Critica Sociale - anno XXXI - n.12 - 16-30 giugno 1921

I I ettlflCA fiÒCÌAl,É fi110 a fer, liete 11tati tutti aderenti, hanno fatto sorgere, .sveg~iare e U{lcii'e le vere, le sante en~rgie nitove della Nc~10,,e, elle, in numero sempre c·rescente intendono salvare la Pa11·in a tutti i coati. ' . • E' "l,'1t,,o i11t~nttime11toche a 1\fassa la frasfoi-ma– ~ìo11e,gid avvenuta in ta,tti altri centri, avvenga in modo calmo -e se1·,wo, s~nza SCO,!U1olgimentiroppo forti, e, so-· pratutto, seuza v1ole11za. ,' • fotendia1110 anche ·d'i.poter fare la propaganda aì lav:.ll"aton ,çe,iza c!ie-neSS¼_!W l'o;,tacoli-e senza che coloro 1:he debbono sentn·Ef là uostra forz~ siano· ,intaccati. JJ. J.L DrnET r~a{o •DEiL RAsC10 / Jl segretario p1°OV'tJiS01·io . li'ERRI. .. ,, I La conn'ivenza delle autorità. \ Tutto questo natnralme_ate non sarobbe possibife, tiOuza 111. couuiveoza d.,Jle autorità., le qua!i non tro,·a::o ,u q u~:1ta atti viuì. dt>i F.1:1ci nessun motivo che reclami 11 !ero interveu ro. Qu,wdo.i compagni.on. Nicolài e Morelli•si recarono dal ,sottosegretario· .1: 'orzio a preseutàrgil uua diffusa reh~_zioue dt>lla situazio~e ferrar.,se, si :1,:utirono rispon– ~eire:. •Ma :;e it ·Prefotto;' che è staio da 111epoco tempo ·ta, rru ha det'to che la proviua,ia di l<';;rrnra è trnnq uilla. • 11 n~e del resto lo stetiSO Prefetto ebl,e ;J cora-ggio di ri– petere, pochi -giorni ùopo, in' un ablioccameuto avuto a ~ errar a, nel :,uo Gabinetto, còi rappreseu tanti delle or– i;anizzazioni ferrai:esi: Si, c'·è stalu q,àilche episodio di ·violenza; ma si tratta di fatti s poiwlici: net complesso La prov~ncia di Fe1,1·{1.ra_ è u.na aeUe p,ù franquille . . B intanto le autorità ap ji'restano camions e armi per J.e spedizioni yunitiye: carabin[eri e agenti investigativi portano i disnintivi dei Fasci, parlecipar,o alle dimostra– .i;ioni dei fascisti, cantano ton essi in coro • Giovinezza, giovinez~a • e cantano- anche Noi siam carabinieri, ma siamo anche fascisti, vogliamo arrestare 1 sottanto i socialisti. . I La preparazione alle eJezio'ni. In questa situazione'-si può imaginare come ·si sia i,otu:ta ,preparare e, svolgere la campagna elettorale. 'Lo. stato di tetrore, la c(istruzione di molte leghe e· l'.'allon- , ilaµainento forzato delle al.tre dalla Camera. di Lav0ro, lo >lcioglimento di molti CircoJi socialisti,· l'esilio dei com– pagni più atti vi, la censura postale etc. impedirono ogni org~nizzazione di propàg,_an<la.-orale e scritta. Nessun comizio, nessuna aduninza, .Ò.essirna affissione di r,1ani- . · fa sti furon po~slbili . .Non si poterono neppur_ costituire i comitp.ti elettorali; in parecchi luoghi r1on si potè nep– p u r consegnare la t1cheda tipo. -Per far pervenire agli · ·elettori l& schede socialiste si dovette ricorrere a strat'– _tagemmi cJie paiono rom@-nzeschi; in mol~i luoghi non si potè perchè i compagni che pote"ano farlo furono vigilati, percossi e, parecchi, tolti dalla circolazione. A Mizzana un nostro compagno .fu assal_ito di.notte e .r,ninacciato di morbe e un altro fu .1:ìast'onato e fatto segno a colpi di rivol.tella per ·cJstringerli ad allontanarsi ,la.1 paese e a non interessarsi di ·elezioni. A Codigoro. l'ex t1indaco, un ex asse3sore ed altri ,furono sequestrati e trasportati a Bologna con ordine di non tornare in, paese fino al 16 maggio. Altrettant'o fu fatto, contro al· tri compagni e, si,npatizzanti, fra cui i rappresentanti di lista, a Copparo, a Mesola, a Gambulaga, a Massafi ,ca' 17lia. Compagni e contR.dini sospettati di aver distribuil·o, o 1mche sèmplioemente di detenere schede socialiut~, fu– rono percossi e minacciati di peggio a Gambula_qa, R. J?o– rott(I, a S. Martino, a Ravallo, a Casa.glia, e altrove. A Bonde1w si impedì a.i sociali'sti di nominare i rappreseo- _ I tati di lista e di presentare le liste degli scrutR.tori, sic-1 chè questi fu1·ono tutci scelti fra persone del blocco. A• Ro, a Ruinq_, a Cologna,-a Serravalle, a· 1Jerra, a Foi– mignanr.i e illtrove furono fatte minacce individu11,li e collettiv e di gravi rappresaglie; M nAlle urne si fossero trovll.te schede socialiste. Anche a Ferrara cit;.tà. si fe. cero analoghe minaccii: per parecchie 'ore gruppi di fa. scisti, armat;.i di bastoni e rivoltelle, perquisirono tutte i., persone che incontravano n&lla,.via, e bastonavauo quanti erano trovati in posséS)!o •di sched'ti socialiste, che subito, naturalmente, sequ~strava..no e stracciR.va;no. I .ca-Gino 84ahco La giornata elettorale- . . Non ostante tutto ciò fascisti · e àg•rari sentivano non sicura la loro vittoria. Perciò nella notte dal 14 al 15· centinaia di camions, automobili, motociclette con– dussero in ogni luogo della provincia i b1:avi che dov·p. vao,o. controllare e, occorrendo, impedire l'acaesso di molti elettori alle urne. · Pochi episodi, fra i moltissimi che si pòtrebbero citare.