Critica Sociale - Anno XIV - n. 8 - 16 aprile 1904

CRITICA SOCIALE 123 anni ò assegnnta alla sola Lmnl1rehr 1 i cui reggi– mC'nti in se1·t•1zio permanente sotto le armi (i>il n.. •g– gimcnti di fanteria. o 16 di cavalleria) sono tutti for• mati di uomini a ferma. di due nnni. Non v 1 è dunque, neppure in quell 1 esercito 1 promiscuità di ferme. Prm1gonatc questo atnto cli cose col nostro e Ycdrete t'ho la cav1\\\criit è formata di due speric cli ferme; lo ste~iso,anzi peggio, accade nell'artiglieria, dove le due ferme differiscono fra loro pel tempo moli.o di più ; e tre ferme si trovano in fanteria. Col nuovo pro– getto poi le condizioni di omogeneilùecoesione veugono ad esser peggiorato ancor piÌl per la fanteria 1 poichè le sue ferme, tutte numcroshH:iime di uomini, sarnnno portate da tre a quultro, scnzu contare, ben inteso, per tutte quontc lo urmi, i cnngt•di anticipati, che possono molti1>licaro 1\ piacere le ferme. Pnragonate A.ncorn, da un h1to, le ft•rmc deli1el'1tero o quelle del progetto Ottolenghi e, dall'11ltro lnto, il progetto dei socialisti, o vedrete quanto si avvicini di pii, il socialista al sistema razionale e pii, mili– tare delre:Hero e com'esso mej.!liori notevolmente lo stuto di fatto presente e molto più quello dello zib11l– do11eministeriale. Infatti il reclutamento socialista assegna umt sola. ferma alla caYalleria, una sola alla urth,dieria da cam- 1>ag11ao da montagna e due, non quattro, fermo alla fanteria o agli altri corpi. La qual cosa significa. nella. org-anica militare urui maggiore snnJ}licitù, omoyenr,tù, roeswue, e, come conseguenza 11eceosaria 1 maggior facilità d'istruzi-One della trupptt. Come si vede, non occorro fatica per conciliare in– sieme nel nostro progetto la ragione militare, il mi– nor disagio del proletariato, e l'economia. A noi è riuscito facile, e riuscirà fucile a tutti quelli che vorranno adoperare come noi l'arma del buon senso non occorre di pii1 nelle cose militari, lo dice\'a pure il famigcrati!:-simo Xapolcone e segnatamente agli uomini politici, arcerfarc che il prog-etto Otto– lcng-hi e la Hclazionc della Commissione sono una C:•>ntradizione continua dell'arte militnrc, un oppor• tunismo sfacriato, contrario al buon senso; il <1unle buon senso ciel resto non ha mili 1>otuto metter radici alla Scuola di guerra. L'esempio antico della Oermania e <lell'Aust.ria– Cn:,!heria, e la ragion militare, arces.~ilnlf' ayrrulmeute a futli) vi tlimostrano che la ferma. deve esser unira, per ciascun'arma, almeno. Su queshl via la. l•'n1nci,L si spingerà anche piì1 innanzi dei suoi llei 1 anriers, dltcchè si propugna col:t dal ~linistro la ferma non solo unica per arma, ma unica per cli.1sse di leva, cioè unica nell'esercito, il che deve ritenersi un pro– gresso di più sotto h~considerazione della omogeneità, della coesione, della giustizia sociale, ed anche del– l'istruzione deJla truppa, non mi stancherò di ripe– terlo perchè questo ò il vero. Orbene, la Commissione della Camera, per mezzo del suo relatore innominato, ha trovato, a1 confronto del progetto france!3e, migliore <1uelloitaliano con le sue forme multi1>le e progressive, difese con impa• raticci mal digeriti dalla Scuola di gucna 1 che fan salire il rossore al viso di chi 1 come me, si trova obbligato a combatterli. Ma come! J~a Germanio ha fondato eia circa dieci anni il suo ordinamento mili– tal'O sopra la forma cli (lue unui; la Frnncia Rivolge ad imitarlu. non solo, ma fa un passo di pili con hl ferma uniCll per tutto t'e!:!errito; tutte e cluo quelle nazioni dimostrano così non necessaria la ferma di tre anni e lu riducono di un terzo, e noi, i quali fummo, dire quel relatore, i pili coraggiosi (per forza!