Critica Sociale - anno XXX - n. 6 - 16-31 marzo 1920

94 CRITICA SOCIALE seguente avvento al potere, nel marzo 1919, dei bol– scevichi, che si erano conquistati il favo.r.e delle mas-, se, stimolando le continue richieste dei Sindacati ·ope- • rai, così preparando, secondo la Rivista, la causa prin-. cipale della propria rovina. La confisca dello stock delle banconote, dei . depo– si ti, delle cassette di sicurezza, dei conti correnti della filiale di Budapest della Banca austro-ungarica ~. la · socializzazione delle· gràndi imprese furono i primi atti del governo bolscevico. Ma i provvedimenti fi– nanziari del Governo ebbero scarsi risultati pratici, meritre la socializzazione delle imprese, la maggior parte delle quali lav'oravano già in perdita sotto il regime di Karoly, distrusse del tutto la disciplina, aumentò enormemente i costi (i Consigli degii ope, rai, incaricati della gestione delle fabbriche, essen– dosi dimostrati, per lo più, molto prodighi) e diminuì enormemente la produzione, assoluta e relativa, men– tre· crescevano enormemente le spese per l'armata rossa e per la propaganda interna ed estera- e per glj impiegati, il cui numero e i· cui stipen"di aurnentac vano ogni giorno. Il Governo si vide pertanto co– stretto ad emettere carta-moneta, le banconote « bian– che"• rifiutate tenacemente dai contadini, i quali nOJ?- .. _e;edevano le .. loro .,derrate s~ .non ,contro ile. vec,;hi,; banconote «azzurre» della Banca austro-ungacica, e. dalle stesse. organizzazioni operaie .-,,- ciascuna delle quali cercava egoistjcamente con ogni ·mezzo .di assi.– curare ai propri soci i maggiori possipili yantaggi, anche a spese delle altre· organizzazio!ti, per quanto gli oratori bolscev-ichi• insistessero ,sul- dovere de~ capi dei Sindacati di moderare · le e'ccessive pretese degli operai, che dannegg.iavano, non più i. capitalisti, ma tutta la classe operaia della Repubblica. Meµtre i .prezzi salivano, la classe operaia recla~ mava continui aumenti dei salari, che, per essere pagati in moneta «bianca», essi non erano in grado ·di spendere, pur cercaµdo · di disfarsene in tutti ,i .modi, col !>rendere d'assalto 'i pochi negozi ancora aperti e vuota'<ldoli completamente i-n poco tempo.; e lo .stesso Governo ,si viqe costretto ad a11mentare ·i prezzi dei prodotti 'delle aziende socializzate, anche col proposito di instaurare una « politica di classe)> dei prezzi, in teoria per colpire la borghesia .coll'.aù– mento dei prezzi, non compensati per essa da au– mento di proventi, 'ma, in realtà, secondo la. Rivista, per prevenire l'accumulazione di risparmi da parte dè- .gli operai e il conseguente pericolo del loro « im bor-. ghesimento ». La situazione in tal modo creata ac-. crebbe sempre· più· il malcontento operaio,· provocàndo movimenti apertamente controrivoluzionari, k. cui repressione. fece perdere al Governo dei Soviety ,l'ap– poggio· della .maggioranza. della massa. lavoratdce e preparò la invasione dei Rumeni. La moneta « bian– ca» del Soviet, per quanto _quella «azzurra» foss.e proibita con severe penalità, raggiungeva, intànto, in quattro mesi, quel punto della dernonetizzazione, che la moneta del Soviet russo raggiunse in due anni. . . Ma, a queste _difficoltà, __ si aggiunsero quelle, dell,a . , politica agraria, di cui si occupa l'.arti.colo del 20 di-. cembre. Anche .:iui il· G_overno di- -Karoly procrastinò sino alla fine dell'inverno 1918-19 la divisione tra i contadini. delle grandi aziende agricole, che era uri punto. principale del ~uo programma, dopo aver com– promesso gravemente, con questa. sua politica incerta, l'agricoltura e quando era ormai troppo tardi, avendo già ·una parte dei contadini aderito al progr.amma agrario dei bolscevichi; cioè della gestione clelle grandi tenute da parte .di Cooperative di produzione costituite tra i lavoratori delle medesime; . s,oluzione, che, dal punto di vista. tecnico, era da pre~upporsi .più razionale e più pratica. Ma, anche qui, il Governo bolscevico si.