Critica Sociale - XXVIII - n. 14 - 16-31 luglio 1918

CRJTlCA SOCIALE .semplice, in ~pp~renza, resti sempre ben -lontano dalla · saa e.ffettuazi0ne,. se· aittorno alla scuola non si forma· tutto un · ambiente ·eh~ fàv0risca 10 svilupparsi dei buoni gieFmi. ché _l-àscuola' alime,rnta ·per., tutti. Scuol'a e p·opolo, sono, cioè; termini irrsci9dibili di una equa– zione di br()mzo. - P,opolo senza scuola· vorrebbe dire n~gaziol\le di civiiltà; · - ,r;µ.a,a sl!l.avolta: ben misera cosà sarà qu.ella scuola che non trovi nel popol0' l_e condizioni essenziali ,del su0 sviluppo. · .L'ip.eale sarebbe (come rileva una1 circolarè Nasi del 1902) che, dall'Asilo Infantile al'\a Università ,Po– polare, uua caten a non interr.otta di istituzioni vera– mente educati.ve- , nel s~nso moderno ·e' civile della --parola, si f~cess e guida al bambino,- al fanciullo, al– . l'adolescente e ne. procura.sse, con sicura ·efficacia, la progressiva. elevazione morale. E ·come dal· popolo devono esprimersi soffii di benefico ossigeno a vivi– ficare la com}!lagine-della• scuola; cosi da questa dov!là diffo q_dersi nel popolo comé il senso bene.fico del ba– g.no di,·Luée del'la c111tu·ra. . .. ; Co me per molecolare vicenda di ~sosmosi e di ,en- ' dosmosi, le due sfere di esistenza scuola e popol'p "de– vono,' dunqu'e, compenetrarsì, · intrecciarsi, avvincersi indi~s?lubilmente .pe,r.'assicuyare al.Ja patr,ia più,· alti · -destini:· , · • , - - ·, · . E, per ver9, da -tempo- voci solitarie di pensatori, e di socio'loghi avevano avvertito non s,ol_tanto l'intima connessione, ma il vero e proprio nesso di causalità che intercede fra il. pr_o'bl~ma di una organica disci– plina della scuola · è il fenomeno sociale .della ,delin- quenza ~inorile. , , Ma tàli voci erano, rìmasle senza eco; o erano ap– parse ·cupe fantastica2:ioni di visionari che si a_bbando– -nassero· -·a declamazioni retoriche in. un desert0 di ideali e di coscienze. . . ' . · · Ci vol1e l'eloquenza maschia del fatto,. _che, al dire iimaginoso del Gorki, ,])espin,ge· il du!1b'io come una massa .di ~cciaio _una palla di cau?ciù; ci,_v.bll~ lo __ sgo~ mento · delle statistiche su la delmquen,za dei mmori , perch~ il p_r~blema ·clella pr'ev_enzione ~ella criD?i_nali~. minorile s1 imponesse a tutti con la mesorab1htà d1 un imperativo cabe~orioo. · . ' · · Oggi· quello stes\o problema è 'il tema obbligato ~i tutt.i gli inni alla, ~if?rma "socia!e; oggi rit<:>_rnano, 1~ onore le parole fat1d1che del Cristo·:. << Lasciate che•. 1 fanciulli vengano a mè ! ».· ' Una Con1missione Reale per lo studio, dei provvedi– menti tontro la deljoquenza dei minori ha anzi rac– colto il risultato dei suoi lavori còspicui in cinque grossi volumi (Roma - Stam•peria Reale) · dove, in una: non meno notevole relazione sui PatI'6nati scolà– stic'i (Corradini), troviamo scolpiti concetti che ogni Italiano dovrebbe avere presenti: . , " « Essere, cioè; necessario che intorno a ciascun nu– çleo sco1asticò si crei Ùn istituto di a.ssistenza clie ·ap-. presfi le condizioni indispensall>ili pe,r .l'adern:pimento dell '~bbligo sc01astico, le quali