Critica Sociale - Anno XXIII - n.13 - 1-15 luglio 1913

· 202 CRITICASOCIALE· E .aHo,r.a,pèrichè. fondere in una· tu ti.e queste varie correnti? perd)è CO•:'jtringere .al silenzio tutti i dis– sensi, pretendendo -che ve ne sia uno solo, .e· quello che megl,io convi,ene .al Gov,erno: fm que·lli che, d.alh1 Li,bia, vogliono venir vi.a e quelli che vog.liono re~ stm·e? GIOLITTI, presidente del Co11siglio, ministro del– /'lnterno. È I.a sola divisione logica! (AppT'ouazioni). TURATI. Ma •no, on. Giolitti; si può beni,ssim9 m,er preferito che i,n Libia non si andasse, ·,e tuttavia, una volta che, il gran passo, fu f.atto, .r.as ,segnarsi al- 1'.irrevocabile, stimando·.· che il res.ta •r•e s.ia ormai il minor mo.le ; e quest.a, mi J,a,s,ci. soggiung,ere, è opi– nione assai diffusa fra i più · autorevoli nostri ool– Ieghi. Inoltre si pùò volervi l'estare. in parecchi modi div,ersi. (Commenti). fori, ad esempi·o, !'on. Bis-so.Jatisosteneva .... (Inter~ ruziò11i - Commei1ti). Non mi pare di aver nominiato il- primo venuto! L'on. Bissol-ati ebbe persino, l 'offer.ta 'cii un portafogli dall'on. Giolitti! Voci.' Anche lei! TURATI. L'on. Bis·sok1ti, che fu contrario al de,– creto di sovranità, ieri diceva: k1 mia opi,nione è che non s.i dovesse, per• ora; andare più in- là <folla costa. (ln/eT'ruzioni - Commenti). ,' Io non la discuto; è una -opinione. Ma egli dunque non è di col,oro. che vogli.ono venir vi.a. Voci. È uno dei v,enti! È. uno dèi vostri! TURATI. Anche .stamane, un giorna:le roniano, ohe vuolsi rappr,~senti ,il pensie•ro dell.a p.aTte radk.ale del Gabinetto, credeva di cogli-erci iq contr.adizione,' ri– petendoci il solito e trito luogo ,éomune :. « voi so•c-ia: listi mancate di ,logicà e di coraggio; voi .avreste l'ob– bligo di domandare. il ritiro immediato deUe. truppe>>. Riconosco che, ciò farebbe comodo a que,l giornale ... 'l'ra parentesi: e i signori capitaUstiL: Ma un'altra cosa ·esso dic-eva (consénlite c:h'i,o la iacc cenni subito, per non. dimenti<care), -J~ quale •è mo-lto più ragionevol,e, e sarebbe stata una delle tante -do– mm1de che io pure .avrei rivolt,e all'o,n·.•Be•rtolini se ,il suo, program.ma si ..potesse discui.ere: cc E i signo-ri capit.ali.sti che cosa f,anno? >> Perchè il Go·verno (<J<s– servava sempre qùel gio,rna'Ie roma·no) ha fatt~ il suo dovere, .Jo ha f.atto il P,arlamento, lo•hanno fàtto mi.r.a: bi Imeni.e l'es,ercito ,e l'armata; e· ormai· sarebbe tempo che cominciassero a farlo anche col-oro che hanno i l quatfrin-i'. :. 1 ' · ·" · Voci all'/is/r•ema Sinistra. Quelli :se E tengono ... TURATI. ... ,è invece. do'.vr.ebber,o,impi,egarli. · QuelH che hanno spi-nto, i,n· fondo, l'impr,esa... ' V,oci, Non è vero! · · ·TURATI.· ... quelli, ad ogni modo, nel -cui interessi principalmente tali. imjwesè si f.anno, domandano ,so•l" tanto al Gove·rno delle. indennità df dieci o di quin~ dici milioni, come si povella del Banco, di Roma,• op– pur,e ·si p·reparano ad arrischiare qualche cosà per mettere in v.alore lit Colonia? ' · · Per,chè, on. Giolitti, benchè ella un giorno abbi,a falt<J< le alte •me•I'aviglie !,!dendo i socialis,ti p-r.e-teridere· che s,ianò, 'i capitalisti, -e non lo Stato, a portare i-n , Libiu 1 cap-itaii necessarii a frasformare, qu,eHe terre; noi, veda mo', persist:iamo in ques.ta opinione. Noi orediamo- pochissimo al c,o!onialismo di Stato. ·Non' tutto ciò ,che è stat.ale, è ottimo; neppure p'ei socia~ listi. Il Palazzo di Giustizia di Roma fu. un'impresa, st.atal,e; eppure -esso non incarna precisamente l'idea,Je di C.arlo Marx.. .'