Critica Sociale - anno XXXII - n.8 - 16-30 aprile 1922

. - _. . _·. •. . . · · ' Olll'flCÀ SOOÌl'\i.Ìi: ~ • -,;-i---'-...:.---:~•.._ ••-~---.,_,u:;_ ... ~r--;_• _,_,,___ _;.,.t_--:---~--~ .> - ·iiò -parla a dirittura di imworalità : delle impol'ite e dei fondi speciali. · -- - · Su di che-, ragionando in'pura teoria, noi posi,ianio· dare al nostro sen-atore un sac,co qi ragioni. In· (IStratto nulla di meglio che un- bilancio un;co che 'Un'nnic~ i mpo:;1ta,o almeno ·un unico calderone 1 per -tutte le im-. post e, da distribuirsene il. reddito con perfetta libertà p.ei 'più svariati bisogni ~ in esattl'proporz.ione· di que– s 1ti. _Ma ~e~za ricordare - che ·sare.bbe irrispettoso - 1 antico aforisma del pw·us rnathematicus col. resto che segue,' ci sia lecito osservare all 'EìnaÙdi che la ~ua obbiezione avrebbe valo:r,e 'per UD mondo fiscale ideale, che per ora è molto al di là delle nuvole. Il suo argomento può, rivolgersi contro tùtte lE1tasse devolute al mà'nte_nimento di dati· pubbli:ci servizii; · contro tutte le cos1dette coutroprestazioni, persino . colla stessa logica - contro ogni imposta i-ndiretta · e percbè i:Jon anche contro le assicurazioni sociali il ;ui . ' . onere, pur rispondendo a un'utilità generale sociale si appioppa per intero-o per la massima parte. ai sin·~oli assicurati? - · . · •- La verità è che il nostro sistema ti-ibut~rio-è tutto . un insieme di gravami -diversi, nel quale l'imposta· generica si associà a mille forme, oscure, insidiose vessato1·ie, di percezioni, fondate sull'utile part.icolar; - reale o presunto - •ai grupp.i o. 'di· ceti determinàti– (e _q_u~epiù vasto, _'più :□niv_ers~le, di quello ,degli in– qu1lm1, che combacia, S1 puo dire, colla popolazione tutta quanta?) e devolute. più o meno totalmente a fini ugualmente specifici e determinati. La verità è che nel c1tvar ,quattrini e nell'assegnarli l'arbitrio· - e n·o.n sempre «prudente» - domina ·sovrano, In Germania ·è. recente la istituzione di un'imposta sulle case di lusso · destinata alla creazione per l'appunto Èl.icase popolari; ,qnalcbe cosa di simile si è legiferato in ·Austria e non sappiamo se altrove. _Nè vuol trascurarsi Ì'elemento psi– col'ogico, per cui:.un' imposta è tanto più gradita - ·o meno Rgradit;a - quanto più chi deve versarla ha la sensazione di provvedere con ciò -Il un proprio imme• 'diatò bisogno: vantaggio che, nel caso nòstro balza agli occhi anche più imbambolati. -. ' In ogni caso, che cosà propone l'Einaudi in s<,– Alitnzioné del. sistema che egli, con cosi bella baldanza, c1msura? Stagneremo contfogamente nel pantano dei decreti di proroga? Attenderemo 1a riforma idAale e !_'anno duemila, mentre ·]e scadenze., che minacciàrio di buttare sul lastrico della strada milioni di inquilini battono alla porta coi sassi? Provocheremo, per infa~ tuazioni teoriche, la rivoluzio"ne delle classi ,povere e medie, che· non sanno se domani troveranno un tetto ospitale? O bast'er~nno gli_ emendamenti fatti--vota1:-a dall'Einaudi al .Senato, che proluÌ,gano di un .anno l'a– gonia, e conqedono, fra l'aHro, ai propriefarii la ma– gnifica a-ubaine d'i aumenti_ tanto maggiori dei no– stri, di :fitti ·persin'o più che raddoppiati, ed in soli 4 anni (a .second_a delle cafegorie, 130, 100, 75, 55 ¾}, mentre· il prezzo delle costruzioni, per il ribasso di molte materie prime, e la st-essa penuria relativa,, de– gli alloggi, per la centrazione dei redditi e gli spo, stamenti prodotti dalla crisi generale, tendono innega– bilmente, ·sia pur lentamente, a scemare? Hic Rhodus, h-ic salta,, caro Einaudi! La critica è facile, ma con essa non si gittano fondamenta, non ,si erigonQ tetti e pareti. • . · · Per noi la proposta in es~me ba uu solo difetto: di esser venuta in luce ·un po' tardi. Ma è una ra– gione di più per affrettarne l'avvento e l'applicazione. _ FILIPPO TuniT1. • Per difetto assoluto 'd~ spazio dobbiamo Tinviare. al. prossimo Numero un interessante articolo del Prof. An– gelo Treve.y sùl recente Convegno di Berlino. Così pure dobbiamo rinviare: Observer: In casa no– stra; Noi: Il lavoro parlamentare e l'indennità di pre- · , sen~a ai deputati~ Sticu.