Critica Sociale - Anno XXI - n. 4 - 16 febbraio 1911

CRITICA SOCIALE 61 l'ingrosso, ed evitando di esagerare, è pur sempre da sospettare che la presenza di moltipJicati focolai di leb– bra possa generarne un aumento e una parziale ripresa anche nei nostri paesi. L'obbiezione che i focolai esistenti da tempo remoto in Italia e in !svizzera (non parlo di quelli più lontani) non bastarono ad estendere il flagello ha scarso valore. Generalmente questi focolai (ad es. quelli del Yallese e dei Grigioni) sono ben delimitati, e coèol serrati nelle zone loro proprie, che la diffusione non può che essere assai limitata. Centuplicandosi i focolai, non sempre si avranno uguali condizioni favorevoli di isolamento, e avverrà come nelle città americane di nuova forma– zione, dove, se un lebbroso vi si insedia, a distanza di anni nuovi casi compaiono. Le Conferenze della Jebbra ne determinarono un po' accademicamente la profilassi, ma, flncbè duri in ma- teria il regime di libertà, poco è da sperare. Sarebbe doloroso si doves!ie poi intervenire, quando in patria già si contassero migliaia di infetti. La difesa può variare dal tipo di legislazione ad iso– lamento semiforzoso (isolamento forzoso pei poveri, pre– scrizioni di relativo isolamento domestico per gli agiati) della Prussia, fino a quello dell'isolamento forzoso, pre– scritto nell'Indocina dalla }'rancia. Se il sentimento ci spinge verso un tipo meno draconiano, le necessità so– ciali prospettano l'isolamento forzato come il solo vera– mente rassicurante. Ma, qualunque via si segua, è do– veroso agire, forzando all'occorrenza la mano, perchè tutti gli Stati civili si coalizzi.no per la difesa collettiva. Se troppo si attende, quand'anco non vedessimo mol– tiplicarsi i focolai, attendiamoci almeno di vedere nelle nostre città esemplari abbondanti di colpiti dalla triste malattin. E. B1rn'l'AREJ~1.1. - NELMOVIMENTO INTERNAZIONALE LA POLITICA. Le villime del copilolismo. La Direzione del Partito socialista francese e il Grupppo parlamentare socialista attirano, con un vibrante ap– pello, l'attenzione del proletariato di Francia u sui de– litti abbominevoli, che, in ogni punto della terra, sono perpetrati dal capitalismo, che difende con tutte le armi, legali o illegali, il suo mostruoso dominio ,,. Essi se– gnala.no alla riprovazione della coscienza universale "l'assassinio compiuto al Giappone su Kotoku sulla moglie sua e su nove compagni, condannati a morte ed impiccati per un preteso complotto contro l'Imperatore,• in realtà per avere essi, tra i primi, sparso nell'Oriente listremo le idee di rivolta operaia e di liberazione so– ciale; con la stessa energia protestano contro le atrocità senza nome, che infamano ogni giorno i bagni della Russia e della Siberia, ove i carnefici dello Czar tortu– rano a sangue e a morte i prigionieri politici, incatenati e impotenti; e denunciano in pa1·i tempo le persecuzioni e le sevizie di cui sono vittime i proletarì dell' A.rgeu– tina e del Messico n· E il mani fe!iltoprosegue: "Il Partito socialista francese vuol significare il tributo ' della sua pieua ammirazione e del suo profondo rispetto a. tutte le vittime della borghesia e dei suoi vaJletti. Il sangue generoso non sarà corso invano. Feconderà esso. tutt'intorno il suolo, che se n'è imbevuto, e nuove ge– nerazioni si leveranno nella Russia, come nel Giappone, come nell'Argentina, per vendicare i morti caduti per la causa proletaria e per far trionfare i principi della civiltà socialista. Ai proletari <li Francia, e a quelli di ogni paese, il còmpito di ·affrettare l'ora, stringendosi piì1 fortemente e più intimamente che mai nelle 1oro organizzazioni di classe. I delitti, che noi oggi esecriamo, delitti pur t.l.i ieri, delitti pur di domani, sono generati rlal regime capitalista. Sono essi di questo regime i frutti naturali, e non spariranno interamente che col capitalismo. Con tutte le nostre forze lavoriamo dunque a precipitarne la rovina,,. Ho voluto cominciare oggi questa rassegna col docu– mento che ci è offerto dal socialismo francese, per no– ta.re la pungente ed estrema sensibilità che questo ha in sè sempre, e il suo sempre ·desto senso di rivolta contro lutti gli attentati della ùorghesia al diritto e Biblioteca Gino Bianco alla giustizia proletaria, che lo fa sorgere e prorompere in generosa e fiera protesta, quali che siano e dove le vittime delle infamie e degli assassini del capitalismo: così che la Francia, e Parigi in modo particolare, ap– paiono come il focolare di ogni agitazione internazio- . na.le di questa natura, il centro da cui si irradiano in nome della civiltà le condanne morali dei violenti e dei criminali, Ooverni o individui, gli aguzzini di Agram o i carnefici di l<'errer, i livragatori delle libert,à fllandesi o gli assassini della Russia e del Giappone; e poi per accennare il risveglio di reazione borghese che sembra profilarsi in questo periodo storico un po' dappertutto. Ora di reazione e di crisi. Dopo un certo periodo di sosta, durante il quale i partiti socialisti banno sviluppato le loro forze e cercato di trarne il mas.~imo effetto nelle istituzioni borghesi, questi partiti paiono giunti, nei regimi più evoluti, come a un punto di saturazione, che <là ad essi la sensaziÒ11e di difficoltà nuove e serie, e li volge necessariamente contro queste istituzioni in un ultimo tentativo di mo– dificarle, dì allargarle, di reuderle ancora capaci di con– tenere l'èmpito <lelle ringagliardite energie proletarie. La lotta, ad esempio, per il suffragio universale, che nell'ora presente è comune a molti paesi, dall'Italia all'Olanda, dalla Prussia all'Ungheria, è il documento tipico della situazione creata dalla esistenza e dall'a– zione persistente della organizzazione operaia e del Partito socialista. In Russia la battaglia ba motivi più profondi di rivolgimento, e proporzioni e aspetti tragici. Ma tanto i paesi che combattono per le conquiste ini– ziali della civiltà moderna (Russia, Giappone, Argentina, Messico, ecc.), quanto gli altri, nei quali il rapporto di equilibrio tra il grado di maturità politica e sociale del proletariato e le istituzioni politiche o parlamentari è spezzato, attraversano, come dicevo, lo stesso periodo critico, caratterizzato tipicamente da una recrudescenza di reazione e di persecuzioni contro il movimento ope– raio e contro il Partito socialista in tutti i paesi giovani o antichi dell'Internazionale. La stessa Francia repub– blicana, che non vuol essere seconda a chicchessia, sta foggiando una legislazione restrittiva della organizza– zione e soppressione dello sciopero nei servizi pubblici;

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