!, Se- colonialismo ha da essere, s,e mHioni e miUardi d,evono venire impe~nati ed .arri– s,chiati, noi troveremmo più J.ogieo s,i chi-edessero a coloro· •che li posseggono e che possono cavar,ne un pro.fitto, ;:mzichè ai contribuenti, ossia (col rregime t-ributmio. di imposta progressiva a.Ha. ro,ve·scia c:he imp'era fra noi e ch'ella, on. Giolitti, denunziò tante. vo.Jte) alla massa, già tanto spo-gliata, dei nulla– t~nenti e dei Iiavo-ralori. E consentiteci di trovare .a,J– quanto strano, èhe si rimproveri a noi di non uv,e·re fiducia nell'avveni•re della Libia, p1,oprio, dai parrliti di quei capit.alisti, i quali, .col fatto, megfio ohe a parole, dimos.trano di -0,veme così poca pe·r proprio ,conto... ! Attendiamo dunque il buon esempio. di un loro .atto· di fede positivo (la ma-rcia r,eale non basta.!): perchè, ,come disse anche !'on. Gio,Jitti, se ìl popolo çlà il pr,oprio s::mg1,1.e, è giusto che· almeno· i quattrini li dia chi Ii ha.... ,Ora, tutto _il programma dell'on. Bertolini, così mi– nuzio,so per certi rigua ;r.di e e,osì. interessanl,e - tanto cli,e fu detto da pa-i;eochi che, se .fosse stato· accom– pagnato da proiezioni e da cinema.to- grafie, s.arebbe riu,,cito una conferenza piacevolissima (l lariià) - è ,completamente muto, non ha ,I,a più lontana trac– cia d'una prèvisfone che· i,l capitale italiano, o il. ca– pitale, stranie,ro (a me poco .importa), si affaccino alla soglia della nostra glori,osa· conquista per vaforizwrla e peT sfruttarla capitalisticamente. (lntel'ruzioni). ... È troppo• presto? Ma come mai si può dire ,ohe è tro,ppo presto, per chiedere qualche saorifici·o red– ditiz.io al oapitale, quando si trova CJhenon è affa.tto tl'oppo presto pe•r sp,remere 'oentina,i,a e oentinaia: di mi,Iioni al bilancio-, ossia, per· otto decimi almeno, a.i ,consumi. dei p-overi, e, altre centinaia di milioni .addo·ssar1'i, di sbieco-, .ai. m,ede,simi lavoratori, per ef– fetto di quelle. allegre opéràzioni che producono l'ag– gio ·sul den.ar ·q, I.a crisi nello/ indus~rie, e acui,scono il caro, dei viveri e I.a diso:ccupazione?. Come mai è trop– po prest,o Per offril'e dividend~ .alla ri,ochezz,a,, e non J.o è per im:po·rr:e maggi,o_ri tTibuti. e do-lori a.Ila mi– seri,a? Gonfe.sso che il discorso BertoJini a ,questo pro– po-s,ito mi ha molto· ma inolto, impress,ionato. ·Si"1ceritàe saviezza in ritardo.· Tanto p•iù che ~ io debbo e vo,glio ·onestamen.te ri– conoscerlo - l'd,~. Bertolini ·ha.detto, anche delle c,o,se rriolt©-sa\ 1 i,e. Per c-o,mib,inazio,ne, sono quelle, .a un di– pres,s.o, ohe: noi aveva.mo dette e. s.critte già ·due ~Mm-i or sono• e per ,I,equali -eravamo st-ati urlati qua den– tro e pres,i a bastonate fuori di qui, Pe·rchè l'impr-esa di I,,ibia è stata !',effetto- di un duplioe gioco: da un lato, IJ'azione del Go,verno, ma da.1'1' .alt.ro i·l co:r,o della stamp-a nazionalista,.. · GIOLITTI, Presidente ciel Consiglio, Ministro clel– l'Jnt,emo. Dica: ~I co,ro <li tutto il P.aes,e! TURATI. Pur troppo, il Paese andò dietro: e co– rriin-cia,da poco a mordersi, per questo, le mani; ma fu la -stampa nazionaLista che di.ed, e il la, promettendo mari e· monti e imbr.og.lfo.ndo Ja, pubblioo opinione. Oggi,· l'on. BertoHni ,ci confessa su per giù·, quello che, noi dièev.am ·o, e che, ,-insieme o prima: di no,i, ci aveva detto, _pèr esempio, !'on. Cae-tani, s,ono ormai, circa due anni, ri,spondendo in ,quest'aula aWono– r,evofo Di San Giuliano, che giurava per l'intaIJgil:iile integrità de-ll'Impero Ottomano ... (Commenti). ·Non dico mica che i ·ministri siano tenuti a r_j,sp:t– ta,re i giuramenti ...

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