Critica Sociale - anno XXXI - n.12 - 16-30 giugno 1921

O~ITICA .S,OCIALE 179 non col sacrifizio assoluto di ogni pienezza di metodo. Ma p1,1reben si conviene che il senso della disciplina pi_eghi°' tutti ad ahcettare l'ine- · luttabile. Non solo la restaurazione della libertà e della . s~curezza dellf!,. Yi ta ?P~raia esigono l'aperto e· risoluto ap:pogg10 ~oc1al1sta ad ogni Governo che ~e' ne faccia band1t~r~ con sincerità ed energia; ma la fase della CrlSl morghese cui assistiamo mostra la rotta del blocco borghese, e ci fa un doy~re - secondo il metodo che·Marx illustrava splendidameate nell'Indirizzo ÒeÌl'Internazionale elogiando la sagacia onde i· deputati operai 'in~ gl_esi· si erano cacciati di mezzo tra i tory e i liberali per strappare le prime leggi regolatrici · della. giornata di lavoro - di caccia'rci nell'anta– gonismo scop·piato t1:a pr9griet,arii, di t~rre e jnd,ustriali e, destrrggia.ndoci' tra gli uni e, gli altri, portare in :Sal_vo unH. ~olitica di vita.a buon meniato e d1 difesa del lavoro contro la dìso_ccupazione. Finito il socialismo di .guerra, che un1fi_cav'a·l_a borghesia· nello sfruttamentò della collettivit-à statale, scoppiRta la crisi per la discesa dei prezzi, la-lotta classica fra i da– tori di lavoro- e i produttori. 'di viveri, tra>tntti costoro e gli intermediarii" dèl commercio, ri– pren_çle disperat,amente. in· nome del-la protezione, del libero scambio, della libertà comrne1·ciale; in– fervorando tutti i rapporti internazionali! Crè– de_re_che noi possiamo restare olimpicamente f'uqri di questa l{)tta, con le braccia incrociate•, ad attendere l'avvento automatico del s'ocialismc, in toto, è semplicemente un nonsenso, un'utopia - e no11 bella - una fuga da responsabilità che ci raggiungerebbero ugualmente per travolgerci, inonoratamente. Il _nostro posto è nel mezzo dellar mischia; quanto più vi pen~triamo dentro,· tanto più vi troueremo i mezzi del potere per difen– dere .la classe proletaria, minar.ciA.ta nella sua · stt1Ssa esistenza dal t.empestar13 di tant.e ruiné. La contumacia sarebbe diserzione. . CLAUDIO T:t;tEVES. , , I Come ìrnpiegare :l ·nostra forza ---'-----•------ Il risultato delle. ultime elezioni politiche, assai su– p~riore alle previsioni avversarie e alle nostre, .ha rive– lato- o eonfermato quanto sia viya e tenace la forza po– litica e sentimentale che circonda la bandi era ~ocialista in Italia, nonostante gli errori e _le' colpe degli alfieri. Si sperava II si temeva r.he il Partito socialista uscisse dalla dura_.prov~ ?e! 15 Maggio in condi;ione di vinto, che deve provvedere alla me_2 !io alle estrei;n'e difese, e il proletariato gli ba dato invece una indiscutibile vittoria e gli h!!, c~nferito.upa .rapprese~tanza parlamentare cJie per quantità e qualità. costituisce .una forza non inferiore e, per certi aspetti, superiore a quella della precedente le– gislatura. In verità qu~sto proletariato socialista italiano è ·un organismo .vigoroso, che supera: "le più gravi malattie e -' non solo non: vuol saperne di morire, ma guarisce (su– prema manifestazione di vitalità.) malgrado le assidue e premurose cure dèi m_edici. - qome nel. novembre 1919, noi, dunque ci t~oviarl!o ora.a dover risolvere questo que11ito: - In che m,:,do utilizzeremo la notltra forza? t teca G1n6 -Bianco , Gli organismi, come il nostro, in continua crescenza, ·attraversano cris/ tipiche di sviluppo, sopratutto a: qùei ?