Critica Sociale - XXIII - n. 14 - 16-31 luglio 1913

21G CRITICASOCIALE alla sua terra. Il figlio ciel conl.aclino, se la sven– tura non lo travolge, se la morie non lo colpisce nel fiore degli .anni, vuo-le morire nel proprio paese, nella casa dei suoi vecchi. Lo sl.alislich-e clell'emigrnzione ancora una V-Ollaci sovr.cngono la conLroprov:a. In-falli, nel 1908, gli emigranti contacli.ni maschi fu– rono il 79,80 %, nel 1909 il 76,80 %; nel 1908 gli emi– gr.anli adulti furono 1'89,60 % -e nel 1909 1'89,65 %- Dunque. il -contadino -emigra solo, lasci.a .a casa mo– glie e figli, perchè sente una invincibile n-0slalgia per l'ombra ciel suo c.amp.anile, e parte non per de– sid,erio di novità ma per il bisogno di proca-c,ciarè i mezzi di vita necessari per sè e ·per la fami-gli.a. Questi due fenomeni, così -contr.acldittorii, hanno un fondamento unico nel disagio in cui vive il con– lnd in-o-coltivatore. I liberali, i conse,rvatori e i clericali credono o oer-cnino far cred,e•re ehe si. tratti cli un disagio pura– mente economico, per eui baslere·bbe una dimim\– zione deHe quote minime, un impulso allu istituzione di Cooperative e Mutue agr.arie e di Casse rurali per nrrestarlo o :ridurlo notevolmente. Invece è .anche, in grnn p.arle·, disagio morn,J.e. Claudio T1,ev-es, in una su.a magnifìcà polemica, ha fallo il raffronto lr.a le condizioni dei conl.adini in Romagna - donde si emigra poco - e quelle dei contadini delle PugJi.e, della, Sicilia, cieli.a Basilicata - donde si emigr.a mo)tissimo. Dall.a disputa un fallo è risultato, che non fu messo in sufficiente rilievo: ed è che in Romagna i. conlodini sono dei dltadini, mentre nell'Italia meridionale, e in gran parte pur– troppo .anche cl.anoi, sono nncora allo slodio di plebe. Il lavorator-e della terra è capace di incredibili sa– crifici e, ·se foss-e solo ·per la I-oro ·condizion-e econo– mica, molli continuerebbero a soppòrt.arla, pur di non emigr.are. f: l'ambiente, in cui il contadi.no è costretto a vivere, che ormai è diventalo intoller.a– bil-e ai migli-ori, ai più forti. intellettualmente e mo– ralmente. Nei Comuni urbani, specialmente nei gr.andi Comuni, l'ultimo ventenn,io h.a prodotto uno profonda trasformazione in lutti i loro servizi. La· legge per essi fu mollo elastica, e, m.algrado i freni, non ne ha impedito il me'raviglioso sviluppo. Non ho qui i dati dei pubblici servizi; ma quando si pensi che nel decennio 1899-1909 le sole. spese dell'istruzione ele– menl.are salirono cl.a 66 milioni a 136, ossia sono più che raddoppi.ate, è facile f.arsi un conoello di tale . sviluppo•. lnv-ece i ·pi,ocoli Comuni rurali sono rimasti fermi, stretti non solo dai freni della l,egge, ma anche da quelli, ,ben più f.orli, cl-elle misere condizi-oni finan– ziari-e.. E ,ciò è causa di vero spas.imo. · Le ferrovie, l'industria, il giorn.ale hanno .abolite le pistanz.e, modificati i costumi, rinnovati i bisogni. L'istruzione si è difTus.a, i nuovi concetti della vita, dei suoi doveri, dei suoi diritti hanno· prof.ondamente mutati i rapporti individuoli. La. vita patriarcale del buon tempo antico non è più che un[I reminiscenz.a poetica. Ogni giorno, si fa più acuto, più J,ancinante lo stacco fra le necessità ed i mezzi per e!Tettuarle .. Monte Castello, Comune di 1200 abil.anli, a non ol– tre dieci -chilometri dal capoluogo della provincia, che non ha post.a, non le.Jegrafo, non farmaci,a, che è