Critica Sociale - Anno XV - n. 5 - 1 marzo 1905

78 CRI'.l'ICA SOCIALE questi ultimi tro :umi l'inten·onto dei Segretariati nei casi di infortunio è di molto cresciuto (dal 26 ° 0 nel 1901 al 29.6 o O nel 1!103).Ciò si cle,·o sopratutto al fatto che le Casse di nsslcuruzionc seguono ora il sistema di non concedere oiente .!ICnon dopo una lite. Aiutati che dio t'aiuta! J consigli in materin di contratto di la\'0ro e di ser– \'izio sono diminuiti dal 17 ° 0 al tG,3 ° 0, con una cifra totale di 32.1137; quelli ìn materia di diritto pubblico fu– rono 58.974 (29,2 ¾), di diritto pennie ~824 (6,3 ° 0 ) 1 di elettorato nmministrnti\•o e politico 20.247 (10 ° , di ispettorato di fllbbrica o nssicurazione privata. 3464 (1 1 7 ° 1 0 ). Scemato è il numero dei ricorrenti per ciò che riguarda ìl movimento operaio dal 3,I 0 / 0 all'l,3 °· 0 con una cifra di 2i13 pareri. (Co11ti1ma}. V. PAOLIAIU. Un capitolo difilosofia della solidarietà sociale (A p1·01Joxito <li Lnhm Jt/ichel) Ili. Proseguiamo Ili. nostra analbi. Gli etnografi lwnno noti,to da un pezzo il disprezzo che i nomadi sentono p{'r i sedentt1ri. La. razzia è più facile del lavoro. [n ess11 il risultato segue im– mediatamente allo sforzo; nel la\•Oro è necessario attendere un risultato più lontano e averne una viYa rappresentazione; in altri termini, esso esige preYi– denza. Pili il lasso di tempo, che intercorre tra l'i– nizio dello sforzo e il risultato, è lungo, e pili cresce la permanenza sul luogo e la proprietà. .lla un lungo intervallo corre prima che, dalla proprietà di famiglia del bestiame e delle cose mo bili in genere, si passi Alla proprietà di famiglia del suolo. Ove il suolo è abbomhmtc, la proprietà è fondata dalh famiglia o dal ehm e le tt-ppartiene; si lavo!'ll, solo nella misura del necessario e si cerca. di supplirn al resto con lu rAzzìa.,fino a che è pos– sibile. Non c'è selezione di capacità produttive; la. propriet.\ ò quivi un oggetto di bottino, la si divide, la si ridistribuisce', ht si dona, la si attribuisce. Il regime della rnzzìa è C'stcso nncho ai risultati della produzione, a mano 1\ mano che la densità crescente della popolazione in un territorio limitato obbliga a ricorrere al lavoro. t proprio l'opposto di quanto av\'onne alla razz,1 teutonica in Jscanclinavia; O\'O Ja estrema limita zione del territorio coltivabile e la pratica indivisibi litil d'ogni area coltivabile obbligarono a non fondare la famiglia che sulla capacità di mantenerla con un dato la\·oro, e ove la f,uniglia riposa sulla persona– lità produttiva delle sue unitìt costituenti. Nel11t. razza teutoni<'a, che è 1rnssarn Attraverso al lam– bicco scandinavo, il potere risiede suddiviso nei pro– duttori e il potere politico ne è un accessorio. .Nelle razze 1 che non pflssarono attra\'erso tale lambicco e, sopra cli un suolo più abbondante e pili fertile, in un clima pii', mite e spesso anche sner– v,rnte, furono ORtacolate nello sviluppo della loro personalità produttiYn e non furono trasformate nl punto da aver bisogno di produrre, di ;tgire e di lavorare in qualche modo, il potere politico è tut• tavia la continuazione ciel Cnpo di clan e risiede a. parte nel Capo, _Re, Imperatore, Ga.hin_etto o Parla– mento che sia. lvi si dà la caccia al Potere, ivi il Potere reg-g-ce spesKo Cl'en i rapporti sociali, e ar– bitrarianwntc s'inframmette nei fenomeni econo.mici. I HonHt è di buon'ora il p11esc delle lc'ggi agrariP 1 e l'Impero romano non è che il 1·e~ime ùi dau trion– fante della. civiltà agricola primitiva, in séguito al fatto che non solo ('Oj}lfl GrrtPtia i-irtorem coepit 1 ma ancortt i b<.