Critica Sociale - Anno XV - n. 5 - 1 marzo 1905

CRITICA SOCIALE 79 sviluppo, la solidarietà sociale altruistica 1 offre la spiegazione completa clel perchè una li'lorence Nig-h– tingale non sarebbe stata ascoltata in Francia od in Halia e una J_,uisa àlichel non sarebbe stata ascol• tata in Inghiltcrr::1 1 e del perchè nell'un paese la soJidarietà sociale è altruistica e negli altri non lo è. . * * Ma queste considerazioni mi sug-gcri:scono una conclusione, che mi sembra anche piit importante o che vorrei fosse attentamente meditata. La sociefa moderna c'incammina certamente verso regioni so– ciali, ove Ja regolamentazione dei rapporti econo– mici, in conseguenza delle esigenze igieniclio, dei bisogni di coltu1·a e di comfort, dello sviluppo dei monopoli i natmali, ecc., sarà pili estesa. che ora non lo sia. Sarebbe da ciechi il negarlo. Ora, il problema realmente importante e degno di tutta la nostra considerazione non è tanto se sia meglio un regime di regolamentazione o di libertà, giacchè Plnghilterra ci mostra che, quando la regolamentazione s'impone, anche i conservatori non ne recedono; quanto quello che concerne la formazione di caratteri individuali adatti a tale reidme di crescente rcgohimentaì',ione, di individualitìt ad esso adatte intellettualmente e morulmentt'.', di organi viYenti e rApprcsentativi del– l'interesse collettivo. Occorre cioè accrescere l'amore alla cosa pnhblica, la simpatia per i nostri simili, il grado di solidarietà sociale altruistica. Ora, per sapere far bene gli interessi dPgli altri e per amare questi interessi altrui, è necessario aver fotto un'esperienza fruttuosa sugli interessi propri e avere degli interessi pl'oprì su cui fare questa espe– rienza.; è necessario godere di una certa agiatezza, sentir sempre nelle ,•ene un certo flusso di vita ah homhrntc e generosa, di fcconclitìt morale, come di• rebhe Gll\·au. 1~ necessario cioè accrescere nel mas– simo nuniero la capacità di fornirsi una ricchezza propria; è necessario riconoscere che la ricchezza e In proprietà privata possono essere i! prodotto e il mezzo dello sfruttamento, ma possono anche e:;sei·c il prodotto e il mezzo d'u1rn. educazione morale su– periore e la preparazione a una solidarietà sociale più elevata. O\·e ognuno non conta sugli altri che per nvere, anche il socialismo non farebbe che im– poverire tutti quanti. Perchè -- nella misura in cui l'evoluzione le renderà necessarie - le imprese col– lettive siano fonti di accresciuta prosperità, occorre che ciascuna unità sociale, oltre il necessario pC'r sè, possegga un surplus d'energia vitale che non YUole e non può restare inattivo j occorre che il hworo non sia solo una necessità, un duro bisogno, ma un impulso naturale, uno sport quasi. Sarà. l'etica del lavoro per mezzo delle suo rivoluzioni silenziose e fatali, non quella dell'odio politico e delle rivolu• zioni della fame, che sconfiggerà la sfinge del potere e porrà il potere medesimo non in uno o in dieci o in cinquecento incliviclui, ma nelhi personalit~i pro– duttiva di tutti i membri di una data nazione. Quando questo ideale sarà qualche cosa cli più di un semplice ideale, nell 1 isola delle animo generose Florence Nightingale tenderà la mano e sorriderà n. Luisa Miche!. Essa non le chiederà notizhl nè delle ribellioni dell'odio, nè delle battaglie epicamente combattute sfidando Ja morte e alla morte invitando i men bravi cli lei, ma le chiederà notizia del come, nelPumile scuola cli campag-na. essa, ancor verde di anni e di speranze, ispirasse ai suoi bambini i primi sensi di amore e di pietà fraternamente umana. Agli occhi della filantropista ing-lese 1 agli occhi cli una umanità piit umana dell'attuale, l'insegnante di vii· lag-gio apparirà più grande della comunarda di Pa• rigi. ANùEl,O CJU~SPL CRONACA SOCIALE Iistruzioue. 