Critica Sociale - Anno XXI - n. 4 - 16 febbraio 1911

0RITICA SOCIALE 56 presentava le sue proposte, riprodotte, in un interes– sante articolo, dall'Ankersmil. ( 1 ) La Commissione, data la sua composizione eterogenea, era divisa, sopratutto, sulla questione dell'efficacid del– l'azione socialista contro le ii tendenze ,, dannose del capitalismo. bue schemi di progetto vennero presentati. Uno, dei marxisti rigidi, si limitava a formulare le tendenze peg– gioratrici delle condizioni del proletariato, operanti in regime capitalistico; l'altro, elaborato da rrroelstra, di– stingueva tra un primo stadio del capitalismo, nel quale le perniciose tendenze capitaliste agiscono senza freni, e un ulteriore stadio, in cui queste tendenze vengono, almeno parzialmente, annullate dalla contropressione del movimento operaio. La Commissione scelse, come base della discussione, il progetto Troelstra. Il progetto definitivo, accettato dalla Commissione e riprodotto integralmente nell'articolo dell' Ankefsmit, è il seguente: I. - " L'evoluzione della società generò il sistema capitalistico di produzione, nel quale la massa dei pro– duttori è avulsa dai mezzi di produzione. Questi serv,..ono a chi li detiene per cavare un profitto dal lavoro degli operai, costretti dal bisogno a vendere la forza di lavoro. Due classi, proletariato e capitalisti, stanno, di fronte, in permanente opposizione di interessi. II. - " Questo sistema, che, per risparmiare sui salari, spinge, colla concorrenza, a incessanti miglioramenti della tecnica, accumula, nella classe capitalistica, la ricchezza; nei proletari, la miseria, l'incertezza dell'esi• stenza, la dipendenza, l'eccesso del lavoro, spesso mal– sano, lo sfruttamento delle donne e dei fanciulli, la di• struzione della vita famigliare, la degenerazione fisica, il pauperismo 1 la prostituzione, l'alcoolismo, la crimina– lità. Ne segue che la classe operaia, ove non freni colla resistenza la cupiiligia capitalistica del profitto, degenera e immiserisce sempre più, fino agi.i ultimi limiti segnati dalla umana capacità di soffrire e dalle esigenze del– Finteresse capitalistico. Lo squilibrio tra la crescente produttività del lavoro e il limitato potere di acquisto delle masse, insieme colla mancanza di qualsiasi con– trollo sociale della produzione, generano sempre nuove crisi economiche, che portano con sè, per gli operai, l'alterna vicenda del sopralavoro e della disoccupazione. III. - "Quéste tendenze, inerenti alla natura della produzione capitalistica, risvegliano, però, la resistenza del proletariato, il quale si organizza economicamente e politicamente e raggiunge una coscienza sempre più chiara del suo c6mpito: lottare contro il capitalismo e togliergli la direzione della società. Nella lotta per i diritti politici e le rirorme socìali, la classe operaia, flnchè non possiede il potere, urta, infatti, contro la strapotenza e il malvolere della classe• dominante; la quale, solo costretta dalla forza crescente del proleta– riato, ne subisce le rivendicazioni, sempre però compa– tibilmente con l'esercizio del suo dominio e con la na· tura del sistema capitalistico. IV. - t, Frattanto, la stessa evoluzione capihlistica crea le condizioni economiche per un nuovo sistema di produzione, basato non più sullo sfruttamento di classe, bensi sul possesso e sulla gestione sociale dei mezzi di produzione, e che ha per fine, non già il profitto dei singoli, ma il soddisfacimento dei bisogni di tutti. La concorrenza, in unione al progresso tecnico, costringe, sempre più, alla produzione in grande e assoggetta i piccoli imprenditori alla grande impresa o, senz'altro, li proletarizza. Per quanto il processo dell'accentramento delle imprese non si verifichi, finora, nelle imprese agrarie come nel commercio, nei trasporti e nell'in– dustria, si vede, però, anche qui crescere la potenza del capitale, e precisamente coll'estendersi del sish,ma del– l'affitto, colla crescente influenza delle imprese indu– striali sull'agricoltura, e col movimento monopolizzatore del mercato da parie del grande capitale. (1) AN1.'