Critica Sociale - XXVIII - n. 14 - 16-31 luglio 1918

158 CJUTlCA SOCIALE la .Russia offesa nelle braccia della Germania, sal– dandoJa per l'eternità al suo vassallaggio. Poco ~:ale, ribattono i fautori dell'intervento, se neppure « 1 tau– maturghi del Grande Stato maggiore german'ico sa– l'anno capaci di inquadrare e condurre al i'uo'Co i · milioni <lelle masse rivoluzionarie contro di noi». E non, riflettono ché il pericolò non è per ora, )113per il futul'o, quando la Russia avrà superato la prèsente crisi ed avrà trovato il suo assestamento ; allora ri– corderà il tentativo <lifarla conquistare dal Giappònc per toglierle il ,diritlo di organizzare a suo talento la propria vita inteéiore. Ma, oltre questo futuro, c'è il pericolo attuale ed immediato, che i lavoratori dègli Stati dell'Intesa comprendano l'intervento come un conato della· rea– zione europea' contro l'esperimento socialista in Rus– sia, e si alienino sempre più dall'Intesa, ché ai loro occhi apparirebbe voler. complicare una gueua di Stati co11,una gu01rra ,di classe. E, per lo stesso mo– .Livo,con, [loco sforzo i politici al servizio <le,lloSt~to Maggiore germanico, ,dopo avere infamemente ser- , vito Ja reazione dei latifondisti in Finla ndia, in Esto– nia•, in Livonia, plaùdendo, ai massac.ri dei rivoluzio– nari socialisti, non maùeherebbero di persuadere le ingenue masse. tedesche che la Germania 'difende .... In lil;Jertù e il Socialismo in Rus~ià aggrediti dalla JnLesa ! . · In ve!'ilà, non solo le masse tedesche, nia le mas,se di tutta l'Europa avranno cli,fficoltà.a comprendere che rlntesa, per riparare ·ai danni della pace di Brest-LiLowsk, per combattere la Germqnia (la Ger- . , mania soltanto e non· la Russia massimalista), debba portare· la prnpria gt,1erra in Russia, nella provincia murmana, in Siberta ed i,n Mancimia. L'intesa ha due terribili fronti di com battimento con le Poten,ze Centrali, in Francia ed i.in Italia; Lublele forze di cui · dispone i a1))pena vi, sono sufficienti; ,se maggiori ne· contasse, essa dovrebbe reputarsi forturrnta per la speranz~ di i~1iziare prima quella offensiva di libera– z10ne dei terr_1tori occupati,. eh.e ha rimessa, al tempo ç!1e sarà ~ompiuto l'al)eslimento in Europa dell'eser– C}tO a~encano: Per quale inesplicabile subliinità strale~·1ca l'Intesa, a~ 1 _en<lodegli eserçiti djsponibili, pre(_er1sce adoperarli per scemare indirettamente la pressione nemi·ca sui fronti che le so:no propri, fa– cendo attaccare la Germania in Russia anzi-chè lan– ciarli in forma diretta sul nemico, inquadrati neo-li eserciti di Francia e d'Italia? E,. se· si ribatte chei::, a tale condizione quepe forze non sono più disponibili per l'Intesa, con ciò non si fa che confermare che esse 1101~ hann.o tanto per obbiettivo la guerra alla · Gernianrn, quari:to la guerra ati1a Russia ; intel\zione · che è sempre 1stata rie.I sospetto dégli Stati Uniti e ~el presi<l'ent~ Wilson, i quali sono i• soli_che, anche ctopo Bi:est-L1towsk, son o rimasti · amici sinceri ieìla Russia, e delicatamente riserva.ti rispetto alle iaterne eonvulsioni della rivoluzione. . Di passaggio osserviamo ~he, se· si volesse far d1pe~d-ere tale atteggiamento dalla preoccupazioné amenc_ana che, l\ell'.interyento _q-iapponese l)Jell'estr.e- 1'.la_Asia russa! s1 gn~och1 tu~to 1 11probiema dell'e.qui– hbr10 n~l ~ac1fico, con, e,iò non si toglierebbe nulla al s1,10s1gmficato, anzi lo si consoliderèhbe con mo– venti ben precisi e realistici. In prinéipio fis-siamo. q_uesto:_che la strategia in questo tem1p0. Q ottima nvela1lnce · de.llà politica.' 'Se si" vuole ri:cveà,re' un f~onte o_rientale come ai tempi di Nicola e di :Brl!lS- 'I sik>!f, ciò no,n può essere per un obbiettivo politico occulentale, ~a pe~ un obbiettivo politico prientale. A que,l modo -che 1attuale avanzata in Albania for– tunatamente condotta -dagli italiani e dai' fr~ncesi fino a Berat, non si spiega c9n intendiment1 <li pa– tura militare in relazi001e ai grancli1.fronti difensi.vi dell'Intesa. Checchè si voglia 'da cert.i giornali ,ci!:ln ~ I \ ). . ' ~ t BibliotecaGino Bianco· • I.'