Critica Sociale - anno XXXI - n.12 - 16-30 giugno 1921

... 192. cRiTÌc,A · sÒdALE che ~i legge cqn piacere e tu~to di un 'ffa.tò , come un 1 1 0: manzo. · In Italia, cÒme del resto in tut.ti i paesi cattolici, assai poca gente conosce i libri sacri della propria reli– gione, ·mentre, come irnoto, nei paesi protesìanti_la Brbbia. costitaisce parte integrante, fondamentale, del bagaglio intellettuale e cult~1-ale della nazionè. Pochissimi sono' perciò da noi_, speci~ oggi giorno, _quel!( che sa~nq pe~· diretta esperienza, e non per sentito· dire, quah tesoc1 di poesia e di morale fascinatrice si contenga negli E'?ah• geli. Contro questa ignoranza è veramente p·rezzo del– l'opera la fatica del Papiui. Ìn sostanza questi fa _un co.m\nento spigliato, intelligente, simpaticamente fervido, e non oltre il necessario profondo, al racconto evangelico della vita e della n'lorte del • Nostro 'Signore Gesù Cristo·•, q nesta. Egli, al pa,rl di 't,\ltti gli 0)'13Cchiànti di q\.1esta-speei~ di scienze, che si evol:vono l\ttraverso un continuo va; riare ed ·incrociarsi di ipotesi- e .di_tesi differenti.e i,pesso · opposte, ha l'impressione,(e si'.v!l,le diqùestaimpressione · com:\i di 1,l.,n argomento principe I,' che .gli .storici del C,<!>· sidetto • Cristianesimo delle- origini» ·si contraddic;mo ; uno con l'altro e che q·uindi .le loro• opinioni sf elidano a' vicenda,, 'sicçhè in·. ultima analisi non sià il caso di prestar fede ad alcuno di loro.· Ma tale su,perficial,:ssin'la imprep•·· sipne è completameute fallace. In·realtà è verq proprio l'opposto. Ossia: '!lel_campo di questa S<\ie)l.zaaccade uua cosa, che si potrebbe Ghiainare stupeface11te, se.non fosse \invece quell~ phe a~caèle q.uàsi sempre in_c~si col\sìmi~i: . La figura di Gesù, del suo ento1,trage, dell'amhi.ente • nel quale egJli svòlse la sua attività di agitatore e di moralista giròvago, le vicende del suo processo e della sua condanna, sono visti con occhio, limpido di psicologo · consumato e di, esperto conoscitore dei moventi e dei· contrasti sociali. , ' ·, . ' Alcuni punti, poi,, sono particolarmente felici, come,. tanto per citarne qualcuno, il quadretto delizioso della , sinago_ga di C·apernaum, la magnifica•parafrasi della pa• ràbola•del Figliol prodigo, ed altri ancora. Sopratutto piace il tono di commossa umanità e di solidarietà nel• dolore, che rende. come meglio non si potrebbe, quanto vi è di più 'vivo é di più eternarnente essenziale nell'in– segriamel\to e nella fig11ra nel Rabbi legnaiolo di Nazareth. 'Si può tuttavia o~servare che il vigoroso realismo, col quale l'Autore, con effetti talora sorprendenti, rievoca il drammatico e fatale ·cozzo ideale fra (3-esù ed il suo popolo, stride qua e là anche fin troppo con certi atteg·, giamenti e periodi. di sapore volutamente pietistiop · ed ortodosso, i quali stanno assie)lle con quello così bene ·come jl diavolo coll'acquasanta. · Non vi sarebbe da aggiun.gere altro, se, riella prefa– . zionè al proprio libro, il Papini non si prendesse·il di– . scutibile gust.o di pronurrni~re giudizi tP.me1(tri sopra uni~' · materia, ·della quale egli, a q 11an to confessa, ·- e appare del resto con somma evidenza da . ogni .pagi aa del suo sçritto, -. non è qhe un semplice e ~nperfic:ialissimo orec– cli.