Critica Sociale - anno XXXII - n.8 - 16-30 aprile 1922

114 CRl".rlCASOCIALE· Turchia, e l'Italia, in fine, _nou rea_liz~erà i suoi sogni di espansione balcamca e as1at1ca se n?n abbracciandosi con la Turchia e con la Russia. Tutte le .difficoltà e tùtti gli urti fanno groppo nell'Europa centrale, al ponte di passaggio tra l'Oriente e l'Occidente, al groviglio degli Stati vinti, come la Germania e_la Bulgaria, e degli Stati nuovi creati per il vass!;!,llaggi.odell'Intesa e che già rodono i ceppi del vassallaggio, come la Polonia e la Piceola Intesa, e degli Stati 'tl.eutri come la Svizzera, l'Olanda e 1~ Scandì:.. navia, a (?Uisi congiunge ~all'altro ~strema, la Spagna, i qùali si mostrano ormai . insofferenti cli uno stato di costi che, pe,r i contrasti supe– rabili dell'Oriente e dell'Oceidente, continuH. a tenerli legati alla sorte mortale di re Mida, co– stringendoli a morire di inedia acc\l,nto alle loro ironiche masse di oro'. · Tale essendo il quadro della si'tuazione, ,è . manifosto, che il danno maggiore per la Confe– renza di Genova consiste rrel contendere agli Stati dell'Europa centrale, ai vinti, ai v;;,ssal-li ed ai neutri 1 l'importanza che essi debbono a:vere in ragione degli interessi colossali che rappre– sentano. alla Conferenza. Si è detto e si è ripe- .tuto - e l'abbiamo anche noi. espressame,nte riconosciuto - che il significato storico della Conferenza, a prescindere dai suoi risultati, è gifa. nel fatto di avere po rtato t'rentaq~attro Stati a sedere pacifica mep.te insieme per discu– tere e deliberare su i mezzì più. idonei a· rista– bilire la pace in Europa ed a ricostruire· la de– vastata economia del mondo. Ma ciò è vero· soltanto ad una condizione: eh~. questi tr:~nta– quattro Stati non si ,limitino. ·a sedere in una rappresentazione coreografica,, ma· disputino .e deliberino effetti vaijlente. Ora, non solo ciò non accenni:\ ad .'avvenire, ma sta avven.endo il fatto opposto. La Conferenza rinnova queHo cibi;} .fu l'errore capitale· della Conferenza della !;>ace di Parigi, cioè, una certa naturale gerarchia di Ejtat1, fondata sulla rispettiva importanza territoriale e demografièa, si trasforma in un ferreo assolu– tismo délle tre Potenze. maggiori invitanti, che lasciano a .tutti gli .altri Stati un c6.mpito pura– mente. corale. Di più, co~e i dissensi e le riva– lit~ di cotes~e Potenze. si dibattono in campo chrnso, fuori dell'assemblea. della Conferenza, l'effetto Sicuro è l'esautoramento dtJl.la Confa-' renza stessa.· , Di qui il .concetto .di lanciare .contro i do– minatori un fatto denunziatore, e di ciò si in-· caricarono i « due djsp~rati • della Conferenz~. L'esautoramento de·lla Conferenza; incresciòsà per sè irr quanto' ra fferma un c o::..cetto di pre– .dominio negli Stati m aggio.ri, apparisce. anche meno legittimo se appena si considera come alla fine dei fini, la Conferenza è s·tata indetta giusto appunto perchè da sè sole le Potenze della In– ~esa non riuscivanò più a... intendersi e, .-;Òtto ~1 loro discorde ed impotente assolutismo, tutti 1 problemi che formano il con_tenuto della érisi .mondiale si esasperavano, portando al sommo il disordine, la· confusione e la rovina· del dopo- g~e~:a: Nel~a <!?ntrad~izi?ne tra i fini e gli ob. b1ett1v1 suoi e 1 potén politi-ci detla Conferenza va mortalmen_te ferita la ragione di essere dell~ Oo.nferenza. · BibliotecaGino Bianco E' innegabile. Bisogna gridarl-1 forte. .Le conventicole presso Lloyd_ George sembr-ano più atte ad imbr0gliare la Conferenza che a prepa– rarne lo sviluppo logico ed effettuale. Una pro– testa si imponeva. E' quella del trattato la pi.