leg.ato ,alla ..città da u_n.a· corriera_ tipo Negri, e soJ.o da pochi ann1, per merito dell'amministrazione socia– 'lista, ·ha il. telefono, ci dà I.a misura cl.elio stato d'.ani- mo, del malessere morale in cui debbono vivere le · nostre popolazioni rurali. E cli fronte .a questo stato d'animo, a che serve il luzz.altiano « bene di famiglia»? Qual vantaggio renio possono dare la mutualità e la coopçr.azione agr.aria? La stessa istruzione tecnico-professionale, sulla eui necessità non si udì mai una voc-e discorde, non servirà se non a rendere più intenso it dispetto. Un colpo d'ala, ed in .allo! Il problema della pi,ccola propri-età non si riso-lve con piccole -e staccale riforme. Le condizioni della vito rurale reclamano il nostro cuore e l'opera nostra. Procuriamo ,anche al contadino un po' più di luce e di vita! Dolt. Gwuo PUGLIESE. NEI CJELI DELLA 'J1EORJA 1 ° Le basi psicologiche. Sidney \Nebb r Shnw iniziarono in Londra, il 12 aprile, la J'iubblicaziono di una nuova interessantc– Hivista settimanale: The New Statesman (l). Nei l 't fascicoli finora uscii.i è unn serie di art.iroli dei conuigi Webb iii rispostn al quesito: What is so– cia/ism? - Che cos'è il socialismo? - che continuer.ì per parecchie altre scttimanr. Il primo articolo Iratfa della « rivolta». 1:: negli strati proleturi n 30 scellini la seltimana di salario - osservano i Webh - che è.più forte lo spirito di rivolta e che il socialismo trova il mag·gior nu– rriero di reclute. Col .crescere dell'educazione, però, il lavorai.ore, più ancora e/re contr'o la permanente minaccia della miseria e della disoccupazione, si rivolta contro la subordinazione alla quale è con– dannato; contro il potere dispotico del proprietario degli strum·enli cli produzione. Anche quando gua– dagna costantemente un buon salario, egli sente che la sua vita cli ogni giorno li considerata come un mezzo per fini altrui, per so<.lclisfare all'altrui ca– priccio o per creare nuove ricchezze al suo j)aclrone. Perchè dunque egli e la sua classe devono sempre obbedire, e un'altra classe, mo)to meno numerosa, sempre comandare? D'onde questo potere dei pos– sessori delle fab,briche e delle miniere di dettare la vita quotidiana· e la spesa settimanale a centinaia di loro fratelli e magari di privarli dei mezzi di so– stentamento? Questo· potere non· nasce eia elezione popolare. Non ha alcun rapporto col valore accer– tai.o cli chi ne e investito. No'll lo accompagna alcuna consapevole responsabilità per il benessere mate– rinle. o morale di coloro sui quali è esercitalo. Or questa baso rii rivolta-:-- continuano i \Vebb - è la debolezza e, ad un tempo, la forza del socia– lismo. La debolezza, perchè lo spirito di rivolta è, in sè, un polente magnete, che attira, insieme a ot– timi compagni, una quantità di buoni a nulla, non capaci appunto che cli rivolta; reclute che vanno e vengono nel movimento, ora indiff.erent.i, ora anar– chici. Se il credo anarchico non esistesse, conver– rebbe al socialismo inventarlo,· come valvola cli si– curezza incaricata cli eliminare dalla organizzazione socialista quei fermenti di rivolta, che nascono dal– l'invidia, dalla v.anilà offesa, e così via. Malgrado questa provvida valvola, però, i « socialisti dell'esa- (I) Indh·lzzo: Londra, W. e., 10 Great Quren Str., Kingsway. - Al>bonamen·o annuo per l'estero, 90 scellini.

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