· A- Feri·ara, qavanti a,lla sez. 324, a u'na signorina che distribuiva le nostre schede queste furono u,na.prima volta-strappnte dai fascis~i che scorazzavan 1 o in carnions, unB seconda ,volta tolte dalle· guardie regie che le con– segnarono poi ai fascisti. La stessa scena: s'ebbero dai fascisti le distributrici davanti al'le sez. 327 e 890. Nella sezione- di Piazza Trento e Trie'ste un mutilato di guerra, éhe aveva osato intervenire a d'ifesa di una di– stributrice di schedEl socialiste, cui si voleva iµipedire di attendere al suo compito, fu minacciato e ·costretto a ripara re in case. A S. Martino, .a Porotto, a Ponte Graàella, ad Agu– scelt_o, a Masi Torelto, a Ravallo, a· Gualdo, a' Voghiera e;_ altrove numerosi elettori, prima di entrare nell'aula; erano perquisiti, fin sotto la camicia, •e,· se si trovava loro in dosso la scheda so~ial ista, bastonati. A Porto• maggiore_ E' al· Bondeno ,molli dovettero votare palese– mente, fuori della cabina, te. niettere nella busta la· scheda del blocco. A Ravnllo rappre,r ntanLi del blocco accom– pagn_avano gli eletforj delll ro h cnbi11a. I Presidenti la.– sciarono fare qui, come a Copp-1, o, doYe uno di essi ri– fi_utò di· inettare a verbale ìa protdta Jli un !'llettore contro queste violenze. · . . A PoroUo, .si tentò di far nrrr~tare .1 'eleLtore Ange-Io Ferraresi perchè non voleva consrgnare la s~heda socia-· lista che àveva, ed esigeva di voi" re: 1 gli si fece èadere una rivoltella ai piedi, cercando cli far çredere che fosse caduta a lui. Si sottrasse all'arresto solo perchè un so1- . dato onestamente die.,biarò che erano stati i fascisti a tirar fuori' quel r~volve;. A .il,fizzanq. l'elettore Gaetanr.,Rizzieri, per, due volte bastonato sotto gli occhi della forza pubblica, resiste e riesce ad eatrai-e n'ell' aula. Un fascista l_o afferra, 'lo porta fuori con l'aiuto di altri e lo costringe con la forza a tornare a casa e a non votare. • . Lascia,ndo numerosi altri episodi, tra.scriviamo qui un documènto di cui poSS8diamo un fnè-simile. . , FASCJp DI COMBA'rTB1ENTO FER):lAHESE Li 14 ·maggzo 1921. Spett. Direttorio di Fen'.ara, · • lt figw·o qni_ presente è idi bolscevico da noi seque– strato oggi alle ç,re 16, che in bicicletta era dii'etto ha 1sic\l Comacchio; c6n 1tn 1>lico ,di mani/esti e·scheife del Pa·rtito sociali?ta con sci·ilto i voti prefe1•ènziali di Zi– rardini, Bogirmchino, .Biissi e Grossi, dopo che fii esa– minato minuzi_osamente e che lo abbiamo· privato dei rlo– cnmenti nostri avversari, ..si stabili di imporci la via' del ritorno, obbligandolo ha (sic!) presentarsi al direttorio vostro, ~ppena a?Tiva, e per tutto domani 15 maggio 1921 • ogni tre O1·edeve .comparire in di•rettorio pe1· darvi a noi .(sic!r la sicm·tà che non farci. opera utile al pm·tilu omi– citla d~i nostr,,i 8 morti. , Rappresaglie. I, ' Senza queste violenze e intimidazioù-i, senza questi sequestçi di µersona noi avremmo .potuto avere, in pro– vincia di•Ferrin:a, ben altq1. votazione da quella c,he si.è avuta·. Ma gli agrarì non sono ancora soddisfatti. perchè q,ualcuno·- non ostRnte le minncce.- è rim•sto snlla breccia; perch8 si· à avul.o qualche voto socialista dove si- voleva e si attendeva che non ve ne fosse nessuno. Perciò, al!' indomani delle votazioni, sono cominciate le rappresaglie. A Malbo1·ghetto di Boar:i. si· aggredisce il compagno Cavallini perchè non ha cedut9 · alle intima– zio_ni, e si licen~iRno numerosi lavoratori della terra. A Gambulaga, a Borgo S. Luca, a f'ontelag,J.çcnro si per– cuote e si minacciano spedizioni pùnitive. Si• percuotono socialisti e lavoratori. a Ferrai·a città. a Codigoro (anche due mutilati di gnarra: Maz>:ini e Fo11i, sqno fra i hR– stonati'l; a S. Bai·tolom.eoin Bosco, a 1Jonde110, a Porotto, a 1vliglia1·ino e i n in m cl ti al t1·i paesj dell' A rgen t~no. compagni, fatti ogget.to a Rpietate minacce, rlovPttPro, anche per preghiera del le famiglie allontanarsi. A Son Bai-tolomeiJ in Bosco; dpve non si volevano '.V!)ti sociali- ,\

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