Critica Sociale - anno XXXI - n.12 - 16-30 giugno 1921

184 OR11.'!ùA -SOOtAtE . sti il ca))tlidato fascista Gastelli annunzio ohe 35:.1avo– rat~ri tdi• cui fosse i nomi), ritenuti autori dei 36 voti' dati ·alla scheda socialista, erano boicottati. · . · A Boai·a, solo il pronto intervento di numerosi cit– tadini salvò dall'incendio la Camerà. del Lavoro,, che è costata 800.000 lire. A Ponte della Gradella la steSSJI, torzu pubblica rÌtenne di dover difendere quella Coope– rativa che si tentava di· distruggere. A 'Codigoi:o, per punire la massa •elettorale che aveva dato ai sbcialisti una torte' maggioranza, fu fatt,a, il 18 maggio, un'incur– sione fascista: sca.mbi di rivoltellate e ferimento di tre socialisti.· AltrS: spedizione di fascisti la sera e irruzione neÌla Camera del Lavoro, di cui fa fatta uha orribile devastazione. E le imprese çontinuano: fino a ieri, 6,no a oggi, non c'è giorno in cui non si commettano violenze; in 3, 6, 10 luoghi della provincia. E pi:ù i lavoratori mo– striwo di serbare in cuore la loro' fede, 'anche se è im– pedita, lor? di _m'anifestarla_e serv_irla con atti_ e~Ùiriori; più appanscfl rnfondato e 11,1suno 11 pretesto d1 difendere i lavoratori· dalla pretesa tirannide bolscevica; più si palesa, contro gli eccessi de)ittuosi dei .fasci,sti e degli agrari, la reazione della pùbblica opinione: e più pare che cresca la sete di ,iC1lenze e di sopraffazioni-e si ina- sprisca i~ regime del terrore. . , « }Ifa la violenza distrugge -- dicono i bravi compa- . gni di Ferrara -'-i e l'Umanità• ha bisogno di creare. La violenza oppì·ime; e l'Umanità ha 'bisogno di esser · libera. La violenza rende barbari; e l'Umanità vuole incivilirsi semr,re piìi'., E: il Proletari.ato Ferrarese, che ha, in q·l,"lestoperiodo, so:(f.,rto la miseria più ·hera, la di– soccupazione, ha avuto il bàstone, 'il· piombo, il petrolio dai pt·etesi redentori della pat.ria, ha imparato ad ~mare con crescente amore la· sua libertà. · e E resisterà' ·finche vengq. l'ora della sua riscossa, più grande, oltre la. quale potrà muovere iVer·so la ~lla liberazìone definitiva. • Anccn·a _ la tfrannia dello spaz.iq ~i 'impone' di,· 1·imandare al P?'ossimo numt1·0 .,l'a,1·ticolo, p1·ean- . nunziato, di Lionello Giova.nni su Le 'due restàù– razioni, un a1·ticolo-1·ecensione ~i A,. Schiavi su Rubè di· G. A. JiJo1',qese, Dalle Riviste di A. Treves, e a1·ticoli di Oa1·neade' · e di alt1·i nòst1·i' collaborato1·i 01·dind1·'ie -~traoi·dina1''i.· ·11problema de,gli imJ>iegàti ' , ' -----~-----~ ' "- il peso di queste inezie; e abbiamo tal .manto di ci- vile è militare dignità: da poter coprire -ben altre ver-- gogne che queste. " - * * * Meno ev~den_ti o di ~iù dub_i,'ia soluzione paiono .altri al:lpettj clie la;•questionp deg~i impi~gati ·presenta • e chE) le .discussioni sv~ltesi n.elperiodo dell'agii-azione· non banno contribuijo a chiar_i·re. Tutti' ricoposcono .çhe le condiziohi nelle ,quali gli ìmpiegati· stataJi fo,·ono te1iut.i ·durante· il periodo della gu~rrp. e contihunno a rimanere i.uttora sono. tut,t'altro. che liete. Ma parve che, se essi avevano potuto. reggere al sacrificio men– tre più alto era·. il costo della vita, 'non fosse ragio– nevole che chiedessero un aumento proprio mentre quel costo.accenna a diminuire:- se l'ondata del.ri– basso non s'arresta· - rapidamente· e sen~ibil ment.e ., E fn anche detto che, mentre per gli operai e per gli impiAgati privati; sogget~i à licenziamenti e ,a perio– dica disoccuplc/,zio.n_e, appave giusta, nei period'i d1 la– lavoro, 1,rna più ·larga retribuzione a compeuso di quei ri_sc~~; :7iceversa gl! iJilpieg~t.i pubblici hanno una stà– b1hta d1. ufficio e di guadagno, ehe val bene l_a pena di pagare con una inferiorità nellà misuri\ delle paghe, .Potre111mo osservare, ·a proposito di quest'ultima co·nsidei·azione, che per mesi e mesi- st è cercato ili suscitare 'l'invidia e l'odio delle ·classi medie contro il- 1r.ovimeuto de{ lavoratorj manuali, mettendo a raffronto i salad di questi (e non _solo degli• spazzini' comunali di Milano, ma anche di ·ope!'ai meccanici e tessili ~ falegnami e :vetraì) con gli ,stip,endi dei t1'avets 'a cui '. si ar 1 Jitava !',ingordigia degli operai, (e non q11ella tàei plutòcrati; e degli speculatori\ e degli esercenti) come la causa principale del loro disagio economico. A part,e ciò, se è ver(),, i,u via di massima; che..la stabil.ità e instabilità çl:el guadagno''debboQÒ avere una ripercus– sione nella i:nisnra di esso, è però vero che, logica– mente ed eqnawente, la mism;a dovrebbe .itabilirsi ìn ìnodo da consentire nna media· suflfoiente- per una mo-· desta soddi(lfl1zione dl;ii b/sogni. 