Critica Sociale - XXXI - n. 18 - 16-30 settembre 1921

276 CRITICA SOCIALE 1,torici e delle delusioni 'della gue1·rct, iiChiacciata dal fallimento delle demagogiche p1·omesse fatte al p1·oleta1·iato pel an·imm·lo alla 1·e1S,istenza, cost1·et-ta a tenta1·e la prop1·-ia salvezza mediante il gmnde · cvm1_f1·omessop1·otezionistico che invig01·isce il pa– rassitismo dei g1·uppi p1·ivilegiati ed esaspel'a i p1·ezzi dei consumi popola1'i, 1·imonhiata all'este1·0 cla ima politica di, ste1·ile servilità agli Alleati e' incapace di fror,teggia1·e, il deficit m·escente dello Stato e ia 1·ovina finanzim·ia degli Enti locali, · 1·ivela ogni giorno più la prop1·ia impotenza di classe dù-igente; onde' l'itrgenza che il p1·oleta1·iato, o1'ganizzato in pm·tito di classe, i'ntensifichi l'opem cli p·1·epa1·azione di addestrmnento tecnico, morale, intellettuale, politico, che· gli consenta di r;ubentmrl(l nel più bi·eve te1·mine, con_ penetrazione ed ascen– sione prog1·essivamente a,cceleMte, in tutt{ gli 01·– ganismi e in tutti i pote1·i dello Stato, sulla base . cli un p1·ogmmma· ben dete1·minato di graduale 1·innovamento dei p1·er;enti is.tituti politici ed eco– ··nomici. Al qita-le intento, e dat? il, contingente -a( /ievolini, pe1· effetto della c1·isi indust1·iale, delZ'a– zione sindacale di1'etta ed il consegue~te attuale p1'evale1·e, nell' (!Spettazione dei lavo1·ato1'i,dell'azione pol-itico-parlarnenta1·e, il GONG R E&SU. ricon9sce la .necessità di una la1·ga libel'tà' del G1·uppo (sotto il controllo, ben s'intende, di tutto il Parti-to) nel– l'esplicazione dell'azione pm·lamentare di f1·onte agli altri Pa1·titi ed al Gove1·no,per p1·ofittwre di ogni propizia. cir'costanza onde agevola1:e l' incre– mento d_ella fo1•za politi.:1~della 1:lasse lav01•at1·ice. 1l Congresso af!e1·ma lct stè1·ilità di tittti i cona_ti_1·jèo{lt1·uttivi sul terreno 'nazionalistico,-prJte- ' ztonistico-bo1·ghese e ad essi oppone il concetto di -un'azione essenzialmente inte1·n.azionalistica 'libe1·0- 1,cambi'sta, di pace e d:i'soUdm·ietà mondia 1 le, pe1· lt~ qual_eno'?' conte:,<;:he sopm l'opera. del, proleta– •,·tato organizza,to mtei·nazionalmente. Ma, pu1· ren– dendo __ omq,ggi~ _ 6fll'opera dellà Tei·z_a l1fternazio– n~le, in _quanto esprer;se ed esp1·ime .la pi·otesta ·v.i-vaed implacabile della ripolitzione 1·ussa cnnti·o i. m~s(atti dell'Intesa e la funesta ege'f!l,oniai~pe- 1'talzlittea del blocco occi.dentàle delle Potenze vin– ò_trici a_ Ver~ailles; ,constata la irn.poss~bilità sto- 1'!c~1pszcologi~a, econdmù:a éhe i metodi e i p1·ù1- c~pzi, che le czi·cost,anze impose1·0 a quella - 1·ivqlu– zione, . t1·ovino applicazione meccanicamente identica p1·es~o,a_lt1'ipopoli d_i biviltà affatto diversa e tro~ vctntisi zn uno stadio dive1·so di evoluzione . econo– rn_ica ~ polit_ica; invoca il éostitufrsi di una 01·ga– ntzzazione. tnte1·nazionale più 1·eale e più vasta alaci·emente- attiva e f q,tti·va, non vincolata all; necessità politiche difensive· di un solo e singolo Stato,. con, una ~ede più cent1·ale pe1· la più p1·onta coo'.·di;1-a~zone d,i ~utti gli sforzi dei proletm·iati socu1:listi, tanto di Occidente quanto . di Oriente in . 01·ganismi che vivono della ·vita socialistq_ pi·ole– tada: Gruppo pm·lc.mentm·e, Òonfede1·azione del Lavoro, fitamp_a socialista, _Lega qei· Comuni, _mc– virizento cooperativo, ecc.; affiru,hè la' Di1:é"zione,Je– nendo~i in più im_medìato contatto coi miµtifoi·mi. aspetti della comples~a azione socialù 1 ta, po1,1Sa, in ciascun- ~omento e ·da ciascuna sfe1·a, t1·a1:1·e litme all'opem sua, ed essa sfefsa infondei·e in t'l,(,ttigli organismi più dfrettamer,,te_l'alto spirito del Pm·Ùto– e il soffio animato·l'e dell'idealità sociç.ld_sta. COLLABORAZIONE ~ L ITA DICLASSE Collabora~ione e lotta: può darsi a.nt.itesi più