s,ono di vari-a e com– plessa qatura,. propo_nendosi di fornire i_mezz-i mate~ r,iaJi ,rel~ti'vi ,_a}1avita ·fisica e al mantenm;ientò -d~g,h al4nni di facil'itar loro l'accesso alla sede scolàshca, dt pro~vederlj .cl~ mez;zi idi1attici, di ·stabili1:'e~d est~n– dere i rapporti tra famigha e scuoi~; un istituto,, m– s0mmà che· determini uno spirito scolastico, una co– scienza' scolastica, che faccia s0rgere int~rno . all_a scuola quell'ambiente di simp~tia, di _•ficlu<:ia,d1_r1- swetto; eqtro · oui, ~om_ein .fertile terr~~o, la_funz1~me educativa. possa sv0lgersi e dare tutti .1suoi .frutt1..-..· Essere necessario ordinare nei nostri• Comuni. tutte le forze vive e progredite in .favore deUa eC!luc~zi,one p9- '}!)0lare,·come una norn,iale funiio~e d~lla viti!.·1ocale, daJJe·a ·questa funzione l!l.naorgamzzaz~?ne p~rll?anen– te;. elevarla 1 a qigaità di. pubblico ,ufficio, altissimo .... Se cosi· nori fosse la scl!l.ola resterebbe· nel Comune come uni funzion~• esterna ~-coatta; vi;vrebbe di una .vita arida .e deserta; giacel].è· essa, C!')me, ··dlrl: resto 1 tutte le pubbliéhe i:stit-uzion_i,non può che_ vn-·1ficar.s1 'e prosperare al contatto animat0_re ~-ell_a ,vita del. p0: polo». , • , · . ·. · ,· €he se dalle alte sferè di tàli considerazi<;>ni, che _po– tl/ebbero aJ!lpartre ,quasi di una mé~afis1._ca _ so_ciale (mentre n0~ sono- in I'eaJ.tà che un. s1c~ro riverbero deÌla vita,vissuta del popolo), •si .vogha d1s.çe ~~er~ ap~ pum,~ ,a q,ues.t:oesallil,e~e:l m.oclest~ fatt 0; 9'iU0t id1~no,' S! troverà Ja documenta'll1-◊ne· El. la riprova .1m!11e.d1ata çh I j •• • quelle ass~rzipn,i; ;in_,çento, epi_s.@d1, che ,del!~ vi.ta; 'del popolo co.sti_tmscono appunto il tessuto conne ttivo. .. ·E ,senza -allo"ntanaréi dal'la 'stessa metropoli lonìba'r– da;· pùre . gÌ9r_ibsa é I iupmirata per· <;otanto ìriteress·a, merito,. alfe .Opere della c9ltilra popolare, :voi ·udrete il cil:so di rin alunno 'della .seuola di viale Umbria,,.il quale, durante ·tutto l'inverno rigi.ciissimo> non può neppure permettersi il lusso di una'camicia sotto. Cabi– tino fiJ.ticosamente rammènqato; il, caso, di°un altro che talvolta ·diserta. la sèuola perchè non ha 1e scarpine o le ha dal calzolaiµ a. rattoppare; di ,un altro, diligen-. tis~im0 1 a ~!li. T~ _so:r::te ,nega_· persino, il. s_oldo,per I 'ac– qms<to dell mch10stro per 11 còmpito. · Udrete- di un alunno che si accusa· di avere p'er negligenza dimen– ticato a casa: la. colazione, perchè un senso di pudore, di amor proprio invincibile, gli vièta .di confessare la verità della sua infinita miseria; di altro, beneficiato della refezione scolastica, che si limita al solo pane per serbare il companatico alla sua mamma:. . E ancora: Una brava maestra della scuola di viale Umbria· racconta come essa dovesse guàsi quotié:lianac mente castigare un alunno il quale· durante il pome– riggio si' addormiva sùl suo banco. Pàre:va fosse domi– nato da una forza invincibile ·contro· cui in vario. ten– tava r·eagire là sua iritlole· 'di ragazzfoo ... : sveglio e diligente. · . · . · . ' · ,: . , ' , Una 'brutta e scura mattina ,di febbraio, di ritorno col marito da non so quale veglia, la maestra incontra per la via un carrello ·trainato faticosamente al µler– cato delle verdure da un piccolino _che si sforza invano , di affrettare il passo.