'Non ·si può di1·e ad alcu,no: ,poiche tu hai i} vantaggio di . poter lavorare sen;i..pre, . devi ritenerti pago se àP.che sei costn,tto a rinunziare permanentemente alla soddi'sfazione, n.011 solo di 'qua,lche onesto desiderio, ma anehe.•di quaJcbe fonàamentale bisogno. ·. - 1 Tale osservazione ·calza; anc1:iese si•rimanga enfr9 la concezior1e c).ei rr,pporti, fra, i diritti· e doveri vigente nel presente ass0tto sociale: chè se dovessimo collocarei_ L'agitazione reqeute degli impiegati ha acquistato I fuori ·di questo schema, attingendo le norme per un p~rtiçolare colore e sapore - comii è noto - dalla '1 giudiz.io da una superiore vision:e del diritto e della·· circostanza di uua promessa:, che si cercò_ poi di di- ' 1giustizia , allont' dovremmo arrivar·e a. ,qen altr.e co_ns. sconoscere e di _tradire, fatt-i da un Sottosegretario di· 1 1 cl~sio11i e pon~ il pro_bl_e;na sotto tutt'altro asp_etto, Stato alla immediata ·vigilia dei comizi eleU.orali. clperlendo i,e· non basti a seg·nare la condanna d1 un QL1esto aspetto della agita_zione non consente incertezza or•dinamento sociale•.il fat.tu che esso non sà.ppia ea• di aJ->prezzamenti. Un Governo che, per ,frenare, un'a/ · rantire la' v_ita a color o stes si del cui lavor9 vive. (Tra gitazione allargatasi e prolungatasi ·oltre i limit,i delle .parentes_i: ha mai pensato l'economista -Einaudi che, sue previsioni e per accaparr-ai,e ai suoi· capdidati jl -se i lavoràtO'ri delle officine avessero ascoJtato l'incita– voto di decine dl migliaia di impiegati, finge di ade-, mento suo e del Nitti e. di ·cento' altri a·« produrre di. rit-e ad una richiesta che no11 ha nessuna inten'zione pit1. », il risultato sarebbe stato che la pletora dei pro– di accogliere, si pone ·senz'altro. foori d'ogni legge dotti si sarebbe ··avveratii, qualche mesé prima? Era' no; dell'onore e della dignità.: è "çhi ha par'\ato in · questi. · tnto e seut.'ito l'amara ircnia di quedto fatto, chei fa giorni, ripetutamente, della necessiti\, di dife'ndere la mnggior diligenza 1101lavoro sarebbe stata 'premiata autoriti\ dello Stato, doveva chiedersi se la più pa- con un anticip~.to inizio' della· disoccupazione e della tente offesa a questa autorità non venisse prop.rio dal fame?)· . · fatto che l'ufficio di ~appre~entarla 1 e di tutelarla cori- Per quanto riguarda'la prima àelle ossetvazio11i trnuasse ad essere affidato· a gente che aveva sorpreso mosse contro le richieste p.'tigli impiegati, non si ruò , e truffato e.osi ignobilmente la buonafede di una· cate- negar-e che essa ha un apparente fondamet.L'to di verità. goria_ di cittadini la qnale s'era affidata a:lhi sua lealtà. Certo e-i avvi111noad un_ periodo ·in· cui• il costo. dé_lla · 111 un paese doye il costume politico non fosse vita dòvrà diu:ùnuire. Ma non si tien conto che'èi sono • sceso al hvello - come ormai s'è detto più volte - çentinaia, migli-a'ia, qecine di migliaia di famiglie di di quelle repubbliche sud-ame1·icane, i cui reggitori umili travets, nelle quali si è sin- qni evita~a oini spesa bnnno brulicante nelle vene il sangue di Francesco un po' forte,· continuando a 'port,ar la biancheria ram- -Pizzarro, certamente· un Governo che.s'è macchiato di m~ndata c)ie _si· rjempiva di. bu.cbi d::i, ogni parte; e così ignobile,e volgare peccato contro l'onore non sa- ab1t1 con<iunt1 e rappezzati,. e cappeU'i f,-tìsti e u.nfr e rebbe tollerato per u n solo momento. Ma noi siamo si son dovuti chiedere. denari a prestito per tir~r~ una grande e for.te Nazione e non ci' cm'viamo sotto ·, avanti, e si è dovuto nnun11iare. a cure ~ed i che e_ a.. ·--Biblioteca G!no.Bianco ..

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