l'ecisa ~ inconci_liabile di questa? Epp~re, contro ii' semplici– smo delle astrazioni, con cui amano per lo p\* b,alo.c– carsi le dispute dottrinarie, la realtà mosti:a, che _quegli opposti s' uniscono, si conqizìonano r~ciprocamentf;l, 1 coincidor,.o nella poncretezza, dei processi sto.rici. Re– i. 1-itm concordia discors, dicev~ l'antica sapj_8Jlza., I Prendete, per esempio, la g uerra mondia le e il · contrasto fra la solidarietà aiiora proclaroa.ta e· le at- tuali maUntese delqntesa,: i semplicisti, ch1- _spjegai;io questo contrasto com·e la cadl)-ta di una•finzione orriiai var;ia, non ca~ispono che c'era: una coincidenza _di 611,i non disgiunta dall'antitesi, per cui l\\ collal:Ìoraz~oue non e1,a,seQza una sç,i'da lotta, e dietro la soliri~rietà si profi,lavano' i dissidi e c0nflitti d'interes~Ctra Fran– cia e Inghilterra, tra·· Hal~a e Francia, ·tra Inghilte1:ra. e sia ti Uniti,· tra Stati Uniti e Giàppone. Ognunò çl,ei belligeranti sentiva queste antitesi entro lo stesso bi– sogno dell'uni_one co,ntro il .comune pericolo imlnine,~te: - così, per es,, l' Inghiltefra e la' Francia, nell'urgenza della lotta comune co,+1tro la,, Germania, da cui è.ranp qiinacciate· ed ostacolàtf;l, l'·1ma.nf;lido.m,i'lli e neH'éspai;i– sione in A.sia, in Africa e· sui mari l'altra nélla sicu- , . ' reZZ!\ e nelle _~mbizfohi, nelle <Jolonie_comeiu Europa, sapevan@ bene che le ste_ssefinalità imper.ialistiche, clie ~ 1~ _spingevano i 1 nsieme cont;r<;> la Germp.nia, le avrebb~ro _ p_01 -ìn~sse iii fronte l'una :all'altra; !Ila nella coopei'a-· z10ne intanto cel'(1avano ognuna il mezzo rli.rafiforzarsi' e, liberare il' terreno per la succesfì_iva lotta reciproca,· . La collaborazione era già du nque una prepara ziÒne, ~nzi un i 1 nizio· e mezzo di, lotta:_ co11cet-tòfor.se .u-n po' difficile per le, met\ti sernpliqiste, _che, uon jnte,,Ìdendo la possibilità di c~incidenza dei contrai-i, per ciò a,1,– punto non potranno mai capirc;i la realtà del)a i;:toria nè esserne consapevoli' àttori. · · . . Non. potranno capire che la collaborazione sia an– che strumento di lotta, n,è,che, -vièElversa ,·la lotta pos1:1a esser mezzo di cooperazione. - ' , d t b ' gtt_zsa a con 1·0attere via via gli' atti e le mano- · vi·e delle diplomazie degli Stati egèmoni d'Europa• e 1-~vvisa in ci~ runico niezzo pe,· sopp1·ime1·e iz Come gli a,lberi deU_a foresta, contendei1dm;i-reci- , procamente l'aria e lo spazio, si costringono l'uno con° , l'altro a spingersi in alto e a svilupparsi in grandez~a ~osi le 1{~zioni(~' ~e! seno di og?i nazione, le singol; unprese md\lstriah), che si contrastano nf)Jla cone11or– renza i mercati, si stimolano e forzanò ad hn accresci– ~en_to di potenza produttiva. e ad uo perfezionamento d1 capacita; come, nell'attrito delle idee e nell' u'rto della critica che sen1bra esercitarey-irn'az.ione·çlem,olitric~ · le oppest~ correnti di pensiero _si ~ccitano a, viceuda·; revisi6ni, correzioni, approfondimenti e rinnòvamenti c~e mantengono in ciascuna l'alacrità e l'energia dell; vita, la quale_ sen~ l'opposizione si perderebbe· CQ,_SÌ neJl~ lotta -_de~ p~r~iti p~litici la prese11za e la vigilanza degli a~versan, 11 loro continuo assalto e la conseguente neces~ntà delia dif(;!saten~on desta la vivapiti __ ~ a,H'ç11 t~ · pei·teoloso c?italismo che si va delineando tra la lnt~1·n_azfonale dei Sindacati e qitella dei Partiti 1:;oczalist1,, ., I , ,:e1· .l'adempimento , di COliÌvasto e u1·gente compito, sul_ te1·1·enonazionale e internazionale, il. C~>ngresso in(i,ne_p1·oclama la necessità di rioi·ga-. n~~zm·e la Direzione del Pa1·tito, così che diventi pzit pi·ontamente mobflitabile, immetta in ·sè la penn,anente 1·afpi·esentanza dei deleq~ti di tutt~ f!li Biblioteca -Gino Bianco

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