Critica Sociale - anno XXX - n. 2 - 16-31 gennaio 1920

Ct\JtICA SOCIALE· 23 sovvertimento del regi1~1e èapi~listic_o e non deve essere perciò confi~atri~. ~egh aver!, se vuole ~ sere redditizia e d1 poss1}>1leattuazione. Con ah: quote minime per i pic?ol:i _patrimonii (1 %. per gh averi imponibili di 10 ~ml~ hre, quelh ~he c10è s_on<? da colpire dopo che srnns1 fatte /e ~eb!te detr~z1~:n~1 pei· carichi di famiglia, per rag10111d età e s1m1h) ~ e salendo al 40 % per i patrimonii .superiori ai 100 milioni, si pu9 spera,re _i1!ui:i, gettito a_bbastanz_a cospicuo, di c irca 30 m1hard1. Per assicurare !l quale, in og.ni cas?, ·è." ~ene ?he. la f!UOvalegge ri– servi al Govern o 11 dmtto d1 nparllre per contm– gent~ fra i ~ontrib_uenti la differenza che__ resterà d_a coprire fra 1l gettito ottenuto da una p1_1maappli– cazione dell'imposta, adattandone_ le al!~uofA: alla ricchezza accertata, e la somma d1 30. m1hard1, che si .vuole e si crede politicamente oppor[~no e dal punto di vista della finanza necessar10 d1 ottenere. BENVENUTO GRIZIOTTI, Il nuovo Partito p polàrn italiano Quanti anni e quanti avvenimenti. sono passati da quan<lo Romolo Murri fondò la sua « Riviste. di Cui-. tura », nella q1;1-0Ie scriveva di sociologia, di politieA!, di filosofia giuridica, di esegesi bellioa, faceva i sa– lamelecchi ,a Croce e agli hegeli_an'i,per finire in Par– lamento sopra l'A~ino di Podrecc'l I Si trattò a!J.ora di un movimento fittizio che trovò ostile la Chiesa ed indifferente l'opinione pubblica. La borgb:esia italia– na non era ancora matura, non dirò a meditare il problema religioso --=- ma a comprenderne. tutto il si– gnificato sociale; e alla divisa di « instaurare omnia in Chrislo », rideva, rideva di gusto, come i merca– t.anti fiorentini alle profezie dei « piagnoni ». Nocque al movim_ento modernist.a, più che i di– spetti fatti ,alla Chiesa, la sua pretensione di volere essere prima di tutto un rinnovamento spiriLuale, filosofico, e poi soltanto po.litico. Volle ·civettare coi pregmatisti e dovette soccombere sotto i colpi dei razionalisti da una parte, dei dogmatici dall'altra. Parlare di rinnovamento spirituale, sia pure. con lin– guaggio bergsoniano, a-Ila borghesia 'italiana negli anni 1900-1910,quando la nostra lira faceva aggio sull'oro, significava essere eroici ma illusi. . E cosi falll anche miserevolment~ · il progra~Jna sociale-politico. ,, Nel 1919 il Pwtilo popolare italiano _.si presenta alla lotta politica con ben altro progr.amma e in ben altre condizioni. Gli .uomini·•chE! Io dirigono hanno dimostrato. di comprendéré i tempi:, senza velleità o senza pretensidiÌi· d( rinnovamenti mi,stici. La gueroo..:aveva creato in Paese una grande mag– gioranza. di malcontenti, che non av~vano più fiducia nelle istituzioni e negli uomini· che.ci avevano por– tato alla guerra. Parte andaro no ad ingros-sare le file del Partito Socialista, ma una p'<!.rle rimase dis– orientaita e perplessa. Proporre a questi ultimi la revisione di problemi religiosi, ossia filosofici, _per . richiam ,arli alla Ìede, era impossibile. Ba-stava ricor– d11.re ·1 oro con p,arole semplici e piane che la reli– gione c ristiana. era contrari.a ad ogni genere di vio– lenza e di guena é pronunziare il verbo della pace. s·otto il pre~ere di tanti bi-sogni urgenti per ripe.