Critica Sociale - Anno XIV - n. 8 - 16 aprile 1904

CRITICA SOCIALE 125 mente o occultnmontc 1 (In, radi grC'garii o da manipoli numerosi e sorra.ti , ò rappre<;enlato. E da che i fra• bili hanno l'obbligo, ('Onsacrnto noi più importante pre• cetto del loro statuto, di soccorrere e SJ>nllcggiare i (1·<1• /PIii, e la .)la'ì.,oucrin, sotto la lustrn retoricamente e ba– roccamente osteutatn. ili un ideale ci\·ile e umanitario, altro non è se non una vasta accolìta di persone vota– tesi al ,·icendevolo - si badi bene, soltanto vicendernlo nuRilio. Popera Massonica si esplica sopratutto e contro tutti, piì1 o mono audacemente a seconda dei casi e de– gli uomini, nella pO'!l)O!-izione e nel sacriflcio degli in• tcrcs-.i o dei diritti dei non inscritti in una delle l,OJtgie della Penisola agli interessi dei (raMli; per modo che In )lai-soneria -;i è acquistata una rorse esagerata 1 mn uon inrondata rama dì onnipotenza, ed è diffuso il con• \'incimento che mM,,ime a coloro 1 che :hpirano o sono addetti a pubblici uffici, torni OJ)portuno 1 se amlJiscono ili rwanzare rapidamente 1 cli far-,i f/'(/frl/1 nella grande e pronidenzinle ramil,!'lia. E si contuno a ios:a i ra, ori ti•uni 1 i salrnta~gi 1 le miracolose carriere, a cui si ri– tiene per parlare molto perirrasticamente - che la )ta-,soneria non t-ia iltata estranea. 1-: certo è cho 11011 "i ha, :;i può dire, opera animosi\ o decisa di rinno,•1Lzionoo di l'ipnraziono politica o mo– rale o anunini~trnli\•a 1 i11 cui ci i.inno da colpire delle Jlcrsone, da rugaro delle clientele e delle ingiustizie da riparare, rhe 1 a uu certo puuto, non dia clt cozzo contro un ostacolo sorto dall'ombra impro\',•ii-o o non :;ia co– stretta a inclugiar,,i e, non di rado, n :;ostare per la sui.:-• gestione im,inuantc o la IJlandizio anedutt, e minac– cio,;a di qualche omiss:~rio della congrega. ... 01'a, i ~ocialisti dc\'ono dire chiaro, senza :un1Ja1,!'i e senza riguardi, che cs.,i non vogliono a\'ere niente di comune con que.,ta ;;etta accorta e cuJ}ida, che combatte il clerica!e-.imo raccndo suoi gli abiti e le consuetudini o la pratica procacciante della (;hic,m, o affila le suo armi nelPombra 1 e accoglie nel suo seno tutti i partiti, t.utto le fazioni, tutto le consorterie, qua pnttcgJ.,\'iandodi ..ottomano coi proti, lù agitando il IJnndieronc dcmocm• tico, altrove incodcndo a braccetto o civettando coi so– ciali.,ti anche riYoluzionarissimi :Xè temano di conronclerl:ii nella IJuona hattaglia con i clericali, i quali sono inimici della )las,;onoria per ben nitre ragioni tho non quelle, a cui llohbono inspirar-,i i ::-ocialisti, e odiano a.,,-rni J>ill cordilllrnonto il "essillo 1·o)t~o lici triang-olo; uò si lascino trattenere dal rispetto per ,-:-li uomini illihati, che hanno seduto e siedono tut– tora nella Ma..,°'onerin 1 e dalle benemerenze, in IJuoun parte, crediamo, mollo iJ}oteliche, che questa ha a\'uto nel no..tro Hisorgimcuto. Ideai