Critica Sociale - anno XXX - n. 2 - 16-31 gennaio 1920

àò éRiticA soctALtt tante della f~ndazione di scuole per adulti. Ogni vil– laggio, ogni borgata deve avere la sua bibltoteoa. Molto ,denaro è già stato speso a quest'uopo ; tut– tavia le biblioteche sono ancoro misere, ed j lettori non sono soddisfatti. ùi scarsità di forze, l'impove– rimento· del meJ1cato librario, ci costringono ad una a-rande economia di forze e di libri. Il campo della ~roanizzazione delle biblioteche popolari è vastissi- " ·mo; in ogni loca.Jità si dovrebbe formare una fitta rete di biblioteche,· con riferimento ad una biblioteca ceni.raie, e si dovrebbe introdurre il sistema ameri– rano delle biblioteche circolan°ti. Si è parlato molto della parte tecnioo di simili or– ganiz~ùioni e la questione è di grande importanza sopratutto per ,la scelt.a dei libri. Spesso ne sono incariootc persone incolte e lo fanno senza criterio, ·seguendo m,agari 'il consiglio del libraio e non quello rlell'intercssc dell,a biblioteca. E, se anche i libri sono scelti da,! bibliotecario, non sempre soccorre a questo quella speciale comprensione enciclopedica _che è necessaria per l'acqui-st.o dei libri adatti in ogni rnmo di coltura. Per .aiutare il bibliotecario sarebbe utile un « Cata– logo, modello». Una Commission_e speciale sLa lavo– ranclci ora, al Commissariato per ! 'Istruzione, alla ·compilazione •di questo catalogo (additando i libri più importanti in ciascun J·amo della coltur,a). Per niuLarc le istituzioni locali .nell'a-cquisto dei libri per le hiblioteche e le scuole fu organizzata 1,ma·sezione speciale d'assistenza presso il Commissariato dell'I– struzione pubblicia. Per l'educazione artistica, cosi importaQte, dirò soltanto che al Commissariato delia pubblioo istru– zione si sono cost.i,tuiti dicasi.eri 6peciali per, fo mu– sica, la dramma.tic.a, le arti plastiche, e la Sezione del– ! 'educazione degli adulti si tiene in .stret.ta unione con essi. Ognuna di ,queste Sèzioni ha una quantità enorme di lavoro per svolgere il ·suo programma. Poche parole ancora sui teatri del popolo. Da noi in Russia questi teatri del popolo ebbero general– mente un'esistenza stentata e degenerarono spesso in case da thè. Ma oro possono diventare ciò che de– vono essere veramente e cioè centri di vita spirituale per la popolazione lavoratrice .... È ·ciò che sono nel– ! 'Europa settentrionale. Cercando ,di appagare i bi– sogni spirituali del popolo prenderanno il posto delle esistenti sale pubbliche, o delle €hiese. Tutte queste fasi del! 'educazione degli adulti si .svilupperanno e progrediranno soltanto se avranno le cooperazione diretLa di quelle olassi di cittadini per -cui son9 create. Ogni biblioteca deve avere il suo Comitato di lettori; _ogni scuola i suoi Comitati di maestri e scol,ari e così via. Allora l'opera vivrà e durerà. E 9pimaf e contadi~i non dovrebbero soltanto par– Lecipare alla organizzazione delle singole istituzioni dell'educazione degli adulti, ma, prendendo parte ai « Soviely per la pubblica istruzione D, essi si abitue– ranno a considerare ·ogni ramo dell'educazione degli adulti come servente ad un tutto ; soltanto cosi essa raggiungerà la sua mèta, che è di dare alla grande !Daggioranza dei cittadini_ della Repubblica dei So– L'iety la coltura che essi ambiscono. N. K. ULYANOVA (Signora LENIN). Ai prossimi Numei'i: La socializzazione della grande proprietà, di OTTO . BAU]j)R, BibliotecaGino Bianco SGUARDI IN GIRO Finanza, industria e extraprofitti. Il New Statesman del 13 dicembre, occupandosi del– le gigantesche oper.azioni flnaniiarie di questi ultimi tempi in azioni di varie industrie e Società' inglesi, compulsa l'industria c~toniera del Lancashi,re, che era rimasta finora estranea alle specula?:ioni di Borsa. Negli ultimi mesi, gli stabilimenti coto~nieri del Lan– cashire sono passati, uno dopo