.1msrnT: E'in 11eues Pai·teiprog1·a111m fili' die holliindische Sozialde111oc1·alle - nel Sozia./isl-tsche Monatsllefte; 22 Olcemllre, 1910. Biblioteca Gino Bianco ii Ma, anche laddove la piccola impresa a_graria si con~ serva accanto alla più grande o si estende, le priva– zioni e l'eccesso di.lavoro, che essa impone a coloro che ne vivono, la rendono, a lungo andare, inconciliabile col prepotente anelito della clM!ie lavoratrice ver~o un più alto tenore di vita. Inoltre, lo sviluppo della produzione di fabbrica assorbe nella propria sfera una parte sempre maggiore della vera e propria impresa agraria. " L'acuirsi della concorrenza, che nasce da ulteriori sviluppi della grande impresa 1 finisce per attentare al profitto ed estende vieppiù il monopolio capitalistico; cosi la concorrenza distrugge se stessa. Sempre più, la produzione e la circolazione sono asserviti al capitale bancario e il profitto si stacca da qualsiasi funzione nella produzione e nello scambio. Il capitalista perde ogni importanza come imprenditore, diventando parassita. L'impresa allora può venire assunta dalla collettività. Il sistema socialista ha trovato la sua base, d'onde potrà estendersi poi a tutta la produzione. Già una serie di imprese passano dall'esercizio privato a quello pubblico; mentre la cooperazione assale l'impresa privata da un altro lato. V. - " Con la sua crescente possibilità aumenta lo sforzo per l'attuazione socialista. La ricchezza e il lusso dei capitalisti stimolano le esigenze deg"lioperai, al cui soddisfacimento, per converso, contrastano sempre più l',aumento degli affitti, per l'addensarsi della popolazione nelle grandi città, e Ja dinamica dei prezzi. Il sistema capitalistico diventa sempre pii't impotente a rispondere ai bisogni, acuiti dalla lotta di classe, del proletariatp. Quanto più lo sforzo e la capacità di conquista, in que• st'ultimo, minaccia il dominio capitalistico, di altret– tanto, fra i varì ceti capitalistici, si attennano gli anta– gonismi, tanto sul terreno economico, ove gli imprendi• tori si coalizzano contro le organizzazioni operaie, quanto sul terreno politico. I magnati del capitale, alla testa delle gigantesche concentrazioni di capitali, mentre, di– sponendo delle materie prime, del mezzi di trasporto e di produzione, si fanno tributaria tutta la società, sanno piegare ai loro jnteressi l'amministrazione e la legisla– zione e spingono i Governi sulla strada dell'imperialismo e della politica coloniale, aumentando di conseguenza le spese militari e la tensione nei rapporti internaziouali. " Frattanto la forza operaia si agguerrisce. La concen– trazione delle imprese aumenta non solo i proletarì ma eziandio altri gruppi, o in antitesi diretta d'interessi col sistema capitalistico, o indifferenti alla sua conser– vazione. Tali le cosidette classi medie, i tecnici e gli im– piegati della grande impresa, altrettanto malsecuri del domani e dipendenti dal capitalista quanto gli operai. Colla lotta di classe, il proletariato progredisce scienti• ficamente e politicamente, si eleva materialmente e mo– ralmente ed estende e rafforza l'organizzazione, ,che non solo gli permette di vincere la resistenza della classe dominante, ma lo prepara a prenderne il posto, compiendo la inderettibile sua missione storica, che è di emancipare la ROcietà da ~un sistema, sorpassato eco– nomicamente e condannato moralmente. VI. - " Solo mediante la conquista del potere poli– tico, può il proletariato spezzare la resistenza della classe capitalista al passaggio dei mezzi di produzione dalla proprietà privata in quella sociale. Risvegliati, dalla lotta di classe, alla coscienza di questo c6mpito, gli operai si organizzarono in tutto il mondo. Il Partito operaio socialista dell'Olauda si è proposto di spingere anche il proletariato olandese a questa lotta internazio– nale della classe operaia. Esso mira all'unità nella lotta proletaria di classe, e aiuta, per quanto possibile, ogni movimento economico e politico degli operai, diretto ad ottenere migliori condizioni di vita per svilupparne la co– scenza e la forza di classe nella lotta contro la classe capitalista e accelerare così la evoluzione economica n· Questo il nuovo programma del Partito socialista olan– dese, sottoposto ora alla discussione delle Sezioni, e sul quale dovrà pronunciarsi il prossimo Congresso socia– lista. f. p. Critica Sociale e Avanti! : per l'Italia, anno L. 22, semestre L. 11.

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