} nel progresso, dovremo in questo punto esisen• ziale) essenzialissimo, dissentire da loro? Da oltre dodici, unni noi abbiamo ridotte le ferme fii fanteria il mesi 29 1 /" 17 1 / 2 e 6. Queste duo ultime ferme non possono abbandonarsi, devono essere le ferme dell'avvenire, dice quel relatore, ed egli infatti le applica a più della mrtà del contingrnte avvenire. Quul'è la rngione che ci impedi:Sce di applicarle tinche piì1 largamente ora suhito, abbundouando il vecchiume della ferma a tre anni "! E necessario, si sa, che una cla~se unziana si trovi alle armi al momruto nel quale la. classe g-io,·,rne entra noll'C'serrito) e la Gornrnnìa, t• fra hrevt• la Francia e l'Austria•lJn:?heria per la IJ1md1r('/tr 1 am– mettono ('Ome sufficiente che la claissc anzia1rn abbia 1111 anno di servizio al momento nel quale ht gio ,·ano classe Riincorporn. Questa regola seg-uiamo anche noi socialh,ii nei nostri progetti. )fH il tempo per il quale lArhtisse anziana, in unione coi qua<lri 1 ossia coi sottoutliciali raffermati, devo ac– compugnare, seniro cli gui<IH alla giO\'UllCncll'istru• :I.ione non può commisuransi ud altra co~a ctw al tempo necessario porchè la classe ;:rionrne abbin preso prntica di tutto il servizio, nhl)ia cornpiuto cioè i gradi della sua istruzionf' j il qual tempo camhia 1 lo ammettiamo, secondo le armi. Jn Germania la l 0 h1sse. anziana di urriglierht eia <'1lll\J>llg-na nccompag-na così la giovane per un solo an110 1 e an<'hc per noi il pro– getto socialistn propone lo stesso, perchè l'istruzione in artiglieria e in ca,•ullcrio è piì1 lunga a ,·onsc· g-uirsi che non è in fanteria. )la in fanteria il tempo necessario ali' istruzione si riduce a sei mesi e porc-iò noi propo1iiru110 che la clasac 011ziana 1 g-ià in senizio di, un anno all'nrri\•o della classe nuo\'a 1 al.'com1rng-nila giornne per sti mesi e non pili, r da ciò scaturisco naturale la ferma massima di 18 mesi per la fanteria. 'l'utto il tempo in più elci lrl me:si per la fantCl'ia e dei 24 per l'artiglieria eia campagna e 1>erla cavalleria, che il progetto Ottolenghi as~('.~,rn alle classi rispettive, è superfluo 1wr accompag11are In istruzione della classe giovane, e perciò cle,·e es– sere rigettato. Bisogna insistere di buon proposito sopra questi e altri punti di carnttore csst•nzialmrntc 111ilit11re, ri– peterli, ramo faccio, rigirandoli e tomando a rij?i– rnrli 1>eresaminarli da. pili lati, e ciò per due rn,!!io:,i: comhattere la colpevole i,!!nornn1.a di tanti, che tante volte si son ridotti a far la fi~ura degli imb<•– cilli in cose cli co::;ì bassa (' vol~an· levatura romc sono le cose militari i combattere l'arrnc<lella mistificazionc 1 sem1>rcma– neggiata dai militaristi, quanto 1>ii1gli ignonrnti ne dt~\'ano loro buon giuoco. J,11 Helazione della. Conuni!:isione presenta o rioolve nt'll'equivoeo la questione allorchè clic(' ch<' In ferma ridotta da 36 mesi a 24 e meno è " insufficiente per " In fornrnzione elci quadri inferiori di truppa o cli " certi servizi speciali come trombettieri, zappatori, " maniscalchi, conducenti di carrette do battng-lione, "' ciclisti, scritturnli. 11 Essa risolve nell'equivoco) con la semplice affermazione ciel magister cli.cit, unn que• stione di fatto dolio più semplici. Distinguiamo prima di tutto i quadri di truppa. Essi sono di cl\1e specie ben distinte fra loro (arti– colo 2, testo unico delle leggi di ordinamento 11 lu• glio 1898): Grnduati di truppa: Quadri cli 11ottuffichtli Quadri di caporali. I primi, i sottufliciali, non hanno alcuna relnzione o dipendenza dalla ferma di leva. Sono reclutali con forma e rafferma t•olontm·ie, lunghe sino ai 12 anni, o con leggo separata da quella cli leva, e il loro nu· mero sta in rapporto all'organico interno dei Corpi e Reggimenti, non in rapporto alla ferma di leva 1 a loro com1>letamente estranea. Per e:Sempio, i sottuf– ficiali sono al presente 57 per og:ìlmO <leiReggimenti di fanteria di linea secondo il bilancio del 1904·1905, e 57 restano anche secondo il progftto dei socialisti, il quale non tocca menomamente nè la legge che li

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