~: Intorno al socialismo. ghil- dista; ecc. · •. • - ibliotecaGino Bianco . ... \ - ,,;..; I probleni i-finanziari alla Conferenza di G·enova . . La gu~rra e la pace,· succed.ufa alla guerra, · hanno spez_z~to tutto IJ-nsistema di ·rapporti politici ed econom1c1, che rappresentava l'equilibrio della vita internazionale prima del 1914. Equilibrio di forze dispari-; creato e mantenuto C?l '-'.inc<;ilis!no. ~_'un s!s_tema, che consolidava pri~ v1leg1 e mg1ustme politiche ed economiche, nazio– nali e i11tern;:izionali; ma, ad ogni modo equilibrio a cui s'erano adattati il ritmo e il HussÒ della vita'. Gli Stati erano vasi ·fra loro comunicanti di varia ampiezza e profondità e posti in situazioni più o meno vantaggiose, onde traevano profitti in misu~a diversa dalla circolazionè di quel complesso di beni economici e morali, che siamo soliti chia– rpare con la parola " civiltà ,,. Ora la - circolazione fra quei va::;i è interrotta. Gli stessi paesi mutarono notevolmente la posizione d' ante guerra e Ja i:ispettiva ..importanza. II primo posto nella vita economica passò cfall' Inghilterra · ali' America. La Germania era molto, ora è poco. Così è mutato, in più o in meno, il valore d'ogni altro paese. Ma tutti _soffrono la- mancanza della grande circolazione della -vita .internazi.onale, che ora è infranta· e non può essere sostituita dai rap– porti, necessariamente limitati, artificiosi e vincolati, esistenti fra un ristretto numero di Stati. · Al di sopra di ogni dettaglio tecnico o della specialità delle questioni poste ali' ordihe del giorno · ·od escluse dalla Conferenza, la grande importanza del Convegno di ·Genova sta nell'avviare il mondo a ristabilire questi. rapporti d' intercomunicazione fra gli- 1 Stati. Avranno notevole peso p_er l'avvenire di ciascun popolo', della sua economia e della sua _politica, le posizioni iniziali; che verranno conso– lidate n~lla Conferenza. _Ma si _avrà,_c_omun11ue,un vantaggio per tutti d_algiorno, m c-ut 11 mohdo sa– prà che ci si. avvia a ristabilire il_ tessuto dei rap– porti politici normali fra Stato e Stato e a togliere, a poco a poco, qtJegli ostacoli al credito, al com- . merci o internazionale e al ristabilimento dell' equi– librio economico, che scaturirono dallo sconvolgi– mento finanziario di tutto il mondo, coi suoi riflessi immediati· nelle barriere ·dei cambi e delle dogane. Quando spunterà questo giorno? Non è facile rispondere-, mentre ancora nòn sono decise le sorti . della Conferenza. La ·quale, ad ogni modo, riunendo ad uno stesso tavolo vincitori e vinti, Stati bor– ghesi e ,Stato cqmunista, per discutere 19 stesso. problema, segna già iJ· primo passo pel ristabili- mento dellfl vita internazionale. . 0·1fficoltà alla ripresa. Ad avviare al più presto i. ·paesi al nuovo _-in– treccio _di rapporti, spingono gli interessi collettivi di tutti i popoli. · N\a due forti impedimenti si oppongono al far presto e bene. Da un lato gli interessi capitalistici delle, é:\ristocrazie bancarie, industriali, affaristiche, che hanno già sistemato la loro vita sulla crisi in– ternazionale e si preoccupan'o di. ogni brusco spo– stamento delle attuali loro posizioni. II governo della Conferenza è sotto l'influenza diretta e quasi esclu– siva -dei rappresentanti di questi interessi ·partico– laristici. Dall'altro, le stesse difficoltà dei problemi, molto complessi, che ..non consentono soluzioni ra- d'icali e immediate. • . Per limita.rei• alle -questioni tipicamente finan– ziarie, fra le molte di cui si discorre a Genova, basta accennare fugge~olmente a tre: i debiti della Russia; la: circolazione monetaria; i cambi.

RkJQdWJsaXNoZXIy