l'altro, in mano di teni, a prezzi d',a.cquislo artificialmente accresciuti dalla speculazione, e la maggior parte di queste tran– sazioni sono state accomp,agnate dalla costituzione di nuove Società, il cui capitale ·azionario è basato sull 'accresciulo valore di acquisto della proprietà ce- . duta. In realtà, i finanzieri ·e i cotonieri del Lanca– shire stanno, di comune ia-ccordo, capitalizzando e spartendosi « la prosperità » derivante dalla guerra. Chè se questo processo è, indubbiamente, in certo modo inevitabile nelle circostanze attuali, non è però meno certo che la causa di questa incursione della finanza nell'industria non è soltanto da att.ribùirsi al– l'aumento del costo degli-stabili e degli impianti, ma anche agli alti profitti attuali e presunti dell'industria e ali 'acquisto della proprietà degli stabilimenti da parte di finanzieri, i quali non hanno aie.una inten– zione <li produrfe cotonerie, ma solo quella di riven– der,e le fabbriche alla prima occasione, a prezzi ancoo· più alti di quelli da essi pagali. L'aumento del valore materiale attuale delle fab– briche è, però, fenomeno comune, non solo all'indu– stria manifatturiera, ma. ,a quasi tutte le forme di pr-oprietà materiale, compresa quella immobiliare. In: dipendentemen\e dalla deliberata creazione di riserve segrete da parte di ditte e Società, I'auinent0 dei ,prez– zi e dei costi di, produzione ha creato, automatica– ·mente, grosse riserve, che GO~inci.ano ora ad essere capitalizzate, o mediante le transazioni in corso nel-· l'industria cotoniera. e .altrove, -o colla emissione di grandi stoclcs di nuove azioni, date gratuitamènte ai vecchi azionisti o ofi.erte ai medesirrii a prezzi infe– riori al loro valo-re di mereato. Tutti· questi procedimenti - nota- la. Rivista - .hanno le più serie conseguenze per gli operai oocu– p,ati,nelle industrie che ne sono l'oggetto e per quena parte del pubblico che non partecipa, in misura sen– si,bile, alla nuova ricchezza che è stata· creata. Dal punto di vista oper.aio, le conseguenze sono, manife– stamente, disastrose. L'« annacquamento>> del capitale porta, necessariamente, con sè il definitivo consolida– mento degli a-Ili profitti di guerra, per quanto nasco– sto nella forma di ·un saggio di profitto .normale su un capi:tale nom'inra-lepiù volte.moltiplicato; e, rrièntre i nuovi saggi di dividendo appariranno, al pubblico ,grosso,'. moçlesti e innocui, non sarà men vero che verrà stabilito un, nuovo 'griande diritto di privilegio· d~lle c~assi possidenti sull'i~duslria e che l'aspetfa-. zione di profitto <lai lavoro di un dato numero di ope- · rai occupati in un dato.stabilimento verrà grandemen– te aumentata.- . . Con che sarà •seriamente aggravata la posizioni! de-. gli operai nelle loro richieste, di concessioni in ma– teria di salari, orari e condizioni di· lavoro, che urte– ranno contro la «. impossibilita D dell'industri.a di sop- · portare- oneri maggiori, il cakolo di ciò che l'indu- _stria può sopportare essendo fatto in base al nuovo valore ca.pilale e al nuovo profitto sperato. Chè se gli operai si rifiuteranno di riconoscere il nuovo stato di cose, sara1?no cor~esei:neI?te_ infoTmati che la maggior parte <legh attuah aziom.sti hanno acquistato le loro azioni_ ar nuovo. v:3(ore_ e che è pertanto irragionevole tenerli responsabili; ne sarà possibile agli operai rin~ tr_ac~i,ar~i vecchi . .azionisti 1 molti qei quali avranno già impiegato le loro rendite « gratuite »· in altri in– vestimenti. Perciò, la creazione di questi nuovi valori rappresen_ta un_,ainsuperabile barriera pe-r· gli operai che cerchino di 11umentare le I-oro paghe e migliorare le proprie co!}-dizioni, a spese dei profitti eccessivi. Anche il pubblico, nella sua qualità di consumatore -è direttamente interessato in queste faccende, perchè

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