Critica Sociale - XXIII - n. 14 - 16-31 luglio 1913

214 CRITICASOCIALE lutamente consigliare, perchè nè giovano alle finanze pubbliche, nè agli interessi degli impiegati. Recentemente il Comune di Cremona, accogliendo benevolmente una mia proposta, ha invece delibe– rato di addossarsi un contributo, superiore per gli impiegati del /1 ¼, per i salariati del 3 °/., a que,llo dovuto alle Casse speciali e di costituire con questo un « Fondo di Previdenza», che, all'atto del collo– camento a riposo, possa essere ritirato dal pensio– nando o convertito in aumento di pensione, a se– conda che egli crede più conveniente. L'ent~tà di questo Fondo di previdenza è chiara– mente qiessa in rilievo dalla seguente tabella : Impiegati e Maestri In contanti Io rendita vitalizia Sanitari In contanti In rendita vitalizia In re~~lta contanti vltallz. -- ---- ---- ---- --- ---- --- 5 10 15 20 25 30 . 35 40 444,- 1026,78 1824,59 2718,14 3894,31 308,66 5291,26 474,73 6950,38 716,97 8897,90 1085,09 Assunzione lo servizio a 25 aoni, stipendio iniziale L. 2000 e finale L •. SOOO. 1198,80 2844,45 ·5021,37 7888,48 11384,84 901,67 15608,42 1400,07 20624,79 2128,47 26582,66 3240,42 Assunzione In ser– vizio a 25 anni, sti– pendio inlz. L. sooo e finale L. 4000. 199,80 473,72 772,02 1166,66 1652,04 130,94 2228,50 199,84 2913,17 300,63 3726,35 454,42 ·Assunzione In servizio a 26 anni, stipendio iniziale L. 1200 e finale L. 1600. NB. - Pe-r i •sani-tarii, essendo egual-e p,e,r tutti e non proporzionato al,l•ostipendio il contribu to fis&ato. daHa C,as,saNazionale, il conco,rso annua.le al F·ondo di pr.evidenza è ·roppres,entato dal•la differen:z ia. tra I'am, m-0ntar.edei contrihuti de.I Comune (10 % -sullo -stipen– di-o)e dei ,s,aniolairii (6 %) e l.a quota dovuta alla Oas-sa Pens,ioni (L. 264), cioè a di·re è rappresentato da L. 480 - L. 264 = L. 216 annue. Non bisogna dimenticare che questi còmputi sono stati fatti in. base al saggio d'interesse del 3,50 °/., mentre sarà facile ottenere, se non il 4,50 °/., al– meno il 4 °/ 0 e così elevare l'entità del Fondo di pre– videnza. Se ora si somma la quota di pensione stabilita Llalle singole Casse col supplemento di rendita vita– lizia di questo Fondo di previdenza, si vede subito come i salariati, i vigili urbani, i m;i.estri e i sani– tnri liquideranno la loro pensione sullo stipendio intero prima dei 35 anni cli s·ervizio. Gli impiegati · soltanto saranno collocati a riposo colla pensione intera tra i 37 anni ed i 38, perchè la Cassa dei se– gretari e degli impi-egati non ha saputo ancora ot– tenere dallo Stato quelle agevolazioni che già ad al– tre Casse sono state concesse. In ogni modo, con tale sistema si ottengono tre vantaggiosi risultati. Anzitutto, si arreca un sollievo non indifferente al bilancio delle amministrazioni locali. L'esempio ciel Comune cli Cremona è decisivo in proposito: supponendo che rimanga invariato l'organico at– tuale, la spesa per le pensioni sarà determinata dalla quota stabilita sugli stipendi medii tra la som– ma degli stipendi iniziali di L.· 515.300 e la somma degli stipendi finali di L. 751.050, perchè è legge ge– nerale che il bilancio non soppo,rti mai nè l'una, nè_ l'altra somma per la continua eliminazione del per– sonale. L'onere massimo, quindi, sulla somma degli stipendi medii, che è di L. 633.175, calcolato se– condo le percentuali sopra indicate, sarà di lire 78.288, con un risparmio di L. 46.205,95 sull'onere attuale, che è di L. 124.493,95. In secondo luogo ne avranno giovamento gli im– piegati, che potranno andare in pensione dopo 35 anni di servizio, e gli Ufficì, per la rinnovazione