Critica Sociale - Anno XIV - n. 8 - 16 aprile 1904

Critica Sociale NIVIST .Il QUIN1JICIN.llLE 1JEL SOCl.r1LISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestro L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 . Semestro L. 5,50. Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XIV - N. 8. Non si vende a, nmmwi sepm·ati. Milano, 16 aprile 1904. SOìVI.MAI~lO Attualità. I ,,,,,.. partiti.: <'Chi d(•\ Coru:re~so (f,.\ C1nT1e., Roc1.,u;), i"11fro11tv10,,i.11 n,)/Llù-ri: a ?>fOi><hltn ili un'11:{ll.11.!011c per !1 »uffrta!{IO u11ln•r11n1t; (A:-c;1:1.o CRt:Si'I), Le ,-:pt8t 111.i,ta,·L xotto U .lrh1hte,·o ZWllll'(/tlli-GioWU, \'I (::,YI.\' \ Studi sociologici. L(I leyye -~11/lt S('UQ/( tllme11fori.; I JWOtTtllhm11/I (()1/l/"Q l'mwlfalu– ti.'f/110, I ((.'Olltlnunt.l\)J\\') \l'ror. Gu:T,\)',0 $\J,\'ÌlU:;'.ll, l.eyyi. sorlaU ili (JtSl«::iOlh: LII ltygr ;;,a laroi·o l't.~i.r,,10. 11(llott. (lH'l,10 CA-t<ALl:.:I·. (Echi del Congresso) I due partiti 1 che così nettamente si aff('rnutrono, :,;cnza equivoci, senza. transazioni e concilia'l.ioni pos– :;ihili, nel Congresso di 13ologna 1 che cosa sono essi·! Il Co11gresso 1 delineandoli e ponendoli di frontc 1 ne fì:s8a.Ya e ne a.v,,,dorava l'antagonismo irrcducibile; l' faceva. con ciò quell'opera cli sincerità che noi arn• rnmo i118isto11tcmentc inYorata. Le alformazioni inter– medie, determinato da interessi personali, da confu- 1:ìione di idee, da prcoccupa'l.ione anche legittima in molti (e fu quella che determinò il nostro ripie– gare, al secondo scrutinio, sull'ordine del giomo piì.1 atlìnc) di non apparire settarii e lii non respingere uua 1rnrtc delle masse che ancora non ha pic1rn con– ~apcvo!C'z7.a delle vie e del fine, sono destinate al ria8sorhimento eia una parte o dall'altnt e non hanno la cosa è c,,idente per sè - alcuna consi8tenza log-ica 1 alcun valore teorico e, praticamrntc, alcun 'l\'\l'll11'4'. ()hc cosa. sono dunque quei due soli partiti'! sono l':Jsi utrn nuova. formazione, un fr110111e110 t·ccente nella vita del movimento proletario? l'cffctto 1 come peni;ano gli ottimisti, di una cri8i di crescenza del socialismo·! o la. pro,·a - come assumono taluni con· scn•atori della. sua bancarotta? oppure il pl'incipio secondo presagiscono ed m1gurano certi dcmocm– tici - del formarsi di un nuovo socialismo, affine al partito radicale, anz.i, più propriame11te, di una dcmocn\zia riformatricC' a baso socialista? o, infine, non son essi se non l'urto puramente polemico di persone e di gruppi lottanti poi predominio, come isi insinua eia taluni pili scettici ossenratori: Certamente, tutte queste cose entrano nel feno– meno in qualche modo ed in diversa misurn; e chi g·iudica del poliedro da sola unu faccia, elegge, a seconda clc1lc sue preferenze, Jluna o l'altm di quelle ispicg·azioni unilaterali. I~ può dirsi che il fenomeno è nuovo, poichè 1 so– pratutto in Italia, si presentò in evidente e ere- sconto rilievo solo in questi ultimi anni; e che è una rrisi di crescenza, poichò certo non avrebbe potuto manifestarsi finchè il partito socialista, dalla propria. cleholczza o clt1lla pressione delle circosra.nzc, era co• strC'tto u. quella compattezza almeno fonnale, che an• cora, per esempio, g-li si impone iu Germania, in virtìt della C'a.ppa f'c~u<ialc <'ho in qurl pac•&f'gli g-rarn :ml do~so, ed anchc- puù asserirsi che sia una ban • carotta, in quanto è certo parimenti che ogni passo in avanti, ogni trasformazione progressiva cli un par• tito 1 implica l'abbandono di principii e di formule che alla prova dei fatti si chiarirono mal rispondenti alla realtà e perdettero, tutta od in 1>artc 1 la loro cflicacia, 1)Cr :sostituire ad essi formulo e principii piì, clastici 1 pii', temprn.ti 1 piì1 veri. f.i'tlCCentuarsi della corrente, che fu chiamata riformista, anche mo– difica, senza dubbio, le forme cstPriori della lotta di classe, e, rendendola ta.nto mc□o semplice quanto pili llt rende cHicacc, sembra smussarne gli spigoli i onde hen puù clil'si che, fra quella corrente e un pili'· tito radicale operoso e modcr110 1 aumentino le con– vcrgcn;~e. fnfinc, le lotte d'interessi, di ambizioni, di rivalifa non sono, come tutto le passioni urna.ne - e in qual modo potrehhcro Ci:ìSOrio?- estranee allo vicende cli quc8to moYimcnto, che assume evidenza, colore, carattere, talora anche nome 1 eia questa. o da quella personalità pili spiccata che agisce dentro di esso, l' lo spinge e ne è spinta con incessante \'ÌCC'Uci;t. ~cnonchè tutto questo non ò altro d1c la cornice; non è altro, a dir meglio, che l'accidente elci fono• meno. In realtii i due partiti, chi guardi ben addentro nella sostanza, furono sempre, lottarono sempre, si respinsero sempre, non si scompagnarono mai; or pili, or meno visibili, camuffati or in una, or in nltrn guisa, li trnviamo alle origini del socialismo, li tro,•iamo nelle fn:,;i successive, cd è quindi presu– mibile che, mutati ancom cli veste, li troveremo allo shocco j anch(' cias<'HH di noi J)Uè\ riscontrnrli in A(' SLl•s:so,nelle cliverst~ epoche di :sviluppo del suo Pl'll– siero socialista, e, in uno stesso momento, l'uno so– prall'Htto dall'alrro. Forse potremmo nlla1·gare l 1 0::1:sc1·• w\zione, i:;cornndoli, oltre le chiostro dei partiti, in ogni socil't~, mano ma.no che evolve; ma ne dilun– ~horebbe trnppo ch,t tema. Sono dunque due " tendenze ., e lm mg-ione chi le chiama così e vuole che coesistano e si hacino 1 sia. pure coi denti~ Sono due tendenze, due concetti, due metodi nella :società e nella storia, non però due tendenze d 1 u11 partito, poicllè non collaborano· nè si integrano, an11i rcpugnano e cozzano j e l'una non ilcquista se l'altra non perde terreno. Nel pro– cesso cli sviluppo del movimento, l'una inscg-uc Paltrn e Passale, questa rimorchia, anche suo malgrado 1 la prima; e, come avanz.ano cntrnmbo 1 l'una. piglia. il posto e i caratteri dell'altra, quando gi.\ 11altra li ha sorpassati e perduti. Così si combattono sempre 1 e non possono nè confondersi nè scpA-rarsi; disgiun• gendosì, si svellerebbero dal movimento, che tendono a clominarn, e che non può, ciascuna d'esse, dirigere

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