1t pw·tito socialista e la scuota in Gel'/nania. - Al Congres:;o socialista di Berlino ciel 28-29 dicembre lfJQ.J, .si propugnò la ~eparazionc della scuola dalla chiesa, la scuola unica per tut.ti i ragazzi :sottoposti alla fre– quen1,a obbligatoria della scuola, con insegnamento comune per maschi e femmine fino alle classi superiori, la gratuità delrin~egnamento e del materiale didattico, la limitazione degli allievi ad un numero che permetta al maestro un insegnamento proficuo; nna miglior pre• parazione degli insegnanti e più alti stipendì, la costru– zione cli locali e il loro arredamento in conformità alle esigenze del11igiene e rlella pedagog"ia: refezione scola– stica e abiti a tutti gli allievi poveri. I mezzi devono essere forniti dallo Stato; Pamministrazione delle scnole deve però essere lasciata ai Comuni. (Saziale Pl'a..cis, 1 ° gennaio Hl05). L'insegnamento le<:nicoin Francia nelC0Uol.J1•e 1901. - Al 1° ottobre UJOJ le scuole pratiche di commercio e di industria erano 50 (4.7 nel HJ03)i cli esse 32 erano :;cuole pratiche di commercio e di industria (Z.J, scuole maschili e 8 femminili); 17 scuole industriali pratiche; 1 ~cuoia pratica di commercio. Le scuole maschili erflno frequentate da 7498 allievi, quelle femminili da 2403 ragazze, cioè in totale tutte le scuole pratiche da f)901 allievi, contro 8718 nel 1903. Le 4 Rcnole professionali di Armentières . .Nantes, Vierzon e Voiron avevano 1 ne!Fottobre 190-1,1276 allievi contro 1212 nel W03. (Bult. cle l'Office du travait, di– cembre 1904). 'f: * 'i: Cm·sicomplementan in Francia. - Secondo i 1 .lounwt O(ficiel i corsi complementari per operai (serali e festivi) sono saliti in Francia eia 8288 nel 189'1 a 46.867 (30.208 per ragazzi e 16.6,j9 per ragazze) nel 190801. Frequen• tatori regolari di queRti corsi erano -127.78!) ragazzi e 185.9JS ragazze. Circa rm.i corsi vennero organizzati da Circoli di pubblico insegnamento, Camere di commer– cio, ecc. Inoltre 110.482 letture, con o senza proiezioni elettriche, ebbero luogo davanti a oltre S milioni di uditori. Nel 1003-01 funzionarono 3991 Società. scola– :;tiche con 630.(X)() soci e con 4 milioni di franchi di entrate. I patronali per apprenclhti erano 2125, contro 34 nel 1894. Nientemeno che 68.611 maestri e maestre pre• sero parte nol 190-1 all'insegnamento nelle scuole com– plementari operaie. Assiste11za. L'assicu1·az-ione conlro la disoccupazione in F1·anòa fu oggetto di di:-1cussione nel Consiglio superiore del lavoro. li Consiglio, ispirandosi al sistema di Gand, secondo il quale il Comune aiuta le organizzazioni che danno su~sicli ai disoccupati, propone che sia promo.-!sa la costituzione e lo sviluppo di Casse contro la disoc– cupazione e che tali Casse ricevano sussidi sia dai pa– droni, sia dallo Stato, sia dalle Amministrazioni locali, dalle Camere di commercio 1 delle Casse di risparmio, ecc. SulPassicnrnzione contro la disoccupazione furono pre– sentati alla Camera quattro progetti, esaminali dalla Com• missione parlamentare di assicurazione e di previdem.a .sociale, che presentò nella .sodut~ del 21 oLtobre J9Q.t nna relazione, che accoglie il concetto ciel Consiglio superiore del la,·oro di sus.-:idiare le Casse delle asso• ciazioni e che si chiude colla proposta del seguente di.segno di legge: A,·ticolo unico: 1o Ì!: inscritto nel Biluncio del :Ministero del ~~:~ 1 ~:~e:~i~1l~ec~·:::rtz~~c~~~ou~o~~~goladài~~è:n~~!::ri1~~~: lontitria per mnncnnzn di l11Yoro. 1o L'importo del fondo sarà prelernto sui mezzi 01·diunri del· l'esercizio 1005e ripnrlit,1 secondo regole determinate con un decretu miuistorinle pubblicato nel Journal Officiel. ~ Nel progetto del bilancio del i\linhitero del commercio e clell'inrlustria per l'e.sercizio 1905 votato dalla Cl\mera dei deputati nella ~eduta del 3 dicembre 1904, come capitolo 24 his, venne appunto inscritto uu fondo di

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