– rare all'opera <ii distruzione prodotta dalla guerra - chi pensa più al divorzio o a·ll'insegnamento ,reli– gioso nelle scuole? Lo s-tato d'animo 'dl questi scon- b1ioteca Gino Bianco tenti era propenso a cedere -su questo programma minimo come su qualche cosa di trascurabile. L'im– portante era questo: mandare al ~arlamento uomini che· non fossero responsabili di avere voluto la guer– ra che non facessero del patriottismo urt affare od • u~ articolo di fed·e, poco fiduciosi delle istit~zioni giuridiche dello Stato moderno, disposti alle 1iformo più .audaci, pur di dare' un po' di pace al. popolo. E cosi il Partilo popolare vinse la sua prima bat– taglia. Vitt.oria politioa, non reli'giosa, per-chè ebbe · la .maggior p,arte dei voli dai non credenti, non riu– scendo certo a creare una coscienza religiosa. E-d è un partito che, per le sue finalilà, per il suo pro– gramma, ha i,ndiscutibilmente un contenulv i'ivolu– zionario ; e si contrapporrà al Partito Sociali.sta. Fra i due io vedo la stessa differen:oo che passa fra la concezione di Prouòh-on e quella di Marx., Non .so quanto saranno contenti i ootlolici di tale paral– lelo, ma me Io devono permettere. Proudhon ha fede neHe idee p.Iatoniche, astratte, che si succedono nella vita SQCialedei popoli e s'in– ghiottono le une con le altre, riuscendo con tal~ rit– mo a togliere Je contraddizioni della vita e della storia. Proudhon ha ,ancora fede nell'idea della g,iu'– stizia, la divi,nilà dei legislatori e del popolo, e nega 111prop1ielà con una dialettica di argomentazioni giuridiche, non economiche. Ha fede nelle idee as_trat– te, che per lui non sono t.ali, ma sono oot.e.pulte ri– voluzionarie di primo ordine, perchè l'idea penetra dappertutto, scuote tutto e h•i_onfasempre. Io non contesto il valore 1ivoluiionario di Prou– dhon ; mi limito a ritenere che gli uomfni, che si stringono intorno al P.arlito popolare, siano un po· in q-1;1esto s~to d'animo, abbiano fede nelle idee pr9udhoniane, che bisogna risvegliare nel popolo per dargli uria coscienza rivoluzionaria. E per- giunta, Proudhon si può conciliare con la fede cristiania. Molti anni fa, moriva in 11,_alia, con la tristezza pro– fonda ,di' non essere stato inteso,· un pensatore, che non si sa perchè i nazionalisti rivendicarono' a torto come il loro padre spirituale:, 1 '0riani. Ebbene,· le sue opere di pensiero sono piene di Pr-0udhon, da cui alcune pagine di « Rivolta Ideale» sono tradotte letteralmeqte, e sarebbe davvero curio– ,c;o, anzichè -divertirsi .a scop1ire plagi, studiare quanto pensiero proudhoni,ano sia passalo in Oriani.. Che l'Oriani, scoperto dai nazionalisti, diventi il padre spiritual.e dei Popolari? Chissà I CESARE GORETTI. PROBLEMI CONCRETI:· LA SCUOLA I. . ....... l'azione "pro scbola ,. e la ·difesa della coscienza laica. Gran maestre la realtà e la neoessilà de1I'azione. Il .passaggio_ dall'astrazio!'e del_la_ le?ria alla cogcr~– tezzà ·dell'az1one mette gh uomm1 d1 fronte a _conch– zioni nece&silà e coneapevoleZ7,e, _ç_he ipod1tìcano prof~ndamerite l?, lot'o visione e il loro·o1·ientam~nlo preconcetto. ·. . ,'. Il catastrofismo può ben condurre I rntelletlo astratto a pei:isare :_ tanto pegg~o.- tant? meglio!_Og_nj sintomo di d1ssolv1menlo, ogm maspr1men_tod1 crisi è per esso inizio e acceleramento dell'auspicato crol– lo della società borghese; e va salutato con ans10sa speranza anche se porti nel suo grembo per ora la– sofferen~~ e la minaccia alle condizioni stesl;l,edella

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