Critica Sociale - XXXI - n. 18 - 16-30 settembre 1921

CRITICAJSOCIALE -, le forzè di ciascuno; cou-.e nei. Gòverni e· nelle· a,uùni- Ma tanto pi ii la collaborazio~e con avversari può nistrazìoni la maggi_oranza chE)·è. al potere ha ·bisogno : essere strumento di lotta, in quanto ndri c'è. nella realtà di una minoi-anza combat.tiva, di uq'opposiziouè sempre dna pura divisione di dt1eclassi sole, blocchi coriip'atti viva in attitudine di critica per non 'ristagnare nell'i- nel_lo1:o antagonismo; ma c'è, sopra. tutto nei" campo , .nerzia e n~n smarrire la èonsapevolezza del. program_ma della borghesia. e nella vasta zona, intermedia che è ai" e delle esigenze e t~sponsàbilità cl'ie le incombono,· cos~ margini fra: essa ed il proletariato, una molteplic.e·sucÌdi– nei contrasti fra le classì ognuna ha_bjsogno. dell'urto , visione di ceti e di catègorie, aventi ognuna una ·par- · o dei1''attrito con -l'avversaria per acquist.are e serbar ticolare condiziòne ed interessi propri, che volta a volta· svtglia la, consapevolezza della pi:opria ,funzion,e e per sono·'in più diretto· ed .acuto contrasto con quelli di tà-·' - 'adempiere effibacémebte aJ còmpito ché le spetta: L'a- liino degli· altri ,gruppi, e possono per ciò giovars·i dì zione aggressiva di conquistà ·della classe lavoràtrice, una tempor~nea confluenza con quelli di terzi. Confiuehza costriugend,o la class01 capitalistica' a perfezionamenti. t!lmporanea e. n0n definitiva, in cui la collaborazione · ed inténsìfica~ioni_ dì produzione òell',agricolt;ra come spèsso prepara _e svolge i germi di una lotta futura; nell'inèlustria, è stata la più potente molla·imp11lsiva ma questa medesim.a lotta e lo stesso urto decisivo.fì .– dello svilupparsi e gmndeggiare di essa; mentre, d'altra riale non si• pri\parerebbero nelle condizioni e negli ele– parte, la resistenza del padronato, l'u~to: d~lla su~ op- meJ?.ti foro, se la transitoria collaborazione non vi avesse posizione alle domande e aspirazioni dei salariati è stata contribuito. Jà s-cuÌila più éffi.cace.di formazione della coscienza di . Ecco •quindi il concetto del com1iromesso, sosté- 1 . . r classe. nel pr9letariait.o, e della consapevolezza delfa sua nuto vigorosamente da E~gels nel 1874 contro i blan·- missione sociale. · quisti ;. ~eorizzato ed attuato largamente da Lenin nella · La lotta in tutti questi casi appare la forma più: sua azionii di po1itica estera non meno che interna;. vali\ia ed efficace di' spinta- e oollaborazion11; e' Ì 'intel- difeso fra noi dagli stessi· massimalisti, quando pole- 1 igenz..!!: semplicistica, che procede per separazioni a,s-· mizza.no, (couìe Serrati) contro l'intransigenza dei re-. solute dei conti;ari, e non ammette che possàno mai . pubb.licani o quando contrappongono l'azione, reale di av,er COJ;ltattiéd essere con0iliabili fra loro.!-si condanna Leni•n alle esigenze chè •qii.11sti ed i comunis~i italiani a non capir nulla della realtà,- e della vita, ,che, come vogliono imporre al nostrò partito socialista; e' èom– ·diceva I' Enge)s, sono .r un.a contradizione ehe .·coni.i- battuto _so]oquando, ·sotto i'l nome di collab01-az-ioni.imo, nuamente ;i poue e si risolve; e appena la cont.radì- v.iene attribuito all'ala destra deL partito. ' zione c~ssa, cessa _la· vita e sopi-avviene la morte», Nel 1~74, · contro i blanq.uisti, che si pro:clama.vano Ma couie la lotta può convertirsi in éollaborazione, com1~nisti in quant~. vole.vano r,ealizzare il loro fine cosi, Oicevamo, la- collaborazione può essere strumento « senza attardarsi alle tappe in'tèrrµe<lie, aì compromessi, ed inizi.o di lot.ta: tanto nel!' ipotesi semplicistic'a de]: che f!ln solo allonta·11are la vittòria e prolungare la I' esisteur.a p urn ed esclusiva di due soli avversari, schiavitù», Engèls risponde: « noi siamo invece co– quauto, più aucora, nella realtà 6.omplessa ddll'esistenza munisti, perche ·perseguiamo il· nostro fine attraver.so . e:tfdttiva di molteplici gruppi e catego~ie, ognn11a ad- tutt<=1 le· tappe intermedie e tutti i compromessi voluti interessi in parte divergenti e in par.te coincidenti con dallo sviliippo storico». E qnesti compromessi egli e · ciascun'altra, e èoincidenti con l'una d o7e sono diver- Man aveva.no spiegato come una collaborazione, che · genti d~1l'al~ra,• . prepara il terreno e le condizioni della lotta ,decisiva, 1 Uapitalismo e s_alariatp sqno forze 'antitetiche, m·a . nella ci~olare del 1850 (confermata, nella S.