'ro, _la; condì2'li6ne' pveparaitòria.' a:f•tate' I d:ahcM' l'~rm6Iliioo cooperazio'.ne lntemazionale dei eliminazione, che è i'uni:one internaziona:le de-I popo,Lia fini C-Omun>i,' si preoocupa però più im- pro,letàr.ùato. . . moécti.a'tamente della possi,bilità di ùn ,libero svol- Iri alti"e parole eg·li non cirede che a·l raggiuai- ger;si della .lotta di cbasse, Mazzini inv,ece afferma gimento dell'umanità consociata, o, come dice senz'altro una teoria della cooperazion,e e divisio– Miazziiii, .a na cc organiz.za.z.icmedel Lavoro dell 'U- ne del lavoro Xm le nazioni. manità » basti la oostituzio•ne delle nazioni libe- « Le N.a.z.ionisono gli ind·ividui dèll 'Umanità: re : oondizione necessaria anche per lui, che n.e tutte devono lavorar.e alla conq,uista del fine oo- . ri-conosoo per ciò I'alto vialooe !\ella ·storia, non ·è mune: e;iasc.una a seconda d,eillapropria posizio– tuttavia suffìo~ente, p-erchè entro la· nazion!e· egli ne geog,rafica; delle pr-oprie singolari attitudini, vede i conflitti cLiclas,s,e, che non si possono eli- de.i mezzi che s-ono ad' essa naturalmente for– min.amesenra .abolire le -divi:sfonidi oliasse,.e y-e.de nit1 ». a•lflI'esl il prevalere d-egli·wntenessi di c.tas,se; che, cc O.gni Nazi.-oneha un.a miss,ione, un ufficio s·pe- c>0me ogn!i part.icofaris1ilo, .irr ;lotta im~v:itabile cial~ nel l<;llV'Oro c llettivo, una attiLudine speciale contro a.litri particola'rismt sus,c.ita i· contrasti e a compfr' l'uftlcio: è quello i,l suo segno, :I. suo gli urti f,ra le :niaziioni.(58). Battesimo, tia sua L~gi~timità». · Qud:ndiper Mazzini il pirooess9 si compie in due « Ogni Naz.ione è un operaio dell'Umanità; la- fasi: 1) -c onquista d!eHea11tonomie ed l!lnità na- ·vora pe,r -e&;,a, .percbè si 11aggil1Jliga · pro' di tutti zionali; 2) uhio.ne deile Nazioni rneUa cooperazfo- ,.il line comune; se tradisc~ l'ufficio, ,e si triàvolg,e ne del Lavoro delFuman'ità. P,er E_ng,e,ls 'invee~ rnell:es•oismo, ct,ecad,ee s,oggiaice iaevitabilmente le fasi sono tre: i) oonJiein Mazzini, -~iiber o.zio ne· a un'.espiazione, più o meno lunga, proporz.ionat,a ed unificazionie deUe Naz-iioni;2) entro ogni ~a.ii-o- al' grado di colpa >>. • ne, liberai 1ed unita, svo~gimooto-libe:ro, della lotta Ora <c senza ·riconosoimento cliinazion.aiNtà_libe,.. di classe, nella quaì-e ù proletar:iato• prende co- ·milljent e e s ,pontaneamente costituUe, .non avre (56) Scritti ed. ined., XVI, 1'56. (57) « Unità di credenza e d'intento, qu~ è ciò che 09Sti– tuisce la Nazione. Associazione di tutte le classi; di tutti g)i individui in un lavoro attiva.mente diretto a. tal fine.... ecc. •· (Scritti ed. ined., ·:x.u, lRO). . ,. , . · -, · ., · .,. •r (68) in un discorso tenuto •a. Londra hèi i845 a,er L'a festa delle Nazioni, Engels a,fferma, 'in, diafogo polemico contro obi~zioni, no~ so se supposte o realmente presentategli, che le na.,iom c! inte;essano '""-oito, ma che la frateila'llza. 