mento e politicamente, ci;..:\ oggidì almeno co• m'è costituita - non ha. piì, alcuna ra~ion d'essere od csi:;te e prospera solo in quanto ò un OrA'ani:;moPU/.pH1.ce 1 possente e 1,repolcntc di interessi e di cupidigie. L'rw1• fwntr, che i socialisti dànno opem a riuno,•aro, non sarà sa.no e respirabile 1,ino a che la )la'l~Oueria nou !ilarà ..g-ominata o dato fil che, por conto nostro, escludiamo affatto) che abbirt ancora un poco di \'italifa ideale 11011 si sar:'\ purificala o rinno"ata dallo fondamenta. (') V. , 1 .\ l!COl)O IIJll!\llltO di purlllcailom· (' cli rl11nov11zlo11c ~1 fo!l(IÌ) ,nrunl anni or .-0110. eon ,·entro a lllhrno, r,•rn·\·a Allora la quP ~l!UII(' morale Intorno 1t\hl JotT:<Ona d('\ ('rl~11t 1111ftllllO\"ft (• d1~~1. dl·llk \la~,;onerlll, (·hc u·11q1llllci, I riti (' ll·nto l·~~(•r(• ,,111 ft\ ffllntl.i ,. moderna. Jnutllr cltre l'h<' ~tlmlamo 1H111<'r11nli-llc-o e -..1f'rlll' 111111 l(rRdO l'eCCel\ent(' lnt<'ll/10!1/' d('I JJf{llll(lforl n11d1c <1ueSl'Onht11 tentativo. (1•01<1 dtlf(I CJtJTIOA), J•s. - Lo spttzlo tiranno ha rat.to differire di oltro due quindicine la 1rnhblicazione del p recedente articolo, e anenturatamcntc. Chò le cose piì1 sopra dette gencriC'II· mente e 1 per rosi <lire, astrattamente hanno ora arqui • stato un acre Rl\J)Orodi " attualità " e una ben <leler• minata conrreteua a cagiono dello 1 • !i!Ca11dalo ,. l• ormai la parola corrente - .\a;;i: 1Jcandalo 1 che sto1,rc le crepe ruinose dei massimi organi amministrati\ i e dirctth•i dello Stato e bolla d'ignomiuia il catoniano, l'illibato es-•ministro, di cui il decantato libernli'lmO ru saggiato giù, dagli insegnanti se<'ond:1rìt da lui accu-1ati di J)rovocare con il toro "agitarsi ,, i donchisciotteschi scioperi dei loro scolari, e dal pror. Kirncr, pre-.idonte della ~·ederazionc nazionale dei docenti mcdii, ammo– nito per il -1uo '" irrh•erento ,, ling-uaggio (111 e in cui ('Orta malaccorta democrazia ripone,•a tutta.via le •mo pili rare o rcn•cnti ~peranzc. Col Xasi riee\'C un tleri.ssimo colpo la \las.~onerifl, che. lui ministro, fu !ilignorae donna della )lincrrn o ottoune da lui 1 poi suoi, tutti i ravori e tutti i privilegi, e lo sorrcE(ge ora, in rirambio, e. pili lo sorresse nei l>ll'Hmti dì. quanto mC'glio potè e può, occultamente e quando orcorse - sfrontatamente. La fmfn111trì settaria ò pii, rortc di oµ-ni altro sentimento, di oi.rni altro dovere l' dl\'enta complinftì; e sì -;0110 ,·i.,ti infatti e ,·edon-;i uo• mini, ,;olitarnente pugnanti in prima 111a in nome dcll1l onestà e della giustizia, starsene adc-..so, con grande giubilo dei renzionari e dei c\cricnli, a cui non pnr ,•ero di cogliere in rallo tanti vinclici della mornle 1 silenti e freddi o tentare, con sofi smi da casisti :drou• sini e con artilìci furbeschi, di cont.ro ai loro rorn– pngni di tutto le altro battaglie, In di -;pernta difc,,a del fmltllo. .