. ,., ci are di azio11i combinale ira il nostro .... e l'esercito ellenico per minacciare il,_ lato destro e il lato sini– stro dei Bulg 1 ari ;·tale avan~ata trova la sua pro'foncla ragione di essei•e nella Convenzioneidel 25 ap11ile 1915, con cui l'Intesa riconosceva all' tailia il futuro proteUol'ato sull'Albania. Cosl la guerra di difesa e la guerra di conquista procedono in un nesso che è vano voler sciogliere, sceverandone gl,i elementi. L'Intesa può a~tribuire i motivi più -disparati, con Cl'ite!'io eminentemente difensivo, al suo intervento armalo in Russia ; ma, tra le bandiere <lef$1L Alleati, queJ.la nipponica, per ragioni di 0ppo1·Lumtà p-ratica cui non è dato all'InLesa di sfug,gire, si leverà più alta di tutte, quasi come .ai giorni ché si levava sola conLro la bandie'ra, l'Ussa sui campi di Mukden e n~lle ,:i'cque cli Zuscima. L'intervento assumerà così sensibilmenLe un duplice carattere <li nzione militare <li espa11sio1J1e terriloriale dall'Oriente, e di reazione economico-prnprieLaria dall'Occ1cLente, i due estremi, cioè, di ogni iniziativa essenzia•lmente 'imperiali?ta. La brava gente « (\ella libertà e della democrazia » spogilia ·i fichi delle foglie per mettersele davanti ·co– me dei rogiti notarili assic,ura,nti'la preearietà ~lelle occupazioni giapponesi in Si'beria. L'Intesa lo giura. ' ·1v1a non c'è esempio Ìn tutta la storia anti~a e reae.ntè dei _popoli_d(Eu~opa, d'Asia -~•<l'Africa,, ch<:lalcuno abbia resL1Lu1to1 precari avuti o per la spada o per , le pergamene. S'io dico il ver l'e{letto nol nasconclie , _in Bosnia-Erzegovina, in Egitto, nel Dodecaneso, ecc., ecc. . L'Intesa anche fa vedere che, se si muove, è perchè ndn può resistere al grido di doJor.e degli oppressi cl.alregime « bo.Jsceviko » in Russia, che la invocan~. In tal senso paTla abboìHlantemente i,l pellegrino Ke-. rensky per Lutti. Ma chi, come noi, non cred~ Ke– rensky i1n t!'aditorl,i; ehiamante lo stran,iero contro il pattito eh~ lo sbalzò .da,·1 ·pobere,, imrnagiina clite Ke.– rensky invochi m'achiavellicamei:lte Finte.s a nella 'fidu– cia che il Giappone, disperando <li ave.re carta.,bianca daiJl'In'L_esa, rinunzì alla impresa pi uttosto che con– clJurla soLto il control'lò .... {!egli Stati Uniti ..' Ad ogni modo, l'Eu:ropa, che ricorda· com~-lasciò massa-crare gli Armeni in og·ni tempo ff come professò sempre iJ maggior rispetto ·al regime czarista ed hami<limno, <l-iff1cilmentecr,ederà a. cotesta nuova sensibilità a pro. dei Russi ,oppressi dai Tedeschi .e dai « bolsc&VÌki » e riba,dirà i.o cuor ,suo il pensiero. si tratti cl!iùna pelosa carità <li l cla&se, df una osçt~ra ,-solidarietà d,ei monarchi e, dei c!ìpiltalisti per :ristabilire, in Ru.s- si.a.... l'ordine. . · . r Q9mpe.r1s.erà il richia~o ~i alcu110 -cbiv.isiocii te-tl!e– sche dal fro:nte francese iE danno della di'vul•gazione in Euro.pa d.i un così « calrumni:oso ~> ••J:lensiel)@ ? B lecito dubitar11e, ·se quello stesso b:eneffcio ha d"a esse~e _ridl<?tto_ della ma~cat~ ùtiliz~az.ione degli stessi f:,Ont1ingenti-mppo-amençarn <le,J:l Initesa ~ll'a{qente_ .fronte dli ocoidente ! · ~tco i da qualunque pa•rte si .consideri la questio– ne, essa appare essenzialmente politica e punto mi– litare ; don,de ,deriv.a dm l'int~rvento. militaié ..della Intesa in Russia è ,da giudicarsi come ma,teria opi– na,bile, ,di intuito, cli opp0rtunità e <li convenienza ; non ha il caratLene <lJ una <lifesa attuale contr.o un 48.nno attuale, Tantq basta perchè non risponçla ad una ne·ce.ssità e, come noµ risponè.e a.di a lcun « jdé~le <l!Ì: libe:rtà ,e ·cli dem.0cra~.i;ç1 >} ~a-l1 !· qua nto min@ an,– c,ora !), ],asua: conclianna'ci pare.ine1wrahile. Chi seon– giurerà questo' nuov,o e:rrone dell'lntesà, destinato non p,ure ad• avere le c onseguenze più fatali ·sulla gu~rra, ma à proietta.re "sulla futufa società europea ricostituita, la s inistra' .r;nemorià d:i· una inò<tile vio– lenza 'compiuta, sopra u.n popolo inerme e travar– gliato dal colossale lavoro dell:rrivoluzione socia~e? , . . · 0LAUDIO TRE~~-•

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