Critica Sociale - anno XXXII - n.8 - 16-30 aprile 1922

Critica Sociale RIVISTA Q.UINDICJN.ALR DEL SOCIALISMO Nel Regno: Arino ½· 24 - Semestre L. · 12 DIREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23. AU'·Estero: Anno-It. L. 26,50 ·. Semestre L. 13.26 AMMINISTRAZIONE: Via Òmenon!, 4 - MIiano. ·Numero separato Lire UNA Milano, '16-30 Aprile 1922 SOMMARIO Politica ·ed· Attualità. fnton,o alla. Oonfe,·e, 1.za : 1 Il su.pre1Ìio 11e1·icoloe la sup1·ema sitl-ve=~a (CLA0010 Tnii:vxs). Pasqua di reviRione (Pruf. GiovANNJ Z1J101to1). Per tro11are alloggio o per cons,wvarselo (l'1r.,1ppo. TuRA·1·1). Studi sociologici ed economici. I pl'oblemi /luanzilJ,'i-a!la (i]onfe,·enza di Geno~a (Pi-of'. BENUNU'J'O 0 RTZI0'1'1'1). . La Rivoluzione ,~ussa e i contadini (f. t. 'e Dott .. ALESSANDltO Sc1uAv1). Le 1•iparazioni, la Gennania, e le 11ie della Provvide,1za (FRA1'Z WEtss). Letteratura, Filosofia, Fatti soci~li. Docu111e11tidel'tempo nostro: Un appello_·,,; di'feea del diritto di voto · in Ungheria (La O. s.; .M1cuELE KAR01,Y, JEAN HocK, eco.\ INTORNO ALLA CON·FER'ENZA Il supremo perirnlo e la 1uprema · salvezza .Nel cielo azzurro della. Conferenza la Pa– ::;qua.~a J?Ortato t~Ù fulmine che l'ha· tutto sol– cato d1 fuòco. La._Russia e la Gtlrmauia, còn- . tinuando i negoziati intraprèsi precedeii'temente, eoncludevàno un trattato di pace e di amicizia sulla base del mutuo conqono e della più asso-· lnta. i:eciprocità di rapporti. rI gesto, che· ha suscitato una tempesta,._ ha il fine evidentissimo di dare alla Conferenza l'esempio di ciò che si vorrebbe perchè la Conferenza raggiungesse . tutto l'obbiettivo :mo; .la .riconciliazione gene. raie, una pietra· sul passato, .la vita che comin– cia c!omanj. Ma ·il gesto è parso troppo insolente in confronto dei diritti delle Potenzo Alleate. Ben l'atto protesta della ·nes.suna intenzione dei con– traenti di voler porr~ dtigli accordi par_tic_olaricon– tro l'interesse generale. E la. strnsa solenne pub- . blicità dell'atto è garanzia e prova cii tale inten– dimento. Ma, ciò non di meno, i capi della .Conferenza giudicano l'atto sovversivo e qua'si per~uelle aHa Conferenza e tale da poter compro• metterne le sorti. In verità l'atto non è che ·sov– versivo dell'Autocrazia costituita sopra la Con.: f'erenza e che dt-:lla Conferenza costituisce il vero. peso morto, anzi il. pericolo maggiore. Ecco quello che noi vorremmo spiegare, non tanto a scopo di comment9 del trattA.to russe-germanico, . qu!l,nto a dimostrazione della neèesdi,tlt di rilevare, contro. l'Autocrazia, l' au.to– rità del popolo ~Ila, Confere!!za. Il. trattato è . là risposta dei Ruasi e dei Tedeschi alla palese inferiorìtà con cui venivano trattate le due grandi' Potenze, l'una ain,messa nel sinedrio di Villa De-Albertis soltanto perchè. riconoscesse i pr'oprii debiti, l'altra tenuta fo.ori e s.p.pena in.formata pietosamente dall'Italia. Formalmente, · nella sua il.ccid::'ntalità diplomatica, il ~rattato vale per questo, che non ·gli manca 11;1, tacita simpatia delle Potenze minori, che si sentono troppo neglette, troppo cose delle grandi, e però si volgono verso le due Potenze che l'hanno fatto col sentimento di chi' ha trovato un ven-. dicatore dell'amor proprio offeso. Se le Potenze égemoni l'intendono, il trattato potrà essere an– che la felice cagione di un colpo di sterzo a sinistra della .Conferenza e dalla Conferenza po– trebbq ~congiu1:are · il . maggior .pericolo che la minaccia e portarle addirittura la salvezza.- . Il-pericolo che minaccia la Conferenza di Gen,ova· non sta nell'asprezza degli antagonismi degli i.n~ressi e dei principii. Se r-iò fosse, l,la– rebbe meno· difficile lo sventarlo,· perchè la dolorosa, tragicit esperienza di que8ti an 1 ni del dopp-guerra .ha giit virtualment'e convinto tutti . della profonda interdipendenza degli. interessi e della uniformità almeno astratta' dei principii della ricostruzione europE>a. L'Occidente e· 1'O– rient.e,. dopo essere stati divisi e nemici fino alla mutua persecuzione, fino al:a guerra di stermi– nio, ora sanno che l'imo non· pùò fare· senza dell'altro. La Francia, rotte tutte le intese,· ha dato l'esempio con una pace separata con la Turchia. L'Inghilterra non tardò un istante a seguirla e con un solo gesto piantò -i.n asso· la povera Grecia e si mise a fare lar corte ai bo~-, scevichi, per considerazione dei quali; esclus1- vaIÌleBte, forse, propostl a Cannes la Conferenza di Genova. L'Italia, sempre mancand·o di una c9mpiuta direttiva propria., nella recente riu– nionè di Parigi impetrava il rinnovato platonico .riconoscimento dE1i suoi diritti sulla pelle del– l'orso dell'accordo tripart,ito, come se Riissia e . Turchia ·11on esist~ssPrO e le agognate zone di in– fluenza in Asia rhin'ore fo.•sero nel patrim'onio dei suoi contraenti, ma non sognava neppure un atto di ostilità contro la Turchia e contro la Russia ; anzi essa ~ la più intrepida alle eftu– sioni sentimentali solidarist,e dell'Europa e del monrfo. · - Ora, ciò che si intuisce come· implicito · di tutto cotesto vasto movimento, è che la Francia non sfrutterà il trattato c on la T urchia. se non si metter~ in ultimo d'ac· cor.do anche con la Ru,ssin e, inversamente, l'Inghilterra non si met– terà in pace con la Russia se non placan~o la I

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