Critica Sociale - Anno XXI - n. 4 - 16 febbraio 1911

62 CRITICA SOCIALE mentre si attarda ignobilmente a rilasciare in libertà l'organizzatore innocente dell'I-lavre, Durand, che mille prove a luce di sole conclamano immune da qualsiasi responsabilità del delitto infamemente imputatogli: e ancora la Francia medita nei suoi strati padronali una opposizione vigorosa, serrata, intransigente, non rifug– gendo rlal cercare le destre perfino dei capitalisti d'Oltre Reno ..... odiato, come avviene proprio dl questi giorni nell'industria delle costruzioni murarie, prossima a strin– gere il patto dell'alleanza capitalistica franco-tedesca contro il proletariato francese e il proletariato tedesco insieme. Ma il Partito socialista risponde ovunque magnifica– mente al s110 còmpito. E pare che il soffio di un gran– dioso rinnovamento di coscienze ispiri e accompagni la sua azione: come avremo agio di esporre e di dimostrare attraverso a queste nostre note di vita internazionale. L'oro del Portito del lovoro. L'Inghilterra proletaria e socialista, che ha veduto di recente il Congresso del Labour Party, è pure stretta nelle difficoltà cui dianzi accennavo. IVi la reazione capitalistica e borghese si è esercitata in maniera, di– remo così, più evoluta, colpendo le organizzazioni, senza ..... spargimento di sangue, è vero, ma non meno rovinosamente. Non è certo più possibile, in questi tempi, alla borghesia inglese, di assaltare le organizza– zioni e i militanti coi metodi brutali e feroci che hanno insanguinato la storia delle T-rade- Dnions. Adesso l'or– ganizzazione operaia inglese è una forza politica di prim'ordine, a cui si deve soltanto se da alcuni anni la tracotanza sopraffattrice dei Lordi è tenuta a dovere; e i Governi devono saperla m8nager, almeno nelle appa– renze. Il colpo è quindi partito da altra parte: dalla magistratura, che è il baluardo più rappresentativo delle resistenze e delle rappresaglie della classe padronale. Credo di avere già parlato su queste colonne del fa– moso giudizio di Osborne, nome codesto di un tale, che fu pescato fuori perchè proponesse alla magistratura il quesito se le organizzazioni operaie potessero impiegare parie dei loro fondi nelle indennità ai deputati delle organizzazioni e in genere in spese di carattere politico; e di. avere detto che, la magistratura stilò la sua brava sentenza di classe, rifiutando di ammettere la legalità di tali spese. Una piccola spina confitta dirittamente nel cuore della organizzazione, e che potrebbe un po' alla volta dissanguarla. Onde la indignazione e la insurre– zione è stata vivissima nel mondo proletario inglese; il quale se ne impressionò talmente che, nel Congresso di Leicester, la sentenza di o.~borne è figurata in prima linea. Ma il Congresso ha bene provveduto, con le sue deli– berazioni sull'argomento, agli interessi e all'avvenire delle organizzazioni? Ecco il quesito che si dibatte ora nella stampa sindacale e socialista inglese. La delibera– zione - diremo quale - non si può dire davvero che sia la più genuinamente socialista; ma occorre aggiun– gere subito che a questo risultato concorse precipua– mente la potente e numerosissima org8.nizzazione dei minatori, entrata ultima nel movimento politico e ancora incerta nei suoi atteggiamenti. E, ad ogni modo, per in– tenderne tutto il valore, è opportuno riprodurre quì qualche passo del giudizio famigerato. Parla il giudice l?letcher l\Ieulton, l'estensore della sentenza: u Basti leggere l'articolo 13, seziono 4 (degli Statuti del Sindacato dei ferrovieri), per vedere che lo scopo del fondo parlamentare è di avere dei membri del Par- Biblioteca Gino Bianco lamento, che saranno tenuti a votare in una maniera prestabilita, in virtù del quale impegno soltanto i fondi della Società saranno destinati a farli eleggere e a in– dennizzarli. Ogni convenzione di questa natura è, '3econdo me, contraria all'ordine pubblico (!). E la ragione si è che la posizione di un rappresentante al Parlamento è quella di colui che ha accettato una missione verso il pubblico, e che un contratto, concluso per uno scopo, lodevole o no, il quale l'obblighi a esercitare questa missione altrimenti che in conformità di ciò che la sua coscienza gli suggerisca nell'interesse pubblico, è ille– gale e nullo .... Al che invano si opporrebbe che, prima della elezione, egli ha reso pubblico il suo intendimento di accettare tale contratto. La magqioranza che lo elegge può avere la volontà di permetterglielo; ma essa non può sopprimere i diritti della minoranza ,,. E un altro, il giudice Farewell, traendo in qualche modo le conclusioni da un simile ragionamento, dichiara senz'altro che non si possa concedere che dei deputati rappresentino solo una classe. " In altri termini, vi sono circoscrizioni prive di rap– presentanza, perchè il deputato è sostituito da un dele·· gato pagato, il quale si. è obbligato di far passare gli interessi dei suoi rappresentati innanzi a qualsiasi altra considerazione. Ma ciò è così evidentemente incostltu– zionale che nessuna Corte di giustizia potrà considerare legittima una contribuzione a un fondo creato con sif– fatta intenzione. " Panebbe impossibile che sofismi della forza di questi che sono enunciati dalla magistratura inglese abbiano potuto sbarrare, per un verso, il passo alla organizza– zione trade-unionista; ma è ancora più grave che il proletariato organizzato Inglese non siR. riuscito a porre in pieno valore la sua potenza politica per respingere l'assalto, che con quella sentenza si è dato a ciò che nell'organizzazione vi ha di più vitale: la sua anima politica. Il Congresso di Leicester è stato, a questo ri– guardo, di una documentazione poco lieta. Poichè, per l'influenza sopratutto, come dicevo, della Federazione dei minatori, è purtroppo prevalsa in esso, forse solo transitoriamente, la corrente dei proclivi all'adattamento, che al Congresso precedente di Sheffield era stata esigua, e cioè a una sorta di.conformismo - non politico, neutro e incolore - alla sentenza di classe del magistrato in– glese. Le citazioni, che ho fatte pilL sopra, dimostrano la gravità della concessione fatta dal Partito socialista. Giustamente è stato osservato che, con ciò 1 si è sacrifi– cato, o compromesso per lo meno, il carattere di classe del Partito. IL giudizio di Osborne, invero, vietando agli operai il diritto di impiegare una parte dei loro fondi per fini politici, colpisce il Partito operaio nella base stessa della sua organizzazione; giacchè esso non è, in fondo, che una Federazione di Sindacati associati a due Gruppi propriamente politici (Labou,· Party e Indepen– dent Labour Party), i quali insieme non rappresentano che la ventesima parte di tutti gli aderenti alle orga– nizzazioni economiche. Onde, se la sentenza di Osborne dovrà avere pieno effetto, l'organizzazione politica del proletariato inglese avrà cessato di esistere, almeno nella forma attuale. Purchè la coscienza di classe del prole– tariato inglese non finisca, come molti hanno sicura fiducia, per avere il sopravvento, e il Labour Party per– sista nella sua evoluzione. A proposito della quale, va notato che, da un anno o due, un numero crescente di organizzazioni aderenti al vecchio Labour Party si è staccato dal corpo principale costituendo 1'1. L. P. Una delle ragioni che hanno pro– vocato il dissenso è costituito dalle abitudini elettorali del Labour Party, il quale, contrariamente a ciò che si

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