ù propria a difèndere i diritti 4emocr:i-tici della Conferenza, conculcate dalle prevalenti tendenze assoiutistiche moriopolizzatrici del_pote1'e? Ce'r\o, · fin dalJ.a S,:,dut,a di· inaugurazione fu µetta J'in-· tenzione della Russia di non lasciarsi· umiliare, di non andare a_lConvegno dei•·popoli come una penitente, ma anzi di rappresentarvi una parte principale, deci:-iva, in cui si sposasse tutto lo spirito nazionale degli oppressi e tutta la fie– rezza internazionale della rappresentanza della cla_sse proletaria di "fronte alle rappresent~n~e delle· classi borghesi. La Conferenza si volse su– bito alla'Russia con manifesta si1µpatia, i-solando il signor Barthou nella s:ua impr9n_titudine. Invo– cando per prima cosa il disarmo e protestando la buona disposizione della Russia a danie 1 1 e– sempio, Cicèrin toccava con abilità magistrale il cuore dei popoli e si poneva co1ne il patrono natu,rale di tutti i piccoli Stati, .eh.e DfUOÌono schiacciati so~to il peso. del militarismo e della fis"calità; -tutta l' ];uropa centrale era con lui e, p'rima, la_ Germania. Un _tale atteggiamento _se'. condava meravigliosamente _il sègrèto istinto di avversione di tutti quèlli che, veggono nel Con– siglio supremo ripristinato 'il co,nato di fare una Cònferenza nella Conferenza, anzi, una supercCon– ferenza, uno _Stato nello Stato, per uscire poi ad imRorre le proprie decisioni al popolo, anzi alla plebP, della Gonferenza. . '.. Il vero è che nell' Ar6'opago la Russia _intuìva che je. sue ragioni trovavano il massimo della. resistenza perchè. i giudici son(,) le part,i stesse ; più intieressat.e nel ·senso ad ess·a contrario. l}ientre . la -Francia è la più aspra alla ri vendicaz_iohe dei prestiti già da essa fatti alla Rwssia ~dell'antico regime.,' la r:iconvenzionale di Oicèrin per i dar;ini di· guerra e di blocco occasionati.alla Ru~ia dalle imprese d_ei Kolciak, J udenich, Denikine, ecc. - che agli occhi d-i tutti gli impar~ialinon può non apparire sacrosanta - non può che· · sol I e• vare· le più di~petto·se di?negazionj, come quella che include una c.onfessiQne di vergognosa slealtà ii1terriazionale, quale ness1ma Potel'.!za sarà mai,., . disposta a fare, e determina i nuovi controre– clami per i .supposti danni alla.Intesa della pace separàta della Russia a Brest Litowsk. ~ , . . Ed ecco che la Germania e la Russia, a cu'i nessuno· può ·contestare di essere la vittim~ prin– cipale di• Bre·st Litowsk e la più interessata, .. a 1·ivede1·e quel prototipo di VE\rsailles, si accordano preventivamente a togliere di. mezzo l'ingiuria e le r_agioni de.l reclamo .. Allora, agli ocçhi detl• l'assemblea, la identità fondamentale délla sorte di_ tutti i debiti degli ~tati tra loro non puo ,Jhe splendere _come una indefettibile necessità co– n;mne per l'avviamento alla risoluzio·ne della cri11i di cui soffrono tut~ì'. E' chiaro infatti che, qu.al si sia il loro titolo, i debiti sono de'biti ed agi – scono tutti allo st,esso modo per la depressioae dell'economia degli Stati. La Conferenza., appunto pe:t'chè- vuol essere economica e non. politiqa, deve r avere una patnraJe inclinazione a non: guardàre al titolo d'ei debtti, ma unicamente ai loro effetti.

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