ùn't'ì in cui si trovano a ndn esse1· più così g\òvani da limitars_i' a una data 'f~nzione, e 'non ancora abbastan~a. maturi per ·assurgere ad altre 1funz·ioni superiori. ,Oggi, come ieri,· del ,n.ostt'o gruppo può dirsi ~ a çlefinirne la ·.posizione e a' spiegarne in parte la scarsa fattività - che è• troppo grande e troppo piccolo. Troppo grande per far da minoranza ·ai oppoaizione, troppo piccolo per esser maggiovanza di Gov'erno. , . . •Più grave è la ~risi di crescenza; quando q~·esta, an: zicbè svilupp!Ìrsi in condizioni' normali, fii affrllttata da circostanze esteriori e straordinarie,_ e quando essa non è - appup.to per questo - 'accompagnata da una corri- spondente evoluzlone dell'~mbiénte ·economico. · • · Siamo, o torniamo, così ad un vecchio problema: ·__ La guerra poteva veramente, fìsjologicamente, vital– mente, affrettare la rivoluzione 'i. Tuarivoluzio_ne, che non sia esasperazione d'animi e di rapporti, urto violento d·eue parti, con il caos per risul_tàto immediato, e u·n lungo periodo di assestamento di poi, ma la rivoluzione che sia un'· maturare della fo.1·za proletai;ia entl'O un vero evol– versi delle furme economich~ vecchie verso forme nuove, per l'automatico processo del sistema di pro"d11zione,•.e per l'urgere consapev;ole di quella forza? La rivoluzione, ins:>J)'.lma, 'che ~ia il socialismo t ' ' · · Questa serra ardente, questa fornace incandescente della guerra, ha maturato l'avve11ire, o ha so.lo ?-rroven– ta,to il presente, ,dissecandone va;\-i elementi? Ecco, ve– diamo nel canlpo nostro: tutto quell'insieme d'.i energie,, di volontà, di impazienze, di illusioni, che accrebbe le nostre _filee andò Rott~ il nome di « socialismo di guerra• ·_ aiutato dalla suggestio110 degli eventi russi, che erano anch'essi, a loro volta, il prodotto del medesimoi'u:ce.ndio bellico internazionale - dov'è andato? S'è, beneficamente, qu~tato, s,bollito, disperso; parte tornò dond'era venuto, parte andò col comirnismo o tra~migrò al fascismo, parte fu, assorbito, l'ielabora~ò, trasformato dallà sanita del -n~stro organismo s9cialista. · . ·, . )'\el campo del mondo borghese, questi fenomen.i eco– nomici prodotti dalla guerra, questo qorir ·di pescicani, questo spostamento' di ceti med_i, qµesto rovesciamento di ~alori, questo sorger'l e precipitar di ·fortune, questa fun'gaia di sùbite ricchezze e quésto falliménto di aziende, qu~ta crisi terribilf) che si• affaccia, ·è un vero, un nor– male svil.upparsi ,de-ll'economia capitalistica verso i suoi culmini e verso la sùa parabola? \ Nessuno di noi, nemm·eoo il più aborrente dal cata– strofì.Rmo, ha mai so·gnato 1nonostan.te certe ironie di un , massiufalismo pentito si compiaccia.no dipingerci. altri– menti) che il process'o capitalistico e il trapasso al so– cialismo avvenissero nellG forme più tranquille e più bene educate e ben pettinate,, per le s·trade più lisci e · e ben tenute. Quando si dice fisiologia, vi si comprende anche il parto, ch'è pur dolore e che è sangue·. Non vi si com– pre~de ,però l'aborto, nè il taglio ces·areo, nè la gravidanza extra-uterina. · Or quando udiamo certi socialisti decan.ta; e questa crisi economica dei dop@ guerra come un pr~ciprtare della società borghese verso i $UOi sviluppi s.ipremi e - . ' \ l ' vèrso la sua dis~oluzio,ne preparatrice ,della nostra suc- cessione e della nostra eredità, proviamo la stessa ..im– p1•essione e la stessa voglia ·di amaro ·~orriso, che sen– tiamo leggendo le cqusoluzioni dell~ n◊iitri! stlpnpa al– lorcbè la ~uardia regia o i carabinieri u -gli ufficiali, contravvenendo anche a espressi ordini del Governo (ac11ade qualche volta, e pi~ _spesso che non si. creda), favoriscono J-e violenze e le i!legalita fascis~e contro ai noi. - E lo sfacelo dello Stato borghese ! gridano

RkJQdWJsaXNoZXIy