'delle na.zioni non s1 reahz~" a,ltro che fra. -i proletariati delle va.rie nazroni. « I proletarii sono i soli che possano veramimte .farlo: perchè lii b<n-ghesia ha in ogni paese i suoi' interessi ..particolari, e non può, essendo per lei l'intere!ISe la; cosa più alta, andar éontro la nazionalità. I proleta.rii hanno in tutti i pae.,i un solo e identico interesse »; e per ciò « il loro ·movimento e la loro formazione sono eBl!enzialmen_te umanitari e antinaziona.listi. Solo i proleta.rii possono distruuge;e i nazionalism:i, 'IDIO il pro– letariato che si desta può far fraternizzar& le diver,e na- ffoni ». • · # ·' Si noti: il tr8'1iutto,;e delF e~. ffoootti sc'r•ive antinaeionali e nooionalità, dove io ho messo anti11J(J,zionalisti e nazionali• ,mi. Ma. è evidente che così debba intenderai, non soltanto in relazjone a. tutto il pensiero di· Engels, che stiamo esa.mina.ndo e che cosi esige; ma a nche _perchè la .fraternità. fra le diverse flòrioll(i, con la qua.le con.chiude Engels, esige l'esistenza ·di queste e, .quindi, evidentemente, non si concilia. con l& dietru– zioll'e delle nauonalità (una fraternità' senza -sopra.v:vivenz&di fratelli'?), mi eolo degli .eaclusivismi nazionali (o nazionalismi), ohe susoitano i conllitl.i, f ra ; popoli. Il pensero di• Engels ·qui dunque. non, a~ dÌ809!!tu.. da.li' auspica.1.o supe~amento .del,le l!()is• afoni nazionali' ne!J'Ùma.nità, che 'Mazzini pi,ù eeplàcitamente Ila affermato. • 4. · · · ·no 13iançG. mo mai g.li Stati Uniti d '•Eu.ropa »;. cc il patto del– l'Umanità non può esse•r sègn.ato che da popoli liberi e ùgual.i» 59 bis); qiundi la.,necessità delle autonomie ed uni Lànazionali, condiziòi11e sine qua ·no11; e mez1,o indispensf).bile .a.I fine più alto del- 1 'umanitù. Di fronte à qlj.esk consideriazioni possono sem– bmre più ljmitate è previat.entemente negativ,e quelle. dell.',J~ng-els, eh-e, rilievando il p11evalere dt)Ha.unitaria r.oscienza nazionale o.ffesa o com– pressa sulle antites,i economiche di cliasse (cc in– nanzi. ali 'impeto nazionaie ·scompaiono tutte le di- . stinzioni di classe»), considerava la oonquista dell 'indi•pèrrdenza ,ed unità nazionale neèessaria ailo sviluppo' ed all'affermazione della coscienza (59) In ciò .dà Ma.izini si dista.ooava nettame nte anche Gari– baldì, il. quale al delegato dell'Intema. zio n.a.le Du,pont, che al Congresso della'.'·Pace a Gin evra ave va detto: « Pour établir la pa.:ix perpétuellé, •i~ fa.ut a.néantir !es lois qui oppriment le tra.va.il, a.néa.ntir toµs les privilèges, et fa.ire de tous !es cit.o– yens _une aeule clàsse de trav!'illeurs: en un mot, aocepter. l a révolution social.e a.vec toutes ees conséquences •, dichiara.va: « Son d' oooordo· con voi. Guerra a.Ile t~e tira.nnie, _politica, reli– giosa e socia.le. I vostri principi sono I miei ». Cfr. GuIL– ·LA UiMÌ!: :' Kart Marx. p'tingerinaniste • Pa.ris, .OO!in, 1915, p. 38. (59 bis) Scritti ed. vned., XI, (130,126, 246;,. V, 20. ' \

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