- trovò di fronte aU'immaturità socialista , del contadino ungherese, e nell'organizzazione delle . Cooperative agricole, iniziata con fervore, dopo un periodo di incertezze, che rese i contadini sospettosi verso il Governo dei Soviety, ancor meno forte con– tro i rurali che non contro la popolazione u.rbana, fu costretto ad assoggettarsi alle pretese esagerate d_ei lavoratori della terra organizzati nelle Coopera– tive e, nel con.tempo, a venire a transàzione coi ·pic– coli proprietari, facendo loro condizioni di favore per quanto, fin dall'inizio, essi si siano dimostrati i 1:tit1fie-ri avversari del nuovo· regime, tànto che, ina- Biblioteca Gino Bianco spriti anche dalla reqms1z10ne del bestiam~ fatta dal Governo senza la più piccola competenza tecnica, non provvidero nemmeno, in larghe zone, a fare tutto il raccolto, limitandosi a lavorare per il proprio bi– sogno e lasciando marcire il grano sul campo, piut– tosto di cederlo contro la moneta «bianca» ai soldati rossi. La· trebbiatura del grano Ju,. del resto, grave– mente ostacolata dalla mancanza di benzina per le trebbiatrici, mentre, d'altra parte, il Governo non era in grado di mantenere la promessa fatta ai lavora– tori della terra di dar loro in cambio. prodotti indu– striali, in conseguenza cielJ'arresto della produzione, ciò che inasprì i lavorator'i delle Cooperative agri:· cole, i quali, in parecchie tenute, si limitarono an– ch'essi a mietere soltanto la loro parte del raccòlto. Nè miglior risultato ebbe un altro tentativo del Go– verno bolscevièo di acquistare "il vino a modico prez– zo dai contadini, per VEJnderlo acl ~lto. prezzo all'e– ,.~te~o. Riforme politiche ed economiche nella Russia dei Soviety. Se il breve esp.erimento comunista ungherese ha faU,Ho.,.il- bolscevdsmo ,i;u-sso•.ha inv.eee resistito finora eroicamente a tutti gli assalti dell'interno e della borghesia mondiale coalizzata ai suoi danni, dando prova di una capaciti). politica, che riempie di. am- mfrazione gli stessi 'suoi implacabili avversari. · .. Due sarebberç,, secondo l''« Econç,m.ist >> .del 13 di– cembre, i mutamenti più importanti in. corso nel Go– verno dei· Soviety : una'. rifor'ma dell'org1;1n:izzi1zione · politica e _gli adattamenti nella politi"cà delle nazio– h al izzaziof). i.·· Per· ciq che riguard·a il primo punto, si sta discu– tendo se i Soviety devono continuare nell'attuale si– stema nominale della unione dei poteri esecutivo e legislativo, o non devono invece adottare il sistema europeç, di un potere esecutivo distinto;· controllato, almeno" i,n teoria,, dal Parlamento. Il primo sistema, specificamente bolscevicb, già escogitato durante la Comune di Parigi, si pt_opone di ovviare alla irre– sponsabilità e alla dittatura dei Gabinetti quali ha l'Europa occiclentale, e al prepotere reazionario della ' bur'ocrazia, avendo il Flarlamento bolscevico -: deno– minato t< Comitato esecutivo» - .almeno in teoria, il còmpito di governare e legiferare direttamente, men– tre i « Commissari del popolo », anzichè Ministri nel s_enso·.europeo, sono puramente. gli organi esecutivi delle d·eliberazioni del « Gabinetto-Pàrlamento ». r capi del. regime dei Soviety, e speciaimente Lenin e Krasin, intenderebbero di abbandonare ora, secondo 1·a Rivista, qu·esto sistema, che rende difficili, in pra- • Hca, le rapide decisioni e una politica ,con ti:nua– tiva, e prdpugnerebbero, anche formalmente, un si– ste'ma di Governo di Gabinetto; che esiste già in realta fin dal marzo scorso· ~ al quale,· probabil– mente, si deve il vigore e la consistenza della politica bolscevica duran.te gli. ultimi sei m,esi. r· bo!– .scevichi' ·ortodossi ed a ltri ·~eori'ci ,sareob.ero éqnti-ari a questa innovazione, ·,come ,sono contrari alla sosti– tuzione del capitalismo centralizzato di Stato al co– munisn10 decentrato. Ma il potere reale, nota l'a Ri- . vist.a, è, da tempo, nel Kremlino'. non µei teorici o nel. popolo. Ed ora si annuncia ché sarà prese·ntato un emendamento fo'rmal'e alla costituzione dei So– viety e che « verrà studiato un· elaborato sistema di interpellanze, ·di controlli, di diritto d( revoca e cli messa in istato di acc,usa,' e altre misure· di salva– guardia, per prevenire il sorgere degli abusi dei Ga– binetti europ ei, face nd_o, nello stesso tempo, ·dei Com– missari 'del. popo.lo, dei veri e propri Ministri, che gover·neranno in clipenclentemen te dalle istruzioni del Comitato esecutivo». La riforma •riconoscerà, insom- 1).la, 11nche sulla carta, un. sistema, che esiste già da lu·ngo tempo di fatto. · . Anche per ciò che riguarda la nazionalizzazione del– l'industria, i capi del Governo dei Soviety sembrano tendere, secondo jl corrispondente, a radicali. cambia– men ti, con,servando bensì il con tro1lo assoluto dello Stato sulle·. fabbriche, ma ricorrendo all'opera ·degli industriali, proérastin.ando. le socializzazioni, adottan- . do çriteri più li\)e_rali nei riguarcli della divisione dei profitti, lasciando maggior libertà agli industriali nel-

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