\ nche .i. CO"ltO di andare incoutro a dcrezioui uumc– ro-;c e dotoro.,o, il partilo soC'inli'itJ, qualunque e ,•o munque esso .,ia u..;cito dal Cong-rcsso di Bologna, dc\'e J>Orrc, in proposito, 11auf aut, dichiarare cioè che un :;Ocialista non può essere massone. Ì·: un ca:-;O- si lindi bene non di eresia dottl'inale o lii intolleranza da anarcoidi. m11. di incompatibilità. morale. E i i.ocialist.i massoni in buona fede o non sono racl1 - 11011 po~– :;ono ornai 11011 l\\'erlo capito. DoJ)o tutto, è eo,..ì rroeheliannmeuto chiaro: come 1n1ì1 il partito, d1c , uol recare da1>pertulto 1 a flotti, la lu,·e, non essere inl1c~,ihilmente av\'er,o a una ron:;oeinzionc di cui rarmc ph'1 valida e µ-clo~R ,-. il :-;egreto t• eh,• eompic il suo n,iiduo hlvùrio tacita, badando il nou farsi sentire, eorne chi atle1ulc a una malefatta·~ )In, lo verifa froe1Jcliiu1O:iOno appunto quello che diveulau lo pii1 tlifftcili, quando dovono attuar,i nella pratica della \'ita ! (1) .\ pro11o~lto d('llll \fa~,OIIC'TIU t' dt•ll1l ··l•1h•r11zi(lllt l\lllionuh• dl'i:;'11 111scgnA11tl 111('(111,n,gllnmo mc111lot1Hl'l' 11ul due !lfl{UII l' \"I\H• 1•l~shnl 01)\ISC0II, ('110 d ì• oceor~o di IC'U-,-:'1'1"1' tll ljUbtl giorni: /In• cf/111/f //l(/.~/fO/llr11.,, 1/U'l'Obo 1111/ogtJ!O llt/111 m,.,i/1·n Ul'(Jfllli::::11::iu111 lh°I}• /11,iU;:11 J1•~!. 1~03· 1' /111po 1•111/armt • . \'•wn· 11,i.~r,•n1:1011i ,i,lf - /lur,f/11., mr,;,,,i,1111('11,i ~ J1•-il, 1001), flf'I dolt. 1:r1w~to ... ,,ul, llhCl('l1klllt' l!PI 1:. ,~ti· 11110 t,•1•111('(1 di J('~\ I' llh;.•ro duc1•n1,• di J!(l\lltfJ;l'll\ ndhl r111,·.-r~11u fil 01'110\'.l, Il "'l'lll, thl rmtllrRll~hl i-:1::nc,•, .111nlt1111 molto Ul'UIJIIIH'llk I ,·nrntterl 1\1 •1m·~10 hat'lllo hla:arro da lui 111•01wr10 t• ne d,·nund11 h• lu~llllc e ! d1rnnl, lnl'ltando l'10,,u,·11h'nw111t· lt• .,1·1.lonl d1•1l11 t·,•,h•· razione J'TOft'S~Oridt• l', 1n J.(l'llcre. IUtll 1:11 ,.mf'~II !I ,-:1111rdursc'II(' I' Il comh11ttcr10 11\'ISo 111wr10. t:~11, 11ell11. :o111111nr1ttu11,:lotw llntl1110~,011l1•u. ì• forse q11•1lchc nilta Hcl PSfllllJIIO, (1()1'!' llll'Olllfl Il\ \[IIS~Ollt•rht (\('\. l'h1-..ucce~'I0 (h'I 1'(11·/1(() !ltl/(1 ,-,r,1()/(I, l'OtlllHllhllo 1111'(','('. rrn "" 111lrl, /1.lll'hl' dn 1101. •'lii' non ~lllmO ('e.I 1'11'11 \'I 1•rt•flPr:1 -.111111 lfMrola llll\~.,0111) ••Cl'PS8\TO 1• UUll,1il'r,1lt' C' holn 1111110· ITOlll>O 1!1 hn· 11111,;'4, llh';l ,111.1 l'Onljll('~-io 11111hh•nt<', lii eul ,-~-,, ,·1n• I' 11n1~pH'K ,,11r;1-.-.1111 rl1111wntr. \Lt II l•llfl(.' •illl'~l,1 1·1111\ln· n••t'T\'/Vlunl p10-tlf'Uh1ri. ,•lu gli ~1 votrel.lht•ro t,1rc e-gli l' 1111l11rn10 d11 u-111,t.1 ,. diritto Ml••irno. (' 1101 llUl(UflAltlO ('il!' la\ 111111 \'lii'(' non ~l •q•t•rdtl 111'1 dc,<'rto k pubblicato: L ClMirrERl DE[ VI\'l Discor:w di FILIPJ•o 'l'lfHA'l 1 l 11lla Camern dei deputati pC'r la riforma carceraria Cent. 20 (presso In Cri(im ::ior·iak).

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