(,mte. Voglici parlare delle faticose, ma fortu'riate' inda– gini,· che da appena .un secolo la scienza storica, spen• .dendovi su tesori di pazienza e di,auume, coippie intorn'o alle origini d·ella )•eligione cristiitna: · Chi consideri·che in ltalfa. se non t, grande il nu– merò delle,•,1,ersone· che. hanno l,,.tto ii. Nuovo Testamento, infinitamente minore è cer.to •il numero di coloro che ;,ono 111coxrente degli sforzi portentosi, ·fat,ti da q,nattro generazioni di scienziati, per rendersi ragion.e del sorgere e del!' imporsi del Cristianesimo, vedrà. che il dileggiare questi stud( in guisa· da far perde're per sempre la voglia di interessarvisi a chi forse po,teva averne 'vaghezza, è indizio di riprovevole ,leggerezza e superficialità. . · Con: buona pace di Giovanni Papini, che· dovre.bb.e tare quieto quieto il suo mestieraccio di letterato, per 11 quale egli ha tutte le doti, e ne ha forse ,c).'avanzò, e non giudicare troppo legg<>rmente ;'di cose che hf!-1;1Po un contenuto serio e pro,tondo, gli studi storici sul Cristo e sul Cristianesimo sono una faccenda assai diver'sa; da qne)la c_he egl~ immagina e, quel che è peg~io, si sfl)rza, dt tare 1mmag1narn a]. pubblico dei· lettori, purtropr(o assai disposti a credergli sulla parola, Tali- studi, i,n'tanto, non s?no affa~to_ il' pendant di .quei ranci'di' liber_coli di 1 d~voz1one, scr1tt1 da preti ignor~nti per.un pubblico fa1'• cmllesco di beghine e di aspiranti aila prima'comunione, al modo stesso che la moderna medicina non è il ve.ndant del~e rrat~che super8tiziose degli indovini africaiii o si- 1 beriam, ne la moderna' astronomia è il pendant dei ,va– neggiamenti dslla antica astrol~gia. Quan-do i+ Pap'ini aflerma p,erciò di aver voluto' scrivere e di avere iscritj;o una • Vita di Cristo,• equidistante dagli schtti dei pr·eti e de/'\'li stol'.ici moderni, gli uni troppo insopport.abilxµente ' med1~cri e gh altri tro1Jpo • ipercritici·, lìgli dice. cosa bens1 vera, non però nPI senso che crede lui, ma, .piut-. tosto nel senso· in cui potrebbe. òir~i · che un med,ieo 'o . u•n,astronomo della fine del '600 si trova a metà. ·strnna · fr~ le antiche su,perstizioni e le moderne conquiste dèlla scienza. " · .. Ùna p1:ova.,'f1:ale tantissime che si potrebbero addurre, dell~ effettiva igtioranza del Papini in materia, è, per es.,· ·n vecch10 adagio: ·• Nessuna meraviglia dura p1~ , . di ke giorni•, si ap.pliéa · anche qui. Prendiamo per es. ,Ja, tesi, i,,nzi. scòperta, éji David Strauss,' l'ini~ia·tore <}egli studi cristòlogici, ·il quale D{llla famosa ,sua Vi~a di Gesù, col:npar.sa nel 1825, parlò per la 1 prima volta, con indicibile, scandalo dei creden,ti,. delle lotte aspre ,e furi– bonde fra i cristiani gen'tili s~gu'aci di Paolo e i giud~o: , (lr'stia1?,i segnaci di Pietro e degli altri apo_stoli. O1'.bène:. bastaronò pochi decenni, perché ai molto p'iù progl'edltl storici del Cristianesimo prin;iitivo, tale tesi,· allora sa• _tanicR. ~d ~ltra ·arcI:itR.,appari'sse come u11R. v~rità eviclente 1 modest1ss1ma, e d1 natm•a affatto secondaria;. J,eggete gJ1 ·scritti di un autore contemporaneo, che .comincia