Critica Sociale - anno XXX - n. 6 - 16-31 marzo 1920

96 CRITICA SOCIALE « 11 trionfo del Bolscevismo». Dei risultati dell'opera del Governo dei Soviety per riorganizzare la vita politica ed economica del– l'immenso paese, è un indice eloquente ancl_1e un recente articolo pubblicato, sotto il titolo s1gmficat1- vo: « The triumph of bolshevism », nel « New States– man » ciel 24 gennaio. La Rivista, inspirata ai prin– _cipi ciel socialismo fabiano, non è mai stata tenera per il bolscevismo ed è sempre stata avversa alla_ r.-u– litica ciel blocco eia pai:te dell'Intesa, solo I erche la riteneva un mezzo destinato a man tenere al p:.itere «l'oligarchia» bolscevica. Il tono in questo articolo– è radicalmente mutato. · La Rivista rileva che la posizione in Russia si è modificata foncl,unentalmente durante gli ultimi mesi e che è urmai impossibile attendersi - come la Ri– ~,ista aveva ripetutamente asserito nella prima metà del 1919 - che la pace coi bolscevichi sia seguita prontamente dal loro rovesciamento per opera clell~ forze interne. « Tutte le recenti informaz10111 da fonti ufficiali e private constatano che il Governo russo .dei Soviety ha guadagnato enormemente _in prestigio .e in popolarità. Le vittorie travolgenti çlelle armate rosse hanno avuto naturalmente un effetto enorme; ma nun è questo il solo, nè, forse, il J)iù importante fattore cli questo cambiamento. Il Governo dei So– viety ha trionfato, non soltanto nella sua organi_zza– zione militare, ma anche nella sua organizzazione economica della Russia. Ha abbandonato, sotto _parec– chi · riguardi, i suoi stessi principi, ma ha dato al popolo lavoro e pane. Il sistema dei traspor_ti ~ stato completamente riorg.anizzato; un raccolto prn ricco d1 quanti si siano avuti in Russia per un_a intiera ge– neraziçme ha elimina_to ogni timç>re cli carestia; e, mentre persiste ancora una grande penuria cli pro·· dotti manufatti, la situazione, anche sotto questo ri– guardo, è assai migliore cli quanto non fosse un anno fa, per effetto della vittoriosa ripresa della produ– zione e dello sviluppo delle fabbriche, nelle zone non tocche dalla guerra civile. Sarebbe difficile, forse impossibile, sopravalutare l'effetto morale di questi successi». « Il Governo dei Soyiety ha dimostrato di saper governare. Qui sta il segreto del contributo di forza e dell:appoggio che il Governo ha notoriamente ottenuto, durante lo scorso anno, da parte delle clas~ si intellettuali. Credere che questa adesione sia frutto _puramen·te del terrorismo e del timore della faine, è una teoria altrettanto. poco sostenibile, quanto il sup– porre che le vittorie travolgenti cli Trotsky siano state guadagnate da truppe, che restavano i.n linea soltanto perchè avevano alle spalle dei Cinesi con ·c1elle mitragliatrici. Gli uomini possono essere forzati col terrore a conformarsi alla legge, ma ciò H•)n pùò dar ragione dell'energia e d'ell'attività creatrice che si è resa sempre più manifesta durante lo scorso an– no, non soltanto nell'esercito, ma anche in ogni ra-. mo dell'amministrazione e dell'industria russa. E' manifesto che gli intellettuali, non soltanto lavorano ·µer Lenin, ma, salvo poche eccezioni, mettono Iutto il loro animo nel loro lavoro. Ogni altra 5;1pposi– zione ci obbligherebbe a credere che q·uanto iì Go– verno dei Soviety ha compiuto sia frutto del mira- colo >ì. • Popo .aver accennato a alcune prove di questa ade– sione dégli intellettuali al nuovo regime, la Rivist[} continua: « Economicamente, il bolscevismo è un cre– do a_spro e probabilmente inapplicabile; politicamen– te, è antidemocratico e inevitabilmente impopolare; in pratica _è responsabile di un'infinita disorganizza– zione, sofferenza e brutalità. Ma il fatto fondamentale resta, che esso è una dottrina idealistica, che la mas– sa dei proletari russi la considera tale, e che i suoi esponenti - Lenin, Cicerin, Lunaciarsky, Litvinoff, l(rassin - s9no uomini, il cui personale idealismo è fuori di questione e ·cli critica. $0110 dei fanatici, se ~,i piace, ma la loro sincerità disinteressata è mani– festa in tutto quanto hanno fatto. E questa è la base 0 del loro potere». « ln Inghilterra essi sono considerati degli assassini sal).guinari. Ma,. se sono tiranni, sono tiranni disinteressati. La « tirannia bolscevica» può essere altrettanto dura e cru'dele quanto la tirannia dello Czàr, ma c~n questa differenza: che è fondata sulla fo_rza, non già sulla convenzione o religione; BibliotecaGino