Critica Sociale - anno XXX - n. 19 - 1-15 ottobre 1920

ClUTlCASÒGlALt / fl REGGIO EMILlfl I A Reggio Emilio, i pross1m1 giorni, si convoca la frozione di concent:oozione del Partito Socia– lista I Laliano,_ per avvisare alle sorti non della, frazione, ma di 1tutto il Partito e di tutto il proleta– riato italiano. La stampa borghese, all'annuncio, pro– ruppe in grida di giubilo, imma,ginando un.a scissio– ne dei destri, voglios.i di correre dietro i fuochi fa– tui della partecipaztonie .al potere. l.ia stampa borghe– se ha la p_rerogativa di credere ciò che desidera. Ma l'idea fondamentale che -conduce i congressisti a Reggio è, sinceramente, un'idea di unità e -di colla– borazione socialista. Essi vogliono precisare i modi e le forme per continl.llare la loro opera di propagan– da, di organizza~ione e di .azione socialista in seno del Partito, di cui molti fra e-ssi furono .alla fondar– zione ventotto anni or .sono; ed :a, Reggio vànno con lo stesso ani,mo con cui andarono a Genova in quel ,fatidico anno 1892, con ,J,a .stessa fede immutata e rinforzata dalla lunga esperienza. Essi non sentono la necessità di rinneg,arsi, dj abiurare al nome del socialismo, con cui primamente chiamarono le plebi di Italia a sollevarsi in un sogno di redenzione. Pre– muti e min:aociati dalle nuove tumultuose correnti, uscite da\l',a!vo della guerra, essi non vogliono ar– rendersi ad una procl,amata ma non dimostrata ne– cessità di scissione. Essi bensi sono angosciia~i del– l'attuale politica del Partito, che ha lasciato steril– mente trascorre11e qùesti due anni del dopo-guerra, in cui l,a borghesia, avvilita dagli errori e dai cri– mini commessi durante gli ,anni terribili e dai risul– tati di disfatta cui è pervenuta, non trovava in sè. quasi le forze di un.a organica resistenza e sarebbe stata costretta a lasciar passare qu,a!unque opera di trasformazione profondia, ra<li_cal~di tutti gli istituti borghesi, premessa e condizione della ste;,sa realiz– zazione massimalista <lei · socialismo; Essi sentono che bisogna riscattare questa inazione, che norr ,può più lasciarsi disperdere tanta generosa forna di r;e.a– Jizzazione P.role'laria in movimenti parziali, tumul– luarii, i cui problema,tici benefizi non sono sì tosto r,!!ggitmti, che .già sono .annullati dai contraccolpi ea– pit,alistici nell'industria e nell '.agricqltura, Perciò essi sono unitari; unitari al di là delle loro persone e delle loro preferénze, p.er ,chè tutto ciò che ha da fa.rsi, deve farsi dal proletariato, col ·proletari,ato, per il p-rolel.ariato. Noi non crediamo più, anzi non abbia– mo mai creduto .allé élites, nè a quelle che in segrete -conventicole vagheggiano colpi di mano, nè a quelle 1 che immaginano, con personali avventure di Gove1'– n6, di mutare -sostanzialmente l'essere 111Jlla società. Epperò, onestamente e lealmente dichiarato il nostro pensiero, intendiamo .assui:liere tutti i diritti e itutti i doveri della nostra permanenza nel Partito. Al Con– gresso di Bologna, l,a maggioranza in un primo mo– mento disse: non possumus. Poi, meglio ponderate le ragioni e le cose, 1a maggioranza cancellò dalle sue deliber.azioni l'ostracismo minacciato. E noi vo– tammo, non .senza ,sacrificio di nostre tendenze, una mozione di Costantino Lazzari, essenzialmente per- chè unitaria. • In quel pensiero noi siamo -ancora. Mia la maggio– ranza sembra non esserlo p,iù. Nuove ·tavole di legge sono venule da Mosca. Non sa,ppiamo come e quanto i nostri delegati al Congresso della Terza Internazio- BibliotecaGino Bianco nate feoero valere i patti del Congresso nostro. Nè