a. non essere irtviso neanche agli spiriti pitt .'tim 0 '?r8(ti,. come Adolfo 'Harnack, e vi troverete, de1;1tro beu altra roba che questa. , • · · . · .Così anche il Papini cade. in un erossolano errore· anacronistico, (a"cflndo app:u-ire Gesp come un fie1 :oan.ta; : gonista e dispregiatore de~la •• mate11ia .; .Enore tanto più -curioso, in quan·~o clìe' in altre· parti cj.el suo libro il Papini mostra •di avere un'idea abbastanza cliiara del c·Arat~ere della predicazione di Ge~ù, che ·non ha n.ulla· a ch·e fare co'il 'as,;ètismo, vale - a dire col· dispregio della . cosi detta • materia •. · · ·. • _, Se il Papini', invee.e di s!:irigarsene t,ion quattro PR-: role dispettose, avesse letto e studiato alcm1i ilei buom · lavori' sull'evolversi secolarA della dottri'na cristian!I, per• es. lA.celebre Storia' d,el Do,mma de'I già citato Har·. nack, saprebbe an<'.he lu~, <lonie tutti ·i c?m'petenti i!l materin., chA \'ascetismo, cioè 'l'odio, fanatico contro 11 piacere, e .contro il vi vere ci.vile in genere, fece ,il suo ing;resso •ufficiaìe nel Cristianesimo .in teip)lo .-assai _ro– steriore alla predicazione di Gesl,l, e cioè, una prirhA ,volta· nel secondo. secolo :diefro Je 'spogli ii della ,gra-.nde eresia ' g11pstica, ed una seconda v_o~ta fra il terzo ,ed i,1 \]U~,l'~ seçplo, allor?li~ l'ortodo~sia' ~_ccl_e~iast1_ça ?la'boro. f3:tic - sa.mente_ la fusione fra 11 pr1m1tlvo pen~1ero cristiano,. troppo umile_ ed-esotiço. pe_r_p-otere da solo' ass~rgAre. a_ religione itnivei•sale (cattoltc.1,.s1119),. e la:filos~~a pr~valen~e, nel mondo colto pngano, vale !I- dire la cos1detfa filoso ti a, neoplatonica. . . ·. _. . Già. F11 proprio ,quel Platone; al quale il Papln1 de– dica alquante parole sdegnose, pe,. i:n·ostrarne. 'l'immensa inferiorità di fronte al fondatore titolar.e;deTla 1>e,ligion·e·, cristiana,· l 'aùtore ed iniziatore primo di quella divisione• fra spirito e ·rnateriR,_ che, dopo dì lui, ebb'e ana fortuna sempre crèscAnte e divenne il .cardine di tutte le ideo- . logie filosofiche e religiose,' cosicchè il Ci;istianesi mo, . sotto pena,di restare per sempre mna, setta-e religione 1 di pezzenti e forestieri, dovette, 1 ad un certo punto, del. suo svilui,po, :orzatarnente assorbirla e farla ~ua d'emb(~e. Anzi la « Stor.ia di. C.msto », cioè l;:i storia della trasfor• 1 • mazione di un mite Rabbj ·giudeo· giustiziato per-le sue 1 idèe, fer1trici''di t_roppi interessi ~ di troppi' pregiud,ii~ locali, nel Dio;' supremo ed unico, ,atterratore di tutti gli altri Tddii, 'è -appunto l'ana1iEli e il tentativo di:'sple– gazion,i dell.o stranissimo paradosso storfoo, che la p1,ng1:e eredità del pensiero pla~onico sia fiaito col>toc,care•propno ·ai 8egnani_ d.i urfa umilis'si~a e .d.ispregia~issi~a •sett3: di gente povera ed1 ignonanté, uscita dal ceppo à1 una st~rpe e di 'un)i l'Aligione, d,i grnte apparba);a •le fanatica, quàle era al'l.ora il pcpolo ebreo.~ Sa1·Miw gi-ati a chi l:orrà rnandar~i qualclié copià • ' àei nn. 2; 7, 2,1 del 1919. · . . • ,- • ~ • l RIGAMONTI GrnsE,PPE;. gerente 1·esponsabile 1• , ' Treviglio 1921 · TIPOGRAFIA 's0C1AL!E: BibliotecaGino 6ianéo / I I

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