Critica Sociale - XXXII - n. 21 - 1-15 novembre 1922

-- _::_88::..::2_-'------------~~-"~V_'l_U_T_W_'._\_b-:O_l'_,IÀ---"L_E-,; ____ ,___ _ ' _ . __ -~- degli emigrant.L Ma l'emigraz1.one sarà tanto più im– pedita. da tutti gli Stati, quanto· più alle c~rrenti mi<Yratorie si tenterà dare un carattere di infiltrazìo,ne o - e di influenza politica negli St,a lì di immi_grazione, come è nelle tendenze del nazionalismo oggi_ililperante., Gli impegni d'economia ad oltranr.a, mentre n_on obbligheranno lo Stato verso le nuove clientele, sem– brano. escludere ogni efficace politica di lavori per la classe proletaria. Resta apert.a la_ contrnddizione t.ra il progt'Rmma di economie ed i bisogni di. tutti i ceti 'che, plaudendo inconsciamente al nuovo regime, no attendono soddisfazione. Le te1denze n!tzionaliste od imperialiste, esigendo incremento di dispendi i militari; navali ed aereonautici, accennano da una part.e ad ag– gravare la .situazione finanziaria e, 'dall'altra, a suscitare .gelosie e diffiden1,e all'est.ero, facendo ostacolo all'af fluire di .capitali e -materie prime,· e accrescendo i perturbamenti nella convivenza internazional1; degli Stati. . · La realtà storica ed economic11. non si violenta come le fr~lle istituzioni. Tra breve, noi, rìdotti al silenzio, vedren;_o tutti i contrasti previsti dalla nostra. dottrina, e~ oggi compressi dalla reazione o negati dalla modà che corre dietro al vincitore, risorgere e gridare ·che l'unica ,,erità è la verità del socialismo.· Lavoratori I . ' ·Ecco perchè non possiamo diKperarr. La disfatt.a di oggi non è nostra, ma della dèmocrazia. Ma demo crazia e socialismo sono fprme inerenti al pl'asmarsi' della storia, e perciò insopprimibili. La. fede sòcinHsta resta viva e t~nto più fervida nei cuori, ·quanto piu l'arbitrio· ne comprime .le manifestazioni. ·. · , Noi restiamo al nostro posto e diciamo ai lavo i atori: rAstate uniti, racçoglietevi in I silenz_io, ·evitate provocazioni, lasciate_ :passare l'onda nemica con prQ– deuza pari alla vostra virtu di sacrificio! Il Partito so_cialista unitario. resta alla· contenuta protesta del diritto umano offe.-o, alla elaborazione tenace del suo programma critico e ricostruttivo·:-Tra breve sarà I'llnico P.Orto_a cui ripareranno tutti gli spiriti !_iberi, tutti gli animi anel~nti alla gius.tizia e che non si piegano a .servire la fortuna. Molte albe spun_teranno dopo questo· nanfragio d_ell'istituto lib~rale parlamentare, a spunterà ~ure, e presto, la· nost_ra. -Il .socialismo· non muor.e ! Viva il socialismo! LA DIREZIONE DEL PART1To SocrALIST.A UNITARIO. A-proposito ditassazion·e dèlsalario, I , ,. , . Nel pubblicare !!articolo del nostro egregio amico e collaboratore prof. Brunetto Griziotti (n. dell' H5 ottobre), che propugnava la: ·tassazione dell'extra-salario, noi avvertimmo che non eravamo ·consenzienti con lui in ògni part,e delle sue argo– mentazioni. · - . . Specifichiamo i -limiti del nosfro dissenso .. . Noi non poniamo come cànone . della politica fina1'.zia_ria socialista che i salari degli operai, quale ne sta ti loro ammoi:itare, debbano sempre essere esenti dal pagamento di imposte dirette. Consen– ti~m~ c~e? se_son? sottO"J)osti a tributi gli stipendi d1 mtsen 1mp1egat1 che guadagnano assai meno di quanto è necessario alla vita, è logico che non si Bibliotèc G·inoBianéò stabilisca come principio assoluÌo l'ese)izi~ne dei salari. Consentiamo altresl che la fassazione diretta è assai più sincerà e moràle ~he_I~ ·t_assa~i~n.e in– diretta, la quale è una forma 1nstd1o~a_ed O(}C_ulta di erodere i magri proventi dei lavoraton : e potchè lo Stato non- può rinunziare a nessun·a parte del gettito dellé imposte, bisogna, se si vuole ridurre i tributi_'indiretti, accrescere i tributi, anche ....:.... se occorre - sottoponendo alla tassaz-ione i salarì .che superino un certo limite minimo. · · Riteniamo. per altro che si de)?ba tener COJ'\tO di varii ~tementi, uno dei quali .