ciò importa - -perchè non esiste altra Cassazione che il Congresso ì:'ia,zionale a cui p,resentare i lagni delli:i viola,ta costituzione. In omaggio al tempo e:d a!.le circost:anze rinunziamo a tutte le questtioni formali,. per inchinarci a-Ilo spirito i:ivoluz).ona,rio che soffia tremendamente su tutto. A Reggio dobpiamo pro– spettare la poss.i,bilità che la scissione prevalga, vo– luta dai comunisti, o nella forma più ,aperta, p-iù leale della separazione delJ.e tendenze: i soci,alisti da una parte,· i -comunisti•d<all'al 1 tra; op,pure nella forma più .subdola, più ,accomodante dell'epurazione .(!!), della decapitazione, cj,oè dell'ostoocismo fu.Jmin,ato contr? quei nostri che non si -nascos,ero mai_~ che non fooero mai dell'acrobatismo, del mimeti:smo· inverte– brato, che assunsero sempre, in fa.ocia al Piar.tito ed al proletariato, le responsabilità <lei propri con.sigli sinceri nella p,iù scrupolos:Ì. discip.Jina nell 'a,zione I Per ciascuna dj, queste possibilità la frazione convo– cata a, Re_ggio ha da decidere: come vivere in Partito _separato? come governarsi di fronte a.Jla mortifica– zione della infliggenda decimazione? Niella fiducia di poter utilmente ancora lavorare dentro del Par– tito, .anche diminuiti <li dignità, .àccons,entire al sacri– ficio, rinnegare nei· compagni se stessi, piestand·osi alla colll!bioozione che... elude Mosca? Oppure impe– gnare la .solidarietà della frazione tutta con quelli che siano votati alla condanna? Grande, angos.cioso consiglio di famig.lia, quello eµ Reggio, ~he bisogna dITrontare ,con saldo cuore, con molto .sentimento e nessun sentimentalismo, gÙardandò soltanto :a,ll'inte– resse della causa del .socialismo! E la Direzione vi deve assistere, testimone autorizzata, se altro ~i dica, · degli atti e ~folle intenzioni degli uomini del Partito, _ che tengono maggiori responsabilità e rappresen• tanze ncl Partito! Ma, come \1 saggio insegnava ad ,agire ogni giorno come s.e si dovesse morire -i1 domani e nello s·tesso tempo come se non si dovesse morire mm; il Con• v,egno di Reggio dovrà, oltre la contingenza della cr.isi c1el Partito, esaminare e definire i modi dell 'a• zione socialista in Parlamento e stabilire, in questa rapida .stagione elettoral,e amministrativa, i termini della propria 2artecipazione, ·pr,es.a com 'è la nostra fr.àzione tra le impazienze precoci dell'ostracismo e I.e lusinghe -che le 'lende 1 'op,portunismo -elettorale, avido ·di vittoria. S~ trotta di determinare tutta la dignità e tutta la ;discip,Ìina neé-essarie alle presenti circos-t.àn.ze , tutta l'abnegazione che sia' utile oggebti– vamente per l'incremento e la gloria del nostro Par• tito. Il Convegno di R:eggio non è un attq di indisci- , plina, è un omaggio anzi .reso al Partito, finchè esso riposa, sicuro di sè e della propria forza, nel libero esame e nella libera discussione. Tiacére, app-iattarsi sarebbe l'indisciplina, la diserzione, il toodimento. La maggioronza ha tu'lto per sè: ,1 'amministrazione del potere, il giornale, l'appoggio incondizionato del• le masse nuove ed entusiaste ultimamente accorse ,al Pa·rtito, quando, dopo la guer:oo, s•piccò la ,sua ascen• sione magnifica. La maggioranza ha ,anche diritto a tutta la nostra schiettezza nel proporre i nostri dubbi e le nostre criUche sopra i suoi metodi. La maggio• ranz.a ha un solo dovere: ripiegarsi .su se stessa per ascoltar~ le voci <lei .;uo interno e giudicare della propria omogeneità, della propri.a ,compattezza, per essere sicura che nessuno dei nostri vi sj, ccli, inqui•

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