· La maestra sosta stupiia, in- 1 ,credula ai propri•i occhi;' per'chè''ai bui@ de1l'ora crepu- . scolare le s,einbra .di ·aver· ra:vv,isato nel somarello im– pro'vvi•sato l'alunno che su ole· d0 rmire i' suoi ,poi;ne– riggi scolastici cosi placid? -men.te. Lo ferma infaHi .... e raccoglie· dal piccolo· mar tir~, t µtto· ,confuso per ,la sorpresa, la confessi.one, dellr'umile 'dramma de\.la sua grande, mi s'eria.... • ' · . · · . ' S'i potrà dun.que ·conchiudere c4e la sentenz'a rì'cor– iata da principio'; doue una scuola $i apre, un car– cere si chiude, , sarà vera, in quan~o e,sista 'pero una or&anizzazione laterale ·a11ascuola che la integri nelle ~ue manchevolezze e cioè:. . , ' . · · . a) nel campo della istru:uone, soccorrendo,, gli alunni, dove né abbis'ognino; -di indu'menti e scarpine e calze per preservarli dal freddo; di oggetti dì can– celler.ia perchè, .possan,o es~guire' i loro còmpiti; di al,i– r_nenti. (refezione scòlastica) perchè il cligiuù~ •ilon è proprio fatto per favorire l'assimilazione mE:]ntàJedel fancipllo, la quale importa uno ,straordiaario logorio , di forza nervosa; , b) nel campo più genericamente educativo, sia -preservando l'alunno ,in èrba .dai pericoli ·della •via e della piazz;:i. 1 ( dove il· benefico influsso morale della $Cuoia può ess~r~ ·annullato da cento tris ti esempi) mediante il dopo-scuola, i ricreatorii, e.cc ., sia colti– vando in es:so il ~e~so· dell 'a~or_ p~op~ io. e ~.el pm_1ti– glio scolastico mediante le premiaz1om a1 pm merite– voli, ecc., ecc. Ma_questo è·appunto-fondamentaimente ufficio del patronato · sco,lastico, · orgànizzazion~ late– _rale alla scuola e integratrice ·gella. stessa, del patro– . nato scolastico c~e s'ta dunque éome intermediario fr,a scuola e popolo per agevolarne e favorirne.l'amai- 1 gama e l'assimilazione'; r:he chiama il .popolo a 'integr~– re la scuola fatta per lui, stfumento de11e sue cònqm– ste e della sua prigressiv:1 evoluzione, rr1:1gnifico ac- • cumulatore pet la _messa 1n: valo·re delle mconsapute energie deHa nostra razza. ' 1r patr_o~ato sc_olasW:o, e' le sue origini. Il patron-ato ,scolastico si potrebbe definii:e uua sotto 0 classe delle .Congrega .. zioni di ·carità, riteri-ta ai .pecu– liaPi bisogni delle scuole, una Sezione- scolastica della Congregaz ione dJ carità. Si capisce. infatti che, da princip.io , la Congregazione di ·caritfJ. potesse,·nel su<? còrnpito g enerico di patr@na dei poveri, interessarsi anche, in quanto ne avesse i mezzi, _agli scolari poveri. Ma- emersa più tardi in giusta. luce ·l'eminenza della scu'~la, dovebte imp0rsi !a -~-~y_es~i~ di un. organ_o spe– ciale e ~·utonomo che a,1b1s-ogm d1 quella· p~rt1colar– ménte s 1 riferisse . Ed écè'ò il patronato sc@lastico eh~.· eserdta appun.to , come si è visto, pper~ di carità e d1 preuiclen za ·~cola stica a un temp_o. . . I •

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