\laidea in– tin dal. loro sorgere insieme cooperanti allo sviluppo spiratrice, da Rivoluzione e con'rro1·ivoluzio1iiJ di Mar~ El della pfodu_zione, in cui compiono al contempo· il pro- .daJ!a prefazione del 1887 cli En_gelsalle Rivelazioni sul prio sviluppo e vengono per ciò a' sv.olgere ed intensi- piodess·o dei co2nimisti), in cui è tracciato il piano d'a– .ti_caré.sino al puntu critico la ·reciproca opposizione. ·zione del, pr,òletariato: pr:-imain sostegno della piccola La collaborazione nel proces.so produttivo, per cui s'ac- bçrghfsia,· che deve e<1sere·spinta 1 al potere pei:chè- con cresce e· si mo'l,tiplica la c reazione dei beni, approfon-' ima serie di riforme radicali,_ limitazione del diritto, · disce via via il contrasto inforno alla distribuzione di ereditai:io, imposta progressiva, nazionali:&lazion!)delle quesfi, fin che lo ri"'.:elà in tutta la- ·sua crudezy;a di grandi ,imprese,' legislazione sociale - mozzi la travol.– antites\ qi -~ad1:onato e salari~tò:,,eli_minabi~e s_ol~anto· gen~e potenza_ del' ~apitalismp; ~oi; p!ù .tardi, contro. con la elnnmaz1onè delle·class1: Ma 11proletariato ha questa medesima prncola borghesta radixa~e, con la quale tutto" !',interesse a 1,aggiungere il. massimo gvado del-' Marx ed Engels nel 1850 èredono che I si combatterà . suo sviluppo e de_Ha .,sua coscienza per via dello svol- . l'estrema fotta decisiva del proletariato. Lotta, che con– gimento progressivo del)e forze di. produzione: quindi sisterà nello spingere all'estremo le misure attuate dai -esso, nel cooperare alf'intensificazione ".:lellaprodu,zione, radicali, per realizzarè, non un 'attenuazione deUe op– nell'esigerµe il, perfezionamento, non vuo)e -e non rag- prn,izioni sociali, ma l'abolizione delle classi: lotta, giunge soltanto la possibiHtà diffusa di migliori· condi- quindi, implicata, preparata ed avviata dalla preced!mt.e zioni di. esiste_nza, 'ma (ciò che_non conta. meno) ·pre-· · colla.borazioIJ,e.. . . . . . ,, pa·ra le conqizioni e foggia gli elemeuti della S1!a·lotta . Ma parche la collaboraz1o~e sia strumento_d1lotta,. di classe.. ' è evidente ché una -condizione è necessaria: che la La collabor:_izione è qui un momento intriilsE<co classe, la quale l'adopera e la n:ianeggia, non sman:is_ca della lotta: se fin daU' 'inizio.la lotta ayesse e1>cl1!sO la ]a, propria coscie,nza di ch\sse, e sappia quindi restai-e collabo;:;zioi;e, come nel'la tipica fo_rma del -luddismo, se stessa e mantener.e la.propria fisonomia e persòn:_i– in cui il lavoratore si rifi.uta di ammettei-e la macchi•na ·lità attraverso tutt(:\_]e forme della sua azione, :Maquesta ~t11uinento.indispensabile _allo sviluppo del ca,pitalismo,' esige.nza è comune alla collaborazione ed alla lotta,: e la.dilftrugge per-impeai-re •l'azione, immediata a_lui_ ad essa vier1 men-? cosi il·_ disaolversi dell.a coscienza dannosa, il 'Pro<)essodi !'JVi1uppoe~oriomico si sarebbe socialista ·nel riformismo· ~-adicaleggiante, quanto la ne- ·, arrestàto all'.av-tigianato; e 1'osfiacolo posto al \1apìtali- gazione del'Ia uiisaione del proletariato n~l _luddismo ,mo -avrebl:,e sig1Jificato so:ff'oçazi9ne1n culla del prole- del "tanto peggio tanto meglio» - , tariato al 'primo suo vagtto, e soppressione quindi dsHa Che la coscienza di classe possa restar desta· El sua misiiioné storica cli lib(3IJ 0 9'to1:eclel mondo, . 'vigile in una· collaborazionE, rivolta a preparare im mi- I. ' .

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