più rapida e più facile del personale. Infine, si elimine-rà ogni alea di aumènti futuri im– prevedibili, perchè la spesa per le pensioni si po– trà sempre preventivamente determinare con esat– tezza. Ciò che caratterizza e differenzia questo progetto da altri congeneri è l'istituzione del Fondo di previ– denza, che associa i vantaggi della pensione con quelli dell'assicurazione contro· tutti i pericoli e i danni della vita professionale. Se l'impiegato muo– re prima di aver diritto alla pensione, oppure per disgrazia o per colp'a perde l'impiego, la sfortuna sua non si ripercuote interamente sulla sua fami– glia, perchè essa nel Fondo di previdenza trova un aiuto- ed un conforto. Se poi l'impiegato compirà tutta la sua carriera, troverà nel Fondo di previ– denza, riscosso in contanti o in rendita vitalizia, un gradito supplemento di agiatezza per gli ultimi anni di sua vita. · Coll'istituzione di questo Fondo di previdenza si viene a r.iparare almeno in parte al principale incon– veniente, tante volte lamentato, dell'istituto delle pensioni, per cui un impiegato, che abbia, ad esem– pio, servito per 24 anni, 11 mesi e 29 giorni è la– sciato insieme alla sua famiglia senza pensione, e ·invece è pensionato chi abbia se!"Vitoun solo giorno di più. : · Non si creda che l'amministrazione di questo Fo.n– do di previdenza costituirà una difficoltà ed un. im– barazzo per gli Enti locali; a Cremona, ad esem– pio, si è proposto di cedere questo servizio al Monte di Pietà, il quale rilascierà ad ogni impiegato il proprio libretto nominativo a risparmio, sul quale annualmente saranno depositate le quote del Co– mune col saggio dell'interesse al 4 °/ 0 • · Nè si dica che, per esonerare gli Enti locali dal-la funzione di assicurazione, che non rientra nelle loro attribuzioni naturali, meglio è rivolgersi alle singole Casse ,speciali, avendo sempre gli impiegati, od altri in loro favore, facoltà di fare depositi volontari, che vengono ·accreditati e capitalizzati nei conti in– dividuali; noi non ci• sentiamo di· consigliare tale provvedimento, anzitutt0. perchè, anche a prescin– dere dalla Cassa di previdenza per gli operai che restituisce solo le quote versate senza interesse, tutte le aHre Casse pagano interessi assai. minori, e poi perchè, dovendosi sempre istituire ·il Fondo di previdenza per i salariati, i quali non avrebbero la possibilità di averlo in aiJtro modo•, ·è sempre meglio istituirlo per tutto il personale con quegli scopi ben precisi di assicurazione e con quei carat– teri di intangibilità e di disponibilità che noi ad esso .abbiamo assegnato. · · Si potrebbe infine obiettare - e sarebbe l'obie– zione più grave e fondamentale -: che se, come nota il Meucci (1), la natura .del rapporto tra l'im– piegato e l'amministrazione pubblica, sia esso man– dato o sia locazione d'opère, esclude ogni idea di ricompensa per il tempo in cui egli non presta più servizio o per la madre od i figli suoi, a maggior ragione si dovrebbe eccepire il dovere da parte degli Enti pubblici di provvedere anche all'assicurazione dei loro funzionari. · Senonchè,. se, in marrcanza di principii giuridici, altre ragioni di ordine economico e morale sorreg– gono ed ispirano l'istituto della pensione, queste medesime ragioni servono anche per sostenere e giustificare il Fondo di previdenza (2), Lo stesso (I) L_.MEUCCI: lstum:toni di dtritto ammtntstrativo; VI edizione pag. 217, - Torino, 1909. (2) ORLANDO : Prmctpt dt dt,·ttto ammtntstratlvo; pag. 125 ecc. Fi– renze, 1892. - ROMANO: Dtrttto ammtntstrattvo; pag. 90 eco. Ml !ano, 1901,

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