\rbol'i conquhstati hnrlrnrizzarono l'Im– pero. La Francia è il 1H1eseùi Volbcrt e di Richelieu 1 il pae~e del re sok, dal motto: Uétat c'est moi. La Hh·oluzionc l◄'rancesc non è stata che un mutamento d'etichetta i allo f:ilrtto sono io ciel Ho !:li è sostituito la HC'pubhli('!l una e indivisibile dei Giaeobini, l'Im– pero di Xapoleone, il Oo\'erno dei partiti e delle fazioni schieruto l'una ('()llfro l111ltra in campo. La OermaniH, che non è chr in tninima parte teutonica, non solo ha introdotto il protrsbrntcsimo per via autoritaria (illtus 1'egio, iflius t'l nl1gio), ma si è ri· co:stituita sotto un rrgimo cli accentramento, cli buro– crazia e di militarismo. l,'lh11ia si è ricostituita per via militare, sotto gli auspict <l'una dinastia militare e d'una razza brachicefala. Ove il potere politico si sovrappone alle forze produttive, o, poi· dir meg·lio 1 dove la personalifa produttiva 11011 a1Tint a sovrapporsi al potere poli· tico asservendoselo, e rimane quindi povent. psicolo– gicamente ed cconomi{'..1mento, la 1·icchezza è perse– guibl, sia j)<'I'mrzzo dPlla ro11quista dei poteri pub• hlici 1 sia per m('zzo drl fiworitisrno e della corru– zione. Mentre, dove la persoualità è ricca e potente e l'ultruismo shoccia naturale d111lasimpatia che si sYiluppa col bon('sscre, la solidarictit soriale si esplica per mezzo del clare, e, per quanto riguarda l'avere, ciascuno non conbi che su sè stesso; do\·e im·ece la porsonalitÌl è povern e debole, la ~olidarietà so<'iale si esplicll solo egoisticamente. Ognuno conta sugli altri solo per arere per sè, ma cerca di dar loro il meno possihile. In ciò è la ragione principale della debolezza del movimento opt:>n1io economico, confrontato con quello ingle!:ie. fn riò è puro ht rngione etica del perchè il libero scamhio fu a hrng-o possibile solo in lng·hil– terra, e il protezionismo non ebbe effetti sensibili negli Stuti Uniti, ludùO\'C il protezionismo pesa gra– vemente su tutte lo altre grandi nazioni europee. Sarebbe 1111 errore fatalo il credere che basti inau– gurare in queste nazioni il libero scambio per avere gli stessi risultati economici, che ne ebbe l'Inghil– terra. Jl libero scambio ò assni µili 11n effetto che una causa della superiori tà e conomica degli anglo– s11ssoni, e ne è uua cau! :la.ef -tìcace solo perchè anzi– tutto ne è un effetto. Li berist a convinto, chi scrive 11011 esita ad affel'ln,tre che lo studio della forma– zione anglo-sassone lo convince ogni giorno cli pili, che la mera introduzione del libero scambio in questi paesi, non sorretta dalla educazione psicolo– gica delle energie iudividuali 1 che ne è, fino a un certo punto, il presupposto indispensabile, darebbe luogo n delusioni analoghe a quelle che derivarono dalla introduzione ciel sistema costituzionale e ciel Parlamentarismo, senza ten{'r conto che là queste istituzioni sono - all'opposto che da noi - forma– zioni nnturali. La conseguenza fond,rnientalc di questa predomi– nanza della politica sull'economiu 1 nei pae1)i a perso– nalità economica più povero e a solidarietà sociale intesa solo egoisticamente, si è che l'inframmettenza arhitrnria del potere politico vieta. agli incliviùui cli vedere in quale misura hi loro povertà economica è il risultato diretto della loro personalità psicolo– ~ica e morale e li preclisponr a considerarlo come l'effetto dC'l\111rbitriociel potr,re politico, anzichè di cause naturali. L'odio contro le autorifo è così la reazione naturnle all'uutoritarismo, La riYolta è la risposta alla compressione. L'autoritarismo, determi– nato per tu! guisa dalla povertà della personalità economica nei paesi considerati, congiunto al fatto che questa medesima povertà della personalità eco– nomica rende possibile solo la solillarietà sociale egoistica e comprimo, o piuttosto strozza nel suo

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