Critica Sociale - Anno XIX - n. 2 - 16 gennaio 1909

22 CRITICA SOCIALE' LA RIFORMA DELLA EGGE SUGLI INFORTUNI I. Come fu preparata la proposta ministeriale. L'inchiesta <leicomm. Uagaldi, determinata dagli alti lai delle Società assicuratrici, che favoleggia– vano di infinite speculazioni operaie, fu la prima pietra dell'edificio di riforma alla legge infortuni, così pazientemente e abilmente e incontrastata– mente architettata dagli assicuratori e dagli iudu• striali. , Ma la riforma Cocco-Ortu, che, anche attraverso alle mo<lificazloni del!a Commissione parlamentare (prima ed ultima edizione), conservava il suo pe– culiare carat:.tere ferocemente restrittivo e reazio– nario, non è ancora approvata. IL dibattito, quin<li, sarà ripreso alla riapertura della Camera, se la Ca– mera non sarà sciolta; risorgerà, in ogni modo, più vivo e maggiore innanzi al paese nei prossimi o venturi comizi elettorali. E' igienico pe~·ciò non dormire sugli allori (?) della vittoria (?): il progetto non è - niente ar– fatto - ritirato dal Governo; ue è soltant(l riman– data la discussione. . * * L'inchiesta Magaldi (1' partigiana ed unila- te,·ate. - Furono sentite esclusivamente le ragioni della Cassa Nazionale e degli altri istituti assicu– ratori, come, ari esempio, e con specialissimo amore, PAnonùna; ma non gli operai, non i loro consu– lenti medici e legali, non le Camere del lavoro, non le organizzazioni. " Interpellare operai e perder tempo pe,· sen– " tirsi fare dichiarazioni, che, senza giu1·amento, " non potevano avere vaL01·e non ci è semb1'alo u. conveniente ,, - così il comm. Magaldi nella sua Relazione. Tale stupefacente dichiarazione. non ha bisogno di comenti: essa è, se altre• mai 1 eloquentissima da sè. Il relatore confessa, si vanta anzi, <li llOn avere interrogato gli operai ; e così tutti i suoi dati, che promanano ,falle Compagnie <l'assicurazione senza l'ombra di alcun controllo, di alcun contraddittorio, sono, a luce merictiana, destituiti di ogni ouesto fonrlamento. 1 rrt.uto che avrebbero dovuto esser p.osti in non cale e Piuchiesta seppellita sotto Ja grave condanna di voluta parzialità. Jnvece, anche per merito - non troppo nobile merito -di alcuni giornali (fra cui, anche, l'Avanti/), che larghissimameute <liJfusero L'inchiesta 1\fagaldi, le voci (veramente calunniose, perchè informate ad un numero iufinitesimo di fatti, eri i fatti pare sieno, in gran parte almeno, discutibili e anche capovolti) si diffusero e presero credito. Ora, che cosa avrebbe dovuto fare, per mezzo <lelle sue org,1Uir.zazioni, i! proletariato, sia per di fendere la ~rna dignità stessa, infamata rlall'am– m.-1estrata iucltiet-'lta, sia. infine, per salvare !a sua migliore legge, che veniva così insidiata e miuac– ciata? Numerose sono, se pur non ancora perfettamente organizzate, le c0ns11lenze legt\.li rlelle Camere del lavorn italiaue. istit,uite per la tutela degli operai i1.1t'ortn11H,ti, e ! esse avrebhE1rv potnto fvrnire mi– ria.di di fo.tti ducun1enta.ti da contrapporre ai pochi <lelle Società !lssicurntrici, svèlarnlo, con prove iu– cont'utal)ili e con lumiuo~e tel:ltimoniauze, che, se s111\t1 le~ ..nre ave\'a. spE>culat.o qnalche oµera.io , Ja speculazione invece delle Compagnie d'assicura– zione era ben più continua e sistematica e ben più grave. Quando un,inchiesta seria, risultante dall'iuter- rogatorio spassionato di _tutte le pa1:tii fosse stata couùotta a. termine a mille e a mille sarebbero balzati fuori gli es;mpì caraUeristici di quotidiana violazione di legge da parte degli assicuratorl. I reo-oJamenta.ri termini perentori, stabiliti per la liquid;zione e il pagamento del~e in.denn!tà liq~i~ date, orrendamente e sempre v1olat1; le mdenn1ta quasi sempre corrisposte in misura inferiore a quella veramente spettante ai sinistrati, disputate e contrastate con una folla di cavilli e spesso im– poste per fame; Fostruzionismo più sfacciato .in ogn~ pratica giudiziale, <la quelle per l'omologazione dt amichevoli compromessi di transazione, a quelle più propriamente contenziose ...; tale, in pallidissimo e fuggevole cenno, il contegno abituale delle Com– pagnie di assicurazfone e - anche - dell~ Cassa Nazionale (cui tante alte lodi, immeritatiss1me 1 ha elevato !'on. Ferrere di Cambiano), di fronte alle infelici vittime del lavoro. A che dunque favoleggiare di speculazione ope– raia? A che accusare i lavoratori di aver fatto scempio della Jegge, per impinguare oscenamente e fraudolentemente le Joro tasche? Ci fu anche chi - vezzosamente ameno - disse che gli operai avevano comprate le numerose i,eu• tenze 1 con le quali i magistrati sentenziarono cont,ro le Casse assicuratrici .... Ci fu chi disse che gli operai infortunati avevano pure corrotto i periti. ... Perchè, è bene notarlo, la nostra vecchia magi– stratura borghese si ostinava a dar sempre ragione al signor proletariato. Le spettabili Società assicuratrici si levarono quindi a gridare in coro alla corruzione, e la stampa, an– che quella ufficialmente socialista, fece a quelle grirla innocenti eco clamorosa. Pareva dì vedere, ad esempio, i magistrati della Corte Suprema, che, in una vertenza fra una po– tentissima Uassa <l'assicurazioI;1e e un povero in– fortunato, intascavano i bellissimi biglietti di baBca allungati loro di soppiatto dall'operaio. (1) Pareva davvero che il proletariato italiano, sem– pre geniale, avesse scoperto questo originale mezzo - sfuggito persino al veggente intelletto del no– stro Marx - per espropriare, quasi catastrofica– mente, la orl.iata borghesia industriale! Tali !e accuse. E si par chiaro come basti enun– ciarle perchè esse cadano in frantumi innanzi al più moriesto senso comune. l\Ia il comm. Ma.galdi, nella sua famosa inchiesta, trae fuor·i, dall'armamentario delle accuse, anche questa: " Le perdite degli istituti assicuratori sono la riprova della speculazione degli operai sulla legge.,, E l'inchiesta è infarcita di relazioni e di pro– spetti della Cassa Nazionale e della Anoninia, tendenti a provare le mirabolauti perdite! Occorrouo lunghi ragionari per rlimostrare quanto l'a~s~rzioue sia fallace? A noi piace soltanto met– tere iu luce i documenti stessi <legli avversari. Ecco, a<l esemµio 1 uno specchietto desunto dai dati uffl• ciali, allegati alla relazione tlell'on. Ferrero di Cambiano: Peroentull.le Anni Ammontare Ammontare delle di dei dt,lle Dlffereoza Indennità esercl1-lo premi 1ndennità. attiva s11t premi 1903 L. 806.672 L. 497.788 L. 308.884 51 Ufo 190-1 I 378.391 " 647.815 " 730 576 47 O/o 1905 , !.511.859 " 947.157 " 561.702 62 O/o 1906 " 1.737.656 ,, 1.048.269 n 6S9.387 ~ Totale L. 5.434.578 L. 3.141.029 L. 2,293.549 57¼¾ (l) Clii ha avuto Il t1oioroso 1ncarlco di soi;ruire queste vlttlmo del lavoro nel cotldlirno pellegr!na,1glo I\IIU rlc,•rea 11ffa1111os11 e vana, s1,esso, del plceolo acconto necessario u sramaro I pleeoll blmbl In• noeentl prostrati nello squnlloro, sa bene eome potevano aver modo di Rmmll8$are le eomme ncoessarlo a eorrompere, speeialmente In quel lungo ~ aureo ~ periodo preeedontò la llqnldazlone.

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