Bianco può essere; in ·fatto, una oligarchia, ma è un'oligar– chia prO'letaria e, se non è la .libertà! è almeno 11 preludio alla libertà; non contiene mrnaccia d1 do– minio ereditario o plutocratico; è democratica nella sua essenza, se non nella forma, perchè non ha alcun'altra sanzione finale -se non il consenso po– polare, e nessun altro potere che quello che le deriva dall'appoggio degli uomini comuni, anahe se sono una minoranza; agli occhi inglesi, può sembrare reazionario,· ma, per i Russi, è il Governo più demo– cratico che abbiano finora .conosciuto. Lo stesso con– tadino. che risente profondamente la requisizione forzat~ dei suoi prodotti, sa che il suo latte va anzi- 1 tutto ai bambini e che i suoi figli hanno ora la pos– sibilità cli istruirsi, quale non sarebbe· stato nemmeno possibile cli sognare nei gionYi dello Ctar ,». Con ciò, conclude la Rivista, non ,intendiamo di– fendere il bolscevismo, che è una fase transitoria della rivoluzione, ma probabilmente una fase neces– saria. « Lo spirito della rivoluzione russa, ·che è una cosa 1,eale, è in ogni contadino e in ogni operaio: Sarebbe assurdo l'affermare che sotto il Governo dei Soviety il popolo russo abbia trovato se stesso. E' ab– bastanza chiaro ·che esso è tuttora confuso e insod– disfatto, largamente disilluso delle grandi speranze create dalla Rivoluzione. Ma egli sa che sarebbe me– glio per lui morire che tornai-e .indietro. I bolscevichi, aiutati dalla. politica degli Alleati, hanno saputo voi, gere .questa convinzione universale a. loro profitto e, in questo modo, hanno trionfato». · Ammissioni preziose, come quelle degli articoli cieli'« Econoniist >>, tutte fonti non sospette e percio tanto più degne cli considerazione. Ma il cambiamento di politica dell'Intesa è un altro indice non meno elo– quente. La verità è che, in tutti i paesi, la ricostru– zi~ne economica ciel dopo-guerra esige imperiosamen– te una politica inspirata a principi cli interesse « so– ciale», quel regime cli dittatura economica, che la borghesia ha instaurato, a proprio profitto, durante la guerra e non vuole nè può applicare a guerra fini– -ta, per la gara folle degli egoismi dei gruppi, che_ re– clamano, in regime di economia fatalmente monopo– listica, la rimozione di tutte le « bardature di gu·er– ra ». Gli stessi Governi, rappresentanti della borghe– sia, come «classe», si erano preoccutiati, •già prima della fine della guerra, di preparare, sulla falsariga de1 « socialismo cli guerra», _il graduale trapasso dal– l'economia cli guerra all'economia cli pace, 'e vanno affannosamente alla ricerca cli mezzi atti a imbriglia– re gli egoismi cli gruppo della classe borghese e ad assicurare, nello stesso tempo, una collaborazione cot;– sensuale delle classi produttive al riassetto economi– co, sulla qase cli parziali concessioni alla « democra– zia industriale ». Ma gli sforzi dei Governi ii:i, questo senso . si sono infranti dinanzi alle cieche resistenze della borghesia, mentre il proletariato, 'di fronte al fallimento della guerr~ «democratica», aspira alla conquista ciel p9tere politico ed economico, per vol– gerlo. a vantaggio proprio, c)oè della grande maggio– ranza della comunità. I Governi parlamentari sono, perciò, sempre più impotenti a fare. opera di conci– liazione tra le classi, in antitesi sempre più radicale, e il dilemma si pone sempre più nettamente in tutti i paesi tra l'aperto ritorno alla dittatura borghese. quale ha imperato durante il regime di guerra, ·e la dittatura proletaria ch_e, appoggiandosi sulla grande massa, ha in sè, potenzialmente, maggior prol:>abilità cli poter subordinare, con disciplina dittatoriale, gli egoismi individuali ai comuni interessi e di riorga– nizzare la vita politica ed economica a vantaggio del maggior numero.· Ciò riconoscono, del resto, gli stessi. borghesi più lungiveggenti e in ciò sta, sostan– zia,lmente, la ragione profonda dell'attuale « trionfo_» ciel bolscevismo russo. Ma la pratica attuazione cji questa dittatura -deve, superare grandi difficoltà e adattarsi a opportuni temperamenti., come risulta dal– le esperienze della Russia, le quali, del resto, sono eia considerarsi, tenendo còntò, come si è eletto in principio, che le medesime sono, in larga parte, in– fluenzate dalle necessità della difesa mili tare. f. p. RIGillONTI 'GIUSEPPE, gerente responsabile. Milano, 17/8-1900 - Coop, Gralloa degli Operai - Via Spartaco, 6.

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