è importantissimo: che cioè il salario ha-, in generale, ·iin carattere di aleatorietà maggiore che non abbiano gli .stip-endi anche degli impiegati privati; sia perchè, massime in certi mestieri, sono più frequenti i periodi di disoccupazione o d.iminor lavoro, .sia ·perchè i sa– lad ·subiscono maggiori oscillazioni che non gli stipendi. . . li Griziotti ·stesso, poi, riel principio_ del suo articolo, riconosce che, se i salari" non furono si-n qui tassati, lo si deve in gran parte alla volontà 1 degli stessi capitalisti, i quali ben còmprendeva·no éhe, corrispondendo per lo p+ù• i· salari al minimo necessario alla vita, ogni eventuale 1assazione loro sarebbe venuta, per necessità, a ripercuotersi, sotto forma di'aumento dei salari stessi, sui datoti di'lavo~ ro. Percii> appunto il Griziqtti' propugna di tassare sofo ,!' extra-salario, cioè il soprappiù di salario che è dovuto ad abilità eccezionali o al fatto cfie il genere di, lavoro è molto luerosv' o _adaltre favo-. rev.oli condizroni d'·ambiente, quali si sono verifi– cate in certe industrie durante la guerra Anche su,_questo punto, 'però, non è sempre facile, nella pratica, raggiungere l'intento che il Gri– ziotti :vorrebbe p,refiggersi. Fatta eccezione di po– chissimi m·estiéri il cui esercizio richiede un lungo tirocinio e non può quindi facilmente subire, anche· nei periodi di ,rnàggiore crisi;)a concorrenza d_ella mano d'opera disoccupata, per tù"ttigli altri il -so– pr,;1salarioesiste solo in quanto ci sia una elevata richiesta di mano d'opera, .e scompare quando tale richiesta dimi:nuisce. Cosicchè, il più delle volte, il salàrio _ve·rrebbea'd· essere · sottoposto a· tri buto solo nei momenti in cui, per le condizioni a 1.ui favorevoli del mercato di lavoro, l'operaio si tro- - verebbe in condizione di poter riversare sul capi– talista (e perciò, indirettamente - e, forse, in mi– sura _sensibilme'nte maggiore - sui consumaforj delle merci che •esso producé) l'ammontare dell'-im.– p~sta cu4 !~operaio fosse eventualmente assogget– tato ; menfre nei tempi di minor richiesta di mano d'opera, poichè il so"J)rasalario,quasi sei:npre, scom– parirebbe, si dovtebbe ·rinunziare ad ogni tributo sul salario. . ' · . - · · Si p9trebbe rispondere che un analogo feno– meno si _verifica anche per gli ·stipendi, ma non sareòbe risposta esatta. Anzitutto sono da esclu– dersi gli stipendii dei pubblici impiegati, i .quali n rmalmente non vanno in alcun modo soggetti alle oscillazioni del mercato. Ma anche quelli degli impiegati privati subiscono oscillazioni in 'misura . minore-.che i _salar'idegli operai. L'impiegato non rappresenta solo una capacità manuale (scrivano,. dattuograf6) o intellettuale:. rappresenta anche un insieme di doti· morali {serietà, segretezza, fedeltà· etc.), che non subiscono •facilmente la legg_edella 1 concorrenza : cosicèhè vi sono molti impiegati che' un capitalista ama di tenersi anche jn ·tempo di minor lavoro, e senza imporre loro decurtazioni di S:tipendio,per H vantaggio ·che rappt~sentano per lui, le doti moral,j che essi posseggono.. Esistono p'oi ahéhe· a-Hre'àìfficèlltà per la , tas– sazione sui salari, -che il Matte.otti ha accehnate n_ei'la parte della sùa relazione da:noi ri'ferita. Co– sicc-hè, pur_e--e~senifo' 